mercoledì 31 dicembre 2014

“Dinô da nùxe” a Finalborgo

Finalborgo (SV) rivivrà le magiche e antiche atmosfere medievali, domenica 4 gennaio 2015, con una manifestazione particolare che prenderà il via dalle 15.00 presso Castel San Giovanni: si tratta del “Dinô da nùxe”, una rievocazione in costume di un momento storico intenso ricostruito partendo dalle antiche tradizioni, per una manifestazione a cura dell’Associazione “Centro storico del Finale” e patrocinata dal Comune di Finale Ligure.
Nel pomeriggio il castello di Finalborgo sarà ricco di sorprese. I visitatori si troveranno in un’atmosfera magica, potranno incontrare molti personaggi in costume medievale: guardie, prelati, mendicanti e ciarlatani, potranno ammirare damigelle impegnate nei loro ricami o gli “Spadaccini del Finale” e gli “Arcieri del Marchesato” mentre si esibiscono in duelli di spade e in tiri con l’arco e ancora potranno essere travolti dalla musica dei “Sonagli di Tagatam” e dagli spettacolari giochi di fuoco dei “Focus Magistri”
Inoltre sarà possibile assaporare ricette dell’epoca: figuranti in abiti da popolani offriranno una calda tisana speziata, realizzata secondo antiche ricette tramandate, procedendo sino al momento culminante del pomeriggio da cui la manifestazione stessa prende il nome: il momento del dono del sacchetto di noci, il “Dinô da nùxe”, offerto dal “Marchese Giovanni del Carretto” in una sala della torre del castello dove i visitatori saranno ricevuti con tutti gli onori.
L’antica tradizione del “Dinô da nùxe” ha un suo profondo significato che si conserva e si rivive oggi a Finale grazie all’Associazione “Centro storico del Finale”. Partendo da un breve resoconto storico, se nelle terre anticamente governate da Genova, il Natale era festeggiato con tradizioni che risalgono a un passato pagano come “U Confôgü” (Il Confuogo), nel Finalese, in avversità a tutto quello che era Genovese, questa tradizione non veniva mai seguita. I Finalesi hanno sempre celebrato in forma molto più familiare e privata il loro Confôgü: alla vigilia di Natale, seguita la prima Messa, la famiglia si ritirava a casa, dove le donne iniziavano a preparare il pranzo serale, culmine della festa casalinga: si manteneva infatti il digiuno per l’arco dell’intera giornata. Gli uomini, terminati i lavori più pesanti, visitavano parenti ed amici augurando “Bun Dinô”, mentre i bambini giravano per le contrade bussando alle porte e gridando “dinô da nùxe, dinô da nùxe…”. Al grido ogni porta si apriva e in dono veniva offerta frutta secca e, quando possibile, arance e mandarini. Una tradizione che oggi Finale rivive con la magia e la dolcezza dei tempi antichi.

martedì 30 dicembre 2014

Visite Guidate alla Viterbo Medievale

Sabato 3 e domenica 4 gennaio 2015, alle ore 11,00 e alle ore 15,00, Tesori d'Etruria propone visite guidate alla Viterbo Medievale.
Si parte da piazza della Morte 1, presso la Viterbo Sotterranea - sede di Tesori d´Etruria, si procede verso piazza San Carluccio dalla quale si accede al vero gioiello della città: il quartiere San Pellegrino, splendido esempio di contrada duecentesca perfettamente conservata, dove potrete ammirare intatta l´architettura della Viterbo medievale con le sue case in peperino, le viuzze, gli archi, le torri e i caratteristici profferli.
Le visite guidate alla Viterbo Medievale proseguiranno nei fine settimana per tutto il mese di gennaio 2015. 

lunedì 29 dicembre 2014

“Rocche e castelli dell’Alto Lazio: Montefiascone, Gradoli e Torre Alfina”

Per inaugurare il nuovo anno, l’associazione culturale Forza Creativa promuove per domenica 4 gennaio 2014 “Rocche e castelli dell’Alto Lazio: Montefiascone, Gradoli e Torre Alfina”.
Iniziativa all’insegna dell’arte, della storia e delle tradizioni rivolta a turisti e cittadini desiderosi di conoscere ed ammirare bellezze architettoniche e paesaggistiche dei suggestivi borghi altolaziali di Montefiascone, Gradoli e Torre Alfina, frazione di Acquapendente al confine con la Riserva Naturale Monte Rufeno.
Una guida turistica accompagnerà i visitatori lungo le stradine del centro storico montefiasconese, alla Rocca dei Papi e al Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane. Montefiascone, cittadina situata lungo il tracciato della Via Francigena, visse un glorioso passato soprattutto nel Medioevo, quando fu sede del Rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia.
Al territorio sono legate anche storia e tradizioni farnesiane, che sarà possibile esaminare attraverso l’allestimento museale dedicato ad Antonio da Sangallo il Giovane, architetto per eccellenza dei Farnese.
Per approfondire ulteriormente usi e costumi farnesiani, la visita proseguirà presso il Museo del Costume allestito negli ambienti del Palazzo Farnese di Gradoli, che si affaccia sul il Lago di Bolsena.
Il pomeriggio sarà possibile visitare i giardini e l’interno del castello di Torre Alfina, antica roccaforte della famiglia Monaldeschi, chiusa al pubblico per diversi anni e da poco riaperta.
Programma
Ore 9.30 ritrovo partecipanti presso Piazzale Urbano V di Montefiascone (arrivo e spostamenti con mezzi propri).
Visita al borgo di Montefiascone, alla Rocca dei Papi e al Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane.
Ore 10.45 partenza per Gradoli e visita al Museo del Costume.
Ore 12.45 partenza per Torre Alfina e pranzo presso ristorante Nuovo Castello.
Ore 15.00 visita al castello e al borgo di Torre Alfina.
Ore 17.00 rientro.
Quota 30 euro, comprensiva di pranzo (primo, secondo, contorno, dolce, acqua, vino e caffè), guida e biglietti d’ingresso ai luoghi della cultura.
Prenotazione obbligatoria entro il 3 gennaio al 3496482302.

domenica 28 dicembre 2014

"Al centro del tempo: simbologia e realtà del Santo Natale nel Medioevo”

