sabato 24 giugno 2023

“Modoetia, Anno Domini 1293 - Storie e voci dall’antico palazzo comunale”

Saltimbanchi, giullari, attori e musici. E poi i giochi con esplosioni di luci, musica e colori, le mirabolanti animazioni teatrali e lo sfavillio di eleganti costumi e sontuosi manufatti. Il tutto sullo sfondo degli antichi monumenti architettonici monzesi.

Sono questi gli ingredienti che domenica 25 giugno 2023 caratterizzeranno la 42esima edizione della celebre Rievocazione Storica Monzese, l’appuntamento più atteso della Sagra di San Giovanni e voluto dall’ideatrice Ghi Meregalli per promuovere e valorizzare la straordinarietà e la ricchezza del patrimonio culturale del territorio.
“Modoetia, Anno Domini 1293 - Storie e voci dall’antico palazzo comunale” il titolo scelto per la manifestazione che, quest’anno, riporterà indietro le lancette del tempo al XIII secolo, quando sotto il regime del nobile e potente podestà del borgo Pietro Visconti è stata terminata la costruzione dell’Arengario, l’allora palazzo del Comune e fulcro della vita civica dei borghigiani. Così come ancora oggi attesta l’epigrafe posta sopra la sua porta d’ingresso.
"La rievocazione storica torna anche quest'anno all'interno delle giornate di festa per il patrono San Giovanni. Un appuntamento tra i più significativi per la città, non solo di rievocazione, ma in quanto momento vivo e presente, che tocca da vicino l'identità, la storia, gli usi antichi monzesi e li riporta nel presente. Notevole quest'anno è il tema scelto - l'edificazione dell'Arengario - che ci restituisce un Medioevo vivace e tutt'altro che oscuro, in cui la politica si faceva attraverso le assemblee e forme di governo raffinate. È il Medioevo dei comuni, che tanto ci ha reso grandi e particolari nel panorama europeo e mondiale", ha detto l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin.Da sempre Ghi Meregalli è al timone della ricorrenza che dirige con piglio irreprensibile.
Già nel pomeriggio, dalle 16.30, piazza dell’Arengario si trasformerà in un mercato animato di ispirazione medievale ove sarà possibile scoprire gli antichi mestieri, come quello della lavorazione del pizzo e della lana, ammirare le prove di volo dei talentuosi falconieri e anche degustare gli antichi confetti già presenti nel banchetto di nozze di Teodolinda.
Un vero e proprio tuffo nel passato nelle antiche contrade del borgo di Modoetia con i protagonisti dell’epoca e che vedrà anche il coinvolgimento del pubblico. In parallelo, lungo le vie del centro storico, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori ad annunciare l’importante evento.
La serata, dalle 21, sarà invece segnata dal ritorno del famoso corteo con le centinaia di figuranti in costume d’epoca. Il corteo, accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà le strade dalla torre viscontea di largo Mazzini fino in piazza Duomo, presentando al pubblico i borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni, i contadini e gli artigiani con i loro strumenti da lavoro.
Sotto le guglie del Duomo, ai momenti di intrattenimento ispirati ai divertissement medievali con i danzatori e i cantori del territorio, seguiranno l’esibizione della soprano Elena D’Angelo e il magico spettacolo della Compagnia dei Folli.
Con gli straordinari giochi di luce e i fuochi accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale, e dall’imperdibile volo della colomba teodolindea sul pallone aerostato.
Che coronerà una serata difficile da dimenticare.
Un vero e proprio scrigno di emozionanti suggestioni, dunque, che si aprirà sotto il cielo stellato regalando a tutti i monzesi sorprese inattese, stupore e meraviglia.

Orme Medioevali, le radici di Zovencedo

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mercoledì 7 giugno 2023

"Il Medioevo in 21 battaglie" presentazione a Siena

Venerdì 9 giugno 2023
alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi a Siena Gastone Breccia presenta il libro di Federico Canaccini, Il Medioevo in 21 battaglie (Roma-Bari, Laterza, 2022); introduce Duccio Balestracci.

Quando pensiamo al Medioevo, automaticamente ci vengono in mente immagini di spade, castelli e armature. Quasi ogni cosa che ricordiamo di questo periodo storico ha a che fare con battaglie, duelli o assedi. Mai come nei mille anni dell’Età di Mezzo, la guerra ha occupato uno spazio così centrale nella vita degli uomini. In queste pagine troveremo tutte le battaglie più famose, da Hastings ad Azincourt, da Poitiers a Bouvines, ma più volte ci stupiremo inoltrandoci in luoghi lontani, sconosciuti e affascinanti: dalle umide pianure indiane alle gole del Tagikistan, dalle acque del Giappone fino alle inesplorate valli dell’Impero azteco, dai ghiacci del Baltico fino al profondo deserto d’Arabia. Ciascuno di questi 21 ‘fatti d’arme’ diventa un prisma attraverso il quale conosciamo gli avanzamenti dell’῾arte della guerra’, ma anche uomini, culture, contesti. Il libro esce fuori da quei limiti mentali che ci siamo autocostruiti come identità di Occidente medievale; la “ventunesima battaglia” travalica gli spazi ed i limiti cronologici del “nostro Medioevo”; infatti, si tratta della conquista di una favolosa città edificata in mezzo ad un enorme lago salato, una laguna, con case intervallate da canali e solcate da decine di piccole imbarcazioni. Non si parla della conquista di Venezia, bensì di Tenochtitlàn, capitale dell’Impero azteco; siamo nel 1521: lo spartiacque del 1492, cesura tra Età Medievale e Moderna, è superato, ma i conquistadores sono figli del Medioevo, sono nati nel Medioevo, le idee che portano con sé sono le stesse, le armi e le strategie non cambiano.
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma.