venerdì 31 marzo 2017

I Castelli nel Medioevo

Proseguono gli appuntamenti con I venerdì di storia organizzati dalla Società Storica Chivassese. Venerdì 31 marzo 2017 alle ore 21,00 a Chivasso (TO) nella Biblioteca Civica Movimente Aldo A. Settia parlerà dei Castelli nel Medioevo e presenterà un’approfondita ricerca su un fenomeno centrale nel Medioevo: l’evoluzione dell’habitat rurale e, soprattutto, la moltiplicazione dei centri fortificati che hanno segnato con un’impronta caratteristica le campagne dell’Occidente. Aldo A. Settia ha insegnato Storia medievale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. In particolare, il professore ha studiato in modo approfondito la storia del popolamento, l’organizzazione territoriale civile ed ecclesiastica e le tecniche belliche medievali. È autore di numerosi saggi sulla storia del Monferrato.
Il romanticismo ci ha lasciato in eredità un Medioevo pieno di castelli popolati di dame e cavalieri. Ma in effetti i castelli, insieme alle chiese, sono di fatto quanto è possibile ancora oggi osservare di quei secoli remoti. Opera del maggiore specialista della storia delle fortificazioni e della guerra medievale, questa mirabile sintesi racconta come a partire dal terzo secolo, quando l’impero diventa teatro di scorrerie dei barbari, prenda piede la necessità di difendere fortificandoli i confini e poi le città e le comunità minori, prima con terrapieni e palizzate e via via con strutture murate. Dal X secolo, sviluppo economico e insicurezza esterna e interna generano un vasto fenomeno di incastellamento. Il castello, struttura difensiva, sarà quindi per secoli l’organizzatore del territorio e il perno del modo di combattere, fino a che nel Quattrocento l’evoluzione della guerra con le nuove armi da sparo ne decreterà la trasformazione e il declino.

giovedì 30 marzo 2017

Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali

Una novità dopo l’altra, nuove aperture, castelli e parchi in fiore, insieme a tante iniziative ed eventi per scoprire i tesori della pianura bergamasca: dopo il successo dell’apertura di marzo, torna domenica 2 aprile 2017 il secondo appuntamento delle “Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali” con ben 14 località storico-artistiche aperte al pubblico per percorsi in autonomia, oppure con un comodo servizio pullman in partenza da Bergamo. Il pullman con partenza alle 9.30 e rientro alle 17.30, farà tappa al castello di Pumenengo e a seguire visita al castello Silvestri di Calcio e alla villa-castello Oldofredi sempre di Calcio, con incluso un pranzo nelle sale del castello Silvestri e il servizio guida a bordo.
Tutte le info su percorsi, orari e costi delle 14 località aperte e visitabili in modo autonomo dal pubblico saranno consultabili sul sito: www.bassabergamascaorientale.it e sulle relative pagine Facebook, con l’indicazione di alcuni menù a tema.
Per prenotazioni e informazioni si prega di rivolgersi all’indirizzo mail: info@bassabergamascaorientale.it o allo 0363/988336 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

mercoledì 29 marzo 2017

"Ivano. Il Cavaliere del Leone" presentazione a Milano

Sabato 1 aprile 2017 alle ore 17,00, l’Associazione Culturale Italia Medievale è lieta di invitarvi presso l’Ancora Store di Via Lodovico Pavoni, 12 a Milano per la presentazione del libro per ragazzi “Ivano, Il Cavaliere del Leone” (I Doni delle Muse, 2016) con letture a cura di Serena Fiandro e accompagnamento al liuto di Andrea Tuffanelli. Ingresso libero.
Nella foresta di Brocelandia esiste una fonte prodigiosa a cui è appeso un bacile d’oro, con accanto un grande smeraldo sorretto da rubini. Se si versa l’acqua sul cristallo, si scatena una terribile tempesta in grado di distruggere la foresta stessa. Ma il signore della fortezza non può tollerare questo affronto e batte a duello Calogrenant, che ha osato turbare la quiete del suo regno, suscitando le ire del valoroso cavaliere Ivano che parte per vendicare l’onore perduto del cugino. Tra bellissime dame, leoni parlanti, promesse d’amore non mantenute e anelli dai poteri magici, le straordinarie avventure di uno dei più grandi cavalieri di re Artù, Ivano detto il Cavaliere del Leone, così come ci vengono tramandate dalla letteratura medievale.
Dal libro:
Il salone dei banchetti della reggia di Carduel risplendeva illuminato a giorno dalle fiaccole accese lungo le pareti e dai candelabri disposti sopra i grandi tavoli imbanditi. Si celebrava la festa di Pentecoste e Artù, l’eroico re di Bretagna, e i suoi nobili cavalieri erano riuniti a cena.
Per intrattenere la regina Ginevra, il nobile Calogrenant raccontò ai commensali l’avventura di cui era stato protagonista.
«Dovete sapere, mia signora, che mentre ritornavo al castello mi sono ritrovato ad attraversare la foresta di Brocelandia, un bosco che si estende per miglia e miglia in ogni direzione. Nel folto di quella selva sterminata mi imbattei in un contadino che mi parlò dell’esistenza di una pietra magica capace di scatenare una bufera quando vi veniva versata sopra l’acqua di una sorgente vicina. Chi sopravviveva alla tempesta era considerato un vero cavaliere. Sfidato dall’uomo a dimostrare il mio valore, raggiunsi il luogo. Appeso con una catena a un alto pino, vidi un bacile dell’oro più fino che sfiorava l’acqua calda della fonte. Accanto c’era una grande pietra di smeraldo, appoggiata sopra quattro rubini sfavillanti. Attinsi dell’acqua dalla fonte e la versai sulla roccia. La burrasca che si generò fu di una violenza mai vista: le nuvole versavano pioggia, neve e grandine, le folgori saettavano nel cielo, gli animali e gli uccelli fuggivano impauriti e gli alberi cadevano al suolo. Quando cessò, mezza foresta era distrutta, ma io le avevo resistito. Mentre mi compiacevo della mia forza, ecco che arrivò il signore della fortezza, Esclados le Roux, che, arrabbiato per la distruzione del suo bosco, mi sfidò a duello. Ci scontrammo prima con le lance, poi con le spade e venni sconfitto. Il nobiluomo, credendomi morto, mi abbandonò steso sul terreno. Una volta che mi fui ripreso, mi rimisi in viaggio per Carduel».
Alla fine del racconto, Ivano, cugino di Calogrenant, si alzò in piedi pieno di sdegno, esclamando: «Non sia mai che un simile affronto rimanga impunito! Oggi stesso partirò per Brocelandia per vendicare il tuo onore!».

martedì 28 marzo 2017

"Il tesoro di un povero. Il Memoriale di Francesco Bentaccordi, fiorentino in Provenza (1400 ca)" presentazione a Pavia

Giovedì 30 marzo 2017 alle ore 17,00 presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, si terrà la presentazione del saggio "Il tesoro di un povero. Il Memoriale di Francesco Bentaccordi, fiorentino in Provenza (1400 ca)" pubblicato a cura di Simona Brambilla e Jérôme Hayez per la casa editrice Viella nella collana Scritture e libri del medioevo, diretta da Marco Palma.
Notevole tesoro di conoscenze in grado di gettare luce sulla mentalità della cultura medievale, il manoscritto è proposto in edizione critica integrale, accompagnato da un ampio corredo d’interventi di studiosi di varie discipline.
Quest’affascinante libro-biblioteca, infatti, è una vera e propria stanza della memoria, dove il fiorentino Francesco Bentaccordi, morto nel 1425 presso l'ospedale dei poveri di Carpentras, raccolse nel corso di vari decenni materiali a lui molto cari.
Tra di loro si trova un'estesa pratica di mercatura in grado di rappresentare in modo molto chiaro lo stato degli scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo, oltre a cento ricette di vario argomento, tra cui quelle di vita quotidiana, artistiche, mediche, magiche e metallurgiche; numerose tavole di conto e problemi matematici, alcuni dei quali davvero particolari, testi devozionali e letterari, come anche le opere di Dante e di Petrarca, disegni di animali esotici e fantastici, riproduzioni di talismani, descrizioni monetarie, testi di area transalpina e ricordi del passato.
L'edizione del manoscritto, molto rispettosa dei modelli grafici e linguistici, presenta al lettore una preziosa testimonianza, infatti, le tavole, oltre a riprodurre i disegni del codice, danno un’ampia documentazione sul lavoro come mercante dell'autore.
Inoltre i contributi scientifici della prima parte del volume approfondiscono i singoli contenuti del manoscritto in un ventaglio di discipline che si estende dalla paleografia alla storia del libro e a quella della lingua, dalla storia economica e sociale a quella della cultura materiale, dalla filologia alla storia della letteratura, dalla storia dell'arte a quella della medicina e dell'alchimia, illustrando i diversi contenuti del manoscritto oltre a renderli accessibili anche al lettore non specialista.
Presenteranno il volume Giuseppe Frasso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Silvia Isella dell’Università degli Studi di Pavia e Marilyn Nicoud dell’Université d'Avignon et des Pays de Vaucluse, oltre alla curatrice e alcuni degli autori.

lunedì 27 marzo 2017

“Un castello genovese ed un raro esemplare della ‘divina’ traduzione”

Martedì 28 marzo 2017 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, dall’uscita della metropolitana, A Compagna nell’ambito delle conferenze I Martedì de A Compagna, promuove il XXIII appuntamento del ciclo 2016-2017: Enrica Arvigo: “Un castello genovese ed un raro esemplare della ‘divina’ traduzione”.
Ingresso libero.
Enrica Arvigo (1963) è “un’artista talentuosa, originale e poliedrica”. Da più di trent’anni si dedica alla pittura, alla grafica, alla miniatura medievale e alla scrittura e si è votata alla rinascita del genovese attraverso trasmissioni radiofoniche ed apparizioni televisive, corsi di genovese, seminari, presentazioni di volumi, recital (se ne contano circa duecento).
Nel 2005 ha pubblicato il volume di poesie genovesi Renasce (editore Le Mani), “dimostrazione (vivente) della possibilità etica di comporre poesie in genovese interessanti e giovani”, come si legge in una recensione apparsa il 15.12.2006 su “La Repubblica”.
Il suo intervento ci porterà, con un salto a ritroso nel tempo, nella misteriosa “camera dantesca”, sulla torre del castello del bibliofilo scozzese Evan Mackenzie, prima dei bombardamenti del 1942 e, proprio in questo luogo, conosceremo la storia di un raro esemplare della “divina” traduzione in genovese di Angelico Federico Gazzo.

domenica 26 marzo 2017

Testimonianze sfragistiche dall'Archivio comunale di Todi

Mercoledì 29 marzo 2017 alle ore 16:30 presso la Sala affrescata del Museo Pinacoteca di Todi (PG) si terrà la conferenza dal titolo "Testimonianze sfragistiche dall'Archivio comunale di Todi: approfondimenti sigillografici attraverso "specimina" illustri" a cura del prof. Luca Becchetti conservatore dei sigilli dell'Archivio Segreto Vaticano e Responsabile del laboratorio di restauro.
Il prof. Becchetti cercherà inizialmente di far comprendere la natura storica del sigillo, illustrando il suo iter genetico di formazione, dalle origini sino al compimento del significato diplomatico della prassi sigillografica, avvenuto nell'età medievale. Tale percorso sarà tracciato tenendo conto delle peculiarità iconografiche, tecnologiche e paleografiche delle testimonianze sfragistiche.
In seconda analisi, e alla luce delle considerazioni precedentemente illustrate, sintetizzerà le caratteristiche principali che promanano dalle impronte più significative esposte in mostra, ovvero i sigilli di Federico II, Matteo di Acquasparta e Bonifacio VIII.

sabato 25 marzo 2017

Gli autografi di Francesco

Lunedì 27 marzo 2017 alle ore 20,30 Il prof. Attilio Bartoli Langeli terrà una lezione pubblica su "Gli autografi di Francesco" nell’ambito del corso di francescanesimo istituito presso il Santuario di Santa Rosa a Viterbo.
Attilio Bartoli Langeli, docente di paleografia e diplomatica nelle università di Perugia, Venezia, Padova e ora presso l’ateneo Antonianum di Roma, ha pubblicato nel 2000 un libro sugli Autografi di frate Francesco e di frate Leone, nel quale per la prima volta i due foglietti vergati di propria mano da Francesco erano sottoposti a una critica approfondita.
Francesco scrisse lettere e biglietti a molte persone, ma si sono consevati soltanto i due che egli diresse a frate Leone, perché quest'ultimo li conservò gelosamente come reliquie.
Si tratta delle Lodi di Dio Altissimo e della Benedizione a frate Leone, scritte sui due lati della chartula conservata presso il Sacro convento di Assisi; e l'Epistola a frate Leone annotata su un foglietto conservato dal Capitolo della cattedrale di Spoleto. Tre testi, tutti e tre in latino, scritti da un laico che si definiva illetterato. Per l’epoca, un’evenienza straordinaria.
Durante la lezione il relatore metterà a fuoco i caratteri della ‛scrittura’ di Francesco, non solo in senso paleografico ma anche come parte integrante della sua proposta cristiana.

