giovedì 27 settembre 2018

Medioevo bresciano tra enigmi e meraviglie

Presentazione del romanzo giallo "Il Giudice Albertano e il caso del giardino invisibile" di Enrico Giustacchini edito da Liberedizioni (2018). Presenta il prof. Agostino Garda con la partecipazione dell'autore.
Giovedì 27 Settembre 2018 alle ore 20.45 presso lo Spazio Teatrale Cascina Bertelli, in via XXV Aprile, 15 Cremezzano di San Paolo (BS).
Ingresso libero e gratuito.
Autunno 1235. La principessa Violante, in viaggio dall’Ungheria alla Spagna per unirsi in matrimonio con re Giacomo d’Aragona, fa tappa nella città di Brescia.
In suo onore viene qui messa in scena un’enigmatica fiaba persiana che il sapiente Amir di Baldacco ha da poco tradotto in latino.
Nessuno immagina però che presto quegli enigmi riaffioreranno a disegnare i contorni di un crudele delitto.
E forse mai come stavolta per Albertano la ricerca della verità sarà una sfida difficile e angosciosa.
E' il quinto episodio della saga medievale bresciana di Enrico Giustacchini.
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mercoledì 26 settembre 2018

Visita guidata a Genova Medievale

Sabato 29 settembre 2018, Genova Cultura organizza nuovamente un tour per scoprire la Genova medievale. La visita giudata, che parte alle ore 21,00 è condotta da guida abilitata. Necessaria la prenotazione scrivendo una mail, o chiamando i numeri 010 3014333 - 392 1152682.
Genova, una porta, la “porta”. I genovesi nel Medioevo la definirono così: Ianua, termine che significa appunto “accesso”. L’estesa superficie della città medievale costruita dentro le mura del 1154, più il sobborgo di ponente dove era l’Arsenale, lungo la più importante strada per l’Italia settentrionale e l’Europa, coincide con l’attuale centro storico di Genova.  Strade, piazzette e carruggi rispecchiano  la città costruita tra il 1130 e il trecento da una consociazione di famiglie che, in un territorio povero di risorse naturali, fin dal secolo precedente avevano deciso di investire nel traffico mercantile di prodotti pregiati a lungo percorso marittimo e terrestre. Della città di età romana quella medievale ha conservato il reticolo ortogonale delle strade tra la Cattedrale e la collina dove ancora esistono i resti del Castello del Vescovo, costruito sui ruderi dell’abitato etrusco-ligure distrutto dal fratello di Annibale Barca nel 204 a.c.. Non è mai esistita una gran piazza centrale, con gli edifici del potere civile e religioso, ma piccole piazze consortili delle famiglie più potenti e dei mercati specializzati.

domenica 23 settembre 2018

Palatiolum in tempore

A Palazzolo dello Stella (UD) si svolge domenica 23 settembre 2018 la rievocazione storica Palatiolum in tempore. Nell'ambito del fitto programma di eventi che prende l'avvio alle 10,00 del mattino e prevede Taberne e bancarelle in piazza Bini e via Roma, segnaliamo alle 11.30 la presentazione del libro Aganis - Le fate d'acqua di Barabara Bacchetti e Tatiana Dereani, con suggerimenti di turismo esperienziale. La mostra fotografica connessa di Elido Turco sarà visitabile a ingresso libero nella Biblioteca di Palazzolo  dal 24 settembre fino al 5 ottobre.  Pranzo medievale con musici e giocolieri.  Alle 16,00 a cavallo dell'asino si percorreranno le varie contrade e alle 17,00 è in programma lo spettacolo Schiarazule marazule, prima del grande corteo storico lungo le vie del paese alle 18,00.
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giovedì 20 settembre 2018

Presentazione del volume "Scicli. Storia, cultura e religione (secc. V-XVI)"

