lunedì 18 gennaio 2016

Lectio magistralis su Boemondo I d'Altavilla

Boemondo e il Patriarca Daimberto in navigazione verso la Puglia
Sarà dedicata a Boemondo I d’Altavilla, Signore di Taranto la conversazione che lunedì 18 gennaio 2016 terrà il professor Cosimo Damiano Fonseca, nell’ambito del Festival della Memoria, promosso dal sindaco Ippazio Stefàno, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale. Appuntamento alle ore 10.00, nella Sala degli Specchi del Palazzo di Città, alla presenza delle massime autorità cittadine e con la partecipazione di rappresentanze di docenti e studenti degli Istituti superiori Archita, Aristosseno, Maria Pia, Archimede.
La lectio magistralis dell’illustre Accademico dei Lincei, già rettore dell’Università della Basilicata e uno dei massimi storici del medioevo a livello internazionale, sarà preceduta, alle 9.00, dalla cerimonia di intitolazione a Boemondo I d'Altavilla, della rotatoria sita tra via Costantinopoli – via Porto Mercantile e viale Duca d' Aosta (nei pressi della Stazione Ferroviaria); nello spazio verde della rotatoria sarà apposta una targa marmorea a ricordo dell'antico Signore di Taranto. Per l’occasione si svolgerà un breve momento celebrativo, alla presenza del sindaco Ippazio Stefàno, dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Mino Ianne e del professor Fonseca e con la partecipazione di studenti dell’Istituto superiore “Archimede”, vestiti in abiti d’epoca e di scolaresche della scuola Primaria Consiglio dell’I.C. Galilei.
“Boemondo – ha dichiarato l’assessore Mino Ianne – va visto come esempio dell’incontro fecondo tra l’Occidente cristiano e l’Oriente musulmano, tra i quali, nel medioevo, non ci fu solo scontro armato, ma anche dialogo culturale. La superficiale conoscenza storica ha dato risalto al confronto armato ma, in realtà, ben più significativa e carica di conseguenze è stata la reciproca conoscenza delle culture. Ed è soprattutto in questa prospettiva che va visto e compreso il celebre Signore di Taranto”.
Boemondo, figlio primogenito di Roberto il Guiscardo, Duca di Puglia e di Calabria, fu una tra le più importanti figure di condottiero dell' XI secolo; alla morte del padre, ereditò alcuni possedimenti intorno a Taranto e, quando il Papa Urbano II bandì la prima crociata, non esitò a collaborare alla costituzione di una lega allo scopo di liberare dai musulmani la Terra Santa. La sua principale impresa fu la conquista e poi la difesa di Antiochia, con la sconfitta “miracolosa” dell'esercito musulmano e, come vuole la leggenda, con la scoperta, sotto la Cattedrale di San Pietro in quella città, della lancia che aveva trafitto il costato di Cristo sulla croce. Oltre alle sue imprese militari in Terra Santa, per le quali poté fregiarsi anche del titolo di Principe di Antiochia, Boemondo fu quindi il primo “Principe di Taranto”, titolo che poi ereditò suo figlio Boemondo, unico nato dal suo matrimonio con Costanza, figlia di Filippo I, re di Francia. Per tali motivi, per il rilievo storico e culturale della sua figura, l’amministrazione comunale, grazie alla lectio del professor Fonseca, ha ritenuto doveroso rendere omaggio a questa importante figura della storia di Taranto, tramite la quale si comprende anche il ruolo mediterraneo ed europeo svolto dalla Signoria tarantina e dal territorio pugliese nelle vicende legate alla prima crociata.

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