domenica 10 gennaio 2016

Presentazione dell'edizione digitale del Codice Pelavicino a Sarzana (SP)

Il "Codice Pelavicino", uno dei più importanti documenti della storia medievale italiana, avrà presto un'edizione completa digitale, e potrà essere consultato liberamente sul web con il corredo di un ampio apparato di note e di rimandi. Giunge così a compimento un progetto, concepito in origine con tecniche molto diverse da quelle attuali (la microfilmatura), che l'allora vescovo Giovanni Costantini e il capitolo della cattedrale di Sarzana avevano avviato e sostenuto sin dai primi anni Quaranta e a cui si applicò poi a lungo il professor Geo Pistarino.
Il progetto attuale, coordinato dalla studiosa spezzina Enrica Salvatori, docente di Storia medievale all'Università di Pisa e direttrice del laboratorio di cultura digitale, è ora in corso, e, per la parte già disponibile, verrà presentato ufficialmente a Sarzana (SP) sabato 16 gennaio 2016 dalle ore 10.00, nel salone dell'episcopio, in via Mazzini, 78. L'attuale presidente del capitolo monsignor Piero Barbieri presenterà l'iniziativa e, a sua volta, la professoressa Salvatori illustrerà lo stato dell'arte nella digitalizzazione dell'opera. A questo importante evento sarà presente il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti e saranno inoltre presenti, con le autorità locali, i componenti del comitato scientifico nominato dal capitolo, ente proprietario dell'opera, a sua volta conservata presso la biblioteca del seminario: Franco Bonatti, monsignor Paolo Cabano, Paolo Cherubini, Giancarlo Garfagnini, Antonio Manfredi.
Il Codice, che contiene importanti testi medievali tra cui il "Liber Iurium" della Chiesa di Luni, risale all'epoca di Enrico da Fucecchio, vescovo di Luni dal 1273 al 1289. Il nome di "Pelavicino" deriva da una piccola parte del codice stesso, il cosìddetto "Liber Magister", compilato in origine al tempo di Uberto Pelavicino, vicario in Lunigiana dell'imperatore Federico II. L'edizione digitale consentirà agli studiosi e al pubblico un'adeguata fruizione dell'opera salvaguardando appieno lo stato di conservazione dell'originale cartaceo.

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