venerdì 24 marzo 2017

Il monachesimo in epoca carolingia: la riforma di Benedetto d'Aniane

Sabato 25 marzo 2017, alle ore 17,30 presso l'Istituto Scalabrini di Bassano del Grappa (VI) si terrà l'ultimo incontro della rassegna "Monaci. Dal Tardoantico ai Carolingi" organizzato dal Centro Studi Medievali "Ponzio di Cluny".
Interverrà Giancarlo Andenna su "Il monachesimo in epoca carolingia: la riforma di Benedetto d'Aniane".
Benedetto di Aniane (750 circa - 821). Era figlio del conte goto di Maguelonne, dunque appartenente ad una famiglia dell'alta nobiltà carolingia.
Fu al servizio di Carlo Magno come miles, ma un luttuoso evento lo portò ad abbracciare la vita monastica. Dopo un periodo di difficile ricerca delle regole con cui ordinare il suo comportamento religioso, durante il quale ebbe modo di mettere a confronto le norme di vita cenobitiche allora in uso, scelse per il suo monastero di Aniane, fondato sulle proprietà familiari, la Regola di Benedetto da Norcia, caratterizzata da un grande equilibrio tra la preghiera e il lavoro, inteso sia come fatica manuale, sia come studio e scrittura della parola sacra, o meglio "consumo" della parola sacra. Un monaco celebre ha riassunto questa posizione con l'espressione: "Amore per le lettere e desiderio di Dio". Da qui si ebbe un profondo legame tra il verbum e la sacralità, poiché la parola serviva solo per comunicare il sacro, infatti per le cose materiali si poteva comunicare anche con i gesti del corpo. Lentamente la sua scelta fu approvata dall'imperatore Ludovico il Pio che attraverso le regole del "servitium monasteriorum" favorì la diffusione della Regula Benedicti in tuttii monasteri dell'Occidente cristiano carolingio, secondo il programma, "una regula, una consuetudo".La sua vita è stata scritta dall'abate di Aniane, suo successore, Ardone Smaragdo.
Relatore: Giancarlo Andenna, già allievo della Scuola Storica Nazionale presso l'Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, è stato professore straordinario nel triennio 1990-1993 di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lecce; dal 1° novembre 1993 ordinario di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere dell'Università Cattolica di Milano (sede di Brescia). E' Direttore del Dipartimento di Studi Medievali Umanistici e Rinascimentali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è Docente Ordinario di Storia Mediavale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica.

giovedì 23 marzo 2017

La committenza artistica dei papi a Roma nel Medioevo

Venerdì 24 marzo 2017, alle ore 16,00 nella Sala Pietro da Corona dei Musei Capitolini in Piazza del Campidoglio, 1 a Roma si terrà la presentazione del saggio "La committenza artistica dei papi a Roma nel Medioevo" (Viella, 2016) a cura di Mario D'Onofrio. Intervengono: Ingo Herklotz, Agostino Paravicini Bagliani, Letizia Ermini Pani, Massimo Miglio.
Il volume offre un quadro della committenza artistica a Roma nel corso di tutto il Medioevo attraverso uno studio dettagliato sulle figure dei singoli pontefici che ne furono i principali promotori. I fatti artistici, analizzati dal punto di vista della committenza papale, non solo consentono di capire il significato primario connesso alla loro funzione, ma ricreano anche un’immagine speculare del contesto culturale di appartenenza. L’ambito cronologico, circoscritto fra il pontificato di Silvestro I (314-335) e quello di Martino V (1417-1431), lascia intravedere nel comportamento di molti pontefici la persistenza di una mentalità che, da un atteggiamento iniziale di semplice patronato e protezionismo, si tramuta nel tardo Medioevo in vero e proprio mecenatismo. I saggi raccolti, ricchi di spunti e suggestioni, pongono sotto la giusta luce aspetti meno noti di una città come Roma, quale centro ideale della cristianità e termine imprescindibile di riferimento per le sue valenze storico-artistiche. 

mercoledì 22 marzo 2017

Leonardo e Civate, un mistero insoluto

Il monastero di San Calocero a Civate, ora casa di riposo con il nome di “Casadel Cieco”, ha davvero offerto a Leonardo Da Vinci lo spunto per l’ambientazione del Cenacolo dipinto durante il suo soggiorno a Milano alla corte di Lodovico il Moro? Su alcune nuove affascinanti ipotesi “da esplorare", il comune della Brianza sulle rive del lago di Annone ospita sabato 1 aprile 2017 un convegno con visite guidate alla Casa del Pellegrino ed al monastero che all’epoca potrebbe aver ospitato il genio di Vinci.
Nel corso dell’incontro, con inizio alle ore 9.30, si esprimono i ricercatori Roberto De Capitani, Stefano Morganti, Carlo Castagna, Dario Monti, Laura Malinverni. Coordina Roberto Serafin. Sappiamo per certo che Leonardo non ha mai citato espressamente la località di Civate o Clivate nei suoi scarsi appunti di viaggio che ci sono pervenuti. Ha tramandato solo il disegno dei laghi Eupilei ritratti dal monte Barro, disegni delle montagne dietro a Lecco osservati dal monte San Genesio e sfondi di sue opere in cui ha inserito, certamente non per caso, alcuni elementi topografici che riconducono a queste zone. La scelta di organizzare questo convegno a Civate non è casuale. Quando i ricercatori di VieStoriche sono arrivati qui seguendo gli indizi contenuti nell'ambientazione dell'Ultima Cena e hanno potuto visitare l'antico refettorio del monastero medievale di San Calocero, si sono subito concretizzate le energie per preparare questo evento: il direttore della Casa del Cieco, il Sindaco, lo storico Carlo Castagnasi sono resi disponibili ad approfondire con un convegno di studio la possibilità che Leonardo abbia soggiornato presso il monastero e qui abbia potuto trarre idee per l'ambientazione del suo famoso dipinto murale.
Per il programma completo del convegno e della giornata visita il sito di VieStoriche.

martedì 21 marzo 2017

"Isabella del Balzo" presentazione a Lecce

Mercoledì 22 marzo 2017 alle ore 18,00, presso l’Ex Conservatorio di Sant’Anna a Lecce, sarà presentato il nuovo libro di Rossella Barletta “Isabella del Balzo, il valore dell’eredità” (Edizioni Grifo).
È rimasta un’eco, sia pure impalpabile, della nobiltà medievale? È possibile scorgere una connessione tra i valori di quel tempo ormai lontano con quelli odierni? Vi sono lasciti ereditari di cui ancora godiamo?
Sono queste alcune delle domande alle quali cerca di rispondere Rossella Barletta, studiosa e autrice salentina, nel suo lavoro incentrato sulla celebre regina di Napoli sposa di Federico d’Aragona, col quale conclude la trilogia sulle donne del Medioevo iniziata con Maria d’Enghien e proseguita con Isabella Chiaromonte.
Nelle 63 pagine del volume, edito da Grifo, la presenza dei nobili rivive attraverso le feste, l’abbigliamento, la tavola, il cibo, l’edilizia civile di cui vi sono tangibili sopravvivenze. Il lettore troverà inoltre elementi di concatenazione con l’idioma popolare o con alcune consuetudini osservate nell’attuale Salento fino a qualche decennio fa. Ai principali comportamenti dei nobili, osservati attraverso la figura di Isabella del Balzo, se ne possono aggiungere altri come, per esempio, la fedeltà agli ideali familiari, il rispetto della disciplina e il comportamento civile che si trasmettevano dall’uno all’altro dei discendenti attraverso, per esempio, l’educazione dei figli, al fine di mantenere vivi la reputazione e il prestigio atavici.
Nel corso della presentazione, l’autrice dialogherà con Mauro Marino, operatore culturale e coordinatore del Fondo Verri.

lunedì 20 marzo 2017

Le donne della Biscia

Giovedì 23 marzo 2017, alle ore 18.00, la Cavallerizza in Via Carlo Foldi, 2 a Milano ospiterà l'incontro Le donne della Biscia, a cura di Luigi Barnaba Frigoli (Meravigli Edizioni), giornalista, scrittore e studioso della Milano viscontea.
Mogli, madri, figlie, sovrane: otto ritratti femminili per svelare la storia della potente famiglia Visconti, che regnò sulla città di Milano e in Lombardia tra il XIV e il XV secolo. L'epopea storica di una dinastia segnata da vittorie politiche e militari, alleanze e matrimoni illustri, intorno a cui si addensa anche un'aurea oscura e sinistra: intrighi, omicidi, vendette in cui le donne giocarono spesso un ruolo di primo piano.
L'autore dei romanzi storici "La Vipera e il Diavolo" e "Maledetta serpe" ci accompagna in un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta delle storie – appassionanti, tragiche, emblematiche – di otto protagoniste della dinastia che regnò su Milano e la Lombardia tra Tre e Quattrocento.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Un omaggio a tutti i presenti.
In collaborazione con FAI Fondo Ambiente Italiano.

domenica 19 marzo 2017

Uomini e animali nelle Alpi Marittime dalla preistoria al Medioevo

Lunedì 20 marzo 2017, la lezione Unitre "Uomini e animali nelle Alpi Marittime dalla preistoria al Medioevo" che si terrà al cinema Monviso di Cuneo alle ore 15,30, avrà come relatrice Deneb Cesana. Verranno illustrate, attraverso un nuovo percorso archeologico, le principali tematiche delle indagini paleoambientali e paleoeconomiche che, alla luce degli studi più recenti, si possono prospettare per l’arco alpino sud-occidentale.
I dati che emergono da tali ricerche sono fondamentali per la ricostruzione del contesto naturale e antropico e soprattutto dello stile di vita delle genti che anticamente popolavano il nostro territorio. L’importanza della ricca risorsa faunistica nelle montagne alpine (orsi, marmotte, cinghiali, cervi, caprioli e volatili di varie specie) e le complesse strategie di sfruttamento attuate dall’uomo (allevamento, pastorizia, caccia) saranno delineate nel loro evolversi, in relazione ai cambiamenti del popolamento, in un arco temporale che va dalla preistoria al medioevo.
La lezione ha come obiettivo l’analisi e la valorizzazione delle molteplici fonti archeologiche, storiche, antropologiche ed etnografiche, che conservano tracce e indizi scientificamente utili a conoscere lo sviluppo della convivenza e della relazione tra uomini e animali sul nostro territorio alpino.
Deneb Cesana dopo la laurea specialistica in Archeologia, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, ha continuato gli studi con il dottorato in Antropologia e Paleopatologia ed oggi sta concludendo il percorso accademico presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia Preistorica e protostorica dell’Università degli Studi di Genova. Si occupa in particolare dell’analisi dei resti osteologici sia faunistici che umani per i quali ha conseguito corsi di specializzazione nazionali ed internazionali (Milano, Roma, Washington DC, Granada, Copenhagen, Sheffield). Attualmente l’attività scientifica è dedicata alla partecipazione diretta allo scavo archeologico e allo studio del materiale antropologico ed archeozoologico per contribuire alla ricostruzione della vita delle popolazioni antiche seguendo un approccio scientifico e metodologico strettamente correlato al contesto territoriale.

sabato 18 marzo 2017

Luccoli medievale

Sabato 1 aprile 2017, a partire dalle 10.30 via Luccoli torna indietro nel tempo, fino all'epoca medievale. Un periodo che ha visto Genova come città di spicco nel Mediterraneo, centro vivace e fertile che catalizzava commerci, attività mercantili e artistiche, nonchè vera e propria porta tra Occidente e Oriente.
Luccoli Medievale coincide con il primo dei due giorni del weekend Rolli Days, che si svolgerà sabato 1 domenica 2 aprile. Via Luccoli, la via dello shopping nel cuore del centro storico della città, punteggiata di palazzi storici, ospiterà per tutta la sua lunghezza dodici postazioni che riprodurrano i mestieri dell'epoca medievale: una rievocazione storica interattiva, che conivolgerà adulti e bambini genovesi, ma anche i turisti. Tra i banchi del mercato medievale tante figure diverse, come quella dello scrivano, che consegnerà agli avventori un attestato di partecipazione, ma anche lo speziale, che esporrà la spezie che già all'epoca provenivano dal Medio Oriente, dando la possibilità di assaggiarle e degustarle.
Sarà possibile ammirare tra i banchi il genovino, l'antica moneta genovese, la filatura del tessuto e quella delle reti dei pescatori dell'epoca, l'intagliatore di spade di legno al al lavoro, così come il panificatore, che coinvolgerà in maniera interattiva i bambini partecipanti. In piazzetta Luccoli saranno presenti le sagome per le foto e alcuni vestiti, per chi volesse calarsi letteralmente nei panni di un vero cittadino medievale. Fino in piazza Soziglia poi, passeggeranno dei figuranti in abiti medievale che aiuteranno tutti coloro che desidereranno interagire con i mercanti.
Luccoli Medievale è un evento collaterale ai Rolli Days: per l'occasione tutti i negozi della via rimarranno aperti anche domenica 2 aprile, a partire dalle 15.30 fino al tardo pomeriggio.

