giovedì 31 gennaio 2013

Agrigento: la fine della città classica e le origini della città medievale

Venerdì 1 febbraio 2013 alle ore 17,00 presso la “sala grande” di casa Sanfilippo, nell’ambito dei “Venerdì nella Valle in Fiore”, programma di eventi promossi dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento in occasione della 68^ Sagra del Mandorlo in Fiore, il Prof. Gian Pietro Brogiolo, dell’ Università di Padova, terrà una conferenza dal titolo “La fine della città classica e le origini della città medievale”.
Il tema che verrà trattato risulta di grande interesse  storico-archeologico per la città di Agrigento, poiché proprio nel periodo storico oggetto della comunicazione sono avvenute le trasformazioni del tessuto urbano che hanno portato al trasferimento della città sul colle di Girgenti ed all’abbandono del sito della città antica.
Considerato il grande rilievo ed interesse dell’evento, si invita ad un’ampia partecipazione e si rammenta che sintesi degli eventi inseriti nel ciclo dei “Venerdì nella Valle” si possono visionare nella omonima sezione video del sito internet di questo Parco ovvero nella seguente pagina Facebook: Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.

mercoledì 30 gennaio 2013

Scoperte archeologiche sul Medioevo della Sardegna nord-orientale

Giovedì 31 gennaio 2013, alle 17, nei locali della Pinacoteca Nazionale, in Cittadella dei Musei a Cagliari, Fabio Pinna, studioso della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari presenta la conferenza: “Solo in Gallura? Peculiarità, luoghi comuni e scoperte archeologiche sul medioevo della Sardegna nord-orientale”.
L’area della Gallura presenta una serie di specificità, fisiche, ambientali e culturali, che la rendono particolare tra le diverse sub-regioni sarde. Nel medioevo quel territorio fu compreso nel giudicato di Gallura,  considerato dalla storiografia  meno rilevante, sul piano economico e istituzionale, dei quattro giudicati sardi. Le ricerche promosse negli ultimi anni dall’Università di Cagliari, a partire dalle indagini archeologiche condotte nel Palazzo di Baldu di Luogosanto, hanno fatto emergere una serie di scoperte interessanti sull’assetto territoriale e sulle relazioni mediterranee dell’area nel corso del Medioevo.
Info:
Ufficio Pinacoteca: 070.662496 - 070.674054
e-mail: sbapsae-ca.pinacoteca.museo@beniculturali.it

martedì 29 gennaio 2013

Visite guidate a Sanremo medievale

Giovedì 31 gennaio, 14 e 21 febbraio ed infine il 14 e il 21 marzo 2013 sarà possibile partecipare alla scoperta della città medioevale e dell’antica “Funtanassa”. Accompagnati da una guida turistica si potrà visitare il centro storico di Sanremo, ricco di storia, palazzi, piazze e giardini. Così vicino al centro della città, ma così poco conosciuto ed apprezzato.
Partiremo dalla Cattedrale di San Siro, parlando della Matuzia romana, delle quattro chiese e di una preziosa fontana.
Ci sposteremo poi lungo l’antica via Julia Augusta, per entrare quindi in piazza Cassini, ed entrare dalla porta di San Sebastiano nella “Pigna” dove ammireremo uno dei luoghi più particolari: la Funtanassa, recentemente recuperata dopo un lungo lavoro di pulizia e restauro. Saliremo quindi alla chiesa di San Costanzo e poi ancora più su fino ai giardini Regina Elena, da dove si domina tutta la città. Torneremo indietro scendendo per le Porte di Santa Maria, la trecentesca piazza Capitolo, ed infine piazza dei Dolori.
Costo della visita: 5  euro 
Ritrovo: alle ore 15,00 davanti alla cattedrale di San Siro.
Durata: due ore circa
Per informazioni tel. al 0183-290213 oppure al 338-1375423.

