Un balzo all’indietro di sei secoli dal 23 al 26 agosto 2012. Il
viaggio riporterà Finalborgo al XV secolo,con botteghe, locande popolate
da avventori in costume d’epoca, vie animate da dame e cavalieri,
giullari e mangiafuoco.
“Come in un sogno ho immaginato un Trovatore medievale che dopo aver percorso tutto il mediterraneo torna nella sua cittadina. Finalborgo, la capitale del Marchesato dei Del Carretto, riportata ai fasti del XV secolo. Nel suo viaggio, lungo un anno intero, il Cavaliere errante ha raccolto attorno a se mercenari e giullari di tutta Europa, per rendere onore alla sua terra e al suo Signore, il Marchese Giovanni Del Carretto, che in una sola notte riconquistò il Borgo e pose fine alla guerra contro la potente repubblica di Genova, come narra il cronista storico Gian Mario Filelfo nel tomo “Bellum Finariensi” (la Guerra del Finale), che è la fonte principale da cui l’Associazione “Centro Storico del Finale” trae gli spunti per rievocare le vicende finalesi. Così nasce una manifestazione multilingue egregiamente organizzata dall’Associazione di Finale Ligure. Un crogiolo di lingue e culture diverse, di Arti, di Mestieri, di musiche e danze che si mescolano, come gli ingredienti di una pozione magica in un “matraccio di pietra”, ricco di storia e monumenti. Dietro la splendida bomboniera medievale, anche al turista più distratto non è certo sfuggita la bellezza e la ricchezza del borgo, che l’intelligente opera dei volontari ha saputo – con questa manifestazione no-stop di quattro giorni – egregiamente enfatizzare: le mura medievali, la Basilica di San Biagio, gli antichi palazzi, la fortezza spagnola di San Giovanni, il complesso monumentale di Santa Caterina con i suoi Chiostri, l’oratorio de’ disciplinanti, l’auditorium. Il tutto sovrastato dal monumento che è il simbolo dell’intera cittadina da otto secoli, il Castel Gavone e la sua torre dei diamanti. Superate le Porte del paese tutti i nostri sensi vengono investiti e coinvolti dal “Viaggio nel Medioevo”: bandiere colorate, festoni, antiche insegne; musica celtica, araba e scozzese; giochi di spada, di fuoco, arcieri e cavalieri; antiche osterie, botteghe e artigiani; spezie e profumi giunti da lontano; danzatrici rapite oltremare. Commercianti e Artigiani del paese hanno colto lo spirito della festa medievale e così nei quattro giorni sono rifiorite antiche botteghe: nella “Via del Mercato” i sapori locali si sono mescolati con i prodotti giunti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia; nella “Via delle Taverne” rinomati ristoratori hanno rivestito i panni di antichi osti per rifocillare i viandanti.
“Come in un sogno ho immaginato un Trovatore medievale che dopo aver percorso tutto il mediterraneo torna nella sua cittadina. Finalborgo, la capitale del Marchesato dei Del Carretto, riportata ai fasti del XV secolo. Nel suo viaggio, lungo un anno intero, il Cavaliere errante ha raccolto attorno a se mercenari e giullari di tutta Europa, per rendere onore alla sua terra e al suo Signore, il Marchese Giovanni Del Carretto, che in una sola notte riconquistò il Borgo e pose fine alla guerra contro la potente repubblica di Genova, come narra il cronista storico Gian Mario Filelfo nel tomo “Bellum Finariensi” (la Guerra del Finale), che è la fonte principale da cui l’Associazione “Centro Storico del Finale” trae gli spunti per rievocare le vicende finalesi. Così nasce una manifestazione multilingue egregiamente organizzata dall’Associazione di Finale Ligure. Un crogiolo di lingue e culture diverse, di Arti, di Mestieri, di musiche e danze che si mescolano, come gli ingredienti di una pozione magica in un “matraccio di pietra”, ricco di storia e monumenti. Dietro la splendida bomboniera medievale, anche al turista più distratto non è certo sfuggita la bellezza e la ricchezza del borgo, che l’intelligente opera dei volontari ha saputo – con questa manifestazione no-stop di quattro giorni – egregiamente enfatizzare: le mura medievali, la Basilica di San Biagio, gli antichi palazzi, la fortezza spagnola di San Giovanni, il complesso monumentale di Santa Caterina con i suoi Chiostri, l’oratorio de’ disciplinanti, l’auditorium. Il tutto sovrastato dal monumento che è il simbolo dell’intera cittadina da otto secoli, il Castel Gavone e la sua torre dei diamanti. Superate le Porte del paese tutti i nostri sensi vengono investiti e coinvolti dal “Viaggio nel Medioevo”: bandiere colorate, festoni, antiche insegne; musica celtica, araba e scozzese; giochi di spada, di fuoco, arcieri e cavalieri; antiche osterie, botteghe e artigiani; spezie e profumi giunti da lontano; danzatrici rapite oltremare. Commercianti e Artigiani del paese hanno colto lo spirito della festa medievale e così nei quattro giorni sono rifiorite antiche botteghe: nella “Via del Mercato” i sapori locali si sono mescolati con i prodotti giunti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia; nella “Via delle Taverne” rinomati ristoratori hanno rivestito i panni di antichi osti per rifocillare i viandanti.
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