Sabato 30 novembre 2019 imperdibile appuntamento con la storia. Alle ore 15 ,00
presso la sala consiliare del Comune di Monterosso al mare si terrà la
presentazione dell’edizione digitale, completa di immagini, trascrizione
e traduzione, dello Statuto di Monterosso al Mare di inizio
Quattrocento. Un salto nel passato, un meraviglioso viaggio nella
Monterosso medievale, grazie agli studi svolti dal Centro
Interdipartimentale di Ricerca “Laboratorio di Cultura Digitale” dell’Università di Pisa con cui l’amministrazione comunale ha stretto un
accordo di valorizzazione culturale finanziando una borsa di studio per
tesi di laurea che mettessero in luce i beni documentali e storici del
borgo. Il prossimo sabato quindi a fare gli onori di casa e ad
introdurre il convegno sarà il sindaco Emanuele Moggia.
Nadia Kotorbi e Rosalbino David Cardamone sotto l’attenta direzione dei professori Enrica Salvatori e Angelo Mario Del Grosso presenteranno il lavoro di trascrizione, traduzione, codifica e pubblicazione digitale della copia più antica che si conosca dello Statuto di Monterosso al Mare. I testi tradotti consentono di riscoprire gli usi, le consuetudini, le norme che regolavano la vita dei monterossini del Quattrocento, capire i confini della comunità, il suo rapporto con la viticoltura e la pesca, il timore delle alluvioni e la diffidenza verso i “forestieri”. Una preziosa ricerca e una meticolosa ricostruzione dei dati che avrà anche bisogno dell’aiuto di tutta la popolazione per essere meglio compresa e condivisa, riscoprendo così riscoprire una parte importate della storia di Monterosso.
Nadia Kotorbi e Rosalbino David Cardamone sotto l’attenta direzione dei professori Enrica Salvatori e Angelo Mario Del Grosso presenteranno il lavoro di trascrizione, traduzione, codifica e pubblicazione digitale della copia più antica che si conosca dello Statuto di Monterosso al Mare. I testi tradotti consentono di riscoprire gli usi, le consuetudini, le norme che regolavano la vita dei monterossini del Quattrocento, capire i confini della comunità, il suo rapporto con la viticoltura e la pesca, il timore delle alluvioni e la diffidenza verso i “forestieri”. Una preziosa ricerca e una meticolosa ricostruzione dei dati che avrà anche bisogno dell’aiuto di tutta la popolazione per essere meglio compresa e condivisa, riscoprendo così riscoprire una parte importate della storia di Monterosso.
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