giovedì 31 gennaio 2019

Politica e propaganda nella pittura medievale

Particolare della Maestà di Simone Martini
Nuovo appuntamento con il corso di Storia dell’Arte della Luas di Senigallia (AN), coordinato da Anna Pia Giansanti. Giovedì 31 gennaio 2019, alle ore 16:00 all’Auditorium San Rocco, si terrà la lezione del professor Fabrizio Lollini dal titolo “Politica e propaganda nella pittura medievale”.
Nella conversazione si esamineranno tre casi importanti. Il primo è la questione dell’immagine imperiale nel mondo delle rinascenze medievali, e delle relative insegne di identificazione del ruolo, che arrivano a costituire una tradizione che giunge sino ai nostri giorni. Il secondo riguarda una possibile lettura politica della Flagellazione di Piero della Francesca, il celeberrimo dipinto della Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino. Infine, ci si concentrerà su due opere archetipiche della politica visiva legata alle istituzioni comunali: la Maestà di Simone Martini e il ciclo del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, entrambe nel Palazzo Pubblico di Siena.
Fabrizio Lollini è nato a Bologna, insegna "Storia dell'arte medievale", "Storia della miniatura", "Alimentazione e arti visive" e "Medieval and Renaissance Art" presso l'ateneo della sua città, dove svolge attività didattica per i corsi di laurea triennale e magitrale della Scuole di Lettere e Beni Culturali (sede di Bologna), la scuola di specializzazione in Beni Storico-Artistici, il dottorato in Arti visive, performative e mediali, e il Master in Storia e cultura dell'alimentazione; è stato invitato per lezioni e conferenze dal Musée du Louvre di Parigi e dall'Université François Rabelais di Tours (Francia), e dal Dickinson College di Carlisle (USA); è autore di circa centocinquanta pubblicazioni, prevalentemente dedicate alla decorazione libraria e alla pittura dal XIII al XV secolo.

mercoledì 30 gennaio 2019

I Fieschi e il Monastero di San Leonardo

L’iniziativa dedicata alla parziale ricostituzione del Polittico di San Lorenzo di Giovanni da Pisa, che ha visto la collaborazione di tre istituzioni museali – Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama di Torino, Musei Civici di Pavia e Museo Diocesano di Genova, è stata un esempio evidente di grande sinergia anche tra differenti modalità di studio e indagine sulle opere d’arte. Infatti, il restauro delle quattro tavole, portato avanti dal Centro Restauro e Conservazione di Venaria Reale e dal Laboratorio di Antonio Silvestri di Genova, è stato corredato da indagini diagnostiche che hanno portato all’ottenimento di dati interessanti per scoprire informazioni sulla nascita e la storia dell’opera.
Dopo la sua presentazione al Museo Diocesano e l’edizione di un catalogo (Sagep Editore) comprensivo degli studi, della descrizione del restauro e delle indagini, il progetto si amplia con l’organizzazione di un ciclo di incontri (Museo Diocesano, sala Fieschi) dedicati alla pittura del Quattrocento genovese, partendo dal Polittico di San Lorenzo fino a toccare artisti ed opere conservati al Museo Diocesano. Il calendario offre cinque appuntamenti, il secondo in programma giovedì 31 gennaio 2019, alle ore 15,30 prevede un intervento a due voci – Marina Firpo, storica dell’arte e studiosa dei Fieschi e Paola Martini, Direzione del Museo – dedicato alla celebre famiglia genovese e al monastero di San Leonardo con “I Fieschi e il Monastero di San Leonardo”.
A conclusione della conferenza, il Museo organizzerà una visita guidata alla mostra comprensiva anche dell’acquisto del catalogo, ad un prezzo assolutamente speciale di Euro 16.00.
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martedì 29 gennaio 2019

"Condottieri di Romagna", presentazione a Forlì

Italia Nostra Forlì, in collaborazione con La Foglia, organizza la presentazione del recente volume di Sergio SpadaCondottieri di Romagna 1” (Edizioni onte Vecchio, 2018) dedicato a una pagina importante della storia del nostro territorio. L’incontro avrà luogo mercoledì 30 gennaio 2019 alle ore 18,30 al Circolo della Scranna, in Corso Garibaldi 80 a Forlì.
Il fenomeno delle condotte e delle compagnie di ventura incise profondamente sulle vicende politiche, sociali, economiche del secondo medioevo e della prima età moderna. In realtà le radici del mondo dei condottieri si svilupparono già nell’alto medioevo e la sua evoluzione si estese fino alle soglie dell’età dei lumi. La storiografia si è trovata spesso divisa sulla valutazione di questo fenomeno, partendo dalle riflessioni decisamente negative di personalità dell’epoca come il Machiavelli o il Guicciardini, dalle fascinose per quanto dettagliate ricostruzioni biografiche della prima metà di un Ottocento romantico e risorgimentale, fino all’interpretazione strumentale operata con gli accenti propri della retorica di regime nel periodo fascista. In questi ultimi decenni studiosi come Larner, Mallet o Cardini hanno suggerito una lettura più asciutta e realistica del ruolo che i venturieri ricoprirono nella storia della nostra penisola.
La Romagna fu una fucina di condottieri (basti pensare ad Uguccione della Faggiola, ad Alberico da Barbiano o a Muzio Attendolo Sforza, per limitarsi al periodo preso in esame in questo primo volume, cioè i secoli XIII e XIV) e di mercenari come i temuti e ricercati “brisighelli”, ma fu anche teatro del passaggio e delle imprese di quasi tutte le grandi compagnie che percorsero l’Italia.
Queste pagine vogliono delineare i ritratti dei romagnoli che al mestiere delle armi dedicarono tutta la loro vita, nel bene e nel male, senza cedere alle lusinghe delle corti o al gusto del potere.
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lunedì 28 gennaio 2019

