venerdì 13 marzo 2015

“Il Castello eugubino di Carbonana e i suoi signori (secoli XII – XVIII)” presentato a Gubbio (PG)

Mercoledì 18 marzo 2015 alle ore 17.30, nella Sala Trecentesca del Palazzo Pretorio di Gubbio (PG), si terrà la presentazione del volume “Il Castello eugubino di Carbonana e i suoi signori (secoli XII – XVIII)" di cui sono autori Sonia Merli e Sandro Tiberini.
La pubblicazione, a cura degli attuali proprietari del prestigioso maniero Daniel Bellemare e Kosta Makrisopoulos, è frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca condotto dagli studiosi presso gli archivi eugubini, l’Archivio Segreto Vaticano, gli Archivi Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, gli Archivi di Stato di Perugia, Pisa e Venezia, consentendo così di mettere in luce le complesse vicende legate alla storia dell’antico fortilizio, situato a 10 chilometri da Gubbio lungo l’asse viario di collegamento verso Umbertide. Dopo il saluto del sindaco Filippo Mario Stirati a nome dell’amministrazione comunale, interverranno i relatori Maria Grazia Nico Ottaviani dell’Università di Perugia, Paola Monacchia della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e Tommaso di Carpegna Falconieri dell’Università degli Studi di Urbino ‘Carlo Bo’. 
Situato in posizione dominante, a 10 chilometri da Gubbio lungo l’asse viario di collegamento verso Umbertide, il castrum Carbonane esisteva come feudo medievale già nel XII secolo, con la funzione di controllare i confini orientali del territorio, dalla parte del fiume Assino. Nel febbraio 1192 papa Celestino III, nel concedere un privilegio a Bentivoglio vescovo di Gubbio, gli attribuì il possesso di alcuni beni, tra i quali il castello di Carbonana. Tra i primi signori figurarono anche i Gabrielli, discendenti di quel Cante che da podestà di Firenze esiliò Dante Alighieri nel 1302. Nei primi decenni del Quattrocento la proprietà di Carbonana passò alla famiglia Porcelli, di fede ghibellina, originaria di Firenze. Il castello passò successivamente in proprietà ai signori Gigli e, successivamente, al dottor Ludovico Staub, medico canadese. Gli attuali proprietari, anch’essi canadesi, hanno seguito personalmente e meticolosamente i lavori di restauro, grazie ai quali è stato possibile dare risalto alle architetture dei diversi corpi di fabbrica, e di risistemazione dell’ampio parco boschivo, che ha un’estensione di circa 20 ettari.

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