venerdì 25 gennaio 2013

Tra fucine e palazzi medievali l'antico borgo apre le porte agli artisti

Almeno tre mesi da passare gratuitamente in uno dei più bei borghi medioevali d'Italia con a disposizione «casa e bottega». È l'offerta di Bienno, paesino della Val Camonica, ad artisti e artigiani che intendano «ritirarsi» in un'atmosfera ricca di storia, per poter «creare» in assoluta libertà. Una apposita commissione poi selezionerà le opere da esporre in mostra e anche i quattro artisti più interessanti che saranno ospitati da Saint Paul de Vence, comune francese sulle Alpi Marittime.
Bienno, piccolo borgo medievale nell'alta bresciana, è stato riconosciuto come uno dei Borghi più belli d'Italia per i beni paesaggistici, ma anche storici e artistici come il settecentesco Palazzo Simoni-Fè, la cinquecentesca Casa degli artisti, i cicli pittorici, le fucine storiche. L'ambientazione ideale per esaltare il modello della «bottega d'artista» intesa come «luogo di lavoro ed espressione della creatività, dove l'artista possa trovare l'ispirazione necessaria». Per questo l'amministrazione, attraverso l'Organizzazione di Bienno Borgo degli Artisti, lancia un concorso per selezionare artisti da ospitare per almeno tre mesi e lasciare liberi di creare. Il Comune metterà a disposizione palazzi storici, compreso il Simoni-Fé e la Casa degli Artisti, fucine e locali caratteristici da adibire a «botteghe». Monolocali e residenze collettive saranno inoltre riservate agli artisti residenti ad almeno 50 chilometri da Bienno. Gli artisti avranno la possibilità di promuovere proprie mostre all'interno di biblioteche, musei ed altri spazi culturali di Bienno e del Distretto Culturale della Valle Camonica. L'iniziativa prevede anche un gemellaggio con San Paul de Vence, dove quattro artisti selezionati saranno ospiti del comune francese e potranno allestire le loro personali.
Per informazioni chiamare lo 0364/40001 o collegarsi al sito www.comune.bienno.bs.it. Il bando scade il 31 gennaio 2013 e la graduatoria sarà resa pubblica entro il 28 febbraio 2013.

giovedì 24 gennaio 2013

Medioevo in Libreria 2012-2013, quarta giornata

L' Associazione Culturale Italia Medievale è lieta di invitarvi alla quarta giornata di "Medioevo in Libreria 2012-2013" che si svolgerà sabato 26 gennaio 2013 con il seguente programma:
Ore 11,00: Il Medioevo corre sull'acqua. Visita guidata al Castello di Maccastorna (LO). Costo: 5 euro. Ritrovo davanti all'ingresso.
Nel pomeriggio presso lo Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano, con ingresso libero:
Ore 15,30: Medioevo Movie. In Viaggio nel Medioevo. Un percorso per immagini, musiche dal vivo eseguite da Pino Distaso.
Ore 16,00: Giuseppe Sergi, Università degli Studi, Torino: Torino nel Medioevo.
Giuseppe Sergi è professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino dal 1985 (dove ha iniziato l'attività nel 1969 come assistente del prof. Giovanni Tabacco), tra gli anni Settanta e Ottanta è stato tra i fondatori di due riviste, "Quaderni medievali" e "Storia e dossier". Dal 1978 al 1992 ha fatto parte della direzione di "Quaderni storici". Dal 1990 al 1995 è stato condirettore vicario (a fianco di Cesare Cases) de "L'indice dei libri del mese", del cui comitato di redazione fa parte ancora oggi.
Attualmente è anche consigliere del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo di Spoleto, direttore del "Bollettino storico-bibliografico subalpino", socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino.
Fa parte dei comitati scientifici del "Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medioevo", del "Festival Storia" di Saluzzo-Savigliano, del Gruppo Interuniversitario per la Storia dell'Europa Mediterranea (Pisa), di "Archivio per l'Alto Adige. Rivista di studi alpini", della rivista di didattica della storia "Mundus", della collana di storia agiografica "Bibliotheca Michaelica" (Bari), del periodico "Historia Magistra. Rivista di storia critica" (Milano).

"Medioevo in Libreria" è una produzione dell' Associazione Culturale Italia Medievale con il patrocinio del Comune di Milano, Cultura e la collaborazione di "Navigli Lombardi".
Medioevo in Libreria è anche un blog costantemente aggiornato: http://medioevoinlibreria.blogspot.it.

mercoledì 23 gennaio 2013

Adventus Antichristi

Mercoledì 23 gennaio 2013, alle 18.00 alla libreria Feltrinelli di Cesena in Piazza della Libertà, 4, presentazione del libro di Armando Comi “Adventus Antichristi” (Imprimatur Editore, 2012). Da Bologna, l’esordio di Armando Comi con un romanzo storico tra esoterismo, realtà e finzione. Nata dalla dedizione di Comi, giovane dottore di ricerca presso il Dipartimento di filosofia di Bologna, l’opera calca le scene di un medioevo eretico, buio e intricato. Denso di complotti, intrighi e torture, l’incipit si apre con la comparsa di un numero profetico. All’interno di una cella di un monastero di Praga, il numero si mostrerà determinante per le vite dei protagonisti, che da esso dipenderanno. Sul filone di profezie false e vere, inquisizioni perpetue e martellanti, riti e fughe, la trama si snoderà tra le mura del monastero, dei suoi dintorni e di dintorni ben più ampi, quelli che da Roma arrivano ad Avignone. È una storia di peccati e di castità, di simbolismo e carnalità, di congiure e blasfemia, che vede protagonisti monaci, prostitute, il papato e l’impero. Su uno sfondo storico minutamente articolato, si succedono dialoghi svelti, frasi brevi, criptiche e intriganti. Il romanzo di Armando Comi si nutre di diverse discipline, esoteriche e negromantiche, storiche e filosofiche, architettoniche e naturali, chimiche e mediche. E lo fa grazie ai luoghi che lo hanno accompagnato in tre anni di scrittura, da Londra al Golfo di Orosei, da Bologna a Catanzaro e, infine, da Rovigo a Praga. Domani il libro verrà presentato alla Feltrinelli di Forlì e giovedì in quella di Rimini.

