sabato 30 giugno 2018

"Alla corte dei Carroç" a Villaputzu (CA)



L'Associazione Turistica Pro Loco con il Patrocinio del Comune di Villaputzu e la collaborazione di A.S.D Sarrabus Runners organizza sabato 30 giugno 2018 la manifestazione "Alla corte dei Carroç" presso la chiesa di San Nicola Quirra a Villaputzu (CA).
Alle ore 8:30 visita guidata alle antiche chiese e castello di Quirra.
Un tuffo nel passato con il mercato medievale, animazione contadina e antichi mestieri.
Rievocazione dell'assedio al castello con la Compagnia medievale Kirra di Villaputzu e la Compagnia d'armi medioevali di  Sanluri.
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giovedì 28 giugno 2018

"Immaginare il medioevo, immaginare nel medioevo"

Quanto c'è di reale, e quanto invece di immaginato, nel medioevo che percepiamo ogni giorno, nelle piccole e nelle grandi cose? E il medioevo - quello autentico - immaginava a sua volta un passato da cui prendere spunto? Ne parliamo sabato 30 giugno 2018 alle ore 19,00 a Passignano sul Trasimeno (PG) nel corso di "Immaginare il medioevo, immaginare nel medioevo" con Davide Iacono e Riccardo Facchini di MEDIAEVI - Il medioevo al presente, Jacopo Mordenti e Vanni Ruggeri: una tavola rotonda che avrà per protagonisti castelli, templari, piccole patrie... e pittori ferocemente sarcastici.
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Riccardo Facchini (Roma, 1984). Dopo la laurea magistrale conseguita presso l'Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', consegue nel 2014 il dottorato di ricerca in Storia della civiltà europea, presso l'Università europea di Roma, con una tesi sul riscatto di prigionieri veneziani in terra islamica durante il basso medioevo. Attualmente concentra la sua attività di ricerca sulla ricezione e sull'utilizzo dell'immaginario medievale nella cultura popolare e nel dibattito politico e religioso occidentale.
Davide Iacono (Ragusa, 1985). Nel 2014 consegue la laurea magistrale con una tesi sul medievalismo, con particolare attenzione allo studio delle fonti medievali che avrebbero ispirato le opere del pittore preraffaellita Edward Burne-Jones. Al momento prosegue lo studio dei rapporti tra ventennio fascista e medievalismo. Tra i suoi ultimi lavori si annovera un contributo, in via di pubblicazione, sulla fortuna del culto di San Giorgio nell'Inghilterra tra Ottocento e Novecento contenuto nel volume Narrazioni agiografiche tra Ottocento e Novecento per i tipi di Viella.
Jacopo Mordenti (1982) ha conseguito la laurea specialistica in Culture del Medioevo e Archivistica all’Università degli Studi di Bologna (2008). Si occupa in particolare di ordini monastico-militari e di Oriente Latino, pubblicando ricerche di taglio sia scientifico che divulgativo. Ha collaborato, fra gli altri, con Encyclomedia Publishers, Storica National Geographic e Medioevo.
Vanni Ruggeri, nato a Castiglione del Lago (PG) il 24 marzo 1981, è storico e ricercatore. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università degli Studi di Perugia con una tesi dal titolo Il cittadino vescovo. Alessandro Maria Odoardi nella Perugia giacobina, ha usufruito, presso lo stesso ateneo, di una borsa di studio nell’ambito dei corsi del Dottorato di ricerca in Scienze storiche dal medioevo all’età contemporanea, dove ha presentato una dissertazione finale in Storia moderna suChiesa e impero francese in Umbria nella documentazione delle Archives Nationales di Parigi.