Nel corso del Medioevo sorsero un numero incalcolabile di leggende e credenze varie legate a questa festività, molte delle quali messe in relazione più alla magia e alla ciarlataneria piuttosto che ai veri valori cristiani, in quanto retaggio di simboli e usanze precedenti al cristianesimo.
La scelta dell’abete, ad esempio, non è casuale. Infatti, nell’antico Egitto, l’abete simboleggiava la natività; nell’antica Grecia, l’abete bianco era sacro alla dea Artemide, che era la dea della luna, della caccia e delle nascite. Inoltre, nel calendario celtico, l’abete era destinato al culto del giorno della nascita del Fanciullo Divino. Secondo altre fonti però, potrebbe derivare dal ciocco di Yule (in inglese, termine arcaico per Natale), associato a una festa pagana nordica che durava dodici giorni, il cui ramoscello veniva bruciato all’aperto, oppure dall’albero del paradiso presente nei drammi antichi su Adamo ed Eva.
Il moderno albero di Natale potrebbe originare anche da Martin Lutero, che vide un abete illuminato dalle stelle nella foresta. L’usanza di scambiarsi regali, invece, sembra discendere da un rito pagano romano, strenae, periodo in cui la popolazione si regalava cibo, monete e pietre preziose come portafortuna per il nuovo anno, mentre il personaggio che è divenuto famoso in tutto il mondo per consegnare i regali a Natale è Santa Claus, in Italia Babbo Natale, ovvero San Nicola.
Per sollecitare una riflessione sul valore simbolico del Natale, lunedì 29 dicembre 2014, alle ore 21.30, si svolgerà
nei locali della Contrada San Martino la conferenza proposta dalla Contrada San Martino, dalla Magnifica Contrada Santa Maria e dall’Associazione Santa Croce con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant'Elpidio (FM), dal titolo "Al centro del tempo: simbologia e realtà del Santo Natale nel Medioevo”, cui parteciperà in veste di relatore il Prof. Adolfo Morganti, psicologo, editore, scrittore e membro dell’associazione Identità Europea e del consiglio direttivo del G.R.I.S. (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa), figura di spicco del panorama culturale italiano ed europeo che torna a Sant’Elpidio a Mare dopo avervi inaugurato nel 2006 un’importante mostra sul tema della cavalleria.
L’incontro, che conclude simbolicamente i tanti eventi che nel corso del 2014 sono stati dedicati al Medioevo, inaugura al contempo un’ulteriore fase di incontri ed iniziative in programma nei prossimi mesi al fine di continuare ad indagare a tutto tondo questa straordinaria epoca storica.

sabato 27 dicembre 2014

La cornamusa nella miniatura medievale (X-XV secolo)

Sabato 10 gennaio 2015, alle ore 20,00, a Gorle (BG), in via Don A. Mazzucotelli, 6, si terrà la conferenza di Melissa Andrea Milani, che ha come intento la divulgazione di immagini, fonti storico/letterarie e risorse online per coadiuvare e incoraggiare la ricerca, sia professionale sia amatoriale, per quanto riguarda evoluzione, diffusione e tipologia degli aerofoni a sacca nel periodo medievale.
Durante la conferenza verranno proposte alcune chiavi di lettura rispetto all’arte della miniatura e degli strumenti ivi rappresentati, con attenzione al contesto sociale, politico, economico di produzione dei codici. Verranno inoltre fornite informazioni utili a tutti i rievocatori circa l’esegesi delle fonti medievali.

Melissa Andrea Milani unisce tre competenze che rendono particolarmente interessante il suo studio: si è laureata in scienze storiche con una tesi sul Medioevo; è una valida musicista che suona le cornamuse;ha lavorato, negli ultimi cinque anni come bibliotecaria.

L'attività di bibliotecaria, in svariate biblioteche del Nord Italia, le ha consentito l'accesso alle più vaste banche dati di immagini e fac-simile musicali esistenti; strumenti che hanno costituito la base della sua ricerca storico/iconografica sulle cornamuse nel Medioevo.

giovedì 25 dicembre 2014

Natale Medievale a Castro (LE)

A Castro (LE), il Natale rivive nel Medioevo. La rappresentazione di “Natale in Contea” comincia dal castello, sospeso in cima alla città, prospiciente la storica piazza d’Armi, e attraverso il centro storico. Ad ogni passo, in ogni vicolo, su per le strade dell’interno, è un’evocazione continua.
Nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio 2015, dalle 17 alle 21, nel Borgo Medievale si estende una città medievale ricca, fiorente, prosperosa; ed è una sfilata di personaggi, dal viceré di Napoli alla gran contessa Elisa Gattinara, dai cavalieri alle nobildonne, dai mercanti ai popolani, dall’esercito del Conte agli arcieri del castello, grazie al gruppo “Arcatores – Castro”, dal Vescovo Angelo Giaconia al capitolo della Cattedrale, dall’esercito ottomano all’ordine dei Templari di Castro.
Negli angoli più caratteristici del borgo antico si terranno rievocazioni di vita medievale con arti e mestieri, spettacoli itineranti, musici cantastorie, danzatrici, sbandieratori, combattimenti con spade, quest'anno i personaggi vedranno comparire tra loro il boia, pronto a giustiziare chiunque per le sue malefatte. Inoltre taverne con degustazioni di cibi e bevande tradizionali con allestimento di stand di abbigliamento e cibi medievali.
Nel corso della giornata, i visitatori potranno incontrare diversi personaggi: il pellegrino che intarsia il proprio bastone, popolane che lavano i panni e sistemano la propria capanna, ragazze che costruiscono coroncine di fieno e fiori o rammendano i propri abiti logori, ragazzi che giocano ai cavalieri con spade di legno e uomini che discutono intorno al fuoco. In un tripudio di colori e antichi profumi tipici della quotidianità medievale, il mercato sarà animato dallo speziale con il suo bancone pieno di curiosità e segreti, dal ciabattino abile col modellare e colorare il cuoio, dall’armaiolo che piega il ferro, dall’amanuense, dal ceraio, dal falegname, dal panettiere e dalla locandiera.
Le novità di questa settima edizione sono diverse: nuove scene, tra cui la cerimonia di un matrimonio medievale, a cura dei ragazzi di Pot (Piccola Officina Teatrale), nel Castello aragonese; il cartapestaio, con la partecipazione dei ragazzi del Musical “Forza Venite Gente”, messo in scena nella passata stagione estiva; un angolo dedicato ai più piccoli, grazie all’impegno della Cooperativa – onlus “Una Mano in più”; la neonata associazione Athenaion si occuperà di far rivivere gli archeologi del tempo; il processo alla strega, a cura dei ragazzi della “Schoola Cantorum Maria SS. Annunziata”.
Si potrà anche godere della proiezione del trailer del film di “Ilda e Fabio”, l’antica leggenda di Castro, un film che si sta realizzando grazie all'Associazione Castro Medievale e alla cura e alla professionalità di Rizzo Multimedia. Il piccolo Porto di Enea, oggi adibito ad ancoraggio per il naviglio da diporto, si allarga.
Ma la parte più suggestiva della manifestazione è da ricercare nel colorato, festoso corteo storico con 150 figuranti in costumi d’epoca (realizzati a mano dalle sarte del luogo).