martedì 22 gennaio 2013

Matilde di Canossa. L'attualità di un mito

Promette molto la giornata di sabato 26 gennaio 2013 quando, nella restaurata “Casa delle Scuderie” del Castello di Bianello, l'associazione Amici di Matilde di Canossa e del Castello di Bianello in collaborazione con il Comune di Quattro Castella (RE), organizza un evento che ruoterà attorno alla figura di Matilde.
L’evento vuole rinnovare il ricordo del personaggio soprattutto in vista del 2015, novecentenario della morte della grande Contessa, ma anche riproporre in chiave moderna un intero mondo medievale che si mette in gioco con tutta la attualità.
Ci saranno anche ospiti illustri. A cominciare dalla scrittrice tedesca Elke Goez, studiosa presso i “Monumenta Germaniae Historica”, ritenuta la massima autorità in fatto di storia matildica a livello internazionale. La Goez presenterà al Bianello la sua ultima fatica letteraria, il libro “Mathilde von Canossa” pubblicato nel 2012 in Germania. Un libro che è un ritratto biografico di Matilde, ma anche un affresco di vita medievale di grande valore e potenza descrittiva.
L’incontro con la Goez sarà preceduto da un’iniziativa rivolta soprattutto al pubblico di giovani e studenti. Al Bianello, infatti, saranno presenti due fumettisti, Pasquale Celano e Monica Fornaciari, che mostreranno le fasi di realizzazione di un cortometraggio a cartoni sulla Grancontessa. Dall’idea al disegno e al doppiaggio la storia di Matilde di Canossa così diventa realtà nel linguaggio dei cartoons.
Ci saranno anche i “Narratori Erranti”, a riproporre un’antica forma di comunicazione orale modernizzata con l'uso di moderni supporti visivi e due illustri esponenti del mondo medico-scientifico: la dottoressa Maria Brini e il professor Giuliano Bedogni che parleranno di Medicina medievale, ma in generale di tutto ciò che riguarda la cura del corpo e dell'anima.

lunedì 21 gennaio 2013

Catalogo dei manoscritti medievali di Cortona

Sarà presentato venerdì 25 gennaio 2013 alle 17.00 nel salone Mediceo di Palazzo Casali a Cortona (AR) il "Catalogo dei manoscritti medievali di Cortona".
È un importante strumento di conoscenza e valorizzazione del patrimonio bibliografico cortonese che comprende non soltanto i manoscritti della biblioteca del comune e dell'Accademia Etrusca di Cortona, ma anche quelli della biblioteca del Seminario, del convento di San Francesco e del santuario di Santa Margherita.
Alla presentazione di venerdì interverranno Sergio Angori, conservatore bibliografico dell'Accademia Etrusca di Cortona, Gian Bruno Ravenni dirigente dell'Area di Coordinamento Cultura della Regione Toscana, Andrea Vignini sindaco di Cortona, Monsignor Ottorino Capannini, Vicario Foraneo di Cortona, Padre Antonio di Marcantonio, Frà Matteo Brena bibliotecario del Santuario di Santa Margherita, Agostino Paravicini Bagliani presidente Sismel (la Società internazionale per lo studio del Medioevo latino) e Lucia Castaldi docente di Letteratura latina medievale e umanistica all'Università di Udine, dipartimento Studi umanistici.

