martedì 25 giugno 2019

Stregoneria: crimine femminile a Viterbo

Martedì 25 giugno 2019 alle ore 21,00 in Piazza del Gesù a Viterbo, nell'ambito dell'Ombre Festival, Monia Montechiarini presenta il suo saggio "Stregoneria: crimine femminile" (Penne & Papiri, 2018).
Il saggio è un’indagine storica sui verbali di processi, realmente avvenuti tra il Medioevo e l’Età moderna contro donne accusate di stregoneria ed eresia. Processi al femminile, dove catene interminabili di accusatrici, testimoni e imputate, sono tutte donne. L’esame degli atti fa emergere scene del crimine misteriose e fatti raggelanti. Sul principale processo ai danni di Prudentia, una donna sospettata di essere un particolare tipo di strega che succhia il sangue dei bambini nella Blera del 1588, si innestano tanti casi giudiziari dell’area viterbese a confronto con altri Italiani e Europei, soprattutto scozzesi. Abigail, Nicolosa della Dalmazia, la nobile Eleanor, hanno tutte compiuto “scelleratezze ed altri crimini” come citano gli atti. Confrontando i dati, l’autrice ipotizza soluzioni per i delitti rimasti irrisolti, superando i luoghi comuni. Delle protagoniste sappiamo i nomi, i lavori, il carattere: elementi utili per ricostruire il profilo criminale delle streghe; conosciamo anche i luoghi delle ispezioni dove erano nascoste erbe, polveri color rosso, spilli, veleni e strumenti del mestiere con cui ingannavano i giudici.
Nel testo vengono illustrate le origini del fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne, con l’arrivo del patto col demonio e del celebre manuale degli Inquisitori, il Malleus Maleficarum, essa giunge a rinnegare il battesimo, trasformarsi e volare.
L’autrice svelerà i veri motivi nascosti dietro alle accuse contro donne in possesso di certi “rimedi”, dove i verbali mescolano elementi mitologici di dee e sirene. Il testo vuole ridare voce alle accusate, la cui reputazione fu messa in discussione da vicini di casa e amici che addebitarono loro epidemie, morti premature e tempeste.

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