venerdì 17 marzo 2017

Vie, Castelli e Comuni del Territorio Pontino

Venerdì 17 marzo 2017 alle ore 18.00, presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo Statale “Donna Lelia Caetani”, in via dell’Irto - Località Pontenuovo a Sermoneta (LT) si terrà la conferenza “Vie, Castelli e Comuni del Territorio Pontino”. Ingresso libero.
Promossa da Unitre - Università delle Tre Età nell’ambito di un ricco calendario con appuntamenti fino al mese di maggio, sarà tenuta dalla prof.ssa Maria Teresa Caciorgna, ordinario di Storia Medievale Università di Roma Tre, che collabora da anni con istituzioni culturali e scientifiche quali l’Istituto storico italiano per il Medio Evo, La Società Romana di storia patria, l’Istituto di studi romani, l’Ecole Française de Rome, CROMA, e la fondazione Camillo Caetani.
L'ambito degli studi e delle ricerche della professoressa Maria Teresa Caciorgna riguarda in particolare la storia sociale, economica e delle istituzioni comunali dell’età medioevale con particolare riferimento all’Italia centrale dei secoli XII-XIV. Un incontro rivolto a tutti i cittadini e appassionati di storia medievale con un’attenzione particolare alle vie e ai castelli del territorio pontino. Ricordiamo che il ciclo di conferenze promosso da Unitre con l’obiettivo di risvegliare interessi sopiti o mai coltivati, mediante l'attivazione di corsi e di laboratori su argomenti specifici, è sostenuto dall’amministrazione del Comune di Sermoneta con la collaborazione attiva dell’Istituto comprensivo Donna Lelia Caetani.
Per tutte le informazioni e la modulistica è possibile consultare il sito: www.unitresermoneta.it; Email: unitresermoneta@gmail.com – 328 3781152
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !

giovedì 16 marzo 2017

Itinerari di Pietra. Viaggio tra paesaggi e castelli al centro della Sicilia

“Itinerari di Pietra. Viaggio tra paesaggi e castelli al centro della Sicilia” è il titolo del volume a cura di Fabiola Safonte che sarà presentato venerdì 17 marzo 2017 alle ore 15.00 alla sala Florio di Palazzo Forcella De Seta in Corso Umberto I, 21. Pubblicato dalle Edizioni Lussografica di Caltanissetta, il libro propone oltre all’analisi storica e architettonica dei castelli, un itinerario storico, turistico e culturale di fruizione del patrimonio architettonico e paesaggistico della Sicilia centro meridionale attraverso il contributo di 18 storici e archeologi e le fotografie di Pippo Nicoletti. A firmare l’introduzione è invece Henri Bresc, professore all’Università di Parigi e tra i più autorevoli studiosi di storia medievale siciliana tra i relatori dell’appuntamento a Palazzo de Seta.
A discutere del libro anche Ferdinando Maurici, direttore del Museo regionale di Terrasini, Giuseppe Barbera dell’Università di Palermo e Rossano Pazzagli, storico dell’Università del Molise e direttore del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini. Modera l’incontro, Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia.
L’iniziativa è organizzata dall’IRPAIS – Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia in collaborazione conl’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, l’ANCE, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, l’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, il CRICD, la Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, la sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli e SiciliAntica.

mercoledì 15 marzo 2017

Festa di Primavera a Badia Cavana (PR)

Domenica 19 marzo 2017 giornata speciale a Badia Cavana per l’apertura della stagione.
L’occasione è propizia per conoscere o riscoprire la splendida abbazia romanica incastonata nel verde, voluta da San Bernardo degli Uberti e dedicata a San Basilide.
Il filo conduttore della giornata è il risveglio della natura, con l'equinozio di marzo che segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera.
Ecco il programma, curato da Melusine Associazione Culturale, in collaborazione con Comune di Lesignano de’Bagni e Parrocchia di Badia Cavana:
Ore 9:00 S. Messa. A seguire visita guidata al complesso monumentale.
Ore 15:00, 16:00 e 17:00 visite guidate inframmezzate da momenti musicali a cura di "Enerbia", uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel campo della musica tradizionale e antica. In scena Maddalena Scagnelli voce, salterio e violino; Franco Guglielmetti fisarmonica; Nicola Rulli mandolino irlandese. Il programma musicale è un interessante mix di antico e popolare, tra i brani: La Violetta, Bread and Roses, Mi hai donato una rosa, oltre ai medievali Rosa das Rosas, Vernans Rosas, All in a garden e Fine sailing (canto dell'anello).
Ore 15:00, 16:00 e 17:00 attività destinate ai bambini. Con i laboratori “Due ali in più: alla scoperta dei simboli di Badia Cavana” i bambini andranno alla ricerca di alcuni simboli scolpiti sulla pietra nel nartece della Badia, cercando di scoprirne il significato e rielaborandolo in modo artistico. Percorso ad accesso libero rivolto a bambini dai 5 ai 9 anni (prenotazione consigliata)
Concluderà la giornata una piccola merenda/brindisi augurale.
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero. Info e prenotazioni (338.6310900 – 3384336671 – email: info@melusine.it)

martedì 14 marzo 2017

"Storie e leggende dal Medioevo", presentazione a Grosseto

Giovedì 16 marzo 2017, ore 16.00 presso la Sala Pegaso, Palazzo della Provincia di Grosseto in Piazza Dante 35, si tiene la presentazione del libro "Storie e leggende del Medioevo" (Edizioni Effigi, 2017) di Piergiorgio Zotti.
Interverrano:
Piergiorgio Zotti, Autore
Alessandro Fichera, Archeologo
Irene Corti, Archeologa
Pina Biagioli, Presidente dell'Associazione Archeologica Maremmana
Mario Papalini, Editore.
Quando appendi la calza coi regali e i dolci per tuo figlio, non dimenticarti di preparare il caffè per la Befana, un po’ d’acqua e il fieno per il ciuchino. Vengono a noi da mille pericoli, hanno superato gli agguati dei morti e degli spiriti malvagi, hanno attraversato i mondi dove nessuno dorme. Vengono dal fiume di stelle e chiedono solo che tu non dimentichi la tua infanzia.