Il nuovo libro "Scicli. Storia, cultura e religione (secc. V-XVI)" (di Salvo Micciché e Stefania Fornaro, Carocci editore 2018) sarà presentato sabato 22 settembre 2018 alle ore 17.30 a Scicli (RG), presso il Convento di Santa Maria della Croce. L´evento è promosso a cura del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali in sinergica collaborazione con il Comune di Scicli e "Il Giornale di Scicli".
Interverranno: prof. Giovanni Di Stefano (archeologo, direttore del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali), prof. Vincenzo Giannone (sindaco di Scicli), arch. Calogero Rizzuto (soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa), prof. Franco Causarano (direttore de Il Giornale di Scicli), dr. Salvina Fiorilla (medievalista, Soprintendenza BBCC Ragusa), dr. Angela Maria Manenti (archeologa, Museo Paolo Orsi Siracusa), prof. Pietro Militello (archeologo, Università di Catania), prof. Paolo Nifosì (storico dell´arte), prof. Giuseppe Pitrolo (critico letterario e autore della Prefazione), dr. Anna Maria Sammito (archeologa, Soprintendenza BBCC Ragusa).
Saranno presenti gli autori, Salvo Micciché e Stefania Fornaro, e gli studiosi che hanno contribuito al volume, don Ignazio La China (storico), Giuseppe Nativo (pubblicista), dr. Stefania Santangelo (numismatica, CNR IBAM Catania).
Il libro tratta le fonti della storia medievale di Scicli (dal V al XVI secolo) inquadrandole nella storia generale della Sicilia e della Contea di Modica, dal punto di vista storico e archeologico ma anche culturale e religioso, trattando la storia dei personaggi e dei luoghi e dei monumenti, le istituzioni religiose e la pietà popolare, dall´alto medioevo al Cinquecento.
Il Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali ha predisposto la presentazione nell´ambito delle Giornate Europee del Patrimonio (22-23 settembre) aprendo le porte di un luogo simbolo di Scicli (e della Scicli materiale in particolare), il Convento della Croce, sull´omonima collina, a sud di San Matteo. "L´arte da condividere" è slogan del 2018.

mercoledì 19 settembre 2018

Chiara Frugoni a Lugano

L’Associazione “Biblioteca Salita dei Frati” ospita mercoledì 19 settembre 2018 a Lugano alle 20.30 la storica Chiara Frugoni sui temi della sua opera Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (Torino, Einaudi, 2015, 608 p.). Introduce Fernando Lepori.
San Francesco fu trasportato nella grande basilica inferiore di Assisi nel 1230, quattro anni dopo la sua morte. Una serie di documenti ci assicura che a metà del Duecento anche la basilica superiore era del tutto completata. Le pareti rimasero però prive di dipinti per circa sessant’anni. Perché? Era molto difficile per l’ordine francescano, che nel frattempo si era molto allontanato dagli intendimenti di Francesco, decidere cosa rappresentare della sua vita perché la sua proposta così aspra e dura non era più proponibile come modello per i frati. D’altra parte la Basilica superiore fu concepita come grande luogo di riunione per i capi dell’ordine, per cerimonie ufficiali spesso presiedute dal papa, la cui cattedra troneggia ancora nell’abside. Quindi bisognava illustrare la vita del grande fondatore tenendo conto dei cambaamenti sopravvenuti. Il ciclo dedicato a san Francesco era dunque diretto non a pellegrini e devoti ma alle più alte cariche dell’ordine francescano. Per tutte queste ragioni si tratta di un ciclo molto complicato da decifrare e che riserva molte sorprese, alcune delle quali le scopriremo insieme.
Chiara Frugoni, dopo la laurea e il perfezionamento, concluso presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha insegnato Storia medioevale nelle Università di Pisa e Roma II. Caratteristica peculiare del metodo dei suoi studi storici è sempre stata l’unione di testi e immagini, considerati fonti di pari dignità. Su Francesco d’Assisi ha pubblicato due studi fondamentali: Francesco e l’invenzione delle stimmate: una storia per parole e immagini fino a Bonaventura e Giotto, Torino, Einaudi, 1993 (premio Viareggio per la saggistica 1994) e Vita di un uomo: Francesco d’Assisi, Torino, Einaudi, 201718, con prefazione di Jacques Le Goff. Fra le altre sue pubblicazioni ci limitiamo a ricordare: L’affare migliore di Enrico. Giotto e gli affreschi della cappella Scrovegni, Torino, Einaudi, 2008; Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi, Torino, Einaudi, 2010; Storia di Chiara e Francesco, Torino, Einaudi, 2011; Francesco e le terre dei non cristiani, Milano, Edizioni Biblioteca Francescana, 2012; San Francesco e il lupo, un’altra storia, con illustrazioni di Felice Feltracco, Milano, Feltrinelli, 2013; San Francesco e la notte di Natale, con illustrazioni di Felice Feltracco, Milano, Feltrinelli, 2014; Una solitudine abitata. Chiara d’Assisi, Roma, Laterza, 2016.
Vivere nel Medioevo (Edizioni Il Mulino, 2017) è la pubblicazione più recente di Chiara Frugoni, considerata una delle maggiori studiose dell’età di mezzo. Un’indagine approfondita che indaga la vita delle famiglie durante il medioevo.
L’appuntamento  a ingresso libero sarà in Salita dei Frati 4  a Lugano. Informazioni al numero 004191 923 91 88, sito www.bibliotecafratilugano.ch.