mercoledì 24 dicembre 2014

Visita guidata al Mausoleo di Santa Costanza e alla basilica di Sant’Agnese

Sabato 27 dicembre 2015, alle ore 16.00, visita guidata al Mausoleo di Santa Costanza e alla basilica di Sant’Agnese fuori le mura a Roma. Forse il più importante fra i complessi monumentali che testimoni l'età paleocristiana e alto medievale in Roma. Eretto per volere di Costanza, figlia di Costantino, nel 342 sopra l'area cimiteriale che accoglieva le spoglie di Sant'Agnese, il cui martirio è fra i più suggestivi e noti della tradizione romana. Il complesso monastico pur essendo in parte privato del suo primitivo splendore, conserva tuttora un'imponenza ed un fascino straordinari, testimoniati nel graduale passaggio dall’arte paleocristiana alla piena maturità raggiunta nella chiesa Onoriana del VII secolo.  Il mausoleo di Santa Costanza a pianta centrale, con i due spazi circolari concentrici, le colonne binate e i colorati mosaici, fu destinato ad influenzare l'architettura medioevale non solo romana ma mondiale.
Docente: Elisa Ubaldi
Orario d’inizio: ore 16.00 (Accoglienza e registrazioni da 30’ prima)
Appuntamento: Via Nomentana 349, Roma
Come arrivare: S. Agnese/Annibaliano, Linea B1 - diramazione Metro B, bus n. 60, 337, 36, 90, 660
Contributo associativo: € 8 adulti; € 4 (13-17); € 2 (6-12); gratis 0-5
Sconti: 2 euro di sconto a chi partecipa a 2 visite organizzate dalla nostra associazione durante la  stessa settimana. Se interessati, potrete trovare le informazioni relative alle altre visite in programma sul nostro sito: http://romaelazioperte.blogspot.it.
Prenotazioniromaelazioxte@gmail.com o via sms al nostro accompagnatore Marco 3296892418 indicando data e titolo della visita, nome e cognome di chi effettua la prenotazione, nr. di partecipanti (specificando eventuale età di bambini), nr. di cellulare e indirizzo mail. La prenotazione è  indispensabile per ricevere conferma e x essere ricontattati in caso di variazioni.

martedì 23 dicembre 2014

"San Tommaso Becket. La storia diventa spettacolo" a Mottola (TA)

Da sabato 27 a domenica 29 dicembre 2014 Mottola (TA) cambia volto e torna all’anno mille, complici i festeggiamenti patronali in onore di San Tommaso Becket che riporteranno l’intera comunità e i tantissimi visitatori al Medioevo. Armi e armature, tende e bandiere, artisti di strada e cavalieri, sbandieratori e artigiani del gusto saranno i protagonisti di una tre giorni intensa, dedicata al Santo inglese.
San Tommaso Becket, vescovo di Canterbury, fu fatto assassinare il 29 dicembre del 1170 per aver difeso la Chiesa dalle ingerenze del sovrano Enrico II. Il culto del Santo in Italia meridionale fu portato dai soldati inglesi in partenza per le crociate. La tradizione locale riconduce il legame con il Santo ad un episodio avvenuto nel 1102 quando Mottola, assediata e devastata dai tarantini, perse il suo vescovo Alimberto mentre cercava di mediare tra vincitori e vinti. San Tommaso ricordava la figura del vescovo locale, tanto da identificarlo da allora in poi come Santo Patrono.

lunedì 22 dicembre 2014

Presentazione del volume "Vestitio regis. La vestizione del Volto Santo di Lucca"

Sarà L’Arcivescovo di Lucca Italo Castellani ad aprire la presentazione del volume "Vestitio regis. La vestizione del Volto Santo di Lucca", foto di Luigi Casentini, testi di Iacopo Lazzareschi Cervelli edito da Pacini Fazzi con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che si svolgerà lunedì 22 dicembre 2014 alle ore 17,30 nel Salone dell’Arcivescovato a Lucca; ed è lo stesso Arcivescovo ad aver firmato la pagina di presentazione di questo prezioso volume fotografico che ci disvela quella che a pieno titolo può essere definita una vera e propria cerimonia: la vestizione del Volto Santo che, due volte l’anno il 14 di settembre e il 3 di maggio appare in tutto il suo splendore di “re”, abbigliato con i preziosi vestimenti e gioielli, normalmente custoditi in una  apposita Sala ad essi dedicata nel Museo della cattedrale.
Un ampio reportage quello realizzato da Luigi Casentini che anche grazie all’uso sapiente di luci naturali riesce a restituire tutto il mistero della Cattedrale di Lucca, per quelle ore preclusa al pubblico, durante l’accurata cerimonia della vestizione alla quale partecipano Mons. Bachini e lo stesso Arcivescovo. I testi, in doppia lingua italiano-inglese,  di Iacopo Lazzareschi Cervelli commentano e contestualizzano questo antico rito e forniscono al lettore preziose notizie storiche e storico-artistiche dato che la corona, il collare, il gioiello, il fregio, lo scettro sono dei veri capolavori di oreficeria. Un testo che accompagna la splendida sequenza delle immagini che ci restituiscono tutta la sacralità di questo rito. “Abiti e gioielli – sottolinea l’arcivescovo Italo Castellani – che non hanno niente a che vedere con lo sfarzo… ma esprimono quel ‘voler bene’ rivolto a colui che il simulacro rappresenta”. Un volume, come ha sottolineato il Presidente Arturo Lattanzi  nella sua premessa al volume, “che ha il pregio della freschezza e dell’agilità di consultazione, salutato con particolare favore anche in ragione della giovane età degli autori; un indizio tangibile della possibilità concreta di suscitare l’interesse delle nuove generazioni verso le tradizioni del territorio, dando continuità ad una storia al contempo antica e attuale”.
Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Lucca Italo Castellani e del presidente della Fondazione  Arturo Lattanzi sarà compito degli storici Ilaria Sabbatini (Società internazionale per lo studio del medioevo latino) e di Graziano Concioni (Accademia Lucchese di Lettere Scienze e arti) presentare il volume parlando sia del rapporto fra Lucca e il pellegrinaggio medievale che del ruolo del Volto Santo nella storia lucchese e non solo.
Di recente è nato anche l'Archivio Digitale del Volto Santo, frutto di una collaborazione tra la SISMEL (Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino, Firenze), l’Archivio di Stato di Lucca e l’Associazione Mons Gaudii ed è curato dalla studiosa Ilaria Sabbatini.

sabato 20 dicembre 2014

"Corteo Storico di San Nicola" a Squinzano (LE)

Sabato 20 dicembre 2014 a Squinzano (LE) verrà rievocata la traslazione delle ossa del Santo dalla cittadina turca di Myra verso Bari avvenuta nel maggio del 1087.
L’evento è organizzato dal Circolo Pro Feste di Squinzano con la direzione artistica di Antonio Minelli.
La realizzazione dell’evento vedrà il contributo di diverse realtà artistiche del territorio
- I Figuranti di San Nicola di Bari, che oltre ad essere presenti all’interno del corteo, si occuperanno del coordinamento dei vari gruppi partecipanti
- I 62 Marinai di San Nicola di Bari
- I Cavalieri delle Terre Tarentine
- I Battitori di Carbonara
- Gli Sbandieratori Rione San Basilio di Oria
- I Figuranti del Palio dei Capatosta di Mola di Bari
- Compagnia Makaria di Squinzano
- Compagnia Ghefiura di Squinzano
- Compagnia I Filodrammatici di Squinzano
- Compagnia Santa Maria delle Grazie di Squinzano
- Centro Danza di Giovanna Rollo
- I Bambini della Parrocchia di San Nicola
Il Corteo partirà alle ore 18:00 da Piazza Vittoria e arriverà in Piazza San Nicola dove a conclusione dell’evento si esibiranno i vari gruppi artistici.

