“Il medioevo sembra molto lontano, eppure siamo fatti anche di
medioevo. La sua arte e la sua architettura, piaccia o no, sono dentro a
noi e intorno a noi e anzi ci sono indispensabili per capire il
passato, muoverci nel presente e progettare il futuro”.
Con queste significative parole, Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medievale e Tutela dei beni culturali all’università di Firenze, presenta il suo punto di vista. Sul medioevo? Anche, ma attraverso il medioevo sui mali della società contemporanea e soprattutto su una prospettiva che consenta di dare respiro e speranza al futuro
Con queste significative parole, Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medievale e Tutela dei beni culturali all’università di Firenze, presenta il suo punto di vista. Sul medioevo? Anche, ma attraverso il medioevo sui mali della società contemporanea e soprattutto su una prospettiva che consenta di dare respiro e speranza al futuro
E lo farà lunedì 8 maggio 2017 alle ore 15,00 presso l’Auditorium del Liceo 'Aprosio' a
Ventimiglia, all’interno del corso-percorso “Arte cultura territorio”.
Questo quarto incontro sarà un’occasione di intraprendere un viaggio, guidati dal prof. Fulvio Cervini, relatore sempre molto coinvolgente, attraverso nuove prospettive di lettura del passato per comprendere l’oggi.
Questo quarto incontro sarà un’occasione di intraprendere un viaggio, guidati dal prof. Fulvio Cervini, relatore sempre molto coinvolgente, attraverso nuove prospettive di lettura del passato per comprendere l’oggi.
Il titolo della conferenza “Quaranta buone ragioni per studiare
l’arte medievale” altro non è che il sottotitolo del libro che Cervini
ha recentemente pubblicato “La prospettiva di Brunelleschi” (CB
Edizioni).
Quindi una conferenza su Brunelleschi? No, una conversazione a tutto tondo che parte dal medioevo e sviluppa un’intuizione: “Brunelleschi significa arte, scienza, creatività, ragionamento, civiltà. Significa vivere e agire nel mondo per migliorarlo dall’interno”.
Alla luce di queste premesse si tratterà di un incontro dai molti risvolti a cui sono invitati docenti ed alunni (sarà possibile firmare la presenza per un attestato di partecipazione) e chiunque sia desideroso di approfondire e riflettere su bellezza, passato e presente.
Quindi una conferenza su Brunelleschi? No, una conversazione a tutto tondo che parte dal medioevo e sviluppa un’intuizione: “Brunelleschi significa arte, scienza, creatività, ragionamento, civiltà. Significa vivere e agire nel mondo per migliorarlo dall’interno”.
Alla luce di queste premesse si tratterà di un incontro dai molti risvolti a cui sono invitati docenti ed alunni (sarà possibile firmare la presenza per un attestato di partecipazione) e chiunque sia desideroso di approfondire e riflettere su bellezza, passato e presente.
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