martedì 18 settembre 2018

"Friuli: dai Longobardi agli Asburgo", conferenza a Arcore

Venerdì 21 settembre 2018 alle ore 17 si terrà, presso la Sala del Camino di Villa Borromeo d'Adda ad Arcore (MB), la conferenza-lezione "Friuli: dai Longobardi agli Asburgo", a cura della dott.ssa Elena Percivaldi, medievista e scrittrice.
L'evento è a cura dell'Associazione Culturale Pass-p'Art-tout con la collaborazione del Comune di Arcore.
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lunedì 17 settembre 2018

Quirino Principe legge e commenta Dante

Martedi' 18 settembre 2015, alle ore 18.30 presso la Libreria Citta' Possibile in Via Frua, 11 (ingresso da Via delle Stelline) a Milano, Prosegue la Lectura Dantis intrapresa in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri dal Circolo Autori Lettori, ideato da Jaca Book "Citta' Possibile".
Quirino Principe legge e commenta il canto XXVII dell'Inferno.

mercoledì 12 settembre 2018

"Tavole nobili e pietanze quotidiane" presentazione a Viareggio

“Tavole nobili e pietanze quotidiane - Cultura alimentare in Toscana tra Medioevo ed Età Moderna” è il titolo del volume che sarà presentato mercoledì 12 settembre 2018 alle ore 18,00 a Villa Argentina Viareggio, nell’ambito della rassegna "Di mercoledì: scrittori e lettori sulla terrazza di Villa Argentina” promossa dalla Provincia di Lucca.
Il volume – edito da “Gli Ori” – è una raccolta di testi di vari autori - Anna Agostini, Michele Berretta, Giannino Biaggini, Rossella Campana, Giovanni Cipriani, Zeffiro Ciuffoletti, Riccardo Fattori, Mariano Fresta, Maria Camilla Pagnini, Fabio Picchi, Giuseppina Carla Romby e Claudio Rosati – che delineano un percorso variegato nel quale il cibo, come strumento di comunicazione e dialogo, diviene parte dell'identità culturale.
Paesaggi, ricette, uomini in viaggio, scoperte casuali e trattati di cucina e riti di socialità, articolati intorno al cibo, divengono vero e proprio nutrimento di pensieri e argomentazioni. Spezie e cibi attraversano il Mediterraneo, ma provengono anche dal Nuovo Mondo e raggiungono come veicoli diplomatici le tavole delle corti, contaminano lentamente e arricchiscono con i loro profumi e i loro sapori anche le mense quotidiane. Un accordato melange di sapori avvicina le vicende di scalchi, cuochi e capomaestri, marinai e regnanti, olio d'oliva e cioccolato al gelsomino. Come libri di cucina, dipinti tra pietanze da assaporare e luoghi che riportano alla memoria di antichi e accoglienti focolari, gli argomenti affrontati nel volume conducono il lettore da un lontano e febbrile tardo-medioevo di cucine saporose fino al racconto di fantasmagoriche qualità di alimenti e di "quattrocento panini imburrati di sopra e di sotto".
All’incontro – curato dal saggista Niccolò Lucarelli - parteciperanno gli autori Anna Agostini, Maria Camilla Pagnini e Giovanni Cipriani.
L’ingresso è libero.
Info : Tel. 0584 1647600 ; e.mail: musei@provincia.lucca.it.

martedì 11 settembre 2018

Bagordi Tergestini

Entriamo nell’Età di Mezzo (ambientazione a cavallo tra XIII e XIV secolo) a Tergeste, ricca cittadina che vanta la sua origine dai pronipoti di Noè, con i Bagordi Tergestini per celebrare le prove d’abilità dei “boni homines” pronti alla difesa delle mura, e le feste di piazza alle quali partecipano tutti, cittadini e forestieri. Perché al di là dell’Historia, esiste la storia scritta giorno per giorno dal comune cittadino e dal podestà, dalla guardia alle mura e dai popolani, ed è in questo spirito che il Castello di San Giusto di Trieste abbassa il ponte levatoio per invitare tutti a bagordare diventando allo stesso tempo spettatori e protagonisti, non solo di fatti d’arme tra mercato e taverna, ma anche della giuria nell’inquisizione dei Ranfi, nell’istigare il Consiglio Maggiore a firmare o meno la pace con l’antica Mugla, nel partecipare ad un matrimonio “di casata” e, dulcis in fundo, tra giochi, danze e giullarate a gozzovigliare alla Festa Vinalia offerta dai generosi vitigni del bisavolo Noè.
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lunedì 10 settembre 2018

