L’atmosfera suggestiva che aleggia nel Parco Rupestre di Lama d’Antico di Savelletri si trasformerà, per un giorno, in un vero e proprio salto indietro nel tempo per trecento studenti. Un’esperienza unica, che riporterà i ragazzi provenienti da scuole di tutto il sud Italia direttamente nel Medioevo.
Un’idea nata dalla sinergia tra la Fondazione San Domenico, che da luglio scorso gestisce il parco, la Società Cooperativa Sociale Iris – leader nel turismo scolastico -, il Teatro Kismet Opera di Bari, la Cooperativa di giovani archeologi ARS, la Compagnia d’Arme Stratos di Bari, il Comune di Fasano.
Ad accogliere le scolaresche, per l’intera mattinata di venerdì 30 maggio 2014, un accampamento militare ricostruito secondo i dettami dell’epoca dalla Compagnia d’Arme Stratos, con tanto di soldati in armatura medievale fedelmente ricostruita. La Compagnia – tra i figuranti del Corteo storico di San Nicola - si è specializzata nella ricostruzione delle gesta dei Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, che furono anche feudatari di Fasano fino all’arrivo di Murat, che dispose la soppressione degli ordini religiosi.
Subito dopo le scolaresche visiteranno il parco, approfondendo la storia di grotte e chiese. Lama d’Antico, uno dei villaggi rupestri più grandi ed articolati della Puglia, si spinge quasi fino al mare, nella pietra le testimonianze di vita quotidiana, vissuta nelle lame tra l’VIII e l’XI secolo.
Una visita che non si ferma solo all’aspetto teorico: i ragazzi si metteranno materialmente all’opera, divisi in gruppetti che lavoreranno autonomamente, per la creazione di decotti e tisane, profumi e saponi. A guidarli tra i segreti delle erbe officinali gli esperti della Cooperativa Iris.
Per finire in bellezza, l’evento teatrale a cura del Teatro Kismet Opera “Il sogno degli artigiani" della Compagnia Vico Quarto Mazzini. Tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, lo spettacolo narra le vicende di quattro artigiani alle prese con la messa in scena della tragedia di Piramo e Tisbe, che assume sempre più i connotati di un’opera comica pervasa di nostalgia, desiderio e sogno.
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