domenica 5 maggio 2013

Il Medioevo vicentino sul Web

«Abbiamo un patrimonio, inestimabile. Ce ne siamo resi conto strada facendo, quando abbiamo cominciato a mettere assieme emozioni e materiale». Al computer ora si può compiere un fantastico viaggio nella storia dell'arte vicentina. Viene raccontato in anteprima da Antonio Calgaro, presidente del gruppo archeologico “Bissari”: riporta indietro la barra del tempo fino al Medioevo. Basterà cercare sul sito della Faav o digitare, a partire da oggi “Gli affreschi medievali delle chiesette campestri del Vicentino” per scoprire una serie di dipinti sparsi nella provincia, magari conosciuti a livello locale ma mai fino ad ora messi in rete e raggruppati in una unica pubblicazione. Virtuale certamente, tutta da scrivere dal punto di vista dell'analisi pittorica, ma comprensiva dei 20 tempietti, sugli 83 ancora esistenti, contenenti tali testimonianze. Suddivisa in 5 aree geografiche, la catalogazione offre spunti per visite indimenticabili, anche per la collocazione dei vari manufatti: «Ricordate - cita Calgaro - i versi del Pascoli sulle chiese campestri che erbose hanno le soglie? Non immaginate che cosa si può ammirare partendo dall'emozionante ciclo di affreschi, forse altomedievali, della chiesa di S.Giorgio a Velo d'Astico o da quello della chiesetta di Santa Margherita ad Arcugnano, nei quali si nota la mano di Battista da Vicenza. A proposito un grazie al professor Nordera e ai proprietari o custodi che ci hanno ospitato». Detto degli affreschi di S.Michele a Caldogno e S.Lorenzo a Castelnovo, da ricordare l'Immacolata Concezione di San Vito di Leguzzano, con la Madonna circondata dagli arnesi di lavoro, S.Dionigi a Santorso, le misteriose chiese di S.Martino, a Poleo e a Brogliano, San Giorgio alle Acque a Bassano, S.Vittore a Priabona, S.Pietro in Castelvecchio a Montecchio Precalcino, S.Maria Etiopissa a Vicenza, S.Maiolo a Lumignano, le chiesette romaniche di Zugliano e poi S.Maria a Nanto e S.Vincenzo a Thiene, queste ultime forse le più delicate per la conservazione architettonica. E tra i pittori Marco da Venezia e Michelino da Besozzo, «anche se il sogno è quello di scoprire un giorno una mano giottesca». Come insegnano queste chiese, le vie del Signore sono infinite. Così quelle artistiche.

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