domenica 19 marzo 2023

Il dialetto bergamasco nel Medioevo

«Questione di caratteri» è pure una questione di lingua. Mercoledì 22 marzo 2023, alle 17.30, in sala Galmozzi, ha inizio il ciclo di incontri che l’Ateneo di Bergamo, di concerto con gli Atenei di Brescia e di Salò, ha progettato per riscoprire la lunga storia del dialetto bergamasco, con particolare attenzione alle testimonianze letterarie rimaste sino ad ora inedite. Nella prima tappa del percorso si cercherà di rispondere ad alcune domande: da quando i bergamaschi parlano in bergamasco? O meglio, da quando i bergamaschi hanno cominciato a scrivere in bergamasco?

Il Medioevo ci ha lasciato tracce sparse sotto il velo dei testi latini, soprattutto nei documenti notarili, che ci permettono di vedere con più chiarezza quale fosse la lingua dei nostri avi, come si esprimesse e in quale contesto venisse prodotta. In un secondo momento verranno messi in evidenza i contenuti, la struttura e le fonti del Vocabolario dei Dialetti Bergamaschi Antichi e Moderni (1873) di Antonio Tiraboschi (1838-1883), strumento di documentazione del patrimonio lessicale bergamasco non più eguagliato per mole, completezza e ricchezza delle fonti, che sarà presto reso disponibile per la prima volta al pubblico in edizione digitale. Marco Robecchi parlerà del «Lento affiorare del bergamasco nel Medioevo: dalle origini al XV secolo», Federica Guerini «Il glossario bergamasco medievale di Antonio Tiraboschi». Gli incontri gratuiti sono aperti a tutti. Per maggiori informazioni clicca qui !

giovedì 16 marzo 2023

"Scritti di Araldica e d’Epica" presentazione a Sanremo

Proseguono le attività culturali promosse dalla sezione sanremese della SIDEF, Società Italiana dei Francesisti. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 16 marzo 2023 alle ore 16,30 nella sala consiliare del Museo Civico di Palazzo Nota, in Piazza Alberto Nota, 2 a Sanremo, che fu sede dell’antico Municipio.

L’argomento dell’incontro verte sull’araldica intesa come un ‘linguaggio figurale’ in grado di comunicare significati più o meno profondi attraverso la precisa iconografia degli scudi fissata nel Basso Medioevo dagli araldi, i funzionari di corte da cui ha preso il nome. Verrà presentato un volume fresco di stampa, ‘Scritti di Araldica e d’Epica’, raccolta di saggi articoli e recensioni scritti nell’arco di un trentennio dallo studioso sanremese Faris La Cola, più noto sulle scene artistiche come Freddy Colt.
Nel volume di quasi 250 pagine si toccano temi molto vari, dai Cavalieri Templari agli stemmi di Re Artù, dai giullari ai poemi del Due-Trecento a sfondo cavalleresco, dall’araldica ‘elfica’ di Tolkien a quella ‘grottesca’ di un genio sanremese come Antonio Rubino. Verrà riservata attenzione all’opera di un iconografo e araldista francese a cui il saggista in parte si è ispirato: Louis Charbonneau-Lassay (1877-1946), autore di un famoso ‘Bestiario del Cristo’ che ha avuto vicende editoriali molto travagliate.
A commentare questo ricco lavoro di ricerca, a cui l’autore si è dedicato fin dalla giovane età, sarà il professore Sergio Castellino, già docente di scienze naturali al Liceo Cassini, e oggi Accademico della Pigna e membro dell’Istituto Internazionale di Metapolitica ‘Joseph de Maistre’.
Al pubblico viene dunque offerto un viaggio tra le tematiche più affascinanti del Medioevo, epoca ricca di suggestioni ma ancora soggetta a molti pregiudizi e luoghi comuni da sfatare. Come dimostra anche il libro in questione, si tratta di secoli nient’affatto “bui”, bensì di un’epoca variopinta ancorché pregna di simboli che restano tuttora da decifrare.
L’incontro, ad ingresso libero, sarà aperto dal saluto della professoressa Graziella Ferrari, fiduciaria di Sanremo della SIDEF.

martedì 14 marzo 2023

Monete, pesi e misure a Rimini nel Medioevo

La Rimini medievale con i suoi mercanti e banchieri e con gli oggetti misurabili della vita quotidiana sarà al centro del racconto di Oreste Delucca ospite dell’appuntamento di “Libri da queste parti” martedì 14 marzo 2023 alle ore 17,30 alla Biblioteca Gambalunga in Via Alessandro Gambalunga, 27, Rimini. Con il volume Monete, pesi e misure a Rimini nel Medioevo, pubblicato dall’editore riminese Giovanni Luisè nel 2022, l’autore riporta alla luce spaccati di vita sociale e usi commerciali traendoli dalla meticolosa ricognizione delle fonti d’archivio condotta per molti decenni con quotidiano esercizio. Mercanti, notai, “apperticatori”, ceramisti, fornaciai, osti, mugnai, beccai, merciai, speziali... tutta una comunità rivive in queste pagine scritte con uno stile che unisce ricerche di archivio, notizie storiche e vicende di cronaca.

