Sabato 18 aprile 2015 l’Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con l’associazione “Quelli del Villaggio” e il Circolo Culturale Italo Calvino organizza una visita guidata alla Basilica di San Lorenzo.
Ritrovo davanti alla Basilica in Corso di Porta Ticinese, 39 a Milano alle ore 10,00.
Durata della visita circa 2 ore.
Contributo visita Basilica 5 € a persona; gratuito fino a 14 anni (accompagnati da genitore).
Il numero dei posti è limitato.
Iscrizione obbligatoria entro mercoledì 15 aprile 2015.
Per iscrizioni: info@quellidelvillaggio.com.
Ritrovo davanti alla Basilica in Corso di Porta Ticinese, 39 a Milano alle ore 10,00.
Durata della visita circa 2 ore.
Contributo visita Basilica 5 € a persona; gratuito fino a 14 anni (accompagnati da genitore).
Il numero dei posti è limitato.
Iscrizione obbligatoria entro mercoledì 15 aprile 2015.
Per iscrizioni: info@quellidelvillaggio.com.
La Basilica, costruita su una collina
artificiale, era ed è costituita da un edificio a pianta centrale
delimitato da quattro torri, e, intorno, da tre piccoli edifici
“satelliti”, a pianta ottagonale. Si entrava attraverso un
quadriportico, preceduto da un un ingresso colonnato.
Tre portali, sul lato ovest, immettevano in un’aula quadrata iscritta in un tetraconco, cioè in quattro conche o esedre: ciascuna di queste descriveva un semicerchio, scandito all’interno da quattro colonne e all’esterno da muratura curvilinea.
Intorno al vano centrale correva, come oggi, il deambulatorio e, sopra, un loggiato superiore, la cui funzione originale non è accertata e che nei secoli successivi venne usato come matroneo. Opposto alla parete d’ingresso (verso est) la Basilica si allargava in una cappella a croce greca entro perimetro ottagonale, dedicata in seguito a Sant’Ippolito. A lato della cappella si aprivano quattro portali.
I due, sotto le torri divennero ingresso a due aule absidate, costruite probabilmente nel VI secolo. Dall’esedra di destra (verso sud), si accedeva, attraverso un atrio, ad un edificio ottagonale (probabile mausoleo imperiale ma ritenuto erroneamente battistero), oggi cappella di Sant’Aquilino.
A nord, simmetrica a Sant’Aquilino, il vescovo Lorenzo I fece costruire la cappella di San Sisto tra il 489 ed il 511, per le tombe dei vescovi. Una serie di ampie finestre dava luce alla parte inferiore della Basilica e analoghe aperture erano nella parte bassa delle torri.
E’ credibile che le pareti fossero rivestite di marmo nella parte inferiore, mentre le volte, gli archi e tutte le parti più elevate fossero decorate con mosaici.
Per costruire San Lorenzo si usò materiale edilizio recuperato da edifici preesistenti, pratica che si diffuse dal III sec. in poi, a causa della crisi economica che coinvolse anche l’attività estrattiva delle cave.
Ad esempio, per le fondamenta si usò materiale di recupero del vicino anfiteatro, per Sant’Aquilino un portale del I secolo e per le colonne di fronte alla Basilica un edificio del II secolo.
Visita il sito ufficiale della Basilica.
Tre portali, sul lato ovest, immettevano in un’aula quadrata iscritta in un tetraconco, cioè in quattro conche o esedre: ciascuna di queste descriveva un semicerchio, scandito all’interno da quattro colonne e all’esterno da muratura curvilinea.
Intorno al vano centrale correva, come oggi, il deambulatorio e, sopra, un loggiato superiore, la cui funzione originale non è accertata e che nei secoli successivi venne usato come matroneo. Opposto alla parete d’ingresso (verso est) la Basilica si allargava in una cappella a croce greca entro perimetro ottagonale, dedicata in seguito a Sant’Ippolito. A lato della cappella si aprivano quattro portali.
I due, sotto le torri divennero ingresso a due aule absidate, costruite probabilmente nel VI secolo. Dall’esedra di destra (verso sud), si accedeva, attraverso un atrio, ad un edificio ottagonale (probabile mausoleo imperiale ma ritenuto erroneamente battistero), oggi cappella di Sant’Aquilino.
A nord, simmetrica a Sant’Aquilino, il vescovo Lorenzo I fece costruire la cappella di San Sisto tra il 489 ed il 511, per le tombe dei vescovi. Una serie di ampie finestre dava luce alla parte inferiore della Basilica e analoghe aperture erano nella parte bassa delle torri.
E’ credibile che le pareti fossero rivestite di marmo nella parte inferiore, mentre le volte, gli archi e tutte le parti più elevate fossero decorate con mosaici.
Per costruire San Lorenzo si usò materiale edilizio recuperato da edifici preesistenti, pratica che si diffuse dal III sec. in poi, a causa della crisi economica che coinvolse anche l’attività estrattiva delle cave.
Ad esempio, per le fondamenta si usò materiale di recupero del vicino anfiteatro, per Sant’Aquilino un portale del I secolo e per le colonne di fronte alla Basilica un edificio del II secolo.
Visita il sito ufficiale della Basilica.
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