giovedì 7 febbraio 2013

In Bertoliana l'antico diventa digitale

Erbario

Manoscritto cartaceo, sec. XV seconda metà, ms. 362, c. 22r

La Bertoliana di Vicenza ha intrapreso l'autostrada digitale col catalogo di titoli interamente on line ed ora aggiunge il trasferimento di fondi fotografici e dei primi manoscritti su carta e membrana. Ne custodisce circa 3600: per cominciare ne ha scelti 18 in buone condizioni di età medievale e post medievale. Li ha fatti fotografare e trasferire sul web: 5 mila pagine miniate sono a disposizione di tutti. A partire dai due più antichi: un salterio del 1150 forse del convento francescano di San Biagio; e un vangelo di Giovanni, copiato tra il 1150 e la fine del XII secolo, con miniature ispirate a fiori e animali, appartenuto questo con certezza al convento vicentino di San Biagio e salvato dalle distruzioni napoleoniche. Ma ci sono anche un elegante trittico di autori latini (Tibullo, Catullo e Properzio) del 1460 appartenuto a Giovanni Maria Bertolo, la cui raccolta ha determinato la nascita della biblioteca Bertoliana; e una copia della Commedia di Alighieri con i Capitoli di Iacopo Alighieri del 1395. E poi ancora un erbario, una vita di San Girolamo, messali, letteratura classica, un trattato notarile. Il tutto è visibile sul sito del Comune di Vicenza (www.comune.vicenza.it/bibliotecadigitale) in attesa dell'indicizzazione - a breve - sul sito www.bibliotecabertoliana.it.

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