martedì 31 luglio 2018

Il monastero di Bobbio nel Medioevo: storia, archeologia e mito

Al MuSel di Sestri Levante prosegue il ciclo di appuntamenti con la storia e l’archeologia. Mercoledì 1 agosto 2018, alle ore 21,00 (Sala Carlo BO – 1 piano) è in programma la conferenza della professoressa Eleonora Destefanis, archeologa medievista dell’Università del Piemonte Orientale. Tema dell’incontro sono i risultati più recenti delle ricerche storiche e archeologiche dedicate al monastero medievale di Bobbio. “Sappiamo che l’istituzione monastica fondata da San Colombano ha un’importanza straordinaria per l’evangelizzazione e per lo sviluppo economico altomedievale di un territorio veramente ampio – anticipa Fabrizio Benente, docente universitario e direttore del MuSel – Il monastero aveva celle e numerose dipendenze in Maritima, ossia nelle valli del Tigullio, a Caregli, Comorga, Scaona e nella zona degli attuali territori di Sestri, Casarza e Castiglione Chiavarese".
La nota donazione dell’Alpe Adra da parte di Carlo Magno offrì al monastero bobbiese la possibilità di uno sbocco verso il Mar ligure e verso Genova, dove – nel IX secolo – troviamo attiva la chiesa di San Pietro de Porta, ubicata nell’area dell’attuale San Pietro in Banchi. Numerosi studi locali hanno enfatizzato la presenza nel Tigullio altomedievale di monaci e coloni bobbiesi, fino a ipotizzare lo sviluppo di una economia e di una cultura costruttiva locale, strettamente legate al monastero. Sicuramente memoria e tradizione religiosa hanno costruito un legame fortissimo e duraturo nel tempo.
“Eleonora Destefanis è una studiosa molto conosciuta, ed è un piacere ospitarla al Musel – conclude Benente – ha dedicato quasi tutta la sua attività di ricerca alla ricostruzione dei limiti territoriali e della qualità degli insediamenti bobbiesi, ha studiato l’arredo scultoreo del monastero, ha condotto recenti campagne di scavo nella chiesa”.
La conferenza toccherà, quindi, i temi della storia, dell’archeologia e anche del “mito” bobbiese, fornendo aggiornamenti sulle scoperte recenti, dati inediti o poco conosciuti al grande pubblico.

venerdì 27 luglio 2018

La Festa Medievale di Varzi (PV)

Giunti alla nostra QUINTA edizione, non smettiamo di stupirvi!
Anche quest'anno la celebre rievocazione storica si svolgerà su due giornate, sabato 28 e domenica 29 luglio 2018 e sarà ricca di novità.
Due giorni di festa in cui ammirare Varzi come non l'avete mai vista, tra musici, sbandieratori, cavalieri; il tutto in un'atmosfera suggestiva.
Non mancheranno assaggi di prodotti tipici, cene nel borgo, e visite guidate nel centro storico e nella "imperdibile" TORRE DELLE STREGHE.
vi aspettiamo numerosi.
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giovedì 26 luglio 2018

"Palio dei Conti Oliva" XXXV edizione

Nel borgo medievale di Piandimeleto (PU), la nobile famiglia Oliva era solita festeggiare i gloriosi cavalieri al ritorno da valorose battaglie con sontuosi banchetti, spettacoli di saltimbanchi e gare di abilità tra gli arcieri, i quali, dinnanzi al loro Signore si contendevano con fierezza l'ambitissimo Palio.
Ogni anno, l'ultimo sabato e domenica di luglio, si rievocano tali avvenimenti e le vie si popolano di maestri, artigiani, mercanti, musici, artisti e commedianti.
Quest'anno il Palio dei Conti Oliva giunge alla 35°edizione; come consuetudine non mancheranno giullari, musici, falconieri e mangiaspade nel Borgo di Piandimeleto, nel cuore del Montefeltro, a stupire con spettacoli imperdibili.
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mercoledì 25 luglio 2018