venerdì 18 gennaio 2013

La lirica romanza nel Medioevo

L'Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con Genti del Maloch è lieta di invitarvi sabato 19 gennaio 2013 presso la Libreria Mondadori di Piazza Cavour, 3 a Chieri (TO) con inzio alle ore 17,30, per la presentazione del libro "La lirica romanza nel Medioevo" di Luciano Formisano (Il Mulino, 2012). Ne parla il prof. Alessandro Vitale Brovarone. Ingresso libero.
La storia della lirica romanza medievale coincide con la storia stessa della poesia dei trovatori e si estende su un arco temporale di poco più di due secoli, dalla fine del secolo XI agli ultimi anni del Duecento. Il volume traccia un profilo completo del genere lirico nel Medioevo romanzo toccando la questione delle origini, delle fonti, dello stile e del pubblico, esaminandone i tipi principali (la «canso», il sirventese, la canzone di crociata, la pastorella, i generi parafolclorici) e analizzando la produzione delle diverse aree culturali in cui il genere si diffuse (Provenza, Francia, penisola iberica).
Indice del volume: Premessa. - I. I trovatori. - II. Lirica pretrovatoresca in lingua volgare. - III. Dal centro alla periferia. - IV. Lirica d’oïl. - V. Il caso della Catalogna. - VI. La lirica galego-portoghese. - VII. La tradizione castigliana. - Bibliografia. - Indice dei nomi.
Luciano Formisano insegna Filologia romanza nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Fra i suoi volumi segnaliamo «La letteratura italiana fuori d’Italia» (a cura di; Salerno Ed., 2002).
Alessandro Vitale Brovarone è nato ad Alessandria il 31-5-1948.
Laureato all' Università di Torino nel 1971 in Materie Letterarie;
Diplomato in Diplomatica, Paleografia e Archivistica all' Archivio di Stato di Torino nel 1971.
Diploma del Centre d' études supérieures de Civilisation médiévale di Poitiers nel 1975.
Dal 1980 al 1986 ricercatore all' Università di Torino. Nel 1984 ha insegnato Littérature française du Moyen Age e Art et littérature du Moyen Age all' Université de Savoie a Chambéry.
Dal 1986 al 1989 professore straordinario di Filologia Romanza all' Università di Salerno.
Dal novembre 1989 al 1995 professore prima straordinario e poi ordinario di Storia della Lingua e della Letteratura Latina Medievale all' Università di Torino, Facoltà di Magistero; nel 1995-96 ordinario di Filologia Romanza all' Università di Torino, Facoltà di Magistero, dal 1996-97 ad oggi ordinario di Filologia Romanza alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 1993 sino al 1998 ha tenuto i corsi di Bibliografia e biblioteconomia, per affidamento, per la Facoltà di Magistero dell' Università di Torino; dal 1996-97 il corso di Storia della Letteratura Latina Medievale alla Facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha partecipato con corsi ed incontri alle attività del CIRDA e a diverse attività di formazione continua di insegnanti elementari, medi e di medie superiori, in particolare nel settore del recupero del deficit linguistico. Dal 2006 ne è presidente.
Dal novembre 1994 al 2002; dal 2008 ad oggi direttore del Dipartimento di Scienze Letterarie e Filologiche.
Dal 2000 al 2002 è stato responsabile per le Biblioteche dell’ Ateneo, e ha fatto parte di diverse commissioni nazionali in materia.
Dal 2000 al 2004 ha coordinato il Progetto di Identificazione, riordino e catalogazione del fondo manoscritto della Biblioteca Nazionale di Torino.
Dal 2004 al 2008 Presidente del Corso di Studi in Culture Moderne Comparate.
Presidente della Société Internazionale Renardienne (International Reynart Society dal 2009. Dal 2010 socio onorario dell’ Accademia di San Marciano
Membro di alcune società scientifiche: Société de Linguistique Romane, Società Italiana di Filologia Romanza, Société Rencesvals, Société Internationale Renardienne, Association Internationale des études occitanes, Centre d’ Etudes Franco-italiennes. Per qualche tempo socio dell’ AIB.
Ha collaborato e collabora con riviste scientifiche: Studi francesi, Studi Piemontesi, Le Moyen Français. Fa parte della Redazione della Gazette du Livre Médiéval, Quinio, del Bollettino dell’ Atlante Linguistico Italiano, Textes vernaculaires du Moyen Age, Le Moyen Français, Atlante linguistico degli antichi volgari italiani, Franco-Italica, Le Moyen Français, Studi Comparatistici. Ha fondato e dirige la rivista Pluteus.

giovedì 17 gennaio 2013

La Carrara «ritrovata» nel medioevo di Ricci

Roberto Ricci
«MEDIOEVO senza città», ma soprattutto la città senza marmo. Diatribe, liti, contese che non si snodano sullo sfondo delle Apuane, ma nella cornice di una società terriera, dove le controversie si dipanavano su confini, campi, coltivazioni. E’ uscito «Medioevo senza città, la società medievale carrarese del secoli XII e XIII», la prima approfondita analisi della genesi del nostro comune ricostruita dallo storico medievista Roberto Ricci, lunigianese, che da 25 anni effettua ricerche sulle origini della nostra società. Così un volume che mancava sulla Carrara dell’età buia, quando i vescovi di Luni fondarono il primo insediamento a Vezzala e quando intorno alla piccola pieve di Sant’Andrea si sviluppò il primo nucleo cittadino. Una Carrara senza marmo, dove le logiche del lapideo erano ridotte a poche mosse e dove tutto si declinava in termini di coltivazioni, campi, villani e contadini. Tramontata l’epoca romana in cui il marmo serviva per celebrare i fasti dell’Urbe, il medioevo sostituisce il lapideo con una comunità rurale. Così Ricci scopre una realtà sociale complessa con i vescovi, la pieve gestita dai Canonici di San Frediano, un’elite sociale di grandi proprietari terrieri e l’egemonia della potenza di Lucca. Un medioevo ritrovato grazie all’opera di Ricci che in 320 pagine e attingendo da fonti inedite e sconosciute ci porta per mano fino agli snodi epocali da cui emergerà poi la cultura del marmo. Così una sapiente quanto rara ricostruzione delle dinamiche sociali che caratterizzarono la nostra terra agli arbori del millennio in un susseguirsi di fatti e documenti. E’ curioso che le tasse corrisposte ai vescovi lunigianesi fossero in frumento, orzo, polli, uova e castagne: frutti della terra e non del monte che attestano una certa ricchezza della nostra città rispetto alle vicine Sarzana, Castelnuovo, Ortonovo e Ameglia. «Un segnale — scrive Ricci — che la dinamica legata al marmo non era ancora decollata».
UNA RICERCA eloquente che mette in risalto le peculiarità della nostra gente che già allora si contraddistingueva per una certa vivacità dialettale. Così Ricci tira fuori documenti che attestano liti per confini, «edificazioni abusive», contrasti di vicinanze, predisposizione alla lite già chiara più di mille anni fa. Si apre così il primo studio sulla Carrara medievale, quel periodo della nosta città sconosciuto ai più. Il volume, realizzato grazie all’impegno di Italia Nostra, della Fondazione CrC e del Comune, sarà presentato giovedì 17 gennaio 2013 alle 16,30 a Palazzo Binelli. Dopo il saluto delle autorità e del presidente della Fondazione Alberto Pincione, interverranno il presidente di Italia Nostra Mario Venutelli, i due storici locali Cesare Piccioli e Beniamino Gemignani, Franca Leverotti già ordinaria di Storia medievale all’Università di Milano-Bicocca.

mercoledì 16 gennaio 2013

L’immagine del Senmurv in epoca medievale tra Oriente e Occidente

Giovedì 17 gennaio 2013, alle ore 17,00, nei locali della Pinacoteca Nazionale, in Cittadella dei Musei, piazza Arsenale, a Cagliari, Simona Trudu, studiosa di storia dell’arte, presenta la conferenza: “L’immagine del Senmurv in epoca medievale tra Oriente e Occidente”.
Il Senmurv è un animale fantastico della mitologia iranica, generalmente riconoscibile dalla testa canina, le ali di uccello con zampe artigliate e la coda di pavone. La formazione dell’immagine di questo animale composito affonda le radici nell’Iran sassanide (III-VII secolo), poi assimilata dall’arte islamica e da quella cristiana. Nella relazione si analizzeranno le possibili origini e lo sviluppo nel Medioevo di questa particolare iconografia, presente anche in un Sardegna in una fibula di cintura, ora conservata nel Römisch Germanisches Musem di Colonia.
Per assistere alla conferenza l’ingresso al museo è gratuito.

martedì 15 gennaio 2013

Alla corte di Angioini e Aragonesi

Sabato 19 gennaio 2013 alle ore 15.45 (con appuntamento presso l'ingresso del Maschio Angioino) la cooperativa SIRE propone il tour "Alla corte degli Angioini e Aragonesi: Castel Nuovo e chiesa dell’Incoronata", una visita guidata al Castel Nuovo e alla vicina chiesa di Santa Maria Incoronata, sulle orme della corte angioina e aragonese.
L'itinerario parte dal Maschio Angioino, con la visita degli esterni con il grandioso Arco di Trionfo per proseguire con la Sala dei Baroni e il Museo Civico. Si continua poi con un’altra testimonianza della Napoli angioina: la chiesa di Santa Maria Incoronata, edificata nel 1364, e ubicata sull'attuale via Medina.
La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la visita. Info e prenotazioni: 081/6336763 - 392 2863436 - cultura@sirecoop.it - www.sirecoop.it.