Monachesimo medievale e mondo antico nel territorio maceratese

Il Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata ha il piacere di invitare la cittadinanza alla conferenza del prof. Ivan Rainini "Il fascino della storia e della bellezza: monachesimo medievale e mondo antico nel territorio maceratese". L'incontro si svolgerà presso l'aula magna dell'I.T.E. "Gentili” di Macerata, lunedì 28 gennaio 2019 alle ore 11.00.
Il prof. Ivan Rainini, noto archeologo specializzato nel settore delle antichità classiche e medievali, Professore Ordinario di Archeologia Classica e Preside della Facoltà di Archeologia dell'Università Ambrosiana di Milano, è autore di interessantissime pubblicazioni sul territorio maceratese, tutte edite dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Macerata. Ricordiamo ad esempio “Archeologia di frontiera. Antichità romane nel Medioevo marchigiano fra i Sibillini e l'altopiano plestino", "Antiqua Spolia. Reimpieghi di epoca romana nell'architettura sacra medievale del maceratese", "L'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. La cultura dell'antico" (oltre ad testi dedicati ad altre zone d'Italia, come "Capracotta. Scavo e ritrovamenti dell'abitato sannitico ad Isernia" o "L'abbazia di San Galgano. Studi di architettura monastica cistercense del territorio senese").
Si tratta di uno studioso di grande spessore che, grazie al sostegno della Fondazione Carima, collabora in questo anno scolastico con il Liceo Artistico di Macerata per il progetto "L'eredità monastica nelle Marche: dieci francobolli per dieci abbazie", che propone agli studenti la progettazione e la realizzazione di alcuni nuovi francobolli che rappresentino le abbazie più importanti del territorio maceratese.
La conferenza, oltre a costituire per gli studenti un'occasione importante per la scoperta della ricchezza storico-culturale dei luoghi in cui vivono, potrà essere anche uno stimolo utile alla valorizzazione di un territorio oggi in parte segnato dalle difficoltà conseguenti al sisma del 2016; una valorizzazione che, come molti sottolineano, deve passare anche e soprattutto attraverso la condivisione della conoscenza delle radici storiche ed artistiche che contraddistinguono e rendono meravigliosa la nostra terra.

domenica 27 gennaio 2019

Monete & Co. a Lucca

Domenica 27 gennaio 2019 dalle ore 15:00 alle ore 17:00 il museo Via Francigena Entry Point ospiterà il nuovo appuntamento di Arte Formato Famiglia! 
Monete & Co. è il nome del laboratorio di domenica ideato dall'Associazione Culturale Terzo Millennio: le monete erano fondamentali per gli scambi lungo la Via Francigena, importanti e preziose erano quelle lucchesi. Andremo alla scoperta di alcuni aspetti della monetazione utilizzata da mercanti e pellegrini nella città di Lucca, sede di una delle più antiche Zecche italiane. Dopo la visita al percorso multimediale del museo, parleremo e dell'antica monetazione e realizzeremo insieme alcune delle monete diffuse in epoca medievale.
Costi: € 10,00 per famiglia fino a 4 persone (€2,00 per ogni persona in più).
Prenotazione obbligatoria inviando una mail a info@viafrancigenaentrypoint.eu o telefonando allo 0583 496554/342 1466451.

sabato 26 gennaio 2019

Incontro con Duccio al Museo dell'Opera di Siena

E’ stato uno dei maggiori protagonisti della pittura senese tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300. Seppe fondere lo stile tradizionale dell’arte bizantina, quella legata al periodo della dinastia dei Paleologi, con le novità introdotte dall’arte gotica. Le sue opere si contraddistinguono per le linee morbide e per la raffinata gamma cromatica che conferisce naturalezza ed eleganza ai personaggi da lui dipinti. Il suo capolavoro, la Maestà del Duomo di Siena, sarebbe diventata l’opera emblematica del Trecento italiano.
Torna Il Duomo dei senesi e stavolta il protagonista di Il Saloncino, un tè all’Opera è Duccio di Buoninsegna.
Domenica 27 gennaio 2019 alle ore 16:00 nella Sala della Statue del Museo dell’Opera di Siena si terrà infatti l’evento Incontro con Duccio, una conferenza tenuta da Giovanna Ragionieri, allieva di Luciano Bellosi, autrice di una monografia su Duccio (1989) e collaboratrice della grande mostra dedicata nel 2003 al grande pittore senese.
Duccio, da sempre raccontato attraverso le sue opere più famose, stavolta sarà presentato all’interno del contesto sociale della Siena a cavallo tra 1200 e 1300. I documenti d’archivio e le cronache del tempo ci avvicinano alla vita di un grande pittore in una città medievale, il lavoro suo e della bottega, le relazioni familiari, i rapporti con le autorità cittadine.
Al termine della conferenza, come consuetudine, una selezione di tè provenienti da tutto il mondo, sarà al centro di una degustazione offerta a tutti gli intervenuti.
Evento a numero chiuso, si raccomanda la prenotazione


venerdì 25 gennaio 2019

Avellino, una storia nascosta

Un viaggio tra cunicoli, gallerie e scavi, un tuffo nell’antichità, per riscoprire la storia di una città, quella storia nascosta che si trova sotto ai nostri occhi. L’appuntamento con “Avellino, una storia nascosta” è per venerdì 25 gennaio 2019 alle ore 17:00 presso la Chiesa del Carmine con un incontro seminario promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Avellino e l’Associazione Terrafuoco, da anni impegnata nel recupero delle funzioni e tradizioni del centro storico di Avellino.
L’Obiettivo è quello di recuperare gli spazi pubblici e le strutture storiche della città, creando opportunità e facendole diventare poli culturali. Al convegno, moderato da Generoso Picone, interverranno: Erminio Petecca, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino; Massimo Vietri, Presidente dell’Associazione Terrafuoco; Fabio Liberale, Associazione Terrafuoco; Luca Battista, Sotto/sopra indizi e visioni per altri usi urbani; Pippo Bombaci Zagari, Memorie in profondità; Donatella Mazzoleni, L’immaginario collettivo ed il riuso di nuclei di ri-fondazione urbana.
Anticiperà il convegno un tour tra i cunicoli longobardi e il centro antico insieme all’ingegnere Gerardo Troncone e al professore Armando Montefusco.
Il tour, aperto ai cittadini e agli storici appassionati, partirà alle 15.00, per gli interessati, l’appuntamento è alle 14:45 presso la Fontana di Bellerofonte in Corso Umberto I.
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giovedì 24 gennaio 2019

