domenica 1 luglio 2018

Giostre e tornei: la guerra per gioco

Lunedì 2 luglio 2018 alle ore 20.30 all’ex Opificio Cruto in Via Mateotti, 2 a Alpignano (TO) ci sarà una conferenza sulle giostre e i tornei medievali con l’intervento di Livio Secco, esperto di storia militare e scienza delle armi e docente di oplologia e polemologia. Sarà una conferenza sul significato delle giostre e dei tornei in tempo di pace, spettacolo per la gente e allenamento per i soldati. Furono eventi che contraddistinsero l'epoca Medievale e Rinascimentale e nell'immaginario collettivo tuttora la caratterizzano moltissimo con le gesta di cavalieri corazzati che duellano a cavallo o appiedati alla ricerca di fama, onore e prestigio.
L'ingresso è libero e gratuito e potranno partecipare tutti coloro che ritengono l'argomento di loro gradimento e di loro interesse. BAMBINI E RAGAZZI SONO I BENVENUTI. L’armatura potrà essere vista e toccata in ogni sua parte durante tutto l’incontro.
Dopo averne specificato lo sviluppo e l'evoluzione storica, nella serata verranno esaminate le armi che i contendenti utilizzavano nelle sfide a squadra o individuali. La prima arma ovviamente è la lancia, evidenziata da una cinematografia non sempre cronologica e corretta, poi la spada, infine il mazzafrusto e la mazza flangiata. Sebbene vietati per la loro altissima pericolosità, vengono presentati anche alcune tipologie di pugnali perché interessanti sui campi di battaglia. Si passa poi alla disamina delle protezioni passive del cavaliere con la presentazione delle armature da giostra che derivano inizialmente da quelle di guerra per poi pesantemente specializzarsi. Assistiamo graficamente alla vestizione del re di Polonia Sigismondo II preso ad esempio per un'armatura qualitativamente superiore ancora oggi conservata.
Di seguito si passa alla protezioni passive dei cavalli distinguendone la gualdrappa dalla bardatura e quindi le testiere a vista oppure cieche specifiche per le giostre in lizza. Non si può ovviamente evitare di accennare ai compiti degli araldi e a quelli degli arbitri che all’epoca devono gestire le sfide sempre più importanti e spettacolari e che richiamavano un folto e competente pubblico da ogni parte d'Europa.
L’incontro si conclude esaminando i punteggi e le penalità che venivano attribuite dagli arbitri ai campioni a seconda delle azioni corrette e scorrette che vedevano svolgersi sul campo chiuso.
Il finale è ovviamente dedicato all'opposizione che la Chiesa faceva ufficialmente ma inutilmente contro questo fenomeno culturale e sociale.
Sarà presente all’incontro anche un cavaliere in armatura per far vedere il maneggio della spada ad una mano e mezza e far toccare dal vivo il cavaliere e i materiali.
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