lunedì 14 gennaio 2013

La Cattedrale di San Lorenzo a Genova

Si svolgerà proprio all’interno del Duomo genovese la presentazione de La Cattedrale di San Lorenzo a Genova, nuovo titolo della collana “Mirabilia Italiæ” pubblicata da Franco Cosimo Panini Editore. Sarà Salvatore Settis, curatore della collana, a raccontare meraviglie e segreti del monumento e a presentare le più recenti scoperte emerse nel corso della realizzazione del libro. L’evento si terrà venerdì 18 gennaio 2013 alle ore 16.30 (ingresso libero) e vedrà la partecipazione del cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, del sindaco Marco Doria e dei due curatori dell’opera, Anna Rosa Calderoni Masetti e Gerhard Wolf. Coordinerà l’incontro Marco Carminati (Il Sole 24 Ore). La Cattedrale di San Lorenzo a Genova si compone di due volumi, per un totale di circa 1.150 pagine e oltre 900 immagini. Il primo volume, l’Atlante, raccoglie le spettacolari immagini scattate per l’occasione da Ghigo Roli. Una documentazione fotografica totale e definitiva che mostra anche gli ambienti inaccessibili del complesso, costituendo la più completa ed esaustiva campagna di riprese del Duomo mai realizzata nella sua storia. Il secondo volume raccoglie i Testi inediti scritti da ben ventitre studiosi italiani e stranieri di architettura e storia dell’arte medievale. I saggi offrono al lettore un’analisi puntuale e rigorosa della Cattedrale e dei suoi tesori, facendo luce su tutti gli aspetti del monumento.

venerdì 11 gennaio 2013

Civitas Aliphana. Alife e il suo territorio nel Medioevo

Si terrà nei giorni di sabato 19 e domenica 20 gennaio 2013 presso l’auditorium dell’Istituto Professionale “M.Bosco” di Alife (CE) il convegno Civitas Aliphana. Alife e il suo territorio nel Medioevo, a cura del Comune di Alife e dell’Univesità “Suor Orsola Benincasa”, in collaborazione con l’Associazione storica del Medio Volturno e l’Istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato “M.Bosco”.
Quattro sessioni di lavoro dove si confronteranno consolidati studi e recenti ricerche attraverso la voce di illustri docenti universitari e ricercatori.
- Alife in età tardoantica e medievale: il quadro politico, sociale e istituzionale.
- Alife in età tardoantica e medievale: l’assetto del territorio.
- La realtà materiale della città medievale.
- Scorci sul patrimonio artistico medievale del territorio alifano.
A concludere la quarta sessione dei lavori, l’intervento delle dott.sse Antonella Stella e Raffaella Martino su Un museo di Alife medievale: il progetto di recupero e valorizzazione del castello normanno.
Appuntamento nei due giorni, alle ore 10.00 e alle ore 15.00 per l’inizio dei lavori e delle relazioni.

giovedì 10 gennaio 2013

Torremaggiore in epoca sveva durante lo scontro papato-impero

Riprende il ciclo di incontri denominato "I Pomeriggi del Galeone" organizzato dal Centro Attività Culturali "don Tommaso Leccisotti" di Torremaggiore (FG). Gli incontri concernenti temi di interesse culturale di tipologia molteplice saranno tenuti da vari relatori nel corso di appuntamenti pomeridiani indetti dal Centro, sotto l'egida del Galeone raffigurato nel suo stemma.
Il primo incontro avrà luogo sabato 19 gennaio 2013 alle ore 19.00 presso la sede del Centro Leccisotti e sarà tenuto dal presidente del Centro Leccisotti, nonchè membro della Società di Storia Patria Ciro Panzone, che relazionerà sul tema "Torremaggiore in epoca sveva durante lo scontro papato-impero".

lunedì 7 gennaio 2013

Il cavaliere templare di Tursi

Dopo la sosta natalizia ripartono le iniziative culturali dell’Unitep di Matera con gli “Apuntamenti del mercoledì”. Il ciclo di incontri ricomincia si mercoledì 9 gennaio 2013 alle ore 17,30 nella sala conferenze della Mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto con la presentazione del libro “Il cavaliere templare di Tursi” di Salvatore Verde, esperto di storia locale, oltre che insegnante tursitano della scuola dell'Infanzia, giornalista e autore di testi per il cinema.
Dopo un breve intervento del presidente dell’Unitep Antonio Pellecchia sarà il docente Angelo Salfi ad illustrare gli aspetti storici legati al tema dei templari affrontato da Salvatore Verde.
Alla presentazione sarà presente anche l’artista tursitano Vincenzo D’Acunzo, autore del disegno sulla copertina del libro pubblicato dalla casa editrice Giuseppe Laterza di Bari.
Il saggio “Il cavaliere templare di Tursi” si avvale anche della prefazione dello storico lucano Giovanni D'Andrea e contiene una ricca bibliografia e una interessante appendice fotografica, con la cronotassi dei vescovi della diocesi di Anglona (Tursi), dal 1050 al 1320.