C'era una volta Pianisi, incontro e visita guidata

Negli ultimi cinque anni l’insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università del Molise, nell’ambito del Progetto Prope castello Planisi – voluto e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Sant’Elia a Pianisi (CB) – ha condotto ricerche, studi e scavi ed indagini archeologiche nell’agro santeliano, con l’obiettivo di ricostruire e ritracciare le dinamiche insediative di età medievale in questo particolare comparto territoriale.
Nel 2013, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica del Molise, furono effettuate le preliminari attività di ricognizione di superficie e rilievo tutte dirette dal prof. Carlo Ebanista, docente di Archeologia Cristiana al Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione di UniMol.
Ad oggi le indagini – a cui hanno preso parte, da protagonisti principali, anche gli Studenti dei corsi di UniMol sia della laurea triennale in Lettere e Beni culturali e sia della magistrale in Lettere e Storia dell’Arte – per lo più concentrate sull’altura di Pianisi, hanno portato alla luce diverse testimonianze e resti di abitato, con ampi tratti dei muri di sostruzione del terrazzamento superiore del villaggio fortificato, la grande torre, che sovrastava l’abitato dominando l’area circostante, e la chiesa di S. Maria ad Nives con il campanile.
La campagna di scavo, che ha caratterizzato il 2018 e che volge al termine, anche quest’anno ha fatto emergere importanti testimonianze dell’insediamento abbandonato. In particolare le indagini hanno interessato la navata di sinistra della chiesa di Santa Maria ad Nives, di cui è stato rinvenuto l’accesso.​
In tale ambito, mercoledì 25 luglio 2018, alle ore 21.30, a Sant’Elia a Pianisi (CB), in piazza Fontana della Pace è previsto l’incontro con il Direttore dello scavo, prof. Carlo Ebanista, insieme alla sua équipe; giovedì 26 luglio 2018, alle ore 15.00, da Piazza Municipio, il raduno per la visita guidata al sito archeologico.

lunedì 23 luglio 2018

Palermo nel Trecento

La “Palermo nel Trecento” sarà il primo dei cinquanta appuntamenti estivi dell’iniziativa “Notti di BCsicilia”. L’evento, organizzato da BCsicilia in collaborazione con Dedalus ed il patrocinio dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, punta a far conoscere e valorizzare il territorio isolano.
L’ampio programma prevede visite guidate, musica, conversazioni, proiezioni, letture, mostri, presentazioni di libri e degustazioni. Il tutto inizierà lunedì 23 luglio per chiudersi il 3 settembre 2018.
Il primo evento in calendario, “Palermo nel Trecento” si terrà lunedì 23 luglio 2018 alle 21,30. L’appuntamento sarà davanti palazzo Sclafani in piazza S. Giovanni Decollato a Palermo.
Durante la passeggiata saranno affrontati i temi salienti dell’architettura religiosa e civile della Palermo del ‘300. Dagli hosteria delle grandi famiglie feudali, tra cui i Chiaramonte e gli Sclafani, alle chiese conventuali sino alle torri civiche, con un particolare accento a tutte quel patrimonio edilizio “minore’” in ombra, segno eloquente delle capacità costruttive degli architetti locali del XIV secolo.
Il percorso oltre a porre l’attenzione sui grandi complessi monumentali della Palermo del ‘300 quali palazzo Sclafani, palazzo Steri, Palazzo Artale e la chiesa di San Francesco, punterà i riflettori anche su una serie di edifici medievali inglobati in strutture di periodo successivo, tra cui torre Busuemi in palazzo Federico, palazzo Santamarina, palazzo Vanni e palazzo Cefalá.
Il palazzo Sclafani costruito attorno al 1330 mostra chiare influenze normanne nella decorazione ad intarsi del prospetto così come l’edificio Steri, antica dimora dei Chiaramonte, poi sede del tribunale dell’Inquisizione. La torre Busuemi, inglobata all’interno del barocco palazzo Federico mostra una bifora trecentesca su uno dei fronti mentre il palazzo Santamarina presenta un prospetto aperto in una serie di finestre a bifora tamponate e la tipica colonna angolare nel cantonale.
Tracce cospicue sono evidenti anche in uno dei prospetti di palazzo Vanni e nella facciata di palazzo Cefalá in via Alloro, aperto in una serie di finestre medievali, adorne di tarsie marmoree e di colonnine centrali. Un XIV secolo quello palermitano ricco di tendenze: dai riferimenti locali del periodo aureo normanno alle innovazioni del gotico continentale.
Per informazioni: Tel. 091.8112571 – 346.8241076. Email: segreteria@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia. Twitter: BCsicilia.

