Mercoledì 16 marzo 2016 alle 17.30 alla sala Galmozzi di
Bergamo si tiene un incontro dal titolo “Nella Vicinia di San Michele
al Pozzo bianco”.
L’iniziativa, promossa dall’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti già Accademia degli Eccitati Bergamo 1642 rientra tra le proposte del ciclo di incontri “Lontano dal centro”.
LUOGHI SPAZI FAMIGLIE
Gli organizzatori spiegano: “Gli studi sulla Bergamo medioevale, sembrano essersi fermati all’inizio del secolo scorso. Tante domande sono rimaste senza risposta. La zona racchiusa da mura di difesa fuori della Porta Dipinta, il rezzetto, era parte della città o era considerato un borgo? Quanto era vasto? A quando risaliva? Cosa era il “castello dei Belfanti Rivola”? Com’era possibile che ci fosse un castello privato a controllare uno degli accessi più importanti della città? E chi abitava questa parte della città? Ceti popolari come in S. Lorenzo? Gianmario Petrò tenta una prima risposta partendo dai progetti che i Visconti, signori della città, attuarono per rafforzare le difese di Bergamo: le mura dei borghi, la Cittadella, ma anche il rafforzamento della difesa del Rezzetto di S. Andrea, dove abitavano importanti famiglie dell’aristocrazia terriera e militare, dai Rivola, ai Bonghi, ai Calepio, ai Passi, ma anche famiglie di artigiani ed artisti, di non secondaria importanza”.
LA SOCIETA’ IN GIOCO. IMMAGINI DI MOBILITA’ SOCIALE DAL XIII AL XVI SECOLO
Gli organizzatori spiegano: “Oggi si parla moltissimo di disuguaglianze e di mobilità sociale. Siamo abituati a pensare la società in termini di movimento,mutamento e passaggi tra diverse condizioni. E’ sempre stato così? Roberta Frigeni costruirà un percorso tra testi e immagini per mostrarci come era percepita la mobilità nel medioevo. Scopriremo come anche come a Bergamo restino tracce di quel gioco che – a partire dal Duecento – rappresenta la società e i movimenti che la animano. Un gioco di società che mette la società in gioco…”.
Per avere maggiori informazioni visitare il sito internet dell’Ateneo, telefonare al numero 035.247.490 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica ateneo@ateneobergamo.it.
La sala Galmozzi è a Bergamo in via Torquato Tasso, 4.
L’iniziativa, promossa dall’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti già Accademia degli Eccitati Bergamo 1642 rientra tra le proposte del ciclo di incontri “Lontano dal centro”.
LUOGHI SPAZI FAMIGLIE
Gli organizzatori spiegano: “Gli studi sulla Bergamo medioevale, sembrano essersi fermati all’inizio del secolo scorso. Tante domande sono rimaste senza risposta. La zona racchiusa da mura di difesa fuori della Porta Dipinta, il rezzetto, era parte della città o era considerato un borgo? Quanto era vasto? A quando risaliva? Cosa era il “castello dei Belfanti Rivola”? Com’era possibile che ci fosse un castello privato a controllare uno degli accessi più importanti della città? E chi abitava questa parte della città? Ceti popolari come in S. Lorenzo? Gianmario Petrò tenta una prima risposta partendo dai progetti che i Visconti, signori della città, attuarono per rafforzare le difese di Bergamo: le mura dei borghi, la Cittadella, ma anche il rafforzamento della difesa del Rezzetto di S. Andrea, dove abitavano importanti famiglie dell’aristocrazia terriera e militare, dai Rivola, ai Bonghi, ai Calepio, ai Passi, ma anche famiglie di artigiani ed artisti, di non secondaria importanza”.
LA SOCIETA’ IN GIOCO. IMMAGINI DI MOBILITA’ SOCIALE DAL XIII AL XVI SECOLO
Gli organizzatori spiegano: “Oggi si parla moltissimo di disuguaglianze e di mobilità sociale. Siamo abituati a pensare la società in termini di movimento,mutamento e passaggi tra diverse condizioni. E’ sempre stato così? Roberta Frigeni costruirà un percorso tra testi e immagini per mostrarci come era percepita la mobilità nel medioevo. Scopriremo come anche come a Bergamo restino tracce di quel gioco che – a partire dal Duecento – rappresenta la società e i movimenti che la animano. Un gioco di società che mette la società in gioco…”.
Per avere maggiori informazioni visitare il sito internet dell’Ateneo, telefonare al numero 035.247.490 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica ateneo@ateneobergamo.it.
La sala Galmozzi è a Bergamo in via Torquato Tasso, 4.
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