Sarà presentato venerdì 8 giugno 2012 alle
ore 18,30, nella splendida cornice del salone “Capecelatro” presso il
seminario diocesano di Capua, il libro “I più antichi documenti di S.
Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII – XVI sec.)” dello storico
Giancarlo Bova.
“Attraverso lo studio degli atti giuridici è possibile vedere molto
bene l’evoluzione del centro medievale, denominato dapprima locus S.
Marie que dicitur alla Fossa (1121), chiamato poi villa S. Marie ad
Fossam pertinenciarum Capue (1492). Si tratta di un villaggio lungo il
fiume Volturno, dove i mercanti provenienti da Castelvolturno si
fermavano con le loro imbarcazioni nel porto Femirarum o Mulierum per
vendere le loro merci, all’ombra della chiesa dedicata alla Vergine
Assunta (X – XII sec.), che rappresentava un asilo di pace per quegli
uomini affaticati e per tutti gli abitanti.”
E’ questo lo scopo che ha motivato Giancarlo Bova, storico di fama
internazionale, nella stesura del libro “I più antichi documenti di S.
Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII –XVI sec.)”: tracciare un profilo
storico dell’antico borgo di S. Maria La Fossa, sia pure per relata,
attraverso la lettura delle pergamene che danno atto delle vendite,
concessioni in enfiteusi o in estaglio, conferme, cessioni, permute,
donazioni, testamenti, contratti di divisione, etc. che avevano ad
oggetto beni immobili che si trovavano ubicati presso l’antico borgo
fossataro.
Un libro che vuole rappresentare il completamento in un certo senso del
lavoro di analisi storica, già intrapreso con “La Chiesa di Maria SS.
Assunta in cielo in S. Maria La Fossa”. In quest’ultimo libro il Bova,
prima di iniziare l’analisi storica della bellissima chiesa che è
dedicata all’Assunta (e che vale assolutamente la pena di visitare), si
intrattiene ampiamente sulle origini del borgo fossataro.
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