venerdì 19 dicembre 2014

"La chiesa di S. Francesco a Vetralla" presentato a Vetralla (VT)

Domenica 21 dicembre 2014 alle ore 16.30, presso il Museo della Città e del Territorio in Via di Porta Marchetta, 2 a Vetralla (VT) verrà presentato ufficialmente il volume "La chiesa di S. Francesco a Vetralla. Le origini", a cura di Elisabetta De Minicis e Carlo Tedeschi.
Ne parleranno:
Elisabetta De Minicis, (Università della Tuscia)
Carlo Tedeschi, Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Gaetano Curzi, Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Pio Francesco Pistilli, Sapienza Università di Roma
e gli autori Elisabetta Scungio, Manuela Gianandrea, Francesco Gandolfo, Simone Piazza e Giorgio Capriotti.
Un'occasione per conoscere gli aspetti architettonici e le numerose opere d'arte, che fanno di questo monumento uno degli esempi più belli e preziosi del romanico altolaziale, sebbene ancor poco conosciuto ed in genere trascurato dal grande pubblico.
Questo volume nasce dalla volontà dei curatori di risvegliare la consapevolezza di una comunità circa l’importanza di uno dei “pezzi pregiati” del suo patrimonio culturale. La comunità è quella che si raccoglie attorno ad un centro urbano della Tuscia meridionale, Vetralla; il “pezzo pregiato” è la chiesa romanica di S. Francesco.
Con i seguenti contributi:
Il cantiere medievale, Elisabetta Scungio
L'arredo liturgico medievale del San Francesco di Vetralla tra perduto e restauri, Manuela Gianandrea
La scultura architettonica, Francesco Gandolfo
La veste pittorica d'età romanica nella chiesa di San Francesco a Vetralla: nuova lettura dei brani superstiti, Simone Piazza
I dipinti murali nella cripta della chiesa di San Francesco a Vetralla. Stato di conservazione e prospettive di ricerca sulla tecnica esecutiva, Giorgio Capriotti

giovedì 18 dicembre 2014

"Canzoni dell'amor cortese" a Milano

Sabato 20 dicembre 2014, alle ore 17,00 presso la Libreria Jaca Book “Città Possibile” in Via Frua, 11 a Milano (Ingresso da Via delle Stelline), l’Associazione Culturale Italia Medievale e Editoriale Jaca Book sono lieti di invitarvi alla conferenza-concerto “Canzoni dell’amor Cortese” con la partecipazione del Lilium Aeris e la presentazione del loro ultimo CD “L’Amoros Pessamens”. Ingresso libero. Segue aperitivo.
I Lilium Aeris, nell’occasione Serena Fiandro (voce, gemshorn, bombarda) e Andrea Tuffanelli (liuto, viella, cornamusa) presenteranno il loro ultimo lavoro discografico “L’Amoros Pessamens” e ci parleranno delle melodie pure ed evocative dei trovatori del XII e XIII secolo. Si intrecciano i temi del Fin Amor, l’amor cortese, il desiderio per la donna amata come fonte di elevazione spirituale, insieme al tradimento, alla gelosia e alla crudeltà della donna amata, in quella che è la prima ed una delle più alte manifestazioni di musica e poesia in lingua romanza. Ne saranno influenzate la poesia italiana delle origini, così come tutta l’arte medievale, fino a pervadere tutta l’arte occidentale e la nostra stessa concezione dell’amore.
Questa iniziativa è parte di Medioevo Quante Storie.

mercoledì 17 dicembre 2014

“Atlanti simbolici dello spazio politico. Il portolano Pizigani” a Parma

Giovedì 18 dicembre 2014 alle ore 17.00 la Biblioteca Palatina di Parma organizza l’incontro “Atlanti simbolici dello spazio politico. Il portolano Pizigani”, terzo appuntamento del ciclo di conferenze dal titolo Appuntamenti in Palatina. La biblioteca si rivela alla città.
Il professore Alberto Savorelli (Scuola Normale di Pisa) terrà una conferenza sul tema dei “portolani”, uno dei prodotti più affascinanti della ‘grafica’ medievale. Si tratta infatti di opere composte primariamente per i marinai ma che, di fatto, divennero vere e proprie enciclopedie geografiche rivolte a molte categorie di lettori.
In particolare i portolani catalani e italiani del Trecento concedono un'inedita attenzione allo 'spazio politico' del mondo, fuori delle ricostruzioni classicheggianti o mitologiche e oltre gli stereotipi delle mappe mundi legate alla tradizione teologica. Il portolano di Francesco e Domenico Pizigano, presente in Palatina dal 1770 anno in cui fu donato a Padre Paolo Maria Paciudi dallo storico veneziano Girolamo Zanetti, si può datare verso la fine dell'età d'oro dei grandi portolani (se ne conoscono una trentina circa) del Trecento, tra il 1320 e il 1370.
Esso costituisce un esempio illustre, e tra i più ricchi, di questa particolarissima produzione che, nonostante imprecisioni e anacronismi, riproduce una mappa del mondo politico – anche in aree remote come quelle africane e asiatiche – coincidente in modo sorprendentemente con i dati reali. Per queste caratteristiche nei primi anni 2000 l’ambasciata russa a Roma ha commissionato all’allora Ministero dei beni e delle attività culturali una digitalizzazione dell’importante manufatto al fine di dirimere, seguendo la rappresentazione del fiume Volga, una questione di confine tra nazioni sorte dallo smembramento dello Stato russo.
La conferenza sarà introdotta dalla dott.ssa Sabina Magrini, direttrice della Biblioteca Palatina, che proporrà ai partecipanti l’’esposizione del “Pizigano”.

martedì 16 dicembre 2014

"Lo scavo nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nosedo"

Mercoledì 17 dicembre 2014, alle ore 14.30, presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Sala delle Colonne in Via E. De Amicis, 11 a Milano si terrà l'incontro di studio: "Lo scavo nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nosedo. Archeologia e antropologia in dialogo".
Un incontro per presentare i risultati delle ricerche sui resti umani rinvenuti durante la prima campagna di scavo condotta a Nocetum nel 2013 dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici della Lombardia in collaborazione con la Sezione Archeologia del Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell'Università Cattolica di Milano e con l’Associazione Nocetum.
Ricerche che, in un dialogo tra archeologia e antropologia, hanno consentito di approfondire un pezzo di storia di Milano, e hanno fornito preziosi elementi su come si potesse “Vivere e morire a Nocetum all’inizio dell’età moderna".
Le ricerche sono frutto del progetto “Il patrimonio archeologico dell’antica Chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo torna a vivere per la città di Milano, in vista di EXPO 2015” realizzato nell’ambito del bando Regione Lombardia per la promozione di interventi di valorizzazione del patrimonio archeologico e dei siti UNESCO lombardi anno 2013.
La divulgazione dei risultati delle ricerche è possibile grazie al progetto MATER CULT - Milano Agricoltura TERritorio CULTura, sostenuto da Fondazione Cariplo.
Per informazioni: www.nocetum.it; info@nocetum.it; tel 02.55230575

lunedì 15 dicembre 2014

"La leggenda di Francesco, Federico e il Presepe di Greccio" a Altamura (BA)

