Giovedì 6 aprile 2023 alle ore 11, presso la Pasticceria Buonamici di Firenze in via dell’Orto 27/R, bottega storica dal 1949, avrà luogo la prima edizione del concorso gastronomico “Pan di Ramerino – Il Medioevo fiorentino” aperto a forni e pasticcerie dell’area metropolitana. L’evento, al quale il pubblico può assistere liberamente, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze e si svolgerà proprio il giorno di Giovedì Santo: come da antica tradizione.
Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie (Maurizio Melani, giornalista e docente universitario) e Casa della Nella (il ristorante itinerante di tradizioni locali di Massimo Cortini, già maestro fornaio e pasticcere) creatori di tutti i pastry contest legati alle tradizioni pasticcere dell’area metropolitana: “La miglior schiacciata alla fiorentina” (12 edizioni svolte), “La miglior schiacciata con l’uva”, “Il miglior cantuccio di Prato” e “Lo zuccotto fiorentino”, la cui seconda edizione avrà luogo il prossimo 17 maggio. Main sponsor dell’evento Carra Distribuzione spa, principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerie toscane e non solo, che premierà i primi 3 classificati con buoni acquisto.
Nato a Firenze in età Medievale (la parola “ramerino” risale al XIV secolo e di questa pianta erano piene le colline intorno alla città), si tratta di un pane “devozionale” (come ricorda il Petroni nel suo libro) ricco di simboli sacri e dai forti connotati religiosi. Già gli ingredienti sono fortemente simbolici: il rosmarino sin dall’antica Grecia è simbolo dell’immortalità dell’anima e nel Medioevo veniva considerato un amuleto scaccia spiriti maligni; l’uva rappresenta la comunione con Dio. E poi c’è quel taglio a forma di croce praticato sulla superficie.
Legato tradizionalmente al periodo della Quaresima, si racconta che lo consumavano soprattutto i contadini che assistevano ai riti religiosi del Giovedì Santo. Solo a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, per via della grande richiesta, si è iniziato a produrlo tutto l’anno per lasciare spazio, tra agosto e settembre, a un altro pane dolce: la Schiacciata con l’uva. A conferirgli il caratteristico color ambrato è l’olio che viene spennellato sulla superficie con un rametto di rosmarino dopo la lievitazione.
(Fonte: AgenFood)
Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie (Maurizio Melani, giornalista e docente universitario) e Casa della Nella (il ristorante itinerante di tradizioni locali di Massimo Cortini, già maestro fornaio e pasticcere) creatori di tutti i pastry contest legati alle tradizioni pasticcere dell’area metropolitana: “La miglior schiacciata alla fiorentina” (12 edizioni svolte), “La miglior schiacciata con l’uva”, “Il miglior cantuccio di Prato” e “Lo zuccotto fiorentino”, la cui seconda edizione avrà luogo il prossimo 17 maggio. Main sponsor dell’evento Carra Distribuzione spa, principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerie toscane e non solo, che premierà i primi 3 classificati con buoni acquisto.
Nato a Firenze in età Medievale (la parola “ramerino” risale al XIV secolo e di questa pianta erano piene le colline intorno alla città), si tratta di un pane “devozionale” (come ricorda il Petroni nel suo libro) ricco di simboli sacri e dai forti connotati religiosi. Già gli ingredienti sono fortemente simbolici: il rosmarino sin dall’antica Grecia è simbolo dell’immortalità dell’anima e nel Medioevo veniva considerato un amuleto scaccia spiriti maligni; l’uva rappresenta la comunione con Dio. E poi c’è quel taglio a forma di croce praticato sulla superficie.
Legato tradizionalmente al periodo della Quaresima, si racconta che lo consumavano soprattutto i contadini che assistevano ai riti religiosi del Giovedì Santo. Solo a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, per via della grande richiesta, si è iniziato a produrlo tutto l’anno per lasciare spazio, tra agosto e settembre, a un altro pane dolce: la Schiacciata con l’uva. A conferirgli il caratteristico color ambrato è l’olio che viene spennellato sulla superficie con un rametto di rosmarino dopo la lievitazione.
(Fonte: AgenFood)
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