La tomba di Burgundio a S. Paolo a Ripa d'Arno |
La memoria di Burgundio da Pisa, scomparso il 20 ottobre 1193, fino ad oggi era affidata quasi unicamente all’iscrizione marmorea posta sulla sua tomba conservata nella chiesa di S. Paolo a Ripa d'Arno e recentemente restaurata. Qui, nell’epitaffio i suoi contemporanei lo celebrano come “Dottor dei dottori”, “gemma preziosa dei maestri” che “insegnò tanto le regole necessarie ai poeti, quanto l’arte dei medici" e che “tutto quello che è umano, o che spetta alla terra, o che si trova sotto il sole, o che è possibile a sapersi, […] seppe”.
A distanza di 830 anni dalla scomparsa, la sua figura è stata riportata alla luce dagli studi condotti dal Centro di studi interuniversitario GrAL (Greco Arabo Latino), nato nel 2006 da un accordo tra l’Università di Pisa e l’Università di Padova e di cui oggi fanno parte studiosi provenienti da: Università degli Studi di Napoli Federico II, Università di Pavia, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Torino, Accademia dei Lincei di Roma, Centre national de la recherche scientifique (CNRS), École Pratique des Hautes Études (Parigi), Commissio Leonina (Parigi), Institute of Ismaili Studies (Oxford).
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