Insieme all’autore, sarà Elisa Tosi Brandi, docente di Storia medioevale presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, a condurre i lettori alla scoperta dell’opera che, ricca di curiosità per la vasta offerta di dati e materiali, non tralascia aneddoti e notizie curiose, come la divisione immobiliare tra fratelli in contrada di Santa Maria in Acumine (attuale vicolo Gomma), dove compare come unità di misura della proprietà il piede di frate Bittino: era una misura tanto speciale e di pubblica notorietà da essere adottata come riferimento in un documento? E chi era frate Bittino?
Il volume è corredato da rassegne documentarie per ogni tipo di misura e termina con un glossario.

lunedì 13 marzo 2023

La finzione animale nel medioevo e nel rinascimento. Mito, performance e comunità tra teatro e filosofia

Martedì 14 marzo 2023
dalle 9:30 alle 17 la Sala Grottesca del Rettorato in Piazza Tancredi a Lecce ospita “La finzione animale nel medioevo e nel rinascimento. Mito, performance e comunità tra teatro e filosofia”, una giornata di studi internazionale promossa da Astràgali Teatro, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, Centro Studi Medievali del Salento e Calcagnile Academy. Docenti, ricercatrici e ricercatori provenienti da Università di tutto il bacino del Mediterraneo si confronteranno sulla “Disputa fra l’uomo e gli animali” dei Fratelli della Purità (Ikhwān al-Safā’), romanzo filosofico arabo scritto in Iraq nel X secolo, sulla sua circolazione nel mondo ebraico e cristiano, attraverso traduzioni e adattamenti, sui paralleli nella letteratura europea del Medioevo e del Rinascimento e sulle presenze animali nelle tradizioni performative. Questo testo, che mette in discussione la legittimità della dominazione umana sugli animali, illustra la dimensione politica della riflessione sul rapporto dell’uomo con l’animale ed esemplifica la divulgazione delle idee filosofiche attraverso la finzione narrativa e la rappresentazione drammatica.

Dopo i saluti di Fiorella Retucci (vice coordinatrice del Dottorato in Filosofia: Forme e Storia dei saperi filosofici), la mattinata ospiterà gli interventi di Mohamed Ben Sassi (professore emerito di Storia della filosofia dell’Università di Tunisi al-Manar), Samuela Pagani (docente di Lingua e letteratura araba dell’Università del Salento), Michael Ebstein (Faculty of Humanities, Arabic Language and Literature Department della Hebrew University di Gerusalemme), Francesca Gorgoni (Post-Doc Filosofia Ebraica dell’INALCO di Parigi), Arianna Tondi (dottore di Ricerca in Lingua e letteratura araba e docente dell’Università degli Studi di Bergamo). Dopo una breve pausa dalle 14 si alterneranno Nadia Bray (Docente di Storia della Filosofia Medievale dell’Università del Salento), Luana Rizzo (docente di Storia della Filosofia del Rinascimento dell’Università del Salento), Fabio Tolledi (direttore artistico di Astragali Teatro). In chiusura la discussione coordinata da Monica Ruocco (docente di lingua e letteratura araba dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale) e Fatima Sai (docente di lingua e letteratura araba dell’Università degli Studi Gabriele D’Annunzio di Chieti). Il comitato scientifico e organizzativo è composto da Nadia Bray, Samuela Pagani, Luana Rizzo (Università del Salento) e Roberta Quarta e Fabio Tolledi (Astràgali Teatro).
Le 52 Epistole dei Fratelli della Purità (Ikhwān al-Safā’), composte da un anonimo gruppo di studiosi nell’Iraq della fine del X secolo, espongono in modo relativamente accessibile tutti gli aspetti del sapere scientifico, filosofico e religioso dell’epoca, dall’aritmetica all’escatologia. Sono un esempio straordinario di enciclopedismo medievale perché la divulgazione del sapere è associata a un messaggio politico emancipatorio ed è rivolta a un ampio pubblico. Di qui l’uso di racconti allegorici disseminati nel testo. Il più lungo di questi, “La disputa degli animali contro gli uomini davanti al re dei jinn”, occupa la maggior parte del trattato sulle scienze della vita. È un atto di accusa contro la tirannia degli uomini sugli animali e sull’ambiente, dietro il quale si profila chiaramente una critica del dominio dell’uomo sull’uomo, che sia giustificato su base religiosa o razziale. La Disputa degli animali è circolata nell’Europa medievale e moderna indipendentemente dal resto dell’Enciclopedia: tradotta in ebraico nel Trecento da Kalonymos ben Kalonymos, anche traduttore di Averroè, dall’ebraico è stata tradotta e pubblicata in yiddish, da una donna, nel XVIII secolo. Plagiata nel XV secolo dal francescano Anselmo Turmeda in catalano, e a partire da questa versione tradotta in francese e stampata a Lione nel 1544, ha avuto successo in ambienti protestanti fra XVI e XVII secolo. All’incrocio fra scienze naturali, filosofia, religione e letteratura, il pensiero sul rapporto fra l’uomo e l’ambiente naturale, attraversa le barriere confessionali.