sabato 5 gennaio 2013

Dinô da nùxe 2013 a Finalborgo

Finalborgo sabato 5 gennaio 2013 rivivrà le magiche e antiche atmosfere medievali con una manifestazione particolare che prenderà il via dalle 14.30 presso Castel San Giovanni: si tratta del "Dinô da nùxe", una rievocazione in costume di un momento storico intenso ricostruito partendo dalle antiche tradizioni, per una manifestazione a cura dell'Associazione "Centro storico del Finale" e patrocinata dal Comune di Finale.
Il pomeriggio nel castello di Finalborgo sarà ricco di sorprese. I visitatori, infatti, potranno entrare in un'atmosfera magica, accompagnati da esperte guide in costume medievale che li porteranno all'interno della fortezza, scortati da guardie. I visitatori potranno incontrare damigelle impegnate nei loro ricami, mentre gli "Spadaccini del Finale" e gli "Arcieri della Torre dei Diamanti" si esibiranno in duelli di spade e in tiri con l'arco. Ancora, i "Sonagli di Tagatam" e i "Focus Magistri" si cimenteranno in musica medievale e spettacolari giochi di fuoco.
Inoltre sarà possibile assaporare ricette dell'epoca: personaggi in abiti da popolani offriranno una calda tisana speziata, realizzata secondo antiche ricette tramandate, procedendo sino al momento culminante del pomeriggio da cui la manifestazione stessa prende il nome: il momento del dono del sacchetto di noci, il "Dinô da nùxe", offerto dal "Marchese Giovanni del Carretto" in una sala della torre del castello dove i visitatori saranno ricevuti con tutti gli onori.
L'antica tradizione del "Dinô da nùxe" ha un suo profondo significato che si conserva e si rivive oggi a Finale grazie all'Associazione "Centro storico del Finale". Partendo da un breve resoconto storico, se nelle terre anticamente governate da Genova, il Natale era festeggiato con tradizioni che risalgono a un passato pagano come "U Confôgü" (Il Confuogo), nel Finalese, in avversità a tutto quello che era Genovese, questa tradizione non veniva mai seguita. I Finalesi hanno sempre celebrato in forma molto più familiare e privata il loro Confôgü: alla vigilia di Natale, seguita la prima Messa, la famiglia si ritirava a casa, ove le donne iniziavano a preparare il pranzo serale, culmine della festa casalinga: si manteneva infatti il digiuno per l'arco dell'intera giornata. Gli uomini, terminati i lavori più pesanti, visitavano parenti ed amici augurando "Bun Dinô", mentre i bambini giravano per le contrade bussando alle porte e gridando "dinô da nùxe, dinô da nùxe...". Al grido ogni porta si apriva e in dono veniva offerta frutta secca e, quando possibile, arance e mandarini. Una tradizione che oggi Finale rivive con la magia e la dolcezza dei tempi antichi.

venerdì 4 gennaio 2013

Fu vero editto ?

Venerdì 1 febbraio 2013 alle 21 a Opera (MI), in Biblioteca Comunale, c/o Centro Polifunzionale (Via Gramsci 21), Elena Percivaldi presenta il suo nuovo libro "Fu vero editto? Costantino e il Cristianesimo, tra storia e leggenda" (Àncora Editrice, pp. 96, euro 12).
Milano, febbraio 313. L'imperatore Costantino e il suo alter ego d'Oriente Licinio si incontrano nella capitale dell'impero per stipulare una grande alleanza: ne scaturirà il celebre Editto di Tolleranza che avrebbe equiparato il Cristianesimo alle altre religioni professate nell'impero, cambiando per sempre la Storia. In cinque agili capitoli l'autrice narra le vicende che portarono alla stesura del documento (a cominciare dal “mistero” legato alla perdita dell'originale), le persecuzioni che investirono la comunità cristiana da Nerone a Diocleziano, la vita di Costantino e i suoi rapporti – a volte ambigui – con il Cristianesimo, forieri di tante leggende sorte sul suo conto nei secoli. L'imperatore rivive gli eventi da protagonista: dalla visione alla vigilia della decisiva battaglia del Ponte Milvio (l'apparizione del monogramma di Cristo con le parole “In hoc signo vinces”) al mito della conversione miracolosa avvenuta grazie all'intervento di papa Silvestro, dalla fondazione di Costantinopoli tra riti e amuleti pagani al rinvenimento della Vera Croce da parte della madre Elena, dalla supposta “donazione” dell'Occidente al Pontefice al battesimo, tardivo, avvenuto sul letto di morte. Il tutto narrato con un linguaggio semplice e accessibile a tutti ma mantenendo sempre un assoluto rigore storico.
Completano il testo cartine e disegni (di Mauro Manfrinato) che illustrano e ricostruiscono Milano com'era ai tempi dell'impero (evidenziando anche cosa è rimasto di tanto splendore ancora oggi) e riproducono rappresentazioni iconografiche, oggetti e palazzi legati alla figura dell'imperatore. Chiude il volume una cronologia essenziale.

giovedì 3 gennaio 2013

Il Santuario di San Michele sul Gargano dal tardoantico all’alto medioevo

SI terrà venerdì 4 gennaio 2013, alle ore 17.30, presso l’Auditorium “Beato Bronislao Markiewicz” del Santuario di San Michele Arcangelo, la presentazione del libro “Il Santuario di San Michele sul Gargano dal tardoantico all’alto medioevo” del professor Marco Trotta.
Il volume, che vede la presentazione di Giorgio Otranto, con un contributo di Giuseppe Donvito, Roberto Rotondo e Massimo Limoncelli, è edito da Adda editore ed è stato pubblicato con il contributo del Comune di Monte Sant’Angelo. Il libro di Trotta rappresenta “Il contributo più aggiornato alla già ricca storia critica del santuario micaelico di Monte Sant’Angelo sul Gargano, alla luce di nuove scoperte e osservazioni sul campo e all’indomani del suo ingresso nel novero di beni patrimonio dell’umanità tutelati dall’UNESCO”.