Percorsi dell’arte medievale a Empoli

Un altro sabato pomeriggio per concentrarci sulla storia dell’arte locale, dopo che sabato scorso il pubblico ha affollato le sale del Museo del Vetro di via Ridolfi a Empoli che voleva conoscere piazza Farinata degli Uberti e la Collegiata di Sant’Andrea. Questa volta, invece, si parlerà di arte medievale.
Sabato 26 gennaio 2019 alle 17.30, prenderà la parola Silvia De Luca, pronta a illustrare il tema «Da Giovanni Pisano a Lorenzo Monaco. Percorsi dell’arte medievale a Empoli».
Di origini campane, la relatrice si è prima formata all’Università di Perugia per poi conseguire il dottorato di ricerca in storia dell’arte all’Università di Firenze. Ora è un’empolese di adozione: vive in città dove insegna storia dell’arte al liceo Virgilio. Grande attenzione e passione la legano al periodo del Medioevo: è stato oggetto delle sue ricerche, affrontate con rigore filologico.
Nel suo intervento, non solo farà il punto sulla situazione degli studi, ma arricchirà la lezione con spunti e curiosità su alcuni degli aspetti meno conosciuti dell’arte a Empoli. Un pomeriggio di sicuro interesse al quale ne seguiranno altri.

lunedì 21 gennaio 2019

Arezzo e il vescovo Boso Ubertini (1326-1365)

Società storica aretina, riprende il ciclo di conferenze sui Vescovi della Diocesi di Arezzo
Martedì 22 gennaio 2019 alle ore 17,30 all'Auditorium Ducci di Arezzo la Sociatà Storica Aretina presenta la conferenza di Pierluigi Licciardello che parlerà del vescovo Boso Ubertini, in carica dal 1326 al 1365, un personaggio poco noto della storia aretina, ma di grande interesse. Nominato vescovo da papa Giovanni XXII in contrapposizione al ‘ribelle’ Guido Tarlati da Pietramala, dovette vivere in esilio lontano da Arezzo per molti anni. Una volta rientrato in città, partecipò attivamente alla vita politica aretina, combattendo i Tarlati e favorendo i fiorentini, ma inaspettatamente si schierò con i suoi avversari e con l’arcivescovo Giovanni Visconti di Milano nella guerra contro Firenze, per difendere gli interessi della sua famiglia (1351-1352). Fu soprattutto, quindi, un uomo politico, ma anche un pastore di anime: a lui risalgono le più antiche costituzioni sinodali della Chiesa aretina. Nonostante la peste del 1348, sotto il suo lungo episcopato la città di Arezzo si arricchì di chiese, conventi, confraternite e opere d’arte religiosa.
Pierluigi Licciardello, nato ad Arezzo nel 1974, è dottore di ricerca in Agiografia e in Storia medievale. Insegnante di materie letterarie al Liceo Classico “Francesco Petrarca”, si è occupato di letteratura latina medievale e di storia religiosa del medioevo, con particolare attenzione ad Arezzo ed ad altre città dell’Italia centrale. Ha studiato in particolare il culto dei santi e la vita religiosa ad Arezzo, Siena, Cortona e Sansepolcro, la letteratura agiografica dell’Italia centrale, la tradizione liturgica e normativa di Camaldoli e di Fonte Avellana.



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domenica 20 gennaio 2019

"Arte islamica in Italia" presentazione a Milano

Domenica 20 gennaio 2019, alle ore 12.00 nel salottino “Corner” al Salone della Cultura di Milano, si tiene la presentazione del saggio "Arte islamica in Italia", a cura di Anna Maria Martelli e Isabella Doniselli Eramo - Collana Biblioteca ICOO n. 7, Edizioni ICOO-Luni Editrice.
Intervengono: Anna Maria Martelli, arabista, curatrice del volume; Michele Brunelli, professore di Storia delle Istituzioni e delle Civiltà islamiche; Isabella Doniselli Eramo, vice presidente ICOO.
La tendenza dell’uomo a far proprie le conquiste culturali altrui, superando distanze e diversità e risolvendo in arricchimento di umanità anche le dolorose esperienze di antagonismi e guerre, si è manifestata in ogni tempo in Italia in grado elevato. Particolarmente significativa in proposito è stata la conquista araba della Sicilia. La cultura islamica, ricca di apporti culturali persiani, bizantini e greci, trovò nell’isola un terreno assai propizio e ne trasse nuovo alimento e nuovo vigore.
Alla ricerca di queste tracce è dedicato il libro che raccoglie i risultati del convegno organizzato da ICOO nel giugno 2018 sullo stesso tema, con interventi di Michele Brunelli, Jolanda Guardi, Angelo Iacovella, Francesco Alfonso Leccese, Anna Maria Martelli; il volume amplia il proprio orizzonte per estenderlo a tutto il Mediterraneo dove sono presenti simboli islamici, portando a esempio lo straordinario racconto di un gioco di carte mamelucco che ci svela i tanti legami con il mondo arabo, per poi affrontare il tema dell’arte persiana e l’Occidente dove innumerevoli manufatti rappresentano lo spunto per intersezioni fra arte, storia e cultura.
Anna Maria Martelli ha una laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere e ha conseguito il diploma in Lingua e cultura araba. E’ membro dell’ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente. Ha pubblicato parecchi articoli su riviste specializzate, tenuto seminari e conferenze. I suoi campi di ricerca sono rivolti in particolare all’arte e al sufismo. Collabora con ICOO per vari progetti legati alla cultura islamica e co n Luni Editrice come traduttrice.
Michele Brunelli è docente di Storia e Istituzioni delle società musulmane e asiatiche dell’Università degli Studi di Bergamo e di Storia delle civiltà e delle culture politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Si occupa di tematiche inerenti la storia, le relazioni internazionali e la geopolitica del Vicino e Medio Oriente, Golfo Persico e Caucaso, con particolare riferimento alla Repubblica Islamica dell’Iran. Negli ultimi anni il focus della ricerca si è orientato verso la letteratura odeporica, dei travelogues e verso lo studio delle relazioni culturali, polit iche e militari tra l’Europa, l’Impero Ottomano e la Persia safavide/qajara.