sabato 11 marzo 2023

La monetazione nella Sicilia medievale: struttura e circolazione delle emissioni bizantine

Si tiene sabato 11 marzo 2023 alle ore 16,30 la lezione conclusiva del Corso di Archeologia Medievale promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, il Museo Civico, l’Università Popolare Termini Imerese e la Parrocchia San Nicola di Bari. Dopo la presentazione di Aurelio Burgio, Coordinatore dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Archeologia all’Università di Palermo, di Emma Vitale, Docente di Archeologia Cristiana e Medievale, presso l’Università di Palermo e Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, è prevista la conferenza dal titolo “La monetazione nella Sicilia medievale: struttura e circolazione delle emissioni bizantine” che sarà tenuta da Lavinia Sole, Docente di Numismatica presso l’Università di Palermo. L’incontro si svolgerà presso la Chiesa S. Maria della Misericordia – Museo Civico, in Via Mazzini a Termini Imerese (PA). Alla fine dell’incontro ai partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione. Per informazioni: Termini Imerese Tel. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.
Nel corso dell’incontro su “La monetazione nella Sicilia medievale: struttura e circolazione delle emissioni bizantine” sarà offerta una panoramica sulle principali emissioni battute in Sicilia tra il regno di Anastasio (498 d.C.) e la conquista araba di Siracusa (878 d.C.) che pose termine al governo bizantino dell’Isola. Si farà cenno anche al pregio artistico delle emissioni, alle caratteristiche del circolante dell’epoca, di cui faceva parte anche numerario coniato a Roma e Ravenna, nonché alla scoperta di numerosi tesoretti rinvenuti sia nella parte occidentale che orientale dell’Isola e alle cause del loro seppellimento.
Lavinia Sole, nata a Palermo, ove vive, attualmente è Ricercatore e Docente di Numismatica greca e romana e Numismatica antica e medievale presso il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo. Specialista in Numismatica antica, ha conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Palermo, il diploma di specializzazione in Archeologia Classica presso l’Università degli Studi di Lecce, il Dottorato di Ricerca in Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli ed è abilitata nelle funzioni di professore universitario di Seconda Fascia (associato) nel settore concorsuale 10/A1- Archeologia.

venerdì 10 marzo 2023

"L'età del lume" presentazione a Milano

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Atti del Convegno "Confini" presentazione a Esanatoglia (MC)

Un nuovo grande evento culturale si terrà ad Esanatoglia (MC) sabato 11 marzo 2023 a partire dalle ore 16,00 presso la sala consiliare, dove verranno presentati in anteprima (seguirà infatti un incontro pubblico nella sala della Marina Militare ad Ancona) gli atti della prima edizione della manifestazione Confini – La memoria di Longobardi e Bizantini, svoltasi tra sabato 1 e domenica 2 ottobre 2022, organizzata dai Gruppi archeologici d’Italia e Gruppi archeologici di Umbria e Marche in collaborazione con il Comune di Esanatoglia e con il patrocinio della Regione Marche. Un evento destinato a crescere, che per la prima volta nel centro Italia pone la questione storico-culturale, artistica ed archeologica legata ai confini bizantini e longobardi in prossimità del cosiddetto “corridoio bizantino” che collegava Roma con Ravenna. Oltre che opportunità di confronto e di studio “Confini” si è subito rivelato momento di riflessione sui cambiamenti sociali e culturali che non riguardano solo la contemporaneità, ma anche i secoli passati. Il testo di 166 pagine con illustrazioni a colori è stato stampato da Edizioni Nisroch, casa editrice molto attenta e interessata alla cultura e sarà messo in vendita nella stessa giornata. «Si tratta di un volume ricco di informazioni di storia, cultura ed archeologia – ha commentato l’editore e presidente di EdiMarche Mauro Garbuglia in un incontro svoltosi a Civitanova Marche lo scorso mercoledì 22 febbraio – e certamente sarà un’opportunità da cogliere per tutti gli appassionati del settore, raccogliendo sull’argomento tanti testi e documenti finora inediti o molto spesso distribuiti all’interno di libri per soli addetti ai lavori. Le Marche sono state a lungo una regione poco valorizzata e allora ben vengano ricerche come quelle condotte per l’iniziativa di “Confini”, che tornano a scoprire le origini della nostra identità culturale e persino biologica». Per maggiori informazioni clicca qui !

