Lunedì 24 ottobre 2016 alle ore 19,30 presso la Libreria Tasso a Sorrento si tiene la presentazione del libro "Lo specchio e l'alibi. Pagine di storia e d'altro" di Franco Cardini (Sellerio, 2016).
Introduce la prof.ssa Nives Reale
Modera il prof. Luigi Russo (Università Europea di Roma)
Sono i caratteri generali che immediatamente colpiscono il lettore di queste pagine.
I temi specifici sono molti, quanto è vasta la curiosità intellettuale dell’autore e notevole la sua presenza nel dibattito pubblico. Tra di essi: la domanda sull’utilità della storia in un’epoca che sembra aver eliminato il passato e con esso l’attesa del futuro; l’ambiguità occidentalista e carica di giudizi di valore del concetto Medioevo; l’influenza di eresie cristiane nella storia meridionale; la necessità di «disincantare» l’idea di Occidente (dopo quella di Oriente); l’uso politico insistente di un fallace ideale di crociata; l’alternativa difficile tra una visione delle radici cristiane dell’Europa e un’altra che le trova al contrario nella secolarizzazione; e altri. Ma particolarmente incisivi e divertenti sono i capitoli finali dedicati alle Ucronìe. Sono finzioni, tra il gioco e l’ironica provocazione a non dimenticare l’universalità della comprensione storica: se Napoleone non fosse mai fuggito dall’Elba, se Tamerlano fosse dilagato in Europa, se l’Italia nel 1915 fosse rimasta nella Triplice alleanza, e via narrando una storia fatta con i se.
Questi scritti sono dunque degli sconfinamenti, tanto che Franco Cardini definisce se stesso «storico impuro». Perché deciso a respingere, del mestiere dello storico, «il nascondersi dietro il sedicente “specchio” di un’obiettività impossibile a praticarsi o il trincerarsi dietro il preteso “alibi” di una “scienza” della ricostruzione del passato che non può in nessun caso sfuggire alle sue responsabilità anche civiche dinanzi al presente».
Modera il prof. Luigi Russo (Università Europea di Roma)
Sono i caratteri generali che immediatamente colpiscono il lettore di queste pagine.
I temi specifici sono molti, quanto è vasta la curiosità intellettuale dell’autore e notevole la sua presenza nel dibattito pubblico. Tra di essi: la domanda sull’utilità della storia in un’epoca che sembra aver eliminato il passato e con esso l’attesa del futuro; l’ambiguità occidentalista e carica di giudizi di valore del concetto Medioevo; l’influenza di eresie cristiane nella storia meridionale; la necessità di «disincantare» l’idea di Occidente (dopo quella di Oriente); l’uso politico insistente di un fallace ideale di crociata; l’alternativa difficile tra una visione delle radici cristiane dell’Europa e un’altra che le trova al contrario nella secolarizzazione; e altri. Ma particolarmente incisivi e divertenti sono i capitoli finali dedicati alle Ucronìe. Sono finzioni, tra il gioco e l’ironica provocazione a non dimenticare l’universalità della comprensione storica: se Napoleone non fosse mai fuggito dall’Elba, se Tamerlano fosse dilagato in Europa, se l’Italia nel 1915 fosse rimasta nella Triplice alleanza, e via narrando una storia fatta con i se.
Questi scritti sono dunque degli sconfinamenti, tanto che Franco Cardini definisce se stesso «storico impuro». Perché deciso a respingere, del mestiere dello storico, «il nascondersi dietro il sedicente “specchio” di un’obiettività impossibile a praticarsi o il trincerarsi dietro il preteso “alibi” di una “scienza” della ricostruzione del passato che non può in nessun caso sfuggire alle sue responsabilità anche civiche dinanzi al presente».
Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale
nell’Istituto italiano di scienze umane e sociali/Scuola Normale
Superiore. Ha insegnato in varie università europee, americane e
asiatiche. Si occupa principalmente di rapporti tra Cristianità e Islam.
Con questa casa editrice ha pubblicato: Le mura di Firenze inargentate. Letture fiorentine (1993), L’invenzione del Nemico (2006), Lawrence d’Arabia (2006), Francesco Giuseppe (2007) e Lo specchio e l'alibi. Pagine di storia e d'altro (2016). Tra i suoi ultimi libri: Istanbul (2014), Andare per le Gerusalemme d’Italia (2015), L’appetito dell’Imperatore (2016).
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