Ogni anno dal 1960 nel giorno dell'Epifania a Milano si svolge il Corteo dei Re Magi: una tradizione che risale addirittura al 1336 e che oggi rivive grazie all’Associazione Amici dei Magi di Sant’Eustorgio. Anche lunedì 6 gennaio 2020, come tradizione, il Corteo attraversa il cuore della città partendo da piazza Duomo fino alla Basilica di Sant'Eustorgio
alla presenza di autorità civili, rappresentanti della Giunta e del
Consiglio Comunale, del Consiglio Regionale, oltre a gruppi
folkloristici che accompagnano la sfilata.
Il Corteo dei Re Magi prende il via da piazza Duomo alle ore 11.30, per poi compiere un percorso che tocca via Torino e le colonne di San Lorenzo (con sosta alla Basilica di San Lorenzo per rievocare l'incontro dei Magi con Erode e la sua scorta), poi corso di Porta Ticinese, fino alla conclusione presso piazza Sant'Eustorgio alle
ore 12.45 circa: qui, sul sagrato, è allestito un presepe vivente con i
personaggi della Sacra Famiglia, a cui i Magi portano i doni.
La leggenda narra che i Re Magi, dopo la morte di Gesù, sentirono il bisogno di tornare a Gerusalemme. Qui affrontarono il martirio e furono seppelliti in un’unica tomba. Le loro spoglie furono ritrovate da Elena, la madre dell’imperatore Costantino I il Grande, capo dell’Impero Romano d’Oriente, che le trasferì da Gerusalemme a Costantinopoli, collocandole e custodendole nella chiesa di Santa Sofia.
Eustorgio, eletto vescovo di Milano nel 343 quando
era governatore della città, in visita a Costantinopoli per rendere
onore all’imperatore fu omaggiato da Costantino delle reliquie dei Magi.
Caricato il pesantissimo sarcofago di marmo su un carro trainato da
buoi, fece di ritorno a Milano: giunto a Porta Ticinese, per il peso del
sarcofago, il carro sprofondò nel fango. Eustorgio lo riconobbe con un segno di Dio: è così che scelse quel punto esatto per la costruzione della prima Basilica.
La storia delle reliquie dei Re Magi prosegue circa 8 secoli dopo: nel 1164 l’imperatore Federico I Barbarossa rase al suolo la città e diede ordine al consigliere e arcivescovo di Colonia, Rinaldo Von Dassel, di impadronirsi delle reliquie dei Magi e trasferirle lì
dove, per custodirle e onorarle, fu costruito un Duomo, maestoso
monumento di arte gotica. L’asportazione delle reliquie aveva una forte
valenza politica-religiosa: con questo gesto si intendeva impedire la
rinascita di Milano che poteva avvenire solo sotto la protezione dei
corpi santi.
Secondo il cronista milanese Sire Raul, autore delle Gesta Frederici Imperatoris in Italia,
il vescovo di Colonia, al seguito dell’imperatore, portò via i corpi
dei SS. Nabore e Felice e altri tre corpi che erano nella chiesa del
beato Eustorgio e che erano ritenuti essere quelli dei Magi (da L’antica Cappella dei Magi in Sant’Eustorgio. Ricerche d’archivio e scavo archeologico di Vittoria Castoldi, Stefano Cervo, Diego Veneziano). Nonostante diversi tentativi di riportare le reliquie a Milano da Ludovico il Moro a Federico Borromeo, solo nel 1904 il Cardinal Ferrari, arcivescovo di Milano, ottenne una parziale restituzione delle reliquie, ora conservate in un’urna posta sopra l’altare dedicato ai Magi all’interno della Basilica di Sant’Eustorgio.
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !
Nessun commento:
Posta un commento