"Come il beato Francesco, in memoria del Natale di Cristo, ordinò che si apprestasse il presepe, che si portasse il fieno, che si conducessero il bue e l'asino; e predicò sulla natività del Re povero; e, mentre il santo uomo teneva la sua orazione, un cavaliere scorse il <vero> Gesù Bambino in luogo di quello che il santo aveva portato." (Legenda Maior, X,7).
Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio (in provincia di Rieti, sulla strada che da Stroncone prosegue verso il reatino), Francesco rievocò la nascita di Gesù, organizzando una rappresentazione vivente di quell'evento. Coerente con l'attività rievocativa Fortis Murgia propone la rappresentazione vivente della nascita di Gesù, alla stregua del Presepe di Greccio voluto da San Francesco, con alcune scene della vita del Santo, nel contesto dell’oliveto a ridosso dell'ex Ricovero di Mendicità, messoci opportunamente a disposizione dall'amministrazione comunale. Parallelamente sarà ricostruita la leggenda di Beatillo (Historia di Bari principal città della Puglia, Napoli 1637) che narra del presunto incontro di San Francesco d'Assisi con Federico II di Svevia, proprio nella Terra di Puglia, probabilmente nel 1220. In quel tempo Francesco, un tempo cavaliere, era appena rientrato da un viaggio in Oriente dove era stato accolto dal Sultano d'Egitto Malik al-Kamil quale messaggero di pace per la liberazione dei luoghi santi. Federico II di Svevia, invece, aveva appena ricevuto a Roma la corona del Sacro Romano Impero e aveva contratto l'obbligo di una nuova crociata, che avrebbe comportato nuovi scontri etnici e religiosi. Francesco di Assisi - che dopo quattro anni ricevè le sacre stimmate - rappresenta la piena affermazione della povertà, dello spirito evangelico, e della predicazione itinerante. Il giovane Federico II, ormai proiettato all'apice della potenza e del potere oltre che verso lo scontro con il Papato, inizia a configurare il sogno di un Impero laico, esteso dalla Germania, alla Sicilia e sino all'Oriente. Secondo storici accreditati (Julien Green, nella biografia di San Francesco, Rizzoli, 1984), "Malik al-Kamil avrebbe restituito Gerusalemme a Federico II forse perché conquistato dalle idee del poverello di Assisi. Ed è proprio il momento dell'incontro in Puglia - tramandato dalle cronache e dalla tradizione ma non dalle Fonti Francescane - tra le due grandi e diverse personalità del mondo medievale, Francesco di Assisi e l'Imperatore del Sacro Romano Impero, che la Fortis Murgia intende rappresentare sia in occasione del Presepe Vivente di Matera (tra il 2 ed il 5 gennaio 2015), sia nell'ambito del Presepe Vivente ispirato a Greccio e alla vita di san Francesco che si svolgerà in Altamura sabato 20 e domenica 21 dicembre 2014. Quell'incontro tra Federico II e San Francesco d'Assisi ha sollecitato la fantasia dei rievocatori ed artisti della Fortis Murgia che così intendono mantener viva una storia tramandata senza farsi prendere dalla tentazione di introdurre una nuova leggenda.

sabato 13 dicembre 2014

Serata Medievale a Rocca di Papa (RM)

Giovedì 18 dicembre 2014, alle ore 20,30, presso il Mc Roy Inn Irish Pub, a Rocca di Papa (RM), si terrà una serata medievale a cura di Martina Michelangeli, scrittrice e saggista. La musica a tema farà da sfondo alla lettura della Novella I della giornata III dal Decameron di Messer Giovanni Boccaccio, tutto accompagnato da ottimo cibo e ottima birra. L'ingresso è libero !
Martina Michelangeli è nata a Marino (RM) nel 1989. Dopo gli studi scientifici (a.a. 2007-2008), la laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Roma “Tor Vergata” (a.a 2010-2011) e la laurea Magistrale in Scienze del Testo presso l’Università di Roma “La Sapienza” (a.a. 2012-2013), ha concentrato la sua attenzione nel campo critico-filologico, in particolare riguardo gli studi danteschi.
Dal febbraio 2014 cura eventi culturali con le “Letture di Dante”, con caffè letterari e associazioni culturali e collabora con la Società Editrice Dante Alighieri per la promozione e pubblicazione di testi in formato epub.

venerdì 12 dicembre 2014

"Corte natalizia XIII secolo" a Cervarese Santa Croce (PD)

La Compagia della Viverna presenta "Corte natalizia XIII secolo", rievocazione storico medievale con animazione degli ambienti del Castello di San Martino Della Vaneza a Cervarese Santa Croce (PD), mercatini di Natale medievali, laboratori artigianali, un evento speciale organizzato in collaborazione con le Cooperative Terra di Mezzo ed Ecofficina. Per tutta la durata della manifestazione sarà aperta la locanda del castello.
Sabato 13 dicembre 2014 dalle 13 alle 19
ore 16,00 conferenza con degustazione guidata *
«Antiche bevande e condimenti derivati da cereali, miele e frutta» a cura della Dott.ssa Eva Candido.
Domenica 14 dicembre 2014 dalle 9 alle 18,30
ore 16,00 conferenza «Milizie e fanterie comunali del Veneto nel XIII secolo» a cura del Dott. Giuseppe Catterin.
Ingresso giornaliero: 5€ intero, 3€ ridotto
*Conferenza di sabato con degustazione: 10€ adulti maggiorenni, consigliata la prenotazione al 329 6670013

giovedì 11 dicembre 2014

Medioevo in Libreria 2014-2015, terza giornata

Sabato 13 dicembre 2014 prosegue con la terza giornata il ciclo di conferenze, eventi e visite guidate “Medioevo in Libreria 2014-2015” organizzato dall’Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con il Civico Museo Archeologico di Milano, con il seguente programma:
Ore 11,00: Milano e il Medioevo della santità: Visita guidata guidata alla Basilica di Sant'Ambrogio. Costo 5 euro. Ritrovo davanti all'ingresso in Piazza Sant'Ambrogio, 15. A cura di Mauro Enrico Soldi.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archelogico di Milano (Ingresso da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del documentario: L'abbazia di Novalesa: una storia ritrovata. A cura di Italia Medievale.
Ore 16.00: Marina Montesano, Università di Messina: La cristianizzazione dell'Italia nel Medioevo.
Marina Montesano è nata a Bari il 18 maggio 1967. Si è laureata in Lettere e Filosofia presso l'Università di Bari nel 1990 con 110/110 e lode. Nello stesso anno ha vinto una borsa di dottorato triennale a Bari e una quadriennale a Firenze, scegliendo quest’ultima e cominciando il corso nel 1991.
Il 19 gennaio 1996 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale presso l'Università di Firenze.
Dal 1999 è ricercatore di Storia medievale presso l'Università di Genova, dove ha anche svolto gli esami di idoneità per la prova di lingua inglese del Corso di Laurea in Storia della Facoltà di Lettere dell’Università di Genova (secondo ordinamento 509).
Dall'a.a. 2009-2010 è professore a contratto di Storia medievale presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Dal 2011 è professore associato di Storia medievale presso l'università di Messina. Nello stesso anno è entrata a far parte del Collegio docenti del Dottorato di ricerca in "Storia delle forme culturali euromediterranee: studi storici, geografici, religiosi, linguistici e letterari".
Medioevo in Libreria è anche un blog costantemente aggiornato: medioevoinlibreria.blogspot.it.

mercoledì 10 dicembre 2014

Gli affreschi della Chiesa di S.Oliva e della Cappella del Crocefisso

«Gli affreschi della Chiesa di S.Oliva e della Cappella del Crocefisso». È questo il titolo della lezione-visita in programma per sabato 13 dicembre 2014, alle 16:30, presso il Complesso Monumentale di S.Oliva a Cori (LT), a cura dalla dottoressa Eleonora Palleschi, dell’Associazione Culturale «Arcadia», trasmesso poi in streaming sul canale www.youtube.com/user/museocoriTV.
All’interno della chiesa di S.Oliva e della Cappella del Crocefisso sono custoditi cicli pittorici e singole scene che rappresentano, in modo mirabile, il gusto pittorico delle epoche in cui vennero realizzati. La loro visione diretta aiuterà a intraprendere un viaggio alla scoperta dei personaggi, delle storie e delle simbologie che con la loro affascinante bellezza riescono a tessere un ordito prezioso per la ricostruzione della vita sociale e artistica della Cori tra l’epoca medievale e rinascimentale.

martedì 9 dicembre 2014

Una colletta per arricchire il patrimonio storico di Mantova

Una colletta per arricchire il patrimonio storico di Mantova con lettere originali del Medioevo che altrimenti resteranno in mani private. L’iniziativa verrà presentata martedì 9 dicembre 2014 alle 17.30 all’Archivio di Stato in via Ardigò. Ecco di cosa si tratta. Recentemente sono comparse sul mercato antiquario 5 lettere mercantili del XIII secolo ritrovate nel 1957 nell'incavo del muro di un edificio prospiciente piazza Broletto, che testimoniano come il Comune della Mantova medievale conoscesse una fervida attività economica e commerciale. A Mantova, come in altre città più importanti - il paragone è d'obbligo con Firenze - l'arte della lana rivestiva un ruolo rilevante sotto il profilo economico, ma finora era documentata a partire dagli inizi del Trecento e soprattutto da fonti documentarie dei secoli successivi. In questo panorama di rarefazione documentale che caratterizza i secoli centrali del Medio Evo - spiega Daniela Ferrari, direttrice dell’Archivio di Stato - queste 5 lettere assumono un interesse straordinario a conferma dell'importanza sociale delle attività economiche e commerciali nella Mantova feudale, e in particolare dell'arte della lana. Scritte da Bologna, Ferrara e Pistoia negli anni 1282-1283, tali missive hanno il fascino dei documenti di prima mano, poiché furono redatte per scopi contingenti, dettati dalla necessità di comunicare fatti legati all'attività ordinaria e alla quotidianità e non mediati da fini letterari».
Vediamo nei dettagli. Le 5 lettere testimoniano l'esistenza di una società commerciale costituita fra quattro mantovani: Gerardino e Benedetto de Tofania, e Bonaventura e Boccalata de Bovi, che commerciavano le merci più disparate (cotone, drappi, stoffe, tessuti, frumento, ferro, lana), in una rete di traffici operosi e vivaci estesa alle principali città dell'Italia centro-settentrionale, da Ferrara a Venezia, da Rimini ad Ancona, da Lucca a Prato. «Elemento non meno rilevante - continua Daniela Ferrari -, le lettere costituiscono un'eccezionale testimonianza documentaria dal punto di vista linguistico, confermano infatti l'uso del volgare parlato a Mantova già in quell'epoca. Sono dunque fonti preziose, sia per conoscere l'importanza della piazza mantovana nel fitto tessuto mercantile ed economico dell'Italia Settentrionale nella seconda metà del Duecento, sia da un punto di vista sociale, linguistico e culturale in generale».
Naturalmente le fonti documentarie hanno molto più valore se rimangono nel territorio dove furono prodotte. Per Mantova le 5 lettere sono importantissime, a Roma o a Milano o all’estero avrebbero solo un valore per i loro quasi otto secoli di vita, materia per collezionisti. «Se si potesse tenerle a Mantova - spiega Daniela Ferrari - sarebbero un patrimonio della collettività da mettere a disposizione di studiosi e ricercatori». Per questi motivi l'Archivio di Stato, insieme all'Associazione degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, e ad altre Associazioni di volontariato, club di Service e privati, nonché alla Casa d'Aste Mossini di Mantova, intende promuovere una sottoscrizione per il loro acquisto e per far sì che un altro piccolo, ma prezioso, pezzo del nostro patrimonio rimanga nella nostra città.

lunedì 8 dicembre 2014

Il Giudice Albertano al Castello di Brescia

Martedì 9 dicembre 2014 alle ore 21,00 al Castello di Brescia si terrà la presentazione del giallo storico di Enrico Giustacchini "Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce" a cura della Confraternita del Leone. Con la partecipazione di armigeri e cittadini in costume del XIII secolo.
Albertano da Brescia - giudice, filosofo, letterato, politico, diplomatico, militare - compone, nel 1246, un trattato, che intitola "Liber consolationis et consilii". Lo scritto riscuote da subito un successo straordinario, successo che perdurerà fino a tutto il XV secolo, e anche dopo. Il padre della letteratura inglese, Geoffrey Chaucer, ne ricaverà uno dei suoi celeberrimi "Racconti di Canterbury". E un illustre studioso come Santino Caramella è giunto a ipotizzare che l’opera abbia esercitato un influsso persino sulla "Divina Commedia".
Un trattato, si diceva. Ma - insieme - il racconto di un delitto, ideato e compiuto con modalità talmente arzigogolate, inconsuete, stravaganti da far impallidire i casi di Chesterton, Dickson Carr o Ellery Queen.
Alcuni anni prima, nel 1238, Albertano era stato inviato dal Comune di Brescia, in qualità di capitano di guarnigione, a presidiare il castro di Gavardo. Federico II si apprestava ad assalire proprio la città di Brescia, una delle ultime, irriducibili oppositrici al dominio dell’imperatore; e quello gavardese era un baluardo strategico, da difendere a ogni prezzo.
Nel romanzo "Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce" (Liberedizioni), Enrico Giustacchini ha immaginato che il delitto raccontato nel "Liber consolationis" non fosse un delitto simbolico, bensì un delitto accaduto per davvero: e accaduto a Gavardo, in quell’anno 1238, alla vigilia dell’arrivo delle truppe imperiali e dell’assedio poi eroicamente sostenuto da Brescia. Ha immaginato che Albertano non fosse stato solo un testimone, ma - nella sua veste di giudice - l’autore dell’indagine.
Il risultato è un giallo appassionante, ricco di rimandi alla storia e alla cultura del tempo, specchio fedele e documentatissimo di un’epoca oscura e luminosa insieme, dove si intrecciano eresie, esperimenti alchemici, vicende d’amore e di guerra.
In tale contesto, il giudice Albertano si comporta come un perfetto Sherlock Holmes ante litteram, mettendo tutta l’intelligenza, l’acume, la logica rigorosa di cui è capace al servizio di un’indagine che condurrà infine alla sorprendente soluzione di quello che appariva, a ogni effetto, un delitto “impossibile”.

