Rassegna stampa quotidiana di news, eventi informazioni culturali in diretta dal Medioevo realizzata dall'Associazione Culturale Italia Medievale. Pagina con aggiornamento ad intervalli NON regolari. Non rientrante nella categoria della informazione periodica stabilita dalla Legge 7 marzo 2001, n. 62. Se desideri vedere il tuo evento segnalato in questo spazio scrivici una mail: info@italiamedievale.org
giovedì 30 giugno 2016
Culla del Medioevo, seconda edizione a Donnas (AO)
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Ubicazione:
11020 Donnas AO, Italia
mercoledì 29 giugno 2016
Nella terra di Ezzelino. Giornate Medievali
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martedì 28 giugno 2016
Studiare, predicare, leggere. Scuole ecclesiastiche e cultura religiosa in Alta Valle del Tevere nei secoli XIII-XV
Sarà presentato venerdì 1 luglio 2016, alle ore 17.30, presso la Sala Teatro
“Orto della Cera” in Via del Pozzo a Città di Castello (quartiere San
Giacomo) il secondo volume di “Castellana Ecclesia”, collana di studi
sulla Diocesi di Città di Castello promossa dall’Archivio Storico
Diocesano. La collana è pubblicata dalla Pliniana Editrice di
Selci-Lama. La collana ospita uno studio di
Andrea Czortek dal titolo "Studiare, predicare, leggere. Scuole
ecclesiastiche e cultura religiosa in Alta Valle del Tevere nei secoli
XIII-XV". Il libro sarà presentato dal prof. Pierantonio Piatti, del
Pontificio Comitato di Scienze Storiche. La pubblicazione è sostenuta
dalla Banca di Anghiari e Stia - Credito Cooperativo e dai Lions Club di
Città di Castello e di Sansepolcro.
Il relatore Nato nel 1977, si è laureato in Storia, indirizzo medievale, presso l’Università degli Studi di Firenze e ha conseguito i diplomi in Biblioteconomia presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia della Biblioteca Apostolica Vaticana e in Archivistica presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano. Nel 2008 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia del Cristianesimo e delle Chiese” presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dal 1° dicembre 2005 è officiale del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in Città del Vaticano e dal 2007 è Vice Direttore Scientifico dell’Archivio Arcivescovile di Lucca. Dal 2016 è consultore storico ad casum della Congregazione per le Cause dei Santi e docente invitato di Storia dei Concili ecumenici. Antichità e Medioevo presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.
L’autore Nato nel 1971, sacerdote del clero di Città di Castello dal 2006. Laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1994, successivamente ha conseguito il perfezionamento in Esegesi delle fonti medievali presso l’Università degli studi di Pisa (1995), il diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica nella scuola annessa all’Archivio di Stato di Perugia (1995) e il baccellierato in Teologia nell’Istituto Teologico di Assisi (2005). Dal 2008 è professore incaricato di Storia della Chiesa nell’Istituto Teologico di Assisi. Dal 2014 è direttore dell’Archivio Storico Diocesano e della Biblioteca Diocesana “Storti – Guerri” di Città di Castello. È consigliere dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica per il triennio 2013-2016 e dal 2007 è direttore responsabile di «Pagine altotiberine», periodico quadrimestrale dell'Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere. Nel 2014 è stato eletto Socio Ordinario della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e nel 2016 Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Toscana.
Il libro Il volume analizza un’abbondante documentazione d’archivio dei secoli XIII-XV relativa alle scuole ecclesiastiche legate alla canonica della cattedrale di Città di Castello, al monastero camaldolese di Sansepolcro e agli Ordini mendicanti presenti nei due maggiori centri dell’Alta Valle del Tevere. Di particolare interesse si rivelano le costituzioni della scuola canonicale del 1288 (ma le prime informazioni sulla scuola risalgono agli anni ‘30 del XIII secolo). La seconda parte è dedicata alla presentazione di alcune biblioteche ecclesiastiche (monastero camaldolese di Anghiari 1140, vescovo di Città di Castello 1279, monastero camaldolese di Sansepolcro 1478/80) e familiari queste ultime nell’intento di capire quali testi di cultura religiosa fossero diffusi fra i laici. Un’appendice finale raccoglie schede bibliografico-documentarie su una quindicina di maestri (teologi e giuristi) di origine altotiberine e documentati tra la seconda metà del XIII secolo e gli inizi del XVI, tra cui l’agostiniano Dionigi da Sansepolcro (maestro spirituale di Francesco Petrarca), il camaldolese Giovanni Abbarbagliati, il minore conventuale Luca Pacioli (matematico), il Servo di Maria Stefano Becci da Sansepolcro (priore generale finora confuso con un quasi omonimo Stefano Mucciachelli), e il minore osservante Bartolomeo Cordoni da Città di Castello. La ricerca permette di aggiungere nuovi e importanti tasselli alla conoscenza della vita culturale altotiberina dei secoli finali del medioevo, periodo nel quale si crea un humus intellettuale dal quale poi sorgeranno le grandi figure di artisti e intellettuali del XV secolo, di cui Piero della Francesca e Luca Pacioli rappresentano i nomi più significativi.
Il relatore Nato nel 1977, si è laureato in Storia, indirizzo medievale, presso l’Università degli Studi di Firenze e ha conseguito i diplomi in Biblioteconomia presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia della Biblioteca Apostolica Vaticana e in Archivistica presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano. Nel 2008 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia del Cristianesimo e delle Chiese” presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dal 1° dicembre 2005 è officiale del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in Città del Vaticano e dal 2007 è Vice Direttore Scientifico dell’Archivio Arcivescovile di Lucca. Dal 2016 è consultore storico ad casum della Congregazione per le Cause dei Santi e docente invitato di Storia dei Concili ecumenici. Antichità e Medioevo presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.
L’autore Nato nel 1971, sacerdote del clero di Città di Castello dal 2006. Laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1994, successivamente ha conseguito il perfezionamento in Esegesi delle fonti medievali presso l’Università degli studi di Pisa (1995), il diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica nella scuola annessa all’Archivio di Stato di Perugia (1995) e il baccellierato in Teologia nell’Istituto Teologico di Assisi (2005). Dal 2008 è professore incaricato di Storia della Chiesa nell’Istituto Teologico di Assisi. Dal 2014 è direttore dell’Archivio Storico Diocesano e della Biblioteca Diocesana “Storti