Ildebrandino dei conti Guidi |
Secondo appuntamento del ciclo di conferenze “I Vescovi della Diocesi
di Arezzo”, organizzato dalla Società storica in collaborazione con la
Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il patrocinio del Comune di
Arezzo. Martedì 4 febbraio 2020, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di
via Cesalpino, Gian Paolo Scharf parlerà di Ildebrandino dei conti
Guidi, vescovo di Arezzo dal 1289 al 1312.
La figura di Ildebrandino è stata un po’ negletta dagli studi per via
della contiguità con altri due episcopati molto celebri, quelli di
Guglielmino Ubertini e di Guido Tarlati. Nella realtà fu un presule
piuttosto importante e alla sua opera si devono alcuni eventi molto
noti. Giunto all’episcopato dal ruolo di canonico della Cattedrale,
dovette mettere ordine in una città provata dalla sconfitta di
Campaldino e destreggiarsi nel caos politico che vide il confronto fra
Uguccione della Faggiola ed i Tarlati. Doveva la sua elezione al papa,
che dimostrò la sua fiducia nominandolo subito rettore della Romagna.
Dopo l’incarico, tornò nella sua diocesi, cercando di mettere pace e di
impedire l’instaurazione di una signoria personale di Uguccione. Il suo
maggior successo gli venne alla fine del presulato, con la pace di
Civitella del 1311, che poneva temporaneamente fine alle discordie
cittadine. Ciò gli valse il conferimento della signoria della città, da
parte del Comune riconoscente. Ma anche l’imperatore, con il quale aveva
già avuto contatti, volle premiare la sua opera pacificatoria
conferendogli il vicariato su Arezzo.
Nato a Bergamo nel 1968. Laureato in Storia medievale nel 1997 presso
l’Università di Milano, Gian Paolo Scharf ha conseguito il dottorato in Storia nel
2002 presso l’Università di Perugia. Dal 1994 fa ricerca in Storia
medievale, con particolare preferenza per la storia istituzionale basso
medievale. Ha al suo attivo un centinaio pubblicazioni. Dal 2007
collabora stabilmente con il Centro sulle Storie Locali dell’Università
dell’Insubria con la qualifica di tecnico scientifico.
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