sabato 19 gennaio 2019

"La medicina araba" presentazione al Salone della Cultura

Medicina araba: ma perché non musulmana o islamica? Oppure persiana o ottomana?
Se lo chiede l’autrice in apertura di questo ampio saggio, evidenziando come il tema dello sviluppo della scienza medica coinvolga un ambito geograficamente vastissimo e uno spazio temporale molto ampio.
E se l’impulso allo studio delle scienze, ivi compresa la medicina, nonché lo sviluppo della medicina in singole epoche storiche, in terra d’Islam si fonda sulla matrice musulmana, è comunque significativa la constatazione che la medicina araba fa ampio riferimento alla tradizione greca. È altrettanto innegabile che, per circa nove secoli, la lingua franca della produzione scientifica musulmana sia stata l’arabo, ed è quindi complesso distinguere i singoli apporti che attingono alle tradizioni persiane e ottomane o che provengono da culture radicate ancora più a Oriente. Altrettanto intrigante è seguire il filo degli intrecci con la scienza medica occidentale, pur interrogandosi sul senso dell’improvvisa “frattura”, dopo che il Canone di Avicenna è stato a lungo il libro di testo privilegiato per lo studio della medicina nelle università europee.
Questi gli interrogativi affrontati da Jolanda Guardi nel presente saggio, nel quale illustra anche la medicina del Profeta come punto di partenza della medicina araba e come riferimento per gli sviluppi successivi: un insieme di prescrizioni e medicamenti naturali ancora in uso e tutt’oggi ritenuti validi. Non manca un’interessante parentesi storica nella quale presenta figure di grandi medici quali Averroè e Avicenna e altri meno noti in Occidente, ma il cui contributo non è stato meno cruciale nello sviluppo della scienza medica.
Jolanda Guardi ha conseguito un International PhD in Antropologia con una tesi sulla Letteratura algerina presso l’Università Rovira i Virgili (Spagna). Ha una laurea magistrale in Lingua e letteratura tedesca (Università di Milano) e una laurea magistrale in Lingua a letteratura araba (Università di Torino), oltre a un Master in Femminismo islamico (Università di Madrid). È membro di ICOO.

venerdì 18 gennaio 2019

Costanza d'Altavilla. Biografia eretica di un'imperatrice

Venerdì 18 gennaio 2019 alle ore 17,30 presso lo Spazio Cultuta Libera Macaione a Palermo sarà presentato il libro di Pasquale Hamel "Costanza d'Altavilla Biografia eretica di un'imperatrice" (Rubettino Editore, 2018).
Il volume è un saggio storico che ripercorre la vita di una donna che è stata ai vertici del potere ma anche una delle figure femminili più interessanti del medioevo.
A dialogare con l'autore saranno il professore Giovanni Tessitore e il giornalista Alberto Samonà.
Saranno presenti anche gli studenti del Liceo Psicopedagogico "De Cosmi" che hanno letto il libro e formuleranno allo scrittore alcune domande.
Pasquale Hamel, è direttore del Museo del Risorgimento di Palermo. Ha insegnato Storia delle Istituzioni Politiche, ha diretto la Fondazione Federico II e l'Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Già opinionista di "La Repubblica" e, attualmente, del "Giornale di Sicilia". Ha pubblicato numerosi saggi fra i quali Breve Storia della società siciliana 1780-1990, Sellerio, giunto alla terza edizione; La congiura della libertà (due edizioni) Marsilio; Mediterraneo da barriera a cerniera Editori Riuniti; Il lungo Regno Rubettino.
Personaggio fascinoso, che la letteratura ha contribuito a mitizzare, Costanza d'Altavilla, regina di Sicilia e imperatrice del Sacro romano impero, deve molta della sua fama al figlio, quel Federico II protagonista, nel duecento, delle lunghe e sanguinose lotte fra impero e papato. La sua storia è carica di tanti interrogativi e di altrettanti misteri ai quali, anche per pregiudizi ideologici, si sono date delle risposte spesso approssimate. A tali interrogativi e ai relativi misteri l'autore, seguendo un rigoroso percorso di ricerca e utilizzando un modulo narrativo particolarmente accattivante, in questa biografia, la prima su questo personaggio composta in un volume, offre delle risposte e delle chiavi interpretative che ci restituiscono un'immagine nuova e non convenzionale di una donna, tradizionalmente raccontata come capace di dominare gli eventi ma, in realtà, estremamente fragile che, suo malgrado, è stata costretta ad essere attore non secondario della storia del Meridione d'Italia.
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giovedì 17 gennaio 2019