mercoledì 27 giugno 2018

Viterbo da non perdere

Un fine settimana ricco d'appuntamenti alla scoperta di bellezze uniche a Viterbo e in provincia. Con l'associazione di promozione sociale Etruria In e l'ufficio turistico di Viterbo gestito da PromoTuscia non c'è che da scegliere.
Venerdì 29 giugno 2018 alle ore 10,30, “Storia, curiosità, leggende, pettegolezzi e intrighi della Viterbo medievale”, con un gustoso finale, la degustazione di prodotti tipici in loco.
Sabato 30 giugno 2018 alle ore 11,00 “Santa rosa tra leggenda e realtà, studio sulla mummia di santa Rosa”. Per scoprire tutto sugli studi effettuati, ma anche le tante storie che si narrano, tramandate di generazione in generazione. 
Domenica 1 luglio 2018 è la volta di Civita di Bagnoregio, la “città che muore”. Alle ore 10,30, visita guidata in uno dei borghi più belli e più conosciuti d'Italia. A passeggio tra gli stretti vicoli, ammirando la bellezza mozzafiato della valle dei Calanchi. Sempre domenica, ma alle ore 17,00 lungo la via Clodia, in uno dei più antichi centri dell'Etruria meridionale interna. “Blerae veteris vestigia”. Il borgo medioevale, le suggestive necropoli rupestri d'epoca etrusca e romana e le antiche strade solcate nel tufo. Al termine della passeggiata, aperitivo campestre presso il casale di Petrolo.
Per ciascuna visita guidata, numero minimo di partecipanti, dieci. Costo 8 euro. Per info e prenotazioni, ufficio turistico di Viterbo, telefono 0761 226427, mail: info@visit.viterbo.it.

martedì 26 giugno 2018

Quirino Principe legge e commenta Dante

Martedi' 26 giugno 2018 alle ore 18.30 presso la Libreria Citta' Possibile in Via Frua 11 (ingresso da Via delle Stelline) a Milano prosegue la Lectura Dantis intrapresa in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri dal Circolo Autori Lettori, ideato da Jaca Book "Citta' Possibile".
Quirino Principe legge e commenta il canto XXVI dell'Inferno
nel quale si tratta de l'ottava bolgia contro a quelli che mettono aguati e danno frodolenti consigli; e in prima sgrida contro a' fiorentini e tacitamente predice del futuro e in persona d'Ulisse e Diomedes pone loro pene.
Ingresso libero. Segue aperitivo.

venerdì 22 giugno 2018

"Tria Turris. Tre giorno nel Medieovo" a Chiusi (SI)

Un tuffo nelle atmosfere del Trecento. Anche quest’anno Chiusi torna medioevale per tre giorni, da venerdì 22 a domenica 24 giugno, con l’edizione 2018 di “Tria Turris, la rievocazione storica che ricorda la disfida di settecento anni fa tra terzieri con il Palio delle Torri. L’iniziativa è stata presentata giovedì mattina al palazzo del Pegaso alla presenza dei figuranti della Compagnia d’arme Santaccio. “Chiusi incarna perfettamente lo spirito toscano, che nasce dagli etruschi. È la città di Porsenna, che nel Medioevo si trovò a essere crocevia dello scontro tra le città stato. La rievocazione di “Tria Turris” è una manifestazione bellissima, che riunisce intorno a questo spirito antico, l’enogastronomia, il folclore, attrazioni capaci di richiamare un vasto pubblico”. La manifestazione anticipa i festeggiamenti per la patrona della città, Santa Mustiola.
“Un’iniziativa che cresce negli anni – dice il consigliere regionale Stefano Scaramelli, che di Chiusi è stato sindaco dal 2011 al 2015 – la città diventa protagonista di un’esperienza che ci riporta nel passato. Giusto riconoscere il merito all’amministrazione comunale per questa iniziativa di carattere sociale e culturale, che vede il coinvolgimento del volontariato e ogni anno riesce ad attrarre un numero sempre maggiore di visitatori”.
Si torna al Medioevo, “grazie ai terzieri della città di Chiusi, alle molte associazioni cittadine e alle tante compagnie che arrivano da tutta Italia, si recupera la storia medievale della nostra città, attraverso il coinvolgimento di 15 compagnie e con 45 spettacoli in tre giorni”, spiega Chiara Lanari, vicesindaco di Chiusi. Simone Agostinelli, presidente della commissione turismo del Consiglio comunale e vice Podestà dei Terzieri, racconta i tre giorni di quella che è “una festa per tutto il paese, con giocolieri, sputafuoco, il palio delle Torri la domenica, durante il quale i terzieri si sfideranno nel trasporto della torre”. La trentesima edizione del Palio delle Torri è tutto questo: corteo storico del Popolo dei Terzieri, spettacoli in piazza Duomo e nel Mercato con i musici della montagna sacra, sbandieratori e tamburini dei Terzieri di Chiusi, Compagnia d’Arme del Grifoncello, Compagnia dell’Ilex, danze medioevali di Todi, Compagnia d’Arme di Assisi.