sabato 6 dicembre 2014

Il restauro delle opere d'arte

Il Laboratorio di reastauro della Sopintendenza
Domenica 7 dicembre 2014, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, a Cosenza, presso il Laboratorio di Restauro, sito nell’ex convento di san Francesco d’Assisi, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria partecipa alla Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con l’iniziativa Il restauro delle opere d’arte, dalla diagnostica alla verniciatura finale.
I tecnici e gli operatori del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza, coordinati da Nella Mari, storico d’arte, accompagneranno i visitatori illustrando le delicate e complesse operazioni di un intervento di restauro di un’opera d’arte, in particolare dalla diagnostica alla verniciatura finale. La manifestazione darà la possibilità di comprendere il fascino di un lavoro che ha restituito negli anni autentici capolavori d’arte alla collettività calabrese.

venerdì 5 dicembre 2014

Il ritorno di Razo

Domenica 7 dicembre 2014, ore 11 - 17 Archeodromo di Poggibonsi
Un villaggio popolato da 20 persone vi aspetta per festeggiare il ritorno del nostro dominus Razo dalle campagne di guerra del re Carlo.
Teupala, Johannes, Garipaldo, Bodo, Gottefredo, Ermentrude, Sperandeo, Ursa, Lupola, Bonula, Wido, Gerbert, Urso ed altri lavoreranno duramente per il suo arrivo: produrranno candele, tingeranno stoffe, fileranno, forgeranno metalli, lavoreranno cuoio e legno, cureranno l'orto e cucineranno affinché tutto sia pronto.
Ci saranno ospiti venuti a rendere omaggio al nostro dominus; vengono da vicino, da Staja, e si professano di legge longobarda: Reifredo e Ava, Lupari e Vualeperga.
Potrete ascoltare racconti intorno al fuoco delle gesta del Dominus, si suonerà e canterà e.... non mancheranno le sorprese.
ore 11-15 vita nel villaggio
ore 15-15,30 - arrivo del dominus Razo
ore 15,30-17 racconti di guerra e musica intorno al fuoco e vita nel villaggio
INGRESSO GRATUITO
INFO
www.parco-poggibonsi.it
info@parco-poggibonsi.it
tel. 338 7390950 - 347 3746360

giovedì 4 dicembre 2014

"La Vipera e il Diavolo" presentato al Museo Archeologico di Milano

Sabato 6 dicembre 2014 alle ore 16,30 nella Sala Conferenze dell Civico Museo Archeologico di Milano (ingresso da via Nirone, 7) Luigi Barnaba Frigoli presenta "La Vipera e il Diavolo" (Meravigli Edizioni, 2013).
Milano, seconda metà del Trecento. Un solo trono, due pretendenti: Gian Galeazzo, ambizioso, scaltro e risoluto rampollo della famiglia Visconti, e Bernabò, suo zio, il terribile e ­­spietato ­ammazzapreti, fustigatore del popolo.
Pronti a tutto per conquistare il potere, ­­indiscusso e totale.
Una rivalità destinata a diventare scontro senza esclusione di colpi, tra congiure e intrighi, esecuzioni e duelli, incantesimi e tradimenti, invidia e sangue, amore e odio. Trame oscure scandite da antiche leggende e intessute nell’ombra da Tasso, ­aromatario in fuga dai fantasmi del suo passato, e da Libista, cuoca prestata alla stregoneria per ­saziare la sua sete di vendetta. La resa dei conti, tra Vipera e Diavolo, non ­tarderà ad arrivare. E sarà per la vita o per la morte.
In palio, oltre allo scettro, la gloria imperitura. Oppure l’eterna dannazione

Luigi Barnaba Frigoli, giornalista, è nato a Milano nel 1978.
Laureato in Lettere Moderne, con tesi in Storia economica e sociale del Medioevo, è autore di un saggio sulla figura di Bernabò Visconti nelle novelle e nelle leggende tra Trecento e Cinque­cento (Archivio Storico Lombardo, 2007).
La Vipera e il Diavolo
è il suo promettente romanzo ­d’esordio.
Con proiezione di immagini e reading.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Info: tel. (ArcheoBooks) 02 83 43 95 93.

mercoledì 3 dicembre 2014

"Langa Medievale, un progetto di promozione del Romanico"

Langa Medievale – il progetto di promozione e valorizzazione degli insediamenti romanici nel territorio delle Langhe – compie un anno.
Un anno in cui l’iniziativa ha permesso l’apertura da maggio a novembre di più di 27 architetture medievali tra la Langa Albese e quella Monregalese, coinvolgendo più di sessanta volontari nelle visite dei beni e nella loro promozione, e dando vita a un portale (www.langamedievale.it) aggiornato costantemente con informazioni storiche e turistiche.
Il progetto, promosso dal Museo Diocesano di Alba, dalle Diocesi di Alba e Mondovì e dal CISIM (Centro Internazionale di Studi sugli Insediamenti Medievali), si avvale del contributo a valere sul Bando Valorizzazione – Sezione Beni in Rete della Fondazione CRC, e si propone di incrementare la fruizione turistica del territorio attraverso la messa a sistema dei suoi beni culturali.
Sabato 13 dicembre 2014 alle 16.00, presso la Sala Beata Paola del Santuario di Vicoforte (CN) (piazza Carlo Emanuele I, 1), verrà presentata la recente pubblicazione a cura del CISIM Langa Medievale – Un progetto di valorizzazione del territorio”, che approfondisce da un punto di vista storico-artistico lo studio dei beni medievali della Langa, e presenta itinerari turistici sulle tracce del romanico. L’incontro sarà anche un’occasione per fare il punto sulle attività del primo anno di Langa Medievale e per presentare le novità del progetto.
Info e programma completo nel sito del progetto.

martedì 2 dicembre 2014

Gli Sorza. Il racconto dei 50 anni che sconvolsero Milano

Mercoledì 3 dicembre 2014 alle ore 18,00, nell'ambito dell'iniziativa CAM PORTE APERTE, Aldia Cooperativa Sociale e il Consiglio di Zona 1 presentano: Gli Sorza. Il racconto dei 50 anni che sconvolsero Milano.
Delle grandi famiglie italiane, molti conoscono i Medici o i Borgia, alcuni forse i Savoia, ma pochi conoscono gli Sforza, se non per i loro lasciti: il Castello, i Navigli, Santa Maria delle Grazie e l'Ultima Cena di Leonardo.
Ed è un peccato, perché la storia degli Sforza è fatta di intrighi, passioni, potere, vendetta, lussuria, in tali dosi da far impallidire i re shakespeariani. Il tutto condito da un'insaziabile curiosità e da impensabili aperture artistiche. In soli 50 anni hanno cambiato per sempre Milano e i milanesi e sconvolto l'Italia intera.
In un'ora e mezza, minuto più minuto meno, in maniera scanzonata ma rigorosa, ne racconteremo le gesta. Che molto hanno a che fare con i turbolenti tempi moderni.
INGRESSO LIBERO
Testo e narrazione: Davide Verazzani
Dove: CAM Scaldasole - via Scaldasole 3a - Milano.