La fine del Trecento e il Quattrocento, arte a Savona

Il primo corso didattico di Storia Patria del 2019 inizierà venerdì 18 gennaio 2019, alle ore 17.00, nell’Aula Magna del Liceo Martini (via Aonzo, 2, Savona). Il corso, intitolato Quattro secoli di arte a Savona in quattro lezioni, è organizzato dalla stessa “Società Savonese di Storia Patria onlus”, in collaborazione con il “Ministero Istruzione, Università e Ricerca. Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria”, il “Liceo Chiabrera-Martini”, con il patrocinio della “Città di Savona”.
Titolo del primo appuntamento è "La fine del Trecento e il Quattrocento, arte a Savona".
In primo luogo, si vuole sottolineare la qualità dei relatori. Massimiliano Caldera e Magda Tassinari sono tra i principali studiosi dell’arte medievale e moderna di Savona, ne fa fede la loro attività professionale e la bibliografia che hanno prodotto in decenni di ricerche e pubblicazioni di altissimo livello scientifico e qualitativo.
Un valore aggiunto del corso è rappresentato dal fatto che le quattro lezioni saranno accompagnate da agili appunti che gli stessi relatori hanno appositamente preparato. Si tratta di strumenti inediti per conoscere meglio e studiare il patrimonio artistico anteriore all’inizio del XIX secolo conservato nei musei e nelle chiese cittadini.
Ci auguriamo che l’impegno notevole profuso da Massimiliano Caldera e Magda Tassinari e quello degli enti organizzatori sia valutato positivamente da chi vi parteciperà. Siamo sicuri che, alla fine delle lezioni, non a caso tenute nell’aula Magna del Liceo Artistico Arturo Martini, tutti noi apprezzeremo ancora di più Savona e quanto vi è conservato.

mercoledì 16 gennaio 2019

Federico II tra Prato e il suo tempo. Attualità e prospettive

Docenti universitari, storici dell’arte e dello spettacolo, studiosi per un ciclo di conferenze che accende un fascio di luce su Prato città medievale e i suoi stretti legami con la Puglia attraverso la figura centrale dell’imperatore Federico II di Hohenstaufen e dei suoi castelli, in particolare quelli di Prato e di Castel del Monte.
Federico II tra Prato e il suo tempo. Attualità e prospettive è una rassegna di appuntamenti che propone un viaggio simbolico fra Prato e la Puglia attraverso il punto di vista delle prospettive più significative (della storia, della politica, della spettacolarità, dell’arte e dell’architettura) affidate a studiosi di chiara fama, in una ricostruzione multidisciplinare ma allo stesso tempo complementare del ‘tempo’ di Federico II.
Il ciclo di conferenze è promosso da Lions Club Prato-Datini in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Prato, Museo di Palazzo Pretorio, Dipartimento SAGAS – Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo - Università degli Studi di Firenze, associazione Centro Studi Normanno-Svevi – Università degli Studi di Bari, associazione storico-culturale “Imperiales Friderici II” di Foggia e l'associazione Storico – Culturale “Terra di Prato”.
Nel primo incontro in programma sabato 19 gennaio 2019 alle ore 15.30 al Palazzo Pretorio di Prato, saranno presentati i tratti biografici di Federico II e i nodi storiografici contemporanei con la relazione di Victor Rivera Magos (Université de Caen, Normandie) per passare a Franco Cardini che illustrerà il panorama culturale, storico e politico nell’area Euro-mediterranea del XIII secolo.
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martedì 15 gennaio 2019

"La Festa di Sant'Antoni de su fogu" presentazione a Mandas (CA)

Sarà presentato martedì 15 gennaio 2019, alle ore 17.30, nella suggestiva cornice della chiesa medievale di dedicata a Sant’Antonio Abate a Mandas (CA) il libro che racconta la storia del culto al santo a Mandas. A presentarlo saranno il parroco don Giampiero Zara, il Presidente Antonio Loche e gli autori Umberto Oppus e Antonello Atzori.
“A distanza di ventiquattro anni dalla pubblicazione “Le tradizioni religiose di Mandas: Sant’Antonio Abate” – ha spiegato Umberto Oppus – anche alla luce delle nuove ricerche d’archivio, si è ritenuto opportuno mettere mano ad un nuovo lavoro sulla storia del culto di Sant’Antonio in Mandas corredandolo con una serie di curiosità legate al luogo dove sorge la chiesetta o a persone o fatti storici. L’obiettivo del lavoro è quello di proseguire nell’attività di recupero e conservazione delle tradizioni storico-religiose della nostra comunità contribuendo, inoltre, ad aggiungere nuovi tasselli storici alla storia della Chiesa che sta in Mandas”.
Impreziosito dalle fotografie scattate da Antonello Atzori nel corso di questi anni il volume, in 112 pagine, racconta la storia della devozione al santo nella comunità di mandas con una serie di aneddoti e curiosità storiche.

sabato 12 gennaio 2019

"Storia del Mediterraneo in 20 oggetti" presentazione a Bologna

Lunedì 14 gennaio 2019 alle ore 18,00 alle Librerie Coop Ambasciatori di Bologna si tiene la presentazione del libro "Storia del Mediterraneo in 20 oggetti" di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli (Editori Laterza, 2019).
Noi uomini nati sulla solida terra, ci siamo mai chiesti quanta storia contiene il mare? Quella del Mediterraneo è una storia grande. Per iniziare a raccontarla ci faremo guidare da venti oggetti: dal più antico e condiviso – il pane – alla bussola, l’anfora, la moneta, la chitarra, la padella, il corallo, l’abaco, la valigia... Che cos’è il Mediterraneo? Un ‘mare tra le terre’. Un mare interno, come altri nel mondo. Eppure questo spazio, compreso tra lo stretto di Gibilterra e le coste del Medio Oriente, tra Venezia e Alessandria d’Egitto, ha qualcosa di speciale. Le acque del Mediterraneo sono una barriera tra i tre continenti che vi si affacciano, l’Europa, l’Asia e l’Africa, ma sono soprattutto un luogo di incontro e di passaggio. Quante civiltà, quanta gente, religioni, vite, amori, terrori, passioni e paure si sono incontrati su questo mare. Per secoli. Per millenni.
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venerdì 11 gennaio 2019