giovedì 21 giugno 2018

"I cento giorni del Duca" presentazione a Milano

Venerdì 22 giugno 2018 alle ore 18,00 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi nella Sala Conferenze della Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano per la presentazione del romanzo storico “I cento giorni del Duca” di Laura Malinverni (Robin Edizioni, 2018). Interviene l’autrice. Ingresso libero.
Il libro si ispira alla fase più misteriosa e meno conosciuta della vita di Ludovico il Moro e della sua corte, alle lotte di potere, ai tradimenti e ai segreti che portarono alla fine della libertà per Milano e per molti degli Stati italiani alla fine del Quattrocento.
«Non aveva più scelta. Il suo tempo era finito. Non era bastato confessare la sua colpa… Non sarebbe bastato vincere i nemici, costringerli a scendere a patti. La sorte gli chiedeva di lasciar compiere il suo destino fino in fondo: non gli avrebbe offerto scappatoie.»
Anno 1499: per un quarto di secolo il ducato di Milano, governato da Ludovico il Moro per conto del nipote Gian Galeazzo Maria Sforza, ha imposto la sua ricchezza e la sua potenza. In una corte raffinata e gaudente, che ospita Leonardo da Vinci e Bramante, la magnificenza del Moro è però densa di ombre: si dice che il nipote sia morto avvelenato per suo ordine. Quando cominciano ad apparire cadaveri e strani messaggi in codice, tutto crolla e un nuovo giro della ruota della Fortuna decreta un tempo molto diverso. I Francesi sono alle porte di Milano e costringono Ludovico il Moro alla fuga: li guida un condottiero milanese, Gian Jacopo Trivulzio, vecchio amico del Moro, che ora odia il Duca perché ha tarpato i suoi sogni di gloria, preferendogli un mediocre comandante, il genero e bel giostratore Galeazzo Sanseverino. Il Moro, ormai piegato dalla paura, dal rimorso e dagli incubi, per un breve tempo (cento giorni, appunto), affidandosi all’aiuto dei mercenari svizzeri, riesce a tornare a Milano. Ma attorno a lui gli omicidi continuano e occulte presenze lo fanno dubitare di tutti, richiamando le sue responsabilità non solo sulla morte del nipote, ma anche sull’assassinio di suo fratello maggiore, il Duca Galeazzo Maria Sforza, ucciso trent’anni prima in una congiura mai del tutto chiarita…
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lunedì 18 giugno 2018

“Abbazie e Siti Cistercensi in Italia. 1120 – 2018”

Nasce a Parma la prima guida italiana delle abbazie cistercensi dal titolo “Abbazie e Siti Cistercensi in Italia. 1120 – 2018”, che sarà presentata lunedì 18 giugno 2018 a partire dalle ore 11,00 nella splendida cornice dell’Abbazia di Valserena a Paradigna, dove si trova il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma. Sarà anche l’occasione per il debutto ufficiale della nuova Associazione Italiana dei Siti e delle Abbazie Cistercensi (AISAC), che avrà sede proprio a Parma nei locali dello CSAC.
La pubblicazione dell’elegante volume che raccoglie notizie storiche, architettoniche e turistiche su oltre 500 tra abbazie e siti che hanno segnato la storia d’Italia, rappresenta la conclusione della prima fase del progetto “Abbazie e Siti Cistercensi in Italia”, promosso dall’Associazione culturale “Giuseppe Micheli” di Confcooperative Parma, e dal Comune di Morimondo (Mi). Grazie all’accurata ricerca della prof.ssa Silvia Testa e dell’arch. Piero Rimoldi, autori della pubblicazione, l’Italia può così rientrare a pieno titolo nel percorso delle abbazie cistercensi, già riconosciuto e finanziato dall’Unione Europea. Sono diversi gli enti e le istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione di questa guida e all’organizzazione dell’evento: dai Comuni di Parma e Fontevivo alle Confcooperative di Parma e dell’Emilia-Romagna, dall’Università di Parma allo CSAC, passando per la Regione Emilia-Romagna e il Senato della Repubblica, fino al sostegno della Fondazione Cariparma in particolare per l’organizzazione dell’iniziativa di lunedì 18. Senza dimenticare il contributo dei monaci cistercensi e delle abbazie.
L’evento inizia alle ore 11,00 con i saluti di Fabrizio Storti (pro rettore Università di Parma), Michele Guerra (assessore alla Cultura del Comune di Parma), Tommaso Fiazza (sindaco di Fontevivo) e Daniele Pezzali (Fondazione Cariparma). Si prosegue con la presentazione della ricerca e della guida dal titolo “Abbazie e Siti Cistercensi in Italia. 1120-2018” curata dagli autori Silvia Testa e Piero Rimoldi, che saranno presenti insieme al sindaco di Morimondo Marco Marelli. Spazio poi a Pierpaolo Franzese (referente italiano della Charte européenne des Abbayes et des Sites Cisterciens), a Padre Amedeo Parente (Priore dell’Abbazia di Chiaravalle della Colomba) e a Chiara Laghi (presidente Confcooperative – Cultura Turismo Sport Emilia Romagna). A moderare i lavori sarà Eugenio Caggiati, presidente dell’Associazione culturale “Giuseppe Micheli”.
Dopo il rinfresco, dal primo pomeriggio, sarà possibile visitare, su prenotazione, le abbazie di Valserena e (con apposito transfert) quelle di Chiaravalle della Colomba e Fontevivo.
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domenica 17 giugno 2018