Visite guidate agli scavi del Monastero di Torba

Anche a voi piace scavare nel passato e vi siete sempre chiesti come lavora un archeologo? Oggi avete la possibilità di scoprirlo insieme a noi.
Vi invitiamo a seguire una speciale visita guidata gratuita al cantiere di scavo condotta nel perimetro del Monastero da studenti e ricercatori nell'ambito della quinta campagna di indagini archeologiche promossa dal FAI in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova e resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia.
Le ultime date:
mercoledì 12 settembre 2018 – ore 15,00
giovedì 13 settembre 2018 – ore 15,00
BIGLIETTO DI INGRESSO
Iscritti FAI e residenti comune di Gornate Olona: gratuito
Intero: € 7
Ridotto (4-14 anni e studenti universitari fino a 26 anni): € 3,50.
La visita è gratuita.
INFO
faitorba@fondoambiente.it – 0331 820301
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martedì 4 settembre 2018

Visita guidata gratuita a Capalbio (GR)

Martedì 4 settembre 2018 Le Orme Soc. Coop, in collaborazione con il Comune di Capalbio, propone una visita guidata gratuita a Capalbio (GR): il caratteristico borgo di impianto medievale, con strade strette e tortuose che conducono alla sommità della collina, dominata dalla Rocca Aldobrandesca, la ben conservata doppia cinta muraria dalla quale si aprono magnifici affacci sul paesaggio collinare limitrofo e verso il mare.
L’appuntamento con la Guida è a Capalbio in Piazza Giordano alle ore 17:00
La visita ha una durata di circa 2 ore.
La visita guidata è gratuita. Non sono inclusi eventuali ingressi a pagamento.
Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Le Orme – Guide della Maremma Toscana
Telefono e fax: +39 0564 416276 lun-ven 09.00-13.00
Mobile: +39 346 6524411
Mail: info@leorme.com
Ufficio Turistico di Capalbio
Telefono: 0564 896611
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lunedì 3 settembre 2018

Visite guidate gratuite agli scavi di Torba

Il Monastero di Torba
Son passati 1500 anni da quando i romani del tardo impero – era il V secolo – costruirono sulle alture in riva all’Olona un avamposto militare lungo le mura del “castrum” di Castelseprio, punto strategico per fronteggiare le invasioni barbariche da nord. Il complesso monumentale di Torba, divenuto tre secoli più tardi, in piena era longobarda, un monastero di suore benedettine, oggi bene proprietà del Fondo ambiente italiano e patrimonio dell’Unesco, resta uno dei luoghi d’arte e cultura più suggestivi del Varesotto, sito oggetto di studi e di scavi archeologici chiamati a definire aspetti ancora ignoti della sua storia, ricca anche di misteri (in uno degli affreschi rinvenuti al secondo piano della torre mancano i volti di tre monache su otto: secondo una leggenda sarebbero quelli di tre religiose fuggite dal monastero che si aggirano ora come spiriti cercando di rientrare nel dipinto per trovare la pace eterna). C’è dunque grande interesse in questi giorni per l’iniziativa del Fai “Aperto per restauri”, che consente al pubblico di assistere da vicino al lavoro degli archeologi dell’Università di Padova. Dopo le visite di questa settimana, si potrà tornare nel monastero a osservare in diretta gli scavi il 5, 6, 7, 12 e 13 settembre 2018 alle ore 15,00. Con la guida degli esperti dell’Università degli Studi di Padova, impegnati sul campo nell'attività di scavo, sarà ripercorsa la storia millenaria di Torba anche attraverso i recenti ritrovamenti che hanno portato alla luce tra l’altro un ambiente funerario a nord della chiesa di Santa Maria e un grande edificio alto medievale all’esterno delle mura. Con la campagna in corso continua la ricerca dentro la torre, di cui dev’essere precisata la datazione, e viene aperto un nuovo settore davanti alla facciata dove fu trovata, a quattro metri di profondità, strato di età longobarda, la sepoltura di un cavallo (in alcuni cimiteri questi animali venivano sacrificati durante i funerali di importanti personaggi). Le speciali visite “Aperto per restauri” al monastero di Torba, che si conferma anche quest’estate meta turistica di primissimo piano, distesa nel verde dell’antico contado del Seprio, alla periferia di Gornate Olona, sono state promosse dal Fai con l’Università degli Studi di Padova e il contributo di Regione Lombardia.
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Per informazioni: faitorba@fondoambiente.it – 0331 820301