Specificità ed evoluzioni del monachesimo in Irlanda

Il Centro Studi Medievali "Ponzio di Cluny" è lieto di invitarvi sabato 12 gennaio 2019, alle ore 17.30 al terzo appuntamento con il ciclo di conferenze "Il Medioevo che non ti aspetti".
Fabrizio De Falco interverrà su: "Nessuna isola è un’isola. Specificità ed evoluzioni del monachesimo in Irlanda".
Nel corso dell’Alto Medioevo si sviluppò in Irlanda una peculiare esperienza monastica caratterizzata da una forte vocazione ascetica, dall'importanza delle sue scuole e dalla sua complementarietà alla cultura celtica.
Il monachesimo irlandese è conosciuto principalmente per l’influsso che ebbe sul continente Europeo, basti pensare a Colombano e alla fondazione dell’abbazia di Bobbio e alla pratica della “peregrinatio”.
L’intervento si propone di delineare l’evoluzione di tale esperienza, dalla sua nascita alla sua scomparsa, le sue caratteristiche e il ruolo che ebbe nella società irlandese, sottolineando però il peso delle relazioni tra l’Irlanda e il continente europeo nella formazione di quello che fu il più originale prodotto della società irlandese medievale.

Fabrizio De Falco è dottorando di Storia Medievale presso l'Università di Bologna dove ha compiuto il suo intero percorso di studio.
Si occupa della relazione tra produzione culturale e propaganda politica alla corte dei re d'Inghilterra nei secoli tra XII e XIII secolo, con particolare attenzione alle opere di Walter Map e Giraldo Cambrense.

giovedì 10 gennaio 2019

Medioevo in Libreria 2018-2019, quarta giornata

Sabato 12 gennaio 2019 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla quarta giornata di Medioevo in LIbreria 2018-2019 che avrà il seguente programma: Ore 10,00: Milano Medievale: Visita guidata alla Chiesa di San Bernardino alle Monache. Costo 5 euro per i soci di Italia Medievale, 8 euro per i non associati. Ritrovo davanti all’ingresso in Via Lanzone, 13. A cura di Eleonora Poli (Laurea specialistica in Storia Medievale all’Università degli Studi di Milano).
Nel pomeriggio nella Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso libero da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del video “Excalibur e San Galgano” A cura di Italia Medievale. Ore 16,00: Emanuela Fogliadini (Facoltà teologica dell’Italia settentrionale): “I monasteri del Medioevo serbo: capolavori d’arte e d’architettura“. Emanuela Fogliadini si occupa di storia, teologia, arte bizantina-ortodossa. È docente di Storia della teologia dell’Oriente cristiano presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e l’Istituto superiore di Scienze religiose a Milano e dal 2015 è coordinatrice delle attività culturali della Fondazione Ambrosiana Paolo VI. Ha pubblicato per Jaca Book L’immagine negata (2013), L’invenzione dell’immagine sacra (2015); per EDB Parola e immagine tra Oriente e Occidente (2015). Eleonora Poli ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze dei Beni Culturali nel novembre 2015 con una tesi dal titolo: “Il patrimonio rurale morimondese dell’antico Ospedale Maggiore di Milano (1576-1785)“, relatore F. Vaglienti; nel marzo 2017 si è laureata in Scienze Storiche con la tesi magistrale “Infantes expositi Hospitali Magno. Abbandono, assistenza e baliatico nella Milano di fine ‘400“; relatore F. Vaglienti, correlatore M. Calleri.
Dal 2015 al 2017 ha rivestito il ruolo di guida turistica e coordinatore delle visite guidate del progetto “La Ca’ Granda dei Milanesi” promosso dall’Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda.

mercoledì 9 gennaio 2019

"Siti medievali del territorio livornese" presentazione a Livorno

Giovedi 10 gennaio 2019, alle ore 17,30,  al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno in Via Roma, 234 sarà presentato un libro dedicato ai siti medievali del territorio livornese. Si tratta di una ricerca condotta  dal “Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese” e l’opera rappresenta la prima delle  pubblicazioni che saranno realizzate per le celebrazioni del 90° anniversario del Museo. E’ un testo divulgativo, di facile lettura, centrato sulle caratteristiche economico-sociali del territorio livornese, particolarmente attivo in materia di scambi commerciali e attività marittime grazie alla presenza del Porto Pisano.
Il libro analizza in particolare il processo di incastellamento su una struttura sociale basata su centri abitati dipendenti dagli enti ecclesiastici dislocati nelle pievi. Si tratta, quindi, di uno studio completo e dettagliato sui siti medioevali del nostro territorio che non mancherà di appassionare coloro, cittadini e non, che desiderano approfondire la conoscenza di quello  scrigno di tesori nascosti, da proteggere e tutelare, rappresentato dai Monti Livornesi.

martedì 8 gennaio 2019

Visita guidata a Sanremo medievale

Venerdì 11 gennaio 2019 visita guidata alla Pigna di Sanremo, città medievale e dell’antica “Funtanassa” a cura di Liguria da Scoprire.
Accompagnati da una guida turistica si potrà visitare il centro storico di Sanremo, ricco di storia, palazzi, piazze e giardini. Così vicino al centro della città, ma così poco conosciuto.
Si partirà dalla Concattedrale di San Siro, parlando della Matuzia romana, delle quattro chiese e di una preziosa fontana. Ci si sposterà poi lungo l’antica via Julia Augusta, per entrare quindi in piazza Cassini, ed entrare dalla porta di San Sebastiano nella “Pigna” dove poter ammirare uno dei luoghi più particolari: la Funtanassa, recentemente recuperata dopo un lungo lavoro di pulizia e restauro. Si salirà quindi alla chiesa di San Costanzo e poi ancora più su fino ai giardini Regina Elena, da dove si domina tutta la città, ed infine al santuario della Madonna della Costa. La discesa passerà per le Porte di Santa Maria, la trecentesca piazza Capitolo, ed infine piazza dei Dolori.
Ritrovo alle ore 15,00 davanti alla Concattedrale di San Siro.
Durata due ore circa. Per informazioni e prenotazioni tel. al: 338 1375423.