Festa del Barbarossa a San Quirico d'Orcia

A San Quirico d’Orcia è il gran giorno del Barbarossa. E’ il giorno delle disfide della 58esima edizione e della rievocazione storica. L’Impero e il Papato si incontrano in terra di Siena per un episodio che ha cambiato la storia dell’età medievale. Domenica 17 giugno 2018, a San Quirico d’Orcia (SI) è il clou della Festa del Barbarossa: un vero e proprio tuffo nel passato, una fra le rievocazioni storiche più suggestive ed antiche, fra suoni, colori, sapori ed emozioni.
E’ l’Anno Domini 1155 quando Federico I Hohenstaufen, detto il Barbarossa, incontra i messi di Papa Adriano IV. L’uomo più potente del tempo è nel capoluogo della Val d’Orcia alla ricerca del lasciapassare per l’incoronazione a sovrano del Sacro Romano Impero. Per ottenerlo il Barbarossa consegna nelle mani dei Cardinali della Chiesa di Roma, l’eretico più ricercato del tempo, Arnaldo da Brescia. Per ricordare lo storico incontro, dal 1962 San Quirico d’Orcia celebra la Festa del Barbarossa. Nata dall’intuizione di un uomo di cultura come il professor Orfeo Sorbellini, in oltre mezzo secolo ha coinvolto generazioni di cittadini di San Quirico che, divisi nei quattro quartieri, ogni terza domenica di giugno si sfidano in spettacolari gare bandiere e appassionanti sfide di tiro con l’arco.
Il Quartiere di Borgo (bianco e nero) si presenta con 25 vittorie nell’Albo d’Oro (di cui 3 nella gare degli Alfieri e 22 negli Arcieri); i Canneti (bianco e azzurro) a quota 30 (19 Alfieri e 11 Arcieri); Castello (bianco e rosso) a 31 (15 Alfieri e 16 Arcieri) e Prato (bianco e verde) a 26 (18 Alfieri e 8 Arcieri). Nello splendido scenario del giardino cinquecentesco degli Horti Leonini, le sfide fra i Quartieri per la conquista delle Brocche dell’Imperatore, quest’anno dedicate ai cento anni dalla fine della prima Guerra mondiale. Nel centro storico della cittadina della Val d’Orcia i momenti clou della manifestazione; sul sagrato della Chiesa della Collegiata la rievocazione teatrale dell’incontro storico; mentre nel cuore dei Quartieri, le taverne e ambientazioni medievali dove assaporare gli autentici piatti tipici ed i vini della Val d’Orcia.
Nella giornata di domenica 17 giugno (11.20) nella Chiesa di San Francesco, la messa dei Quartieri e a seguire (in Piazza della Libertà) il sorteggio per l’ordine delle sfide pomeridiane. Alle 12.30 aprono le taverne dei Quartieri. Dalle 16,00 sul sagrato della Collegiata, la rievocazione dello storico incontro tra il Barbarossa e i messi di Papa Adriano IV, nell’anno 1155. Quindi sarà il momento delle gare di Bandiere ed Archi (ore 17.30 – Horti Leonini) e serata con i festeggiamenti dei rioni vittoriosi e cene nei Quartieri. Il programma completo su www.festadelbarbarossa.it.

venerdì 15 giugno 2018

"I crociati in Terrasanta" presentazione a Milano

Sabato 16 giugno 2018 alle ore 16,00 l’Associazione Italia Medievale e Archeobooks sono lieti di invitarvi nella Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso da Via Nirone, 7) per la presentazione del saggio “I crociati in Terrasanta” di Luigi Russo (Carocci, 2018). Interviene l’autore. Ingresso libero.
Questa storia del movimento crociato fornisce ai lettori tutti gli elementi di una narrazione “plurale” delle vicende che portarono all’affermazione delle entità politiche in seguito definite con il termine Outremer, gravitanti su Gerusalemme, conquistata nell’estate del 1099 da armate di pellegrini alla fine di una spedizione promossa da Urbano II.
Ben lungi dall’essere una semplice ricostruzione degli eventi storico-politici dei secoli XI-XIII, il libro fornisce una guida per orientarsi nei molteplici livelli del movimento crociato alla luce del dibattito storiografico più aggiornato, svincolando al contempo l’esposizione dalla mera elencazione delle spedizioni organizzate in soccorso della Terrasanta da parte delle autorità dell’Occidente medievale.
Luigi Russo si è laureato in Storia del pensiero politico medievale presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi in “Storia del Pensiero politico medievale”, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia Medievale (XI Ciclo) presso l’Università degli Studi di Torino, discutendo la tesi Ricerche sui cronisti della «prima Crociata» sotto la guida del prof. G.M. Cantarella (2001).
Dal 2009 è Ricercatore di Storia medievale presso l’Università Europea di Roma dove tiene lezioni presso il corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria di cui è attualmente anche Vice Coordinatore. Collabora con importanti riviste storiche («Studi Medievali», «Cristianesimo nella Storia», «Archivio Normanno-Svevo») ed è membro del Comitato Scientifico della rivista “Sefer Yuhasin. Rivista per la storia degli Ebrei nell’Italia meridionale”. È stato inoltre revisore scientifico della Enciclopedia del Medioevo (Garzanti 2007). Socio Ordinario del Centro Europeo di Studi Normanni di Ariano Irpino (AV) e dell’Office universitaire d’Études Normandes di Caen (= OUEN), Membro del Comitato Scientifico del carnet Mondes normands médiévaux. Dal dicembre 2014 è Redattore del Dizionario Biografico degli Italiani edito dalla Treccani (vol. 82-oggi). Dal settembre 2016 Advisor della American Academy in Rome. A partire dal XXXIV° ciclo (2018) è membro del collegio del dottorato “Persona e benessere fra diritto, etica e psicologia” dell’Università Europea di Roma (DOT17D7894).
Ha tenuto seminari presso le Università di Bologna, Salerno, Firenze, Caen (FR), Campobasso, Matera, Roma “La Sapienza”, Napoli “L’Orientale”, Liverpool (UK), Napoli “Suor Orsola Benicasa”, Versailles-Saint Quentin en-Yvelines (FR), Kassel (DE), Leeds (UK), Girona (ES), Lateranense, Cambridge (UK), Roma “Tor Vergata”, Toulon (FR).
Tra le sue pubblicazioni i volumi Boemondo. Figlio del Guiscardo e principe di Antiochia, Avellino 2009, I Normanni del Mezzogiorno e il movimento crociato, Bari 2014, nonché numerosi saggi sulla storia delle crociate nei secoli XII-XIV editi o in corso di stampa presso importanti sedi internazionali. Dal 2006 è responsabile della voce Le crociate pubblicata su Reti Medievali.

mercoledì 13 giugno 2018

"Agnese, una Viscnti" presentazione a Viareggio

Giovedì 14 giugno 2018 alle ore 18,00 torna a Lettera 22 di Viareggio la scrittrice romana Adriana Assini che ci parlerà del suo ultimo libro "Agnese, una Visconti" (Scrittura e scritture editore). Un viaggio nel mondo femminile del trecento. Insieme alla scrittrice, la giornalista Cristina Bulgheri. Vi aspettiamo, non mancate.
Sul finire del Trecento, a Milano governa Bernabò Visconti. Uomo dalla personalità magnetica, sa unire a una perenne sete di espansione l’amore per i suoi tanti figli, tra i quali Agnese è la prediletta. Per lei, che gli assomiglia nel volto e ancora di più nell’animo, predispone un avvenire radioso, sposandola al giovane Gonzaga, futuro signore di Mantova. Ma nell’incantevole città dei laghi i sogni hanno vita breve. Creatura indomita e fierissima, Agnese si rivela presto una spina nel fianco del consorte, rifiutandosi di vivere secondo regole e princìpi che le vanno stretti. Colpita da un susseguirsi di fatti tragici, fra battaglie perse e una passione travolgente, sfiderà a viso aperto le convenzioni dell’epoca e i nemici in carne e ossa, senza paura di mettere a repentaglio la sua stessa sorte. Una storia di emozioni forti, che testimonia quanto fosse pericoloso, in quello scorcio di secolo, essere una donna sola e battersi per le proprie idee.
Adriana Assini vive e lavora a Roma. Sulla scia di passioni perdute, gesta dimenticate, vite fuori dal comune, guarda al passato per capire meglio il presente e con quel che vede ci costruisce un romanzo, una piccola finestra aperta sul mondo di ieri. Dipinge. Soltanto acquarelli. E anche quando scrive si ha l’impressione che dalla sua penna, oltre alle parole, escano le ocre rosse, gli azzurri oltremare, i luccicanti vermigli in cui intenge i suoi pennelli. Con Scrittura & Scritture, ha pubblicato diversi libri, tutti a sfondo storico, tra cui Le rose di Cordova (2007), La Riva Verde (2014) e Un caffè con Robespierre (2016).
Web: www.adrianaassini.it.

martedì 12 giugno 2018

"Ildegarda di Bingen" presentazione a Prato

Si terrà mercoledì 13 giugno 2018 alle 17.30 in Sala Conferenze della Biblioteca Lazzerini di Prato la presentazione del libro di Michela Pereira "ldegarda di Bingen. Maestra di sapienza nel suo tempo e oggi" (Gabrielli Editori, Verona 2017). Dialogheranno con l'autrice il professor José C. Santos-Paz dell'Universidade da Coruña e Francesco Santi dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Michela Pereira, tre le massime esperte a livello internazionale sulla figura di Ildegarda di Bingen (1098-1179), riversa in questa pubblicazione quarant'anni di frequentazione delle opere della mistica renana. Con un approccio che unisce l'alto livello scientifico a quello divulgativo, presenta in quadri successivi il pensiero e le opere di Ildegarda: la chiamata, la missione, la visione cosmica e la cura del corpo umano, l'eredità. Un ulteriore aspetto che fa di questo libro una vera e propria novità è la traduzione, per la prima volta nella nostra lingua, di alcune delle lettere più significative inviate da Ildegarda a suoi grandi contemporanei (come Bernardo da Chiaravalle) o a monache e monaci che a lei si rivolgevano come guida spirituale. Documenti che ancor più mettono in risalto l'autorità riconosciuta a Ildegarda, ieri come oggi (Dottore della Chiesa dal 2012, quarta donna dopo Teresa d'Avila, Caterina da Siena e Teresa di Lisieux).
Michela Pereira ha insegnato Storia della filosofia medievale nell'Università degli Studi di Siena per molti anni ed è membro della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino. Ha focalizzato le sue ricerche su filosofia, scienza del corpo e pratiche di trasformazione nel Medioevo e nell'Età Moderna. Attiva nell'ambito degli studi sulle donne con contributi storici e teorici ha dedicato diversi studi a Ildegarda di Bingen a partire dal 1980. L'incontro, organizzato in collaborazione con la Biblioteca Lazzerini, è promosso dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino di Firenze che opera per la ricerca e l'alta formazione negli studi medievali anche curando una delle principali infrastrutture per la ricerca di base su autori, testi e manoscritti del Medioevo latino (www.sismelfirenze.it, www.sismel.it, www.mirabileweb.it).

venerdì 8 giugno 2018

Medioevo in Archivio, quarto incontro

Sabato 9 giugno 2018 alle ore 11,15 l’Associazione Italia Medievale, l’Archivio di Stato di Milano e Archeion sono lieti di invitarvi all’Archivio di Stato di Milano in Via Senato, 10 al quarto e ultimo appuntamento del primo ciclo di incontri “Medioevo in Archivio”. Ingresso libero.
Sarà presentata, letta e contestualizzata una missiva indirizzata da Taddeo Vimercati, oratore sforzesco a Venezia, al duca di Milano, datata 27 aprile 1493, recante – tra le altre cose – la straordinaria notizia, giunta in tal maniera per la prima volta alla corte milanese, della recente scoperta del “Nuovo Mondo” (avvenuta più di sei mesi prima).
Ci accompagnerà alla scoperta di questo eccezionale documento Francesca Vaglienti, docente di Storia Medievale all’Università degli Studi di Milano.
Già collaboratore dell’ «Archivio Storico Ticinese», del Dizionario Biografico delle Donne Lombarde, del Lexikon des Mittelalters, del Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino, è membro della SISMED (Società Italiana degli Storici Medievisti) e della Società Storica Lombarda.
Attualmente si sta dedicando all’analisi e all’edizione dei Registri dei Morti di Milano (1452-1695), in una ricerca comparativa con i resti umani rinvenuti di recente nel Sepolcreto Grande dell’Ospedale Maggiore (1473-1695). Le registrazioni, precoce esempio di referto necroscopico, consentono di tracciare l’andamento demografico e la storia medica della popolazione abitante in Milano in Antico Regime. Informazioni che aprono la via a un settore di ricerca medica innovativo, fornendo dati all’epigenetica e alla biomedicina. In parallelo, si delineano la patocenosi, il sistema di controllo della salute pubblica inaugurato dagli Sforza, la ricostruzione dell’attività dei presidi ospedalieri e degli effettivi medici e paramedici operanti in città, il rapporto tra uomo e ambiente, con l’individuazione delle aree urbane più densamente popolate e/o più insalubri, dei pericoli, accidentali o meno, in cui incorrevano gli abitanti di Milano e sobborghi. I resti dell’antico sepolcreto ospedaliero rappresentano poi uno straordinario e raro archivio biologico, considerata la natura e l’antichità dei reperti scoperti, in grado di contribuire all’avanzamento degli studi paleo antropologici, paleo patologici e paleo genetici sulla popolazione residente nell’antico Ducato di Milano tra la fine del Medioevo e la prima Età Moderna.
Per visitare il sito di Francesca Vaglienti clicca qui !

martedì 5 giugno 2018

Le reliquie di Thomas Becket da Canterbury ad Anagni per Ceccano

Perché le reliquie di San Tommaso Becket sono custodite d Anagni? Chi ce le ha portate dalla lontana Canterbury? Il lungo viaggio delle spoglie di Thomas Becket, l’arcivescovo ucciso nella Cattedrale di Canterbury nel 1170 dai sicari di Enrico II per essersi opposto al re nella sanguinosa lotta per le investiture e proclamato santo nel 1173, prese le mosse proprio dalla celebre Cattedrale britannica per approdare prima a Ceccano, poi a Carpineto, quindi ad Anagni dove tuttora i sacri resti sono venerati.
Si presero cura delle reliquie di Tommaso Becket i Conti di Ceccano, che tributarono subito al Santo una devozione particolare. Di tutte queste vicende, spesso avventurose, si narra in un libro che sarà presentato martedì 5 giugno 2018, nella chiesa di Santa Maria del Fiume, dove inizialmente le reliquie furono venerate. Nell’antico Santuario tanto caro alla spiritualità dei ceccanesi, dalle ore 15,30 si susseguiranno una serie di interventi con gli specialisti della Cattedra di Storia Medievale dell’Ateneo Roma Tre: la professoressa Tennenini, che ha curato l’edizione italiana e inglese del libro “De vestimento Sancti Thomae Cantariensis”, le autorità che hanno patrocinato il lavoro di ricerca, i Comuni di Anagni e Ceccano con i rispettivi primi cittadini.
Seguirà la rappresentazione del dramma di T.S. Eliot “Assassinio nella Cattedrale”, in cui viene narrata la sconvolgente uccisione dell’arcivescovo di Canterbury sull’altare della sua chiesa. Il lavoro vedrà in scena gli allievi delle classi Seconda D e Terza G del Liceo Scientifico e Linguistico Statale di Ceccano, guidati dalla professoressa Fumarola, il coro “Ludica Vocalia Fabraterna” e l’orchestra “Juvenis Harmonia Fabraterna”, diretti da Vittoria D’Annibale e Massimiliano Malizia.