martedì 7 marzo 2023

“Corpo sacro. Scrittura e esperienza mistica tra medioevo ed età moderna” presentazione a Spoleto

Il Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo e l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, con la collaborazione del Comune di Spoleto e del Parco culturale ecclesiale “Terre di pietra e d’acqua” venerdì 10 marzo 2023 alle ore 16.30 nella Sala dei Vescovi di Palazzo Arcivescovile in via Aurelio Saffi 13 a Spoleto, presenteranno il volume di Alessandra Bartolomei Romagnoli “Corpo sacro. Scrittura e esperienza mistica tra medioevo ed età moderna”, collana “Uomini e mondi medievali”, edito dalla Fondazione Cisam.
Alla iniziativa interverranno, per i saluti iniziali, S.E. Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo Spoleto-Norcia, Suor Maria Rosa Guerrini, Madre Priora Monastero S. Chiara Montefalco, Danilo Chiodetti, Assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della città e del territorio del Comune di Spoleto, Anna Rita Cosso, Presidente del Comitato promotore del Parco culturale ecclesiale “Terre di pietra e d’acqua”. Le relazioni saranno a cura di Emore Paoli, docente di Letteratura latina medioevale presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e Cecilia Panti, docente di Storia della filosofia medioevale presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Modera Massimiliano Bassetti, Coordinatore scientifico della Fondazione CISAM.
Sarà presente l’autrice Alessandra Bartolomei Romagnoli, docente di Storia della Chiesa antica e Storia della Chiesa medioevale presso l’Angelicum e di Storia della vita religiosa e letteratura agiografica e mistica presso la Pontificia Università Gregoriana.
A partire dal Duecento, l’Italia centrale, e in particolar modo le nostre terre, furono il teatro privilegiato (insieme alle Fiandre, il Brabante e la Renania) della grande ondata mistica femminile che invase l’Europa.
Si tratta di quella che Jacques de Vitry definiva “l’età delle Madri della Chiesa”, coloro che liberarono il linguaggio della mistica, centrandolo sul corpo, le emozioni e l’affettività, conquistando così, non senza opposizioni, una nuova centralità delle donne nella vita cristiana.
Di questa pagina di storia delle nostre comunità, Chiara d’Assisi († 1253) e Chiara da Montefalco († 1308), come anche Angela da Foligno († 1309) e Margherita da Cortona († 1297), furono alcune delle protagoniste.
Alessandra Bartolomei Romagnoli ci descrive questa straordinaria esperienza umana e spirituale in “Corpo sacro. Scrittura e esperienza mistica tra medioevo ed età moderna”, un’opera ricca di documenti e approfondimenti storici, scritta con un linguaggio chiaro e accessibile. All’interno dei locali di Palazzo Arcivescovile sarà allestito un bookshop tematico a cura della Fondazione CISAM.

martedì 28 febbraio 2023

"La ragione nella storia. Dal Medioevo alla modernità" convegno a Foggia

Giovedì 2
e venerdì 3 marzo 2023 si terrà, presso la Sala del Tribunale Palazzo Dogana, il Convegno internazionale "La ragione nella storia. Dal Medioevo alla modernità". Il convegno di filosofia, il primo che si tiene a Foggia dopo molti anni, è organizzato da Alessandra Beccarisi, Tommaso Sgarro e Luigi Traetta del Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze dell’Educazione dell’Università di Foggia. L'evento, promosso dal Cetefil (Centro interateneo per l’edizione di testi filosofici medievali e rinascimentali), è organizzato con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, della Provincia di Foggia e di Mandwinery – Famiglia Manduano e con il patrocinio del XXV World Congress of Philosophy Rome 2024.
"Si tratta di una grande opportunità" - dice il prof. Tommaso Sgarro, uno degli organizzatori - "per far conoscere e valorizzare il nostro territorio a livello nazionale e internazionale, non in maniera scontata e lontana dai soliti clichés'".
Durante le due giornate di studio, che vedono la partecipazione di rinomati storici della filosofia, si approfondirà il concetto di ragione, ovvero di quella facoltà, che sin dalla nascita del pensiero filosofico, è ritenuta il segno distintivo di ogni essere umano.
Secondo Alessandra Beccarisi, docente di Storia della filosofia presso l'ateneo foggiana, la prospettiva adottata è quella storica: "ci si è chiesti, cioè, se la Ragione è un concetto immutabile, uguale in ogni epoca, oppure se esso muta nel corso del tempo, adeguandosi al contesto storico, sociale e politico nel quale è usata. Una seconda sfida è chiederci se abbia ancora senso parlare di Ragione, dopo gli orrori del Novecento, i fenomeni di odio a cui la Rete ci ha abituati, i conflitti in corso. Tutti eventi che spingono a guardare con pessimismo alla capacità dell’essere umano di essere anche un essere ragionevole."
Nel corso del Convegno scopriremo che non solo il concetto di ragione muta nel corso delle epoche (in particolare il medioevo e l’età moderna, tema del convegno), ma cambia anche in rapporto al contesto geografico e linguistico. Parleremo della ragione secondo i filosofi arabi, della ragione della magia e della pratica alchemica, sino ad arrivare all’idea di ragione, forse a noi più familiare, quella degli illuministi.
Un percorso affascinante, pensato per un pubblico di specialisti, ma anche per appassionati di pensiero filosofico, alla scoperta di quel continente ancora poco esplorato che è la storia della filosofia'.