lunedì 7 gennaio 2019

"Dizionario dei sogni nel Medioevo" presentazione a Firenze

Lunedì 7 gennaio 2019 all'Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia alle ore 15,00 si terrà la presentazione del Dizionario dei sogni nel Medioevo di Valerio Cappozzo. Dialogherà con l'autore Michele Landone insieme con Luca Azzetta e Anna Rodolfi.
Il Dizionario dei sogni è formato da voci in latino e in volgare del Somniale Danielis, in italiano Il libro dei sogni del profeta Daniele, e rappresenta oltre 3200 anni di storia di interpretazione dei sogni dall’Antico Egitto, alla Smorfia Napoletana, alle pagine web di oggi. Questo materiale, così riunito per la prima volta, sarà utile non solo ad avere un quadro più dettagliato dell’immaginario onirico medievale che si tramanda nel Rinascimento, ma potrà anche essere utilizzato praticamente nello studio del simbolismo letterario e storico-artistico.
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domenica 6 gennaio 2019

Gli eserciti medievali: la loro nascita e la loro struttura

Prosegue il secondo ciclo di conferenze proposte dal comitato storico culturale del Borgo San Giacomo di Ferrara, con la quarta serata, in programma mercoledì 9 gennaio 2019, che avrà come argomento “Gli eserciti medievali: la loro nascita e la loro struttura”. Relatore sarà Carlo Natati, appassionato conoscitore e cultore della storia medievale, che accompagnerà l’uditorio in un mondo fatto di battaglie, eserciti, combattenti, accompagnando il pubblico a capire le motivazioni di chi si cimentasse in quelle cruente battaglie. L’incontro sarà supportato da proiezioni e slide, e si potranno vedere dal vivo armi ed abbigliamenti da battaglia del periodo trattato.
La conferenza, con ingresso libero ed aperta a tutti, si terrà nella sede di via Ortigara n.14/a e avrà inizio alle ore 21,00 in struttura priva di barriere architettoniche.
Il secondo Ciclo “Le Storie della nostra Storia” proseguirà il 24 gennaio con “Danza e musica nelle corti e nelle piazze medievali e rinascimentali”; e il 6 febbraio con “La sessualità nel Medioevo e nel Rinascimento, verità e miti da sfatare”.

sabato 5 gennaio 2019

Corteo dei Magi a Milano

Domenica 6 gennaio 2019 il corteo dei Re Magi in costume parte da piazza del Duomo, passa per San Lorenzo e arriva fino a Sant’Eustorgio, dove sono conservate le reliquie. All’arrivo è allestito un presepe vivente.
Milano è da sempre legata al culto dei Magi. Secondo la tradizione, infatti, la basilica di Sant’Eustorgio fu edificata apposta per custodire le loro reliquie, come testimonia anche la stella a otto punte che campeggia sulla cima del campanile. La storia dei Magi a Milano parte da lontano, nel 343, quando Eustorgio, governatore della città, fu eletto vescovo dal popolo e andò a Costantinopoli per ottenere il consenso ad assumere la carica. L’Imperatore fu talmente contento che un suo funzionario diventasse vescovo, che gli diede in dono le reliquie dei Magi. Eustorgio le portò per mare e per terra in un sarcofago di marmo, alto più di tre metri, ancora conservato all’interno della chiesa: il carro di buoi che lo trainava si fermò proprio qui, in Ticinese, dove lui decise di erigere la basilica.
Nel 1164 l’imperatore Federico I, il Barbarossa, trafugò le reliquie e le portò a Colonia, dove sono tuttora conservate: solo nel 1904, il cardinal Andrea Carlo Ferrari, vescovo di Milano, ne ottenne una parziale restituzione. I frammenti di ossa (una tibia, una fibula e una vertebra) sono conservati in un’urna posta sopra l’altare dei Magi, un’ancona marmorea con tre scene scolpite: la prima rappresenta il viaggio, «perché i Magi sono l’icona dell’uomo che ricerca il senso della vita», spiega don Giorgio Riva, da sei anni parroco di Sant’Eustorgio. La seconda mette in scena l’adorazione, nella terza scena i Magi che sognano una nuova strada per il ritorno. «L’ancona, insomma, e più in generale la storia dei Magi, rende l’idea di cosa vuole dire essere ricercatori della verità».
Per celebrare i Magi, il giorno dell’Epifania un corteo in costume parte da piazza del Duomo, passa per San Lorenzo e arriva fino a Sant’Eustorgio: tutti gli anni dal 1336. «Pare che solo la peste abbia interrotto il rito — racconta Natale Puleo, che un anno fa ha fondato l’Associazione Amici dei Magi —. Ad attendere i Magi c’è un presepe vivente con una famiglia vera che interpreta quella sacra».
Il corteo parte da Piazza Duomo alle 11.15. E quest’anno più che mai la storia di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sembra attirare l’attenzione di molti milanesi e turisti grazie anche a due capolavori pittorici «ospiti» in città ancora per alcuni giorni: l’Adorazione dei Magi di Perugino, in esposizione gratuitamente a Palazzo Marino fino al 13 gennaio, e quella dipinta da Paolo Veronese nel 1573, che arriva da Vicenza, visibile fino al 20 gennaio al Museo Diocesano (ingresso 8 euro), proprio di fianco a Sant’Eustorgio. In occasione della mostra la parrocchia ha scelto di rendere già visibili le reliquie dei Magi all’interno della basilica, di solito esposte solo il giorno dell’Epifania.

venerdì 4 gennaio 2019

Presepe Medievale Vivente a Xitta (TP)

Nel 1223 Francesco d'Assisi espresse il suo desiderio di celebrare a Greggio il Natale. Voleva vedere con gli occhi del corpo come il bambino Gesù, nella sua scelta di abbassamento, fu adagiato in una mangiatoia... Così nacque il primo Presepe nel pieno Medioevo. Ancora oggi, a distanza di 8 secoli, rievochiamo questo meraviglioso atto di fede che l’umile frate di Assisi ha voluto donare a tutti i credenti: vedere con gli occhi del corpo l'umanità di Gesù e credere con gli occhi dello spirito alla sua divinità!
Venerdì 4 Gennaio 2019: dalle ore 18 alle ore 21,30
- ore 18,00 Santa Messa (nella Chiesa Madre)
- ore 18,30 Racconto storico, religioso e culturale del primo Presepe francescano
- Apertura Presepe Vivente Medievale (in p.zza Matrice - Ingresso libero da via Montalbano)
Mercanti, Artigiani e gli antichi Mestieri; popolani, guardie e la Sacra Natività... un’ambientazione medievale con i suoni, gli odori e le tipiche degustazioni del tempo!
Sabato 5 Gennaio 2019: dalle ore 18 alle ore 22,30
- ore 18,00 Santa Messa pre-festiva (nella Chiesa Madre)
- ore 18.45 Presepe Vivente Medievale (in p.zza Matrice)
- ore 19,00 Spettacolo di Giocoleria e del Fuoco
Domenica 6 Gennaio 2019: dalle ore 16,30 alle ore 20,00
- ore 16,30 Presepe Vivente Medievale (in piazza Matrice - Ingresso libero da via Montalbano)
- ore 17,30 Corteo Presepiale dei Re Magi e del gruppo Musici e Sbandieratori «Real Trinacria» Trapani-Erice
(partenza dall’antica porta del borgo «Portazza»)
- ore 18,30 Consegna dei doni dei Re Magi a Gesù Bambino
- ore 19,00 Spettacolo dei Musici e Sbandieratori «Real Trinacria» Trapani-Erice
ore 20,00 L’Incendio della Torre: Il Trionfo della Luce
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giovedì 3 gennaio 2019

Vidimus stellam eius. L’ufficio dell’Epifania nei manoscritti medievali

Sabato 5 Gennaio 2019, alla riapertura del Museo Leone di Vercelli dopo la pausa natalizia, NataLeone avrà il suo epilogo quando alle 17.30, un altro giovane quanto affermato studioso del nostro territorio, il dottor Gionata Brusa, attualmente assistente di ricerca in Musicologia a Vienna, presso la prestigiosa Accademia Austriaca delle Scienze, ci spiegherà, attraverso la conferenza “Vidimus stellam eius. L’ufficio dell’Epifania nei manoscritti medievali”, come e attraverso quali funzioni liturgiche nel medioevo la Chiesa celebrava l’Epifania, con particolare attenzione alla nostra Vercelli, dove si mescolavano elementi della liturgia ufficiale e elementi della devozione popolare. Al termine della conferenza, anche questa volta, piccolo aperitivo del territorio per accogliere insieme l’Anno nuovo.
È obbligatoria la prenotazione al 348.3272584.

mercoledì 2 gennaio 2019

L'Albero della Fecondità di Massa Marittima

La medievale Fonte dell'Abbondanza di Massa Marittima (GR) non smette mai di stupire. Durante la nuova fase di restauro, finanziata grazie all'Art Bonus, sulla parete centrale accanto a quella dove è dipinto il celebre albero sono emersi nuovi affreschi di cui non si aveva notizia.
Per far conoscere al pubblico queste nuove e importanti scoperte venerdì 4 gennaio 2019 sono state organizzate  una serie di visite guidate dal titolo “Arte in cantiere” a cura di ConfGuide Grosseto in collaborazione con il Comune di Massa Marittima e la Cooperativa sociale Zoe. La Fonte dell'Abbondanza fu edificata nel 1265 dal podestà Ildebrandino ed è costruita su tre arcate. Per secoli è stato  il luogo principale dell’approvvigionamento idrico di Massa Marittima e in origine le vasche erano piene d’acqua e le pareti della fonte riccamente affrescate.
La caratteristica che rende unica questa Fonte è il modernissimo e profano affresco visibile sulla facciata di sinistra, denominato “Albero della Fecondità”, sopravvissuto fino ai nostri giorni grazie allo strato sottile di calcare che lo ricopriva.  Ma cosa si cela dietro la sua simbologia ? Cosa rappresentano gli affreschi recentemente scoperti nella parete centrale del monumento? Queste visite rappresentano quindi una straordinaria opportunità per entrare nel cantiere di restauro, apprezzare i dettagli e la complessità del ciclo figurativo, ascoltare le parole del restauratore e conoscere tutte le novità iconografiche venute alla luce su questi affreschi.
Affreschi che ad oggi costituiscono una delle più interessanti scoperte per pittura profana in Toscana. Gli orari delle visite guidate sono: alle ore 10.30, 11.30, 14,30 e 15.30 e potranno partecipare fino ad un massimo di 15 persone per ogni visita e solo su prenotazione. Il costo è di 7 euro, gratuito per bambini sotto i 12 anni, e per informazione e prenotazioni si può telefonare al numero 0566906525 in orario ufficio,  o al numero 3496116276, e ancora sulla pagina Facebook di Confguide Grosseto.
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