sabato 21 luglio 2018

MeMuFest, Medieval Music Festival a Giarratana (RG)

Tutto è pronto a Giarratana (RG) per la terza edizione del MeMu Fest, l’unica festa medievale della provincia iblea che prenderà il via sabato 21 luglio 2018 a partire dalle ore 18,00.
Il festival, organizzato dall’associazione Tamburi di Giarratana, presieduta da Giuseppe Buscema, porterà tra le strade del centro montano, giocolieri, combattenti, figuranti, suonatori, danzatori che saranno l’anima del lungo corteo storico che colorerà il comune ibleo di un fascino senza tempo.
Anche le piazze accoglieranno le esibizioni delle dieci associazioni partecipanti. Il cuore del festival sarà, come sempre, il Parco dei Settimo che in questa edizione si riempirà delle musicalità originali e divertenti della band ragusana Baciamolemani. L’atteso concerto è in programma a partire dalle ore 22,00.
Il Parco dei Settimo sarà anche il luogo perfetto dove rivivere l’atmosfera medievale. Qui tra scenografie allestite con cura, esibizioni delle associazioni, mercatini di artigianato locale e stand per degustazioni gastronomiche, ogni cosa riporterà i visitatori indietro nel tempo per assaporare la bellezza di antichi riti e sapori.
Giarratana, nella lunga notte del 21 luglio, si vestirà di un fascino inimitabile, fatto di tradizioni, leggende e usanze di un’epoca lontana, ma che suscita sempre grande interesse.
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martedì 17 luglio 2018

L’Appia sbarrata. Le porte di Posterula a Terracina

Mercoledì 18 luglio 2018, alle ore 21.00, nell’ambito dell’iniziativa del WWF Litorale Pontino denominata “Estate dei libri alla Rimembranza”, sarà presentato il nuovo saggio di Rosario Malizia "L’Appia sbarrata. Le porte di Posterula a Terracina", quarto fascicolo della collana “Regina Viarum” pubblicata da BookCart Editore.
Questa volta l’argomento dello studio riguarda l’importante scoperta, avvenuta alcuni anni fa durante i lavori di ristrutturazione di un ristorante in Via Posterula, di due porte della cinta muraria di Terracina bassa: la prima, dell’inizio del V sec. d.C., è l’antica Porta Romana inferiore che, inglobata alla fine del ‘700 nell’odierno Palazzo Cardinali, era stata data per scomparsa dalla bibliografia locale; la seconda porta, fino ad ora del tutto sconosciuta, va invece identificata in un ingresso medievale al quartiere di Posterula realizzato in sostituzione di quello tardo-antico, ostruito dopo l’abbandono del tratto inferiore dell’Appia, che risultò pertanto sbarrato e inutilizzato.
Con questo studio, impostato su un’accurata indagine archeologica e storica che ha tenuto conto anche della documentazione iconografica e archivistica disponibile, è stato quindi possibile ottenere una migliore comprensione di una zona poco nota della città antica, che oggi risulta purtroppo in uno stato di profondo degrado nonostante la rilevante valenza monumentale e paesaggistica: fra gli scopi del nuovo saggio c’è, pertanto, anche l’esigenza di richiamare l’attenzione pubblica sulla necessità di recuperare e valorizzare, sul piano culturale e turistico, tale zona proprio in considerazione della sua millenaria funzione urbanistica di collegamento strategico fra la parte alta e quella bassa di Terracina.

domenica 15 luglio 2018

Ponti medievali e mulattiere lungo le vie dell’acqua

Domenica 15 luglio 2018 "Ponti medievali e mulattiere lungo le vie dell’acqua", nei borghi del Pratomagno. Escursione guidata tra il mulino ed il ponte romanico di Buiano e gli antichi borghi di San Clemente in Valle e Poggio di Loro. Ritrovo davanti alla chiesa di San Clemente in Valle alle ore 9:15, partenza ore 9:30; seguirà pranzo (costo 15 euro) con prodotti e ricette della tradizione alla “Sagra della Ribollita” a San Clemente in Valle.
Escursione gratuita a numero chiuso, prenotazione ad Alcedo Ambiente (info@alcedoambiente.com).

venerdì 13 luglio 2018

Percorso Enogastronomico Medievale e Corteggio Storico

Sabato 14 e domenica 15 luglio 2018 Chiusi della Verna (AR) e il Santuario francescano della Verna faranno da sfondo a due appuntamenti all’insegna delle tradizioni locali e storiche di questo antico territorio.
Il centro storico del paese si animerà in un’atmosfera tipicamente medievale.
L’antefatto storico risale all’8 maggio del 1213 quando, presso il castello di San Leo nel Montefeltro, Francesco d’Assisi ebbe modo di incontrare il Conte Orlando Cattani del castello di Chiusi in Casentino. Proprio in quell’occasione il Conte, colpito dal fascino del fraticello, gli propose di consegnarli in dono il Monte della Verna, se lo avesse accettato.
Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a’ tuoi compagni per salute dell’anima mia.
La rievocazione, che il Gruppo Storico della Proloco locale organizza ormai da molto tempo, ricorda il viaggio che il Conte Orlando Cattani, signore di Chiusi in Casentino, fece nel 1214 con il suo seguito, dal suo castello, di cui oggi rimangono le vestigia, alla foresta della Verna per far dono del monte dove, nel frattempo, Francesco d’Assisi era salito per la prima volta a raccogliersi, pregare e fare penitenza. “Per gli amici ed i nemici questo monte era il mio vessillo, ora è tuo…E nelle tue mani questo vessillo sarà visto e portato molto più lontano, fino al limitare del mondo”.
Due manifestazioni, quelle del 14 e 15 luglio che fondono insieme tradizioni enogastronomiche locali e vita medievale da una parte, importante memorie e tracce di un passato storico dall’altra.
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giovedì 12 luglio 2018

"Aspettando.. Viaggio nel Medioevo" a Finalborgo (SV)

Venerdi 13 luglio 2018 per la prima volta la Fortezza di San Giovanni a Finalborgo (SV) ospiterà la manifestazione “Aspettando il viaggio nel Medioevo”, anteprima del noto evento internazionale “Viaggio nel Medioevo” che quest’anno sarà in programma a Finalborgo dal 23 al 26 agosto e si fregerà del logo “2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale #EuropeForCulture”, prezioso riconoscimento ottenuto dal Ministero dei Beni Culturali.
Grazie al patrocinio del Polo Museale della Liguria e del Comune di Finale Ligure, il Centro Storico del Finale potrà realizzare questa edizione della manifestazione d’apertura della stagione, proprio nella fortezza sopra Finalborgo, riaperta finalmente al pubblico. Oltre alle spettacolari esibizioni degli artisti in programma, impagabile la possibilità di osservare il borgo e le valli finalesi da una prospettiva unica.
Alle 20,30 dal Lungomare di Finalmarina partirà la tradizionale sfilata storica in abiti quattrocenteschi. Il Corteggio Storico arriverà alla Fortezza San Giovanni alle 21,30 circa, per dare l’inizio agli spettacoli con l’apertura ufficiale della manifestazione. Già dalle ore 19,00 la zona attorno al Forte sarà presidiata da soldati accampati e all’interno del San Giovanni saranno aperte le taverne dove i più pigri potranno già dal tardo pomeriggio degustare bevande e piatti d’altri tempi.
Attraversare i portoni della Fortezza San Giovanni sarà come varcare una porta del tempo.
Spettacoli di Spada, con la “Compagnia del Leone”, giochi di bandiera degli Sbandieratori di
Oglianico, caroselli di tamburi con i Tamburini Marchionali giunti al seguito del Marchese Giovanni del Carretto. Saranno presenti anche i notissimi Sonagli di Tagatam al quale è affidata la colonna sonora dal vivo della magica serata. Scorribande e follie dei figuranti-attori del Laboratorio Teatrale Medievale Viv’Arte Italia, evoluzioni di fuoco con i Focus Magistri e dulcis in fundo i divertenti e coinvolgenti spettacoli con Monaldo Istrio lo Giullare. Il tutto gustando nelle taverne prelibatezze dal sapore medievale annaffiate dal magico “ippocrasso”.
Nel 40° anniversario dell’associazione culturale “Centro Storico del Finale”, la manifestazione d’apertura della stagione inizierà proprio con il Corteggio Storico da Finalmarina, lo stesso evento che nel 1978 ha visto per la prima volta, giovani e meno giovani finalesi indossare abiti medievali.
Spettacoli, sfilate, rievocazione e divertimento popolare, accostate alla cultura e ai luoghi straordinari della nostra storia, sono la consueta ricetta del Centro Storico del Finale; un semplice e straordinario mezzo di comunicazione per far conoscere la storia del nostro territorio.