lunedì 1 dicembre 2014

L’immagine di Alfonso il Magnanimo tra letteratura e storia, tra Corona d’Aragona e Italia

Giovedì 4 e venerdì 5 dicembre 2014, nell'Aula Magna dell'Università degli studi della Basilicata a Potenza, si terrà il convegno internazionale dal titolo L’immagine di Alfonso il Magnanimo tra letteratura e storia, tra Corona d’Aragona e Italia.
Alfonso d’Aragona il Magnanimo (1394-1458) è stato il sovrano che ha portato a compimento la “trajectòria mediterrània” avviata dai conti-re catalani nei secoli precedenti e ha ricongiunto le due parti del Regno dell’Italia meridionale, separate dopo lo scoppio dei Vespri (1282): è colui che per circa mezzo secolo – un periodo breve, ma che ha lasciato il segno nella storia europea – ha trasformato il Mediterraneo occidentale in un “lago catalano”.
Alla sua corte si parlavano il catalano, il volgare italiano e il latino; essa divenne uno dei punti di incontro più importanti della cultura umanistica e un centro propulsivo dell’arte rinascimentale. La sua forte ed evidente multiculturalità, che metteva in contatto le sponde dell’Europa con quelle dell’Africa, può costituire senz’altro un modello a cui guardare anche nell’attuale mondo. Tuttavia, raramente sono stati indagati i rapporti di forte interrelazione tra i due principali poli culturali e istituzionali del suo Regno, quello catalano e quello italiano: a questa mancanza si intende sopperire con questo convegno internazionale, che vede la partecipazione di studiosi di diversa provenienza e vocazione disciplinare.
Programma online nel sito Medioevo.it.

domenica 30 novembre 2014

"Medioevo e Dintorni" con Marcello Simoni a Ferrara

Martedì 2 dicembre 2014 nell'ambito del progetto "ApertaMente: l'officina del Sapere", gli studenti dell'Istituto Einaudi incontreranno lo scrittore Marcello Simoni. La conferenza dal titolo "Medioevo e Dintorni" si terrà in sala G. Einaudi dalle ore 11.15 alle ore 13.00 e sarà aperta alla cittadinanza.
L'autore è forte di un successo letterario che gli arride dal 2011, quando con il romanzo edito da Newton Compton Il mercante di libri maledetti scalò la vetta della classifica dei libri più venduti aggiudicandosi il premio What’s Up Giovani Talenti e, l’anno successivo, il celeberrimo premio Bancarella. Da allora i successi letterari del narratore di Comacchio si sono susseguiti, comprendendo anche le altre due opere della solida trilogia che ha per protagonista il mercante di reliquie Ignazio da Toledo, cioè La biblioteca perduta dell’alchimista, pubblicato nel 2012, ed Il labirinto ai confini del mondo, edito nel 2013.
Tradotto in diciotto lingue, con il suo stile conciso ma carico di tensione drammatica Simoni ha fatto breccia tra i cultori del thriller storico, filone in cui, sia pure con loro peculiari prerogative, si possono collocare due mostri sacri della letteratura contemporanea quali l’italiano Umberto Eco e lo statunitense Dan Brown. L’esito felicissimo dell’attività di romanziere non ha comunque impedito a Simoni di continuare a cimentarsi con la misura breve della narrativa, che assieme al saggio storico ne aveva caratterizzato gli esordi: suoi racconti sono stati pubblicati infatti anche nel 2013 e nel corrente anno 2014; di recente pubblicazione tuttavia – ha visto la luce infatti lo scorso mese di luglio – è anche l’ultimo romanzo di Simoni, L’abbazia del cento peccati, sempre per i tipi della Newton Compton, un thriller storico di grande intensità ambientato in parte nell’abbazia di Pomposa ed opera prima della nuova saga a cui l’autore sta lavorando, intitolata Codice Millenarius.
Per gli studenti dell’Einaudi dunque, martedì, l’ebbrezza di trovarsi a tu per tu con una celebrità della narrativa contemporanea, in un incontro che sarà peraltro mediato dalla professoressa Rita Montanari, che fu docente di Marcello Simoni quando egli frequentava il Liceo scientifico di Codigoro, prima della laurea in Lettere conseguita nel 2000 presso l’Università degli Studi di Ferrara.

sabato 29 novembre 2014

Storia del Castello di Domagnano, presentazione a San Marino

Con l’avvicinarsi delle feste natalizie torna un nuovo appuntamento con la Storia dei Castelli della Repubblica di San Marino, un progetto culturale promosso da Ente Cassa di Faetano, Banca di San Marino e Leasing Sammarinese. La collana intende rivisitare la storia della nostra Repubblica non nella sua forma statuale ma nella fattispecie delle comunità che la compongono, sulla falsariga della Local History inglese e di analoghe esperienze italiane.
La Collana inaugurata nel 2009 con il volume dedicato a Faetano ha proseguito il suo viaggio attraverso Montegiardino, Fiorentino, Chiesanuova, Acquaviva e giunge oggi a Domagnano.
La presentazione pubblica del volume avrà luogo venerdì 5 dicembre 2014 alle 21.00 presso la Sala Montelupo, in Piazza F. da Sterpeto (Domagnano, RSM).
Intervengono:
Gian Carlo Venturini - Segretario di Stato Affari Esteri e Rapporti con le Giunte di Castello
Maurizio Zanotti - Presidente Ente Cassa di Faetano
Giuseppe Guidi
- Presidente banca di San Marino Spa
Walter Guidi - Presidente Leasing Sammarinese Spa
Tommaso di Carpegna Falconieri
- Docente di Storia Medievale, Università di Urbino
Girolamo Allegretti - Responsabile scientifico e curatore del progetto
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venerdì 28 novembre 2014

"Da ‘strada sanese’ a via romipeta", conferenza di Renato Stopani

Da ‘strada sanese’ a via romipeta. Vicende di un importante percorso stradale del Medioevo e del suo rapporto con Castellina”. E’ questo il titolo della conferenza in programma sabato 29 novembre 2014, alle ore 18, nella Sala del Capitano del Museo Archeologico del Chianti senese, a Castellina in Chianti (SI). L’appuntamento rappresenta la seconda tappa del ciclo “Il Chianti nel Medioevo” e fa parte del cartellone 2014 di Chianti d’Autunno. Ad accompagnare i presenti nella conoscenza del Chianti, dal passato ai giorni nostri, e della viabilità medievale nel territorio di Castellina in Chianti sarà Renato Stopani, studioso esperto della Via Francigena. Ingresso libero.