lunedì 13 marzo 2017

Lago Gerundo tra storia e leggenda

Giovedì 16 marzo 2017 alle ore 17,00 presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12 a Milano, nell’ambito del ciclo di conversazioni “Milano si racconta” il giornalista e scrittore Fabio Conti presenta “Lago Gerundo tra storia e leggenda” (Meravigli Edizioni, 2016). Con la partecipazione di Maurizio Calì, Presidente di Italia Medievale. Con proiezione di immagini. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nel cuore della Lombardia, a cavallo tra le attuali province di Milano, Bergamo, Cremona e Lodi, esisteva anticamente un lago chiamato Gerundo, la cui “presenza” si può scorgere ancora oggi nella conformazione di un territorio indissolubilmente legato all’acqua e costellato da fiumi, canali e fontanili.
Nel corso dei secoli quel grande specchio d’acqua, paludoso e inospitale, venne bonificato dall’uomo e andò incontro a un inevitabile prosciugamento. Oggi dell’antico lago restano le sponde, a tratti ancora evidenti, ma anche isole e promontori sui quali vennero fondate le città di Crema e Lodi, così come diverse piroghe monossili giunte fino a noi, oltre a decine di riferimenti nella toponomastica locale.
Questo libro ripercorre (con parole e immagini) la travagliata storia del lago che non c’è più e il cui territorio fu teatro di epici scontri (come non ricordare la battaglia di Agnadello del 1509). Ma quella del Gerundo è una storia che si mescola alla leggenda. Come il Loch Ness, anche il grande lago lombardo ospitava un mostro, Tarantasio, e la sua uccisione è stata tramandata in molteplici tradizioni…
Un sorprendente viaggio sulle tracce del Gerundo, l’immenso lago che anticamente esisteva nel cuore della Lombardia, la cui storia si mescola alla leggenda, soprattutto attraverso l’epica figura del drago Tarantasio.
Fabio Conti, giornalista e scrittore, è nato nel 1979 a Vaprio d’Adda, sulla sponda del lago Gerundo, e vive da sempre nella Geradadda.
Giornalista professionista, è redattore dell’Eco di Bergamo e corrispondente dell’Ansa da Bergamo. Appassionato di storia e tradizioni locali, ha scritto racconti pubblicati in varie raccolte. È inoltre autore del volume “Uomini e motori: storie e passioni bergamasche” (Grafica&Arte).
facebook.com/lagogerundo

domenica 12 marzo 2017

Mercato del Pellegrino a Gozzano (NO)

Il Progetto “Sulle vie della Storia” torna in piazza: domenica 12 marzo 2017 a Gozzano nella piazza San Giuliano dalle 11.00 alle 18:00, si terrà la seconda edizione del “Mercato del Pellegrino”. Il mercato di Gozzano ha una storia antica, i documenti infatti ci parlano della sua esistenza sin dal 919.
La giornata sarà dedicata all’esposizione di prodotti esistenti in epoca passata da parte di artigiani locali, il tutto in una divertente ambientazione medievale.
Il mercato sarà animato da molti produttori diversi, che metteranno in mostra oggetti antichi reinterpretati in chiave moderna, non mancheranno poi prodotti alimentari e laboratori interattivi. L’atmosfera medievale sarà curata dagli immancabili “Giullari Fuoritempo” e dalla Compagnia della Spada e della Croce di Bolzano Novarese, che creerà diversi momenti di rievocazione storica e mostrerà l’arte della scherma antica. La musica invece sarà curata dal gruppo Libra, già presenti nella scorsa edizione del 30 di ottobre, a cui aggiungeranno le danze tipiche dell’epoca. Non mancherà la possibilità di poter acquistare cibi prelibati e di mangiare con gli amici della SOMSI di Gozzano. Mercato Medievale trovate tutte le info sul sito www.sulleviedellastoria.it.

sabato 11 marzo 2017

Podestà, ufficiali e statuti: il caso del Comune di Todi

Nell'ambito degli eventi organizzati a corredo della mostra Mirabilia Tudertina, mercoledì 15 marzo 2017 alle ore 16,30, Sonia Merli, medievista e paleografa, terrà una conferenza dal titolo "Podestà, ufficiali e statuti: il caso del Comune di Todi".
Partendo dall'assetto politico-istituzionale della città nei decenni a cavallo fra Due e Trecento, saranno presi in esame alcuni tra i più emblematici materiali documentari prodotti a Todi in età comunale, in anni recenti studiati a più riprese da medievisti di chiara fama. Sconosciuti ai più, questi veri e propri 'monumenti' della civiltà comunale sono stati temporaneamente prelevati dall'Archivio Storico Comunale per essere esposti all'interno di apposite sezioni tematiche della mostra Mirabilia Tudertina, corredata di un ricco ed elegante catalogo a cura di Fabiola Bernardini, Filippo Orsini e Nicoletta Paolucci.
Prendendo dunque lo spunto dalla prima sezione, denominata "Diritti e doveri nell'età comunale", si illustrerà la  redazione statutaria del 1275 (la più antica conservatasi in Umbria) e quella ben più ponderosa del 1337, con particolare riferimento alle formule di giuramento pronunciate al momento della loro entrata in carica dal podestà e dagli altri ufficiali forestieri che lo supportavano nell'esercizio delle sue funzioni.
Quanto alla seconda sezione, intitolata "Imperatori, papi e podestà", si darà invece conto della lunghissima e studiatissima vertenza intercorsa tra il Comune di Todi e il bolognese Comaccio dei Galluzzi,  che il 17 luglio 1268, in seguito a una improvvisa sollevazione della parte ghibellina, fu costretto ad abbandonare – ben prima della scadenza del suo mandato – la città di cui era divenuto podestà dal 1° giugno dello stesso anno. Al suo rientro in patria, Comacio avviò presso la Curia pontificia una causa giudiziaria destinata a protrarsi per ventitré anni (1268-1291) e che si concluse con l'esborso da parte del Comune di Todi di ben 1.700 fiorini d'oro, da corrispondere al bolognese a titolo di indennizzo per l'espulsione ingiustamente subìta. Di tutto questo danno conto i numerosi e dettagliati atti processuali che compongono un dossier documentario costituito - tra le altre cose - di diversi rotoli pergamenacei lunghi fino a 60 metri. Ciò significa che a Todi si è conservata una fonte di eccezionale ricchezza, grazie alla quale si può meglio comprendere il funzionamento dei regimi comunali e il ruolo esercitato dal podestà nelle città dell'Italia centro-settentrionale nella seconda metà del Duecento.
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !

venerdì 10 marzo 2017

Medioevo in Libreria 2016-2017, sesta giornata

Sabato 11 marzo 2017 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla sesta e penultima giornata di Medioevo in Libreria 2016-2017 che avrà il seguente programma:
Ore 11,00: Milano Medievale: Visita guidata alla Basilica di Santa Maria della Passione. Costo 5 euro per i soci di Italia Medievale, 8 euro per i non associati. Ritrovo davanti all'ingresso in Via Conservatorio, 12. A cura di Mauro Enrico Soldi.
Nel pomeriggio nella Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. A cura di Italia Medievale
Ore 16,00: Riccardo Rao (Università degli Studi di Bergamo), Un mondo nuovo: le innovazioni nell'agricoltura medievale.
Riccardo Rao (Legnano1976) è professore aggregato presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna storia medievale.
Fa parte delle redazioni di Reti Medievali (dal 2009), del Bollettino per la Società per gli Studi storici, archeologici ed artistici della Provincia di Cuneo (dal 2010) e di Popolazione e Storia (2011). È adhérent dell’associazione Mémoire des princes angevins. Fa parte del comitato scientifico del centro interuniversitario di storia territoriale “Goffredo Casalis”, delle università di Torino, Genova e Piemonte Orientale (dal 27 gennaio 2011).
Dirige i progetti Valorizzazione storico-paesaggistica dell’Adda (Azione di sistema all’interno del Por-Fesr per EXPO, 2010-2015) e – con Jean-Luc Bonnaud, Enikö Csukovits, Thierry Pécout, Isabelle Mathieu, Serena Morelli – Europa angioina.
Schedatura e digitalizzazione degli ufficiali attivi nello spazio angioino (secoli XIII-XIV), inserito nel piano quinquennale dell’École Française de Rome e sviluppato con la collaborazione delle università di Angers, Bergamo, Budapest, Moncton, Napoli II, Saint-Étienne.
Negli anni accademici 2011-2012 e 2012-2013 è stato visiting professor presso l’Università di Aix- Marseille.

giovedì 9 marzo 2017

"A capo coperto", presentazione a Lugo (RA)

Venerdì 10 marzo 2017 alle ore 17,00, nella Sala Codazzi della Biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” di Lugo Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale e Storia del costume e della moda all'Università di Bologna, presenterà il suo libro "A capo coperto. Storie di donne e di veli" (Bologna, Il Mulino, 2016). Insieme all’autrice interverrà anche l'artista Rosetta Berardi, autrice dell'esposizione "Dietro il volto. L'universale mistero del velo".
Quando si parla di donne velate, subito si pensa allo hijab o agli altri tipi di copertura del capo, o del volto, o dell'intero corpo della donna che sono in uso nel mondo islamico e che, non senza originare polemiche, molte islamiche indossano anche nei Paesi occidentali. Ma la prescrizione alle donne di coprirsi il capo appartiene in pieno anche alla storia dell'Occidente. Il libro cerca di riscoprire le radici di un costume millenario, documentato dalla Bibbia e dalle statue dell'antica Grecia, dai padri della Chiesa, dalle normative medievali, da innumerevoli testimonianze artistiche e letterarie. Il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, così come ogni vedova era tenuta a portare il velo del lutto. Segno di verecondia e modestia, il velo, leggero quanto simbolicamente carico, era però anche un accessorio alla moda, il complemento fondamentale nello sfoggio di lusso ed eleganza, come ancora oggi può essere il foulard griffato.
Parteciperà all'incontro l’assessore comunale alle Pari opportunità e alla Cultura, Anna Giulia Gallegati. L’incontro è a ingresso libero. Per ulteriori informazioni, contattare la Biblioteca comunale “F. Trisi” al numero 0545 38556, email: trisi@comune.lugo.ra.it.

mercoledì 8 marzo 2017

"Scrivere nei monasteri: scriptoria e circolazione libraria nell’Europa carolingia"

Sabato 11 marzo 2017 all'Istituto Scalabrini di Bassano del Grappa (VI), alle ore 17.30, si terrà la decima e penultima conferenza del ciclo di incontri "Monaci dal Tardoantico ai Carolingi" organizzato dal Centro di Studi Medievali "Ponzio di Cluny".
Andrea Puglia interverrà sul tema: "Scrivere nei monasteri: scriptoria e circolazione libraria nell’Europa carolingia".
Con la relazione, si intende descrivere il ruolo delle fondazioni monastiche nella renovatio carolingia della cultura e nella trasmissione dei testi antichi. Il filo conduttore della relazione è l’analisi dei manoscritti della tradizione carolingia, attraverso i quali si metteranno a fuoco i principali problemi relativi alla storia della cultura altomedievale all’affermazione dell’ideologia regia carolingia. Pertanto, sarà il manoscritto, l’oggetto materiale vettore della trasmissione dei testi, che occuperà la maggior parte del tempo, e in particolare il manoscritto prodotto negli scriptoria dei monasteri. Le aree oggetto della relazione sono soprattutto l’Italia Settentrionale, la valle della Loira e le fondazioni dell’Alamannia e della Francia Orientalis (l’odierna Germania). La cronologia, invece, va dalla presa del potere di Carlo in Italia fino alla fine del secolo IX, con particolare riferimento alla renovatio culturale messa in atto da Carlo Magno.
Andrea Puglia, Laureato in Lettere con indirizzo storico-medievistico all’Università di Pisa, ottiene il dottorato di ricerca in Storia Medievale all’Università di Milano con una tesi sulla Marca di Tuscia nei secoli IX-XII. Nel 2009-2012 frequenta la scuola di dottorato in Paleografia e Scienze del Libro all’Università di Siena, sede di Arezzo. Le sue ricerche principali si concentrano sulla storia politica e istituzionale della Toscana e del Regnum italiae; sulla cronachistica toscana del Due-Trecento e, negli ultimi cinque anni, sulla documentazione vescovile e sulla produzione libraria nelle diocesi di Pisa e Lucca. Autore di volumi sulla marca di Tuscia e sul Regnum Italie nel secolo X, è impegnato nella redazione di un libro sulla storia del libro manoscritto e nella redazione di un atlante grafico della Toscana nel Duecento.

