mercoledì 29 gennaio 2020

Federico II di Svevia a Vercelli

Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 18,00 presso la Libreria dell'Arca in Via Galileo Ferrari, 17 a Vercelli lo scrittore e giornalista Marco Brando presenta il suo libro ""L'imperatore nel suo labirinto. Usi, abusi e riusi del mito di Federico II di Svevia" (Tessere editore, Firenze 2019).
Interverrà: Antonella Bertolino, professoressa di Lettere e Storia a Vercelli.
Federico II di Svevia è stato ospite due volte di Vercelli: uno dei soggiorni durò quasi tre mesi (ottobre 1248 - inizio di gennaio 1249). Capitò dopo la sua campagna militare contro il marchese Bonifacio II di Monferrato e alcuni Comuni della Val Padana occidentale, inclusa Vercelli (che era diventata federiciana nel 1238), passati con i nemici guelfi. Nel mese di ottobre i ghibellini vercellesi fecero entrare in città la cavalleria di Pavia, fedele alleata dell'impero; poi arrivò lo stesso imperatore. Fra i molti potenti che lo raggiunsero, per rendergli omaggio, c'era lo stesso Bonifacio, tornato di corsa dalla sua parte. Federico II, durante la permanenza in città, gratificò i suoi alleati. Anche il marchese, tornato all'ovile, ricevette un dono: gli concesse la fortezza di Verrua, tolta al vescovo vercellese dopo il tradimento.
Sono passati quasi 8 secoli da allora. Tuttavia, nonostante le centinaia di anni trascorsi da allora, l'imperatore Federico II di Svevia ancor oggi viene celebrato o calunniato, in Italia e non solo. Rimosso il personaggio storico, se ne è fatto un mito da usare a piacimento, fino a stravolgere o negare la storia. Con le armi del cronista e le doti del narratore, Marco Brando, giornalista e scrittore, indaga il "leader" del Sacro Romano Impero e l'impiego ideologico della sua immagine. Soprattutto in Puglia, dove è assurto a idolo, trasformato in icona commerciale. Poi nel resto del Sud, nel Centro-Nord d'Italia e nei Paesi di cultura tedesca; quindi in Medio Oriente e Nord Africa, nei Paesi con matrice musulmana.
Dal libro emergono le false raffigurazioni del Medioevo, impiegate per demonizzare il passato e rassicurarsi sul presente. Il puzzle si compone e svela usi e abusi dell'imperatore, gli antichi debiti e pregiudizi nei confronti della cultura islamica, la ferita che lacera in due l'Italia.
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