Alla presentazione interverranno Antonio di Iasio, Sindaco di Monte Sant’Angelo; S.E. Mons. Michele Castoro, Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo; il Prof. Giorgio Otranto; la professoressa Gioia Bertelli e l’assessore alla cultura del Comune di Monte Sant’Angelo, Giovanni Granatiero. L’incontro sarà moderato da Alberto Cavallini. Sarà presente l’autore. Marco Trotta è docente di Ricerca in “Civiltà e cultura scritta fra antichità e medioevo”, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. I suoi studi sono orientati al recupero storico-archeologico delle fasi altomedievali del culto garganico di San Michele. Diversi contributi compaiono negli atti del convegni “Michaelici” promossi dal Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università di Bari e in quelli dei Congressi Nazionali di Archeologia Cristiana. Ha condotto la traduzione italiana del lungo episodio di Gargano nel romanzo Florimont (1188) di Aimon de Varennes pubblicato in anni recenti.

mercoledì 2 gennaio 2013

Restituiti al loro splendore sette volumi del periodo storico tra il 1288 e il 1593

Cameria 1551 - dopo il restauro
Restituiti al loro originario splendore sette volumi del periodo storico compreso tra il 1288 e il 1593.
Grazie a un delicata e complessa opera di restauro e conservazione, sono stati restituiti al loro originario splendore sette volumi dell’Archivio Storico dell’Ospedale di Santa Maria dei Battuti di Cividale del Friuli.
“L’importante intervento è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale - spiega il consigliere comunale delegato alla biblioteca e agli archivi storici, Simone Rossi -. Ha permesso di mettere in luce un notevole fondo membranaceo costituito da ben 900 pergamene che risalgono a un periodo storico compreso tra il 1288 e il 1593. Si tratta in prevalenza di lasciti e donazioni a favore dell’Ospedale di Santa Maria e degli altri enti assistenziali che sorsero in momenti successivi e agirono sul territorio. Un patrimonio inestimabile, che riguarda atti legati a interessi patrimoniali degli enti ospedalieri cividalesi e all’ attività delle confraternite che li fondarono”.
Le operazioni di restauro e conservazione eseguite sulle carte hanno seguito un processo complesso e molto delicato: la scucitura con stecca d’osso interposta fra i fili di cucitura e le carte, per recidere i fascicoli e sfilare i fogli; la spolveratura e la sgommatura con speciali pennelli; il controllo del grado di solubilità degli inchiostri presenti nei documenti; la pulizia per “via umida”, quindi per immersione in acqua demonizzata alla temperatura massima di 40 gradi. Di seguito, i professionisti hanno proceduto con deacidificazioni, rizollature, asciugature specifiche, velature dei bordi e delle zone fragili con l’applicazione di velo giapponese, ammorbidimento delle pelli delle legature e recupero delle coperte in pergamena. Il delicato incarico è stato effettuato dal “Centro studi e restauro” di Gorizia .
L’ Archivio Storico della Città di Cividale del Friuli è costituito da una molteplicità di complessi archivistici di grande rilevanza storica per tutta la regione. Per questo l’ Amministrazione comunale è da sempre impegnata sul fronte salvaguardia e promozione di questo prezioso patrimonio, che è bene di tutti.
“Il complesso archivistico - spiega infatti il consigliere Rossi -, oltre al proprio considerevole patrimonio documentale, riunisce gli atti prodotti dagli istituti che vi confluirono tra il XVI e il XVIII secolo: Ospedali di San Giacomo, San Martino, San Lazzaro e Santo Spirito”. I documenti d’archivio rinvenuti testimoniano la presenza a Cividale di vari xenodochi, ospedali e confraternite che coesistettero a lungo sul stesso territorio, a volte mantenendo la propria specificità e, in altri casi, interagendo e fondendosi tra loro; fino ad arrivare, all’inizio del XIX secolo, a costituire l’Ospedale di Santa Maria dei Battuti”.
Info
L’archivio è consultabile presso la Biblioteca civica, previo appuntamento con il personale specializzato. Info + 39 0432 710310.
+ 39 0432 710310