Con una campagna di scavi che prende il via martedì 30 giugno 2020, il Comune di Barberino Tavarnelle lancia questo nuovo progetto di indagini archeologiche presso la Pieve di San Pietro in Bossolo. L’obiettivo è quello di ampliare le conoscenze dell'edificio in relazione al territorio. L'attività consentirà di verificare la consistenza dei depositi archeologici attraverso un piano triennale di interventi.
Vi sono documentazioni che attestano la presenza di due castelli nell'area della pieve di San Pietro in Bossolo, fra XI e XIII secolo. Si tratta del Castello di “San Pietro in Bossolo” ed il “Castello di San Giovanni” che prende probabilmente il nome dal battistero antistante la Pieve di San Giovanni, ritrovato durante la prima campagna di scavi del 1967, il cui fonte battesimale è stato ricollocato all'interno della pieve. Per realizzare la ricerca e lo scavo il Comune si è avvalso della collaborazione tecnica dei Laboratori archeologici San Gallo, spin off accademico dell’Università di Firenze. La direttrice dello scavo è l’archeologa medievalista Chiara Molducci.
Il Comune ha organizzato un’iniziativa aperta al pubblico per
illustrare nel dettaglio il progetto archeologico, nei giardini dei locali annessi alla pieve di San Pietro in Bossolo in programma domenica 28 giugno 2020 alle ore 21,00.
Per l’area di Semifonte le indagini archeologiche, avviate con gli strumenti dell’archeologia leggera, si passa adesso alla richiesta di concessione per procedere con uno scavo più intenso. Le ricerche sono coordinate dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università degli studi di Firenze, in collaborazione con l’Istituto per Tecnologie Applicate ai beni Culturali e l’Istituto di Archeologia e Etnologia dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia.
mitica città che osò sfidare Firenze oltre ad essere
oggetto di storie e leggende, potrà trasformarsi in un'attrazione
turistica e dare delle risposte storiche e archeologiche. Un tesoro
sommerso da rivalutare che porterà un duplice arricchimento,
culturale ed economico creando un mix formidabile con la cappella di
San Michele, la piccola cupola del Brunelleschi, e il paesaggio
circostante.
Un luogo che dove il tempo si è fermato, ma che la ricerca archeologica potrà adesso far tornare alla luce e alla vita.L'evento potrà essere seguito con diretta facebook dalla pagina del Comune di Barberino Tavarnelle.
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