sabato 3 maggio 2014

Come le comunità nei territori di Matilde di Canossa separarono la terra dalle acque

Sabato  10 maggio 2014 alle ore 15.30 al castello di Bianello l'Associazione Amici di Matilde di Canossa e del castello di Bianello con il patrocinio del Comune di Quattro Castella (RE), promuove un incontro sul tema "Le acque, il territorio e le nostre comunità. Come le nostre comunità nei territori di Matilde di Canossa separarono la terra dalle acque".
Con una locuzione famosa, Carlo Cattaneo definì il nostro territorio di pianura una "patria artificiale". Artificiale perchè costruita dall'uomo in duemilacinquecento anni di lavoro: dall'elevazione di argini, all'escavazione di canali, a opere idrauliche sempre più grandi, a bonifiche di territori sempre più estesi, in un costante, impegnativo confronto delle nostre comunità con le acque. Un lavoro estenuante premiato con chiare vittorie sul campo ma anche segnato da dolorose sconfitte, dove sempre comunque, è possibile riconoscere il protagonismo di migliaia di uomini che con il loro lavoro continuo hanno, nei secoli, disegnato il nostro territorio, lasciandoci in eredità, oltre ad un'immensa rete di opere idrauliche, un valore oggi più che mai valido e prezioso. Fondamentale il contributo dei Canossa e dei monaci benedettini nel Medioevo che ci hanno consegnato l'impegno comune di salvaguardare, proteggere e migliorare ancora oggi il nostro territorio artificiale, fragile, ma così bello.
Compito dell'incontro è illustrare questo secolare impegno attraverso le immagini e le parole di Emilio Bertolini, già presidente del Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza, di Marzio Dall’Acqua, storico, di Vito Fiordaligi, ingegnere idraulico e Giovanna Iori, docente e ricercatrice.

2 commenti:

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  2. Per vedere un altro magnifico esempio delle opere di bonifica dei monaci benedettini, vi segnalo il complesso abbaziale di Pomposa, dal cui campanile si può ammirare il parco del delta del Po.

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