mercoledì 11 luglio 2018

La Tavola di Bisanzio 2018


Il Comune di Baiso (RE) e l'Associazione Tavola di Bisanzio hanno organizzato anche questo anno la manifestazione rievocativa dell'estate: "La Tavola di Bisanzio 2018" che avrà luogo sabato 14 dalle 16,00 alle 24,00 e domenica 15 luglio dalle 9,00 alle 23,00.
La Tavola di Bisanzio è un evento culturale che, partendo dalla geografia e dalla storia di questo territorio, ne raccoglie le testimonianze, le studia, le “mette in valore” per restituire ai luoghi e agli uomini che li abitano, la coscienza di sè e l’orgoglio del proprio passato.
Tutto avviene per le vie e le piazze del paese che intende ricordare in questo modo che al tramonto dell'Impero Romano il confine tra i domini bizantini e quelli longobardi correva su questi territori.
Il paese si ammanterà di medioevo con mercato ad hoc, falconieri e sbandieratori, artisti di strada e giochi medievali, musiche d'epoca, spettacoli e danze col fuoco.
Si concluderà con una pantagruelica cena medievale bizantina dopo le esibizioni di arcieri e balestrieri ed il corteo storico.

martedì 10 luglio 2018

Rosalia. Santità, memorie e identità cittadine

Giovedì 12 luglio 2018 alle ore 16,00 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo si tiene l'incontro di studio: "Rosalia. Santità, memorie e identità cittadine".
Un profondo legame stringe i cittadini ai propri santi protettori, numi benevoli ma severi, garanti dei cicli della vita individuale e collettiva e dell’ordine sociale. Un legame talmente profondo che la santa o il santo patrono diviene il simbolo stesso della comunità, il totem identitario che si moltiplica nei nomi dei suoi devoti: Rosalia a Palermo, Agata a Catania, Lucia a Siracusa, Gennaro a Napoli, sono non a caso tra i nomi di battesimo maggiormente ricorrenti. D´altronde nella lunga e complessa storia politica d’Italia la Chiesa è stata l´unico potere diffuso e coesivo, all’interno di una realtà di particolarismi esasperati, in grado di proporre e affermare, soprattutto fra i ceti popolari, tratti identitari comuni. In tal modo i santi e i loro culti sono divenuti depositari di consuetudini e memorie collettive, delle storie della comunità.
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lunedì 9 luglio 2018

