Dame e messeri delle nobili corti monferrine, cavalieri e castellane, annunciamo che addì sabato 31 marzo 2012 anno del Signore 1212, alle ore 20, avrà luogo a Casale Monferrato in via Caccia, 5 il pantagruelico banchetto “Cena Medievale“, organizzato dai Conti di Serydarth, presso il Piccolo Castello Interculturale.
Nella ricerca di
profumi e sapori di popoli e culture diverse, questa volta
l’associazione Serydarth si spinge lontano nel tempo, anzichè
geograficamente, fino all’alto Medioevo.
La cucina medievale
si basava principalmente sui cereali, consumati sotto forma di pane,
farinate d’avena e pasta praticamente da tutti i componenti della
società. Le verdure rappresentavano un’importante integrazione alla
dieta basata sui cereali. La carne era più costosa e quindi considerata
un alimento prestigioso ed era per lo più presente sulle tavole dei
ricchi e dei nobili. Il merluzzo e le aringhe erano molto comuni nella
dieta delle popolazioni nordiche, ma veniva comunque consumata un’ampia
varietà di pesci d’acqua dolce e salata.
Nel
corso del tardo Medioevo iniziò a svilupparsi una forma di Haute cuisine
che andò a costituire uno standard tra la nobiltà di tutta Europa. I
metodi di conservazione più comuni vedevano l’impiego di agresto. Questi
trattamenti, uniti al diffuso impiego di zucchero e miele, donavano a
molti piatti un sapore tendente all’agrodolce. Anche le mandorle erano
molto popolari e usate come addensante in minestre, stufati e salse, in
particolare sotto forma di latte di mandorle.
Il vino è sempre
stato utilizzato come veicolo dei principi attivi medicinali. Numerosi
autori attribuiscono l’invenzione del vermouth a Ippocrate: fu lui a
lasciar macerare nel vino greco, forte e ricco di zuccheri, i fiori del
dittamo e dell’artemisia. Ne ottenne una bevanda digestiva e stimolante
che fino al Medioevo veniva chiamata “vino ippocratico”, “ippocrasso”
o più semplicemente vino d’erbe. Durante il Medioevo la preparazione
del “vino ippocratico” risentì favorevolmente dei profumi e dei sapori
delle nuove spezie. All’assenzio si mescolarono allora cardamomo,
cannella, chiodi di garofano, mirra o rabarbaro.
I cuochi del castello appronteranno per le Signorie Vostre un menu’ dei più deliziosi e raffinati, trattasi di:
– Frictatina verde
– Ravioli di ortiche e ricotta
– Lingua di bue rosto et insalata agrodolce di cipolle a la brace
– Dolce di riso in latte di mandorle
– Vino d’Ippocrasso
– Vino e Pane
Il banchetto sarà allietato da musici, saltimbanchi e menestrelli.
Contributo di sottoscrizione suggerito: 12 euro.
Per partecipare alla cena, è necessario prenotarsi contattando il 347.8397851 oppure scrivendo a serydarth@yahoo.it entro e non oltre venerdì 30 marzo 2012.
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