domenica 26 febbraio 2023

Udine Medievale

Domenica 26 febbraio 2023 con appuntamento alle ore 11,45 in
Piazza 1 Maggio a Udine vi portiamo a scoprire l'Udine dei Patriarchi: la Croce e la Spada!
In questo tour vedremo tutti i tesori medievali della città.
I patriarchi, uomini di fede e potere hanno determinato la storia di Udine e del suo territorio; ci faranno la guida alla scoperta della citta', dal castello dove tutto ha avuto inizio, a via mercato vecchio, alla ricerca di antichi misteri.
Raggiungeremo poi Piazza Matteotti, con l'elegante chiesa dedicata a san giacomo, per terminare in duomo, dove ci accoglierà il grande Bertrando di San Genesio, figura emblematica della storia udinese, il cui vessillo è a tutt'oggi la bandiera del Friuli.
TAPPE: Castello, Piazza Libertà, Via Mercato Vecchio, Piazza Matteotti, Chiesa di San Giacomo, Duomo.
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venerdì 24 febbraio 2023

Caterina donna d'amore e di passione alla Rocca di Riolo (RA)

Domenica 26 febbraio 2023
alle ore 15,00 si tiene una visita guidata nelle sale della Rocca di Riolo, dal pavimento di vetro alla sala del pozzo, in compagnia di Caterina Sforza in persona pronta a raccontare la sua vita tra uomini potenti e amori segreti. Durante la visita, il racconto della Leonessa delle Romagne ripercorre le storie d’amore che l’hanno vista protagonista, tra passioni e tragedie.
 
La Rocca di Riolo è una delle rocche più interessanti del territorio, per lo stato di conservazione in cui si trova. Di fine XIV secolo, la Rocca è contraddistinta da caratteristiche architettoniche medievali e rinascimentali: il fossato e le caditoie per il tiro piombante, le camere di manovra con le bocche di fuoco per il tiro radente fiancheggiante.
Al suo interno puoi vivere una vera immersione nella storia, scoprire il Medioevo tramite la vita di Caterina Sforza e il territorio faentino e i suoi insediamenti attraverso i reperti rinvenuti nella vicina Grotta di Re Tiberio.
Dai sotterranei ai piani alti, attraverso stretti passaggi, puoi scoprire le avventure dei cavalieri medievali, il funzionamento delle macchine da guerra e ascoltare i racconti di Caterina Sforza.
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giovedì 23 febbraio 2023

Laboratorio di scrittura medievale a Fossato di Vico (PG)

In occasione della mostra “Di Legno e di Sacro – l’arte religiosa dal Medioevo ad oggi” in corso a Fossato di Vico nei suggestivi ambienti delle Ex Carceri e presso l’antica chiesa de La Piaggiola, domenica 26 febbraio 2023 alle ore 16,00 si terrà un laboratorio dedicato alla scrittura nel Medioevo. Partendo dalle opere esposte nella mostra “Di Legno e Di Sacro”, gli artisti Giovanna e Roberto Belardi sveleranno tutti i segreti sulla storia della scrittura: i metodi, lo sviluppo delle tipologie, la tradizione italiana. Inoltre, spiegheranno la realizzazione dei codici, antenati dei nostri libri, i materiali utilizzati e le tecniche di scrittura.
I partecipanti al laboratorio saranno invitati a riprodurre le lettere nelle diverse tipologie di scrittura e a creare le lettere miniate su pergamena, decorate come un tempo.
La durata del laboratorio è di tre ore. Le tariffe sono per gli adulti 7 euro, 5 euro dai 6 ai 15 anni di età. 
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martedì 21 febbraio 2023