I Templari a Milano

I Templari nell’immaginario collettivo sono da sempre qualcosa di misterioso, oltre che di mistico e religioso. Essi furono l’Ordine religioso-militare del Tempio di Gerusalemme, fondato nel XII secolo allo scopo di proteggere il Santo Sepolcro e i pellegrini che si recavano in pellegrinaggio a Gerusalemme. La presenza dei Templari a Milano si deve far risalire al 1135, lasciando tracce ancor oggi visibili.
Una passeggiata culturale, in programma martedì 10 luglio 2018 dalle ore 19,00 alle 20,30, dedicata ai Templari a Milano, la PRIMA a Milano sull’argomento, per riscoprire la storia misteriosa di questo ordine: partiremo dai Giardini della Guastalla e passeggeremo in via della Commenda dove si stabilirono in quella che appunto fu una delle loro “Commende” appena fuori la vecchia Porta Romana.  Vi racconterò la storia del quartiere, profondamente legato ai Templari e tra rievocazioni, luoghi ricchi di storia, misteri e curiose simbologie legate all’ordine dei Templari ci dirigeremo verso la Chiesa di Santa Maria della Pace, edificio ora sede dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, e degli ulteriori legami dei Templari con altri luoghi cardine di Milano, quali la Cripta di San Giovanni in Conca, l’abbazia di Chiaravalle, il Duomo di Milano e Sant’Ambrogio.
La visita terminerà nella Rotonda della Besana, che non ha nessun legame con quest’ordine, ma che è un luogo altrettanto carico di storie e aneddoti, a partire dalla sua funzione iniziale…
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domenica 1 luglio 2018

Giostre e tornei: la guerra per gioco

Lunedì 2 luglio 2018 alle ore 20.30 all’ex Opificio Cruto in Via Mateotti, 2 a Alpignano (TO) ci sarà una conferenza sulle giostre e i tornei medievali con l’intervento di Livio Secco, esperto di storia militare e scienza delle armi e docente di oplologia e polemologia. Sarà una conferenza sul significato delle giostre e dei tornei in tempo di pace, spettacolo per la gente e allenamento per i soldati. Furono eventi che contraddistinsero l'epoca Medievale e Rinascimentale e nell'immaginario collettivo tuttora la caratterizzano moltissimo con le gesta di cavalieri corazzati che duellano a cavallo o appiedati alla ricerca di fama, onore e prestigio.
L'ingresso è libero e gratuito e potranno partecipare tutti coloro che ritengono l'argomento di loro gradimento e di loro interesse. BAMBINI E RAGAZZI SONO I BENVENUTI. L’armatura potrà essere vista e toccata in ogni sua parte durante tutto l’incontro.
Dopo averne specificato lo sviluppo e l'evoluzione storica, nella serata verranno esaminate le armi che i contendenti utilizzavano nelle sfide a squadra o individuali. La prima arma ovviamente è la lancia, evidenziata da una cinematografia non sempre cronologica e corretta, poi la spada, infine il mazzafrusto e la mazza flangiata. Sebbene vietati per la loro altissima pericolosità, vengono presentati anche alcune tipologie di pugnali perché interessanti sui campi di battaglia. Si passa poi alla disamina delle protezioni passive del cavaliere con la presentazione delle armature da giostra che derivano inizialmente da quelle di guerra per poi pesantemente specializzarsi. Assistiamo graficamente alla vestizione del re di Polonia Sigismondo II preso ad esempio per un'armatura qualitativamente superiore ancora oggi conservata.
Di seguito si passa alla protezioni passive dei cavalli distinguendone la gualdrappa dalla bardatura e quindi le testiere a vista oppure cieche specifiche per le giostre in lizza. Non si può ovviamente evitare di accennare ai compiti degli araldi e a quelli degli arbitri che all’epoca devono gestire le sfide sempre più importanti e spettacolari e che richiamavano un folto e competente pubblico da ogni parte d'Europa.
L’incontro si conclude esaminando i punteggi e le penalità che venivano attribuite dagli arbitri ai campioni a seconda delle azioni corrette e scorrette che vedevano svolgersi sul campo chiuso.
Il finale è ovviamente dedicato all'opposizione che la Chiesa faceva ufficialmente ma inutilmente contro questo fenomeno culturale e sociale.
Sarà presente all’incontro anche un cavaliere in armatura per far vedere il maneggio della spada ad una mano e mezza e far toccare dal vivo il cavaliere e i materiali.
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