martedì 7 marzo 2017

"Le cronache medievali di Giacomo Malvezzi" presentazione a Milano

Venerdì 10 marzo 2017, alle ore 18,00 l’Associazione Italia Medievale e Urban Center sono lieti di invitarvi alla presentazione del libro a cura di Gabriele ArchettiLe cronache medievali di Giacomo Malvezzi” (Studium Edizioni, 2015) che si terrà presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12 a Milano con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Intervengono Gabriele Archetti e Roberto Greci.
L’edizione delle “Cronache medievali” di Giacomo Malvezzi, redatta ai primi del Quattrocento dal medico e umanista bresciano, è la prima “storia” di Brescia che narra in forma di cronaca le glorie urbane e dei suoi cittadini. Cose vere e cose inventate si snodano dai tempi più remoti sino al 1332 quando, con l’avvento della signoria scaligera, l’autore interrompe repentinamente la sua esposizione. Tra i rimandi storici e esornativi è soprattutto la “Storia dei longobardi” di Paolo Diacono a fungere da modello per le riprese letterarie, descrivere gli avvenimenti e costruire il profilo di personaggi. Ne risulta un contrastato affresco che unisce l’intento retorico alle ragioni educative, diventando essenziale per la comprensione dell’identità e della crescita della civiltà longobarda-lombarda, ossia italiana, per esprimerci con le parole del cronista.
Gabriele Archetti, nato nel 1963, è docente di “Storia medievale” nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e di “Complementi di storia della Chiesa” presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose del medesimo Ateneo; è membro del Consiglio scientifico delle edizioni Studium di Roma; dirige il Centro italiano di studi longobardi, legato alla rete del sito Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”; è conservatore del Museo Giovanni Piamarta (Brescia); collabora con numerose riviste di scienze storiche, di cui è membro del Comitato di redazione (Annali di storia moderna e contemporanea, Brixia sacra. Memorie storiche della diocesi di Brescia, Civiltà bresciana), e di centri culturali e di ricerca, fra cui l’Istituto internazionale Paolo VI di Concesio, la Fondazione Brescia Musei, la Fondazione Civiltà Bresciana, il Laboratorio internazionale di storia agraria di Montalcino, il Distretto culturale della Valle Sabbia, la Fondazione Cogeme, il Gruppo studi orionini. Attento alle dinamiche religiose, socio-economiche ed istituzionali dell’Europa medievale, con particolare riguardo al mondo monastico, ha al suo attivo circa trecento pubblicazioni tra monografie, saggi e contributi scientifici, pubblicati sia in Italia che all’estero.

lunedì 6 marzo 2017

Donne del Medioevo: dall’imperatrice al medico, dalla biografa alla combattente

Si intitola “Donne del Medioevo: dall’imperatrice al medico, dalla biografa alla combattente” la conferenza di Dalia Tinè, membro dell’associazione culturale “Compagnia della spada e della croce”, che si terrà martedì 7 marzo 2017 alle ore 21,00, presso Palazzo Ferrari Ardicini, sede municipale, nella sala consiliare del Comune di Gozzano (NO). Organizzano il comune in collaborazione con la gipsoteca “P. Sacchi”e la biblioteca pubblica “A. Mazzetti”.

domenica 5 marzo 2017

Il giudice Albertano e il caso della scala senza fine

Venerdì 10 marzo 2017 alle ore 20,30 a Palazzo Fenaroli di Rudiano (BS) Enrico Giustacchini, intervistato dall'inviato del Giornale di Brescia Enrico Mirani, presenta in prima assoluta "Il giudice Albertano e il caso della scala senza fine", il suo nuovo romanzo con protagonista il giudice Albertano, ambientato nella Rudiano del XIII secolo.
Introduce il sindaco Alfredo Bonetti. Letture di Andrea Deni Giustacchini. Con la partecipazione straordinaria della Schola Gregoriana Santa Cecilia diretta da Giuseppe Fusari. L'ingresso è libero.

sabato 4 marzo 2017

Cattedrale di Fidenza (PR): le visite sui ponteggi, un evento da non perdere

Ultimati i lavori di restauro nella facciata della Cattedrale di Fidenza, celebre per le sculture di Benedetto Antelami, ritornano le visite guidate straordinarie sui ponteggi. Per sei domeniche sarà possibile ammirare da vicino capolavori dell’arte romanica, tra cui spiccano le “Storie di San Donnino”.
Le visite, che avranno inizio domenica 5 marzo 2017 e si concluderanno domenica 9 aprile 2017, si svolgono la domenica con quattro turni giornalieri (alle 9.30 – 10.30 – 15.30 – 16.30) della durata di circa un’ora, a gruppi di max. 20 persone per turno. Si inizia la visita a terra con guide specializzate che illustrano i rilievi della facciata avvalendosi del velario che li riproduce. Il punto culminante della visita, a tu per tu con le opere d’arte, è la salita ai ponteggi, dopo avere indossato il casco di protezione.
Per partecipare è d’obbligo la prenotazione allo IAT-R Casa Cremonini (Tel. 0524.83377 - Email: iat.fidenza@terrediverdi.it). Il costo del biglietto è di € 7, valido per la salita ai ponteggi e l’ingresso al Museo del Duomo (quest’ultimo utilizzabile anche in data successiva entro l’anno in corso).

venerdì 3 marzo 2017

Ricerche sul castello dei Del Carretto di Cairo Montenotte

Sopra la città di Cairo sono ben visibili i resti del castello di origine medievale che Marta Bagnasco illustrerà con una conferenza dal titolo Ricerche sul castello dei Del Carretto di Cairo Montenotte venerdì 3 marzo 2017, con inizio alle ore 17.30, nel Salone di Storia Patria in via Pia 14/4 a Savona.
Del castello di Cairo sono rimasti ancora evidenti resti al di sopra della città della valle Bormida savonese: Nino Lamboglia ne I Monumenti Medioevali della Liguria di Ponente scriveva già numerosi decenni or sono della presenza in valle di una vera e propria “rete di castelli”.
Tale rete era costituita da quelli che, in occasione di un convegno storico svoltosi a Carcare e intitolato Le strutture del territorio tra Piemonte e Liguria dal X al XVIII secolo, Carlo Varaldo definì “castelli strategici”, fortemente legati, tanto nel Savonese quanto nella Valbormida, alla necessità dei signori locali di affermazione sul territorio e di controllo delle vie di comunicazione. Il sito di Cairo del castello dei Del Carretto e le sue strutture materiali sono inserite in questa rete di castelli strategici ed hanno vissuto diverse fasi di frequentazione.
La relazione di Marta Bagnasco mira a ricostruire e contestualizzare il sito archeologico cairese attraverso l’analisi delle fonti note ma soprattutto attraverso lo studio delle architetture presenti.