"Maleficia. Storia di streghe dall'Antichità al Rinascimento" presentazione a Roma

Martedì 21 febbraio 2023
alle ore 18,00 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, si tiene la presentazione del saggio "Maleficia. Storia di streghe dall'Antichità al Rinascimento" di Marina Montesano con la partecipaziione dell'autrice e di Maria Giuseppina Muzzarelli.
Il libro esplora le relazioni tra la stregoneria antica e la sua incarnazione moderna, colmando così un’importante lacuna nella storiografia. Si è spesso notato che storie di streghe circolavano nei testi classici greci e latini e che i trattati tardomedievali e moderni che si occupavano di credenze in materia di malefici, discutendo del volo magico e della metamorfosi dei corpi, vi facevano riferimento. Tuttavia, il ruolo della cultura umanistica e del revival classico nello sviluppo della caccia alle streghe finora non era stato ancora studiato a fondo. Dalla letteratura di età classica alcune descrizioni di malefici sono state trasmesse attraverso il Medioevo fino al XV secolo e al Rinascimento, quando i primi processi italiani richiamano il mito della strix, comune tanto nelle fonti dotte quanto nella memoria e nelle credenze popolari. Nell’Italia rinascimentale e anche oltre, nell’Europa moderna, il revival classico patrocinato dalla cultura umanistica dava nuovo spessore e ricontestualizzava i racconti antichi, che cessarono così di essere solo storie, come erano stati in precedenza, e divennero una prova cogente dei poteri del demonio e delle sue seguaci.
Marina Montesano insegna Storia medievale all’Università degli Studi di Messina ed è fellow di Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance. Si occupa di storia culturale, con particolare riguardo alla magia e alla stregoneria; su questi temi ha pubblicato Caccia alle streghe (Salerno Editrice, 2012) e ha curato Folklore, Magic, and Witchcraft: Cultural Exchanges from the Twelfth to Eighteenth Century (Routledge, 2021).

lunedì 20 febbraio 2023

La monetazione astense tra Medioevo e Risorgimento

“La monetazione astense tra Medioevo e Risorgimento” è il titolo di un’interessante conferenza sulle monete e sulla zecca di Asti, che si terrà alle ore 17,00 di giovedì 23 febbraio 2023 al Museo Diocesano di via Natta 36, organizzata dalla Società di Studi Astesi. L’importanza che ha avuto in passato la moneta astese in ambito europeo verrà messa in evidenza dagli interventi di cinque esperti e studiosi del settore: Marco Bazzini conservatore numismatico Sapab di Parma e Piacenza (Una storia di tutela del patrimonio numismatico italiano: il caso del gruzzolo di monete medioevali sequestrate a Piacenza), Dario Ferro del Circolo numismatico di Savona (L’apertura dei mercati mediterranei dopo la prima Crociata), Maria Labate del dipartimento di chimica dell’Università di Torino (Lo studio delle monete e i metodi d’analisi XRF), Luca Oddone perito numismatico astigiano (La zecca e le monete di Asti tra Medioevo e Rinascimento: novità e conoscenze attuali ) e Giovanni Carlo Federico Villa direttore del Museo civico di Arte Antica di Torino (Le monete della raccolta del Museo civico di Arte Antica di Torino).

sabato 18 febbraio 2023

Ferrara dalle origini all’anno Mille. Parte II

Sarà dedicato alla Ferrara del periodo dall'evo antico all'alto Medioevo il secondo appuntamento della IX edizione di "Archeologia in Biblioteca", ciclo di incontri sulle fasi più antiche della storia urbana di Ferrara, a cura di Alberto Andreoli. L'appuntamento è per lunedì 20 febbraio 2023 alle ore 17,00 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara).
L'incontro, organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri - Comitato di Ferrara APS, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
Il ciclo di tre incontri iniziato il 10 gennaio scorso si propone di delineare un profilo critico delle testimonianze archeologiche e documentarie inerenti le più antiche fasi della storia urbana di Ferrara. Previa una breve premessa, il primo appuntamento ha richiamato l'attività investigativa che, dalla trecentesca Chronica parva Ferrariensis alle recenti edizioni di scavi archeologici, ha affrontato la questione delle origini della città e considerato le molteplici trasformazioni ambientali prodottesi nel corso dei secoli. Questo secondo incontro si prefigge invece un'ampia riflessione sul popolamento dell'area durante l'evo antico, la tarda antichità e l'altomedioevo: ineludibile premessa ai fini della comprensione delle dinamiche insediative tardobizantine e/o carolingie, dell'ecclesia Ferrariensis e dell'assetto urbano della 'civitas nova'.

venerdì 17 febbraio 2023

Cena Medievale a Roma

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I Castelli della Sicilia medievale

Si terrà sabato 18 febbraio 2023 alle ore 16,30 la nuova lezione del Corso di Archeologia Medievale promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, il Museo Civico, l’Università Popolare Termini Imerese e la Parrocchia San Nicola di Bari. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, è prevista la conferenza dal titolo “I Castelli della Sicilia medievale” che sarà tenuta da Ferdinando Maurici, Archeologo – Soprintendente del Mare Regione Siciliana.
Circa 300 castelli sorgono o sorgevano (e sono documentati) lungo le coste e nell'interno dell’isola. Per l’epoca bizantina e musulmana dobbiamo accontentarci di poche e reticenti fonti. La storia del castello in Sicilia deve dunque iniziare da età normanna e deve comprendere i castelli del demanio regio e quelli edificati dalla feudalità. L'età normanna è il primo grande momento di incastellamento con circa 130 castelli attestati dalle fonti. Federico II aggiunge una serie di interventi, numericamente limitati, localizzati soprattutto in Sicilia orientale, ma di eccezionale qualità formale. Il primo Trecento, con la necessità di difendere l'isola dalle incursioni e dai tentativi di riconquista angioini, vede una serie di costruzioni castrali volute e realizzate da re Federico III il Grande. Il secondo Trecento vede invece una grande ondata di costruzioni castrali volute dall’aristocrazia militare, con alcuni gioielli come il castello di Mussomeli. La riconquista aragonese a fine secolo impone nuovamente un rigido controllo monarchico sull'erezione di fortezze. Il governo viceregio provvede nella prima metà del XV quasi soltanto al mantenimento minimo dell'operatività dei castelli demaniali ed al loro armamento con bocche da fuoco. Pochi i riadattamenti di castelli feudali come quello di Misilmeri condotto da Matteo Carnalivari. La minaccia turca nella seconda metà del secolo non comporterà subito un primo tentativo di adeguamento dell'architettura fortificata alle artiglierie a polvere. Ciò comincerà ad avvenire solo verso il 1480: la seconda cinta del castello di Milazzo è in tal senso il monumento più completo dell'architettura della “fase di transizione” verso il fronte bastionato che trionferà nel Cinquecento.
L’incontro si svolgerà presso la Chiesa S. Maria della Misericordia – Museo Civico, in Via Mazzini a Termini Imerese (PA). Il Corso prevede 9 lezioni e 6 visite guidate. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: Termini Imerese Tel. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.

sabato 11 febbraio 2023

Visita Guidata "Genova nel Medioevo"

Genova Cultura organizza sabato 11 febbraio 2023 alle ore 15,00 un tour guidato della Genova nel Medioevo. I genovesi nel Medioevo la definirono così: Ianua, termine che significa appunto “accesso”. L'estesa superficie della città medievale costruita dentro le mura del 1154, più il sobborgo di ponente dove era l'Arsenale, lungo la più importante strada per l'Italia settentrionale e l'Europa, coincide con l’attuale centro storico di Genova. Strade, piazzette e carruggi rispecchiano la città costruita tra il 1130 e il trecento da una consociazione di famiglie che, in un territorio povero di risorse naturali, fin dal secolo precedente avevano deciso di investire nel traffico mercantile di prodotti pregiati a lungo percorso marittimo e terrestre. Della città di età romana quella medievale ha conservato il reticolo ortogonale delle strade tra la Cattedrale e la collina dove ancora esistono i resti del Castello del Vescovo, costruito sui ruderi dell'abitato etrusco-ligure distrutto dal fratello di Annibale Barca nel 204 a.c. Non è mai esistita una gran piazza centrale, con gli edifici del potere civile e religioso, ma piccole piazze consortili delle famiglie più potenti e dei mercati specializzati.
Contributo di partecipazione 10 euro soci, 12 euro non soci. Necessaria la prenotazione contattando: genovacultura@genovacultura.org oppure 010 3014333 - 392 1152682.

venerdì 10 febbraio 2023

"𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐢𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐑𝐞𝐱 𝐇𝐮𝐧𝐠𝐚𝐫𝐢𝐚𝐞" presentazione a Venezia

Martedì 14 febbraio 2023
alle ore 16,00 l'Archivio di Stato di Venezia in collaborazione con il Consolato Generale Onorario di Ungheria a Venezia, l'Associazione Culturale italo-ungherese del Triveneto a Venezia, l'Accademia di Ungheria a Roma, presenta il volume 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐢𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐑𝐞𝐱 𝐇𝐮𝐧𝐠𝐚𝐫𝐢𝐚𝐞. 𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐞, 𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐞 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐝𝐨𝐯𝐚, 𝐁𝐮𝐝𝐚 𝐞 𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚 𝐚𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐫𝐫𝐚𝐫𝐞𝐬𝐢, a cura di Giovanna Baldissin Molli, Franco Benucci, Maria Teresa Dolso e Ágnes Máté, Collana: Bibliotheca Academiae Hungariae - Roma, Novembre 2022.
La figura di Luigi il Grande, re d’Ungheria, domina letteralmente la storia europea della seconda metà del Trecento: un passaggio cruciale nella costruzione dell’Europa moderna, caratterizzato dal riassetto di equilibri secolari e dalla sperimentazione di modelli politici, economici e sociali in netta rottura col passato. Salito al trono nel 1342, il giovane Luigi dovette subito fronteggiare l’evento forse più traumatico del Medioevo, la Peste Nera, col suo shock demografico che dimezzò la popolazione del continente. La fine di un secolare percorso d’espansione della civiltà europea coincise col declino degli universalismi che avevano in precedenza rivendicato il governo della respublica christiana.

venerdì 3 febbraio 2023

"Il Medioevo negli Iblei. Gli insediamenti" conferenza a Termini Imerese (PA)

Si terrà sabato 4 febbraio 2023 alle ore 16,30 la nuova lezione del Corso di Archeologia Medievale promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, il Museo Civico, l’Università Popolare Termini Imerese e la Parrocchia San Nicola di Bari. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, è prevista la conferenza dal titolo “Il Medioevo negli Iblei. Gli insediamenti” che sarà tenuta da Giovanni Di Stefano, Archeologo dell’Università della Calabria. L’incontro si svolgerà presso la Chiesa S. Maria della Misericordia – Museo Civico, in Via Mazzini a Termini Imerese. Il giorno successivo, domenica 5 febbraio, è prevista la visita guidata ai Castelli delle Madonie.
Gli insediamenti di età post classica nell’area della Sicilia meridionale, negli Iblei ragusani, sono caratterizzati da una varietà tipologica: villaggi rurali aperti, città arroccate e fortificate. Questi insediamenti sono databili dall’XI al 1693. La recente ricerca archeologica ha scoperto alcune case di un villaggio rurale islamico nel Casale di Sanctae Crucis de Rosacambra (S. Croce Camerina). In questo abitato è stato pure individuato un edificio che può essere stato un Hammam databile all’XI secolo. Una Cuba è probabile che sia da identificare nell’edificio del Castello di Comiso. Nell’area orientale del territorio, nelle gole scavate nell’altopiano, l’insediamento è caratterizzato da case scavate nella roccia. Qui si formano vere e proprie “città trogloditiche” con case rupestri (a Cava Ispica, alle Grotte Cadute, al Castello). Questa tipologia insediativa deriva probabilmente da tradizioni costruttive nord africane, berbere, probabilmente importate in Sicilia con l’arrivo degli arabi. Alcuni di questi insediamenti rupestri nel XIII-XIV secolo sono sopravvissuti con l’arroccamento difensivo delle aree direzionali che sono state fortificate, come nel caso di Modica, Ragusa, Scicli, Ispica (il fortilitium). Oggi la ricerca archeologica condotta in alcuni di questi abitati ha riportato alla luce palazzi fortificati (a Modica) e spazi pubblici (al Fortilitium di Ispica e a Terravecchia di Giarratana). Questi insediamenti di età rinascimentale sono state le città distrutte dal terremoto dell’11 gennaio del 1693.
Giovanni Di Stefano è archeologo, attualmente professore di Archeologia del Mediterraneo Tardoantico all’Università della Calabria e di Architettura e Urbanistica delle Città Romane delle province del nord Africa, presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Di Stefano è stato Dirigente Archeologo della Regione Sicilia e Direttore del Museo e del Parco archeologico di Camarina e di Cava d’Ispica. Tiene altresì seminari e laboratori all’Università di Catania e all’Università di Messina (in questo Ateneo su “Le antichità giudaiche della Sicilia”). È inoltre Direttore della missione archeologica italiana a Cartagine (per lo scavo dell’Anfiteatro) e della Missione archeologica italiana a Malta-Ta Wilga.Ha pubblicato, per la casa editrice Novecento, con Antonio Di Vita, un volume su Camarina, con Sellerio Editore su Kaukana e su Camarina con Paola Pelagatti, e per Giunti Editore sui bronzi siculi di Castelluccio e sul relitto delle Colonne di Camarina, ancora con l’Electa sul Museo di Ragusa e poi su Cartagine con Fabrizio Serra editore, e infine “Schiavi e padroni nella Sicilia Romana”, “Potere e consenso dai Severi a Costantino”, “I Vinti del Tardoantico” e “Gerarchie sociali nella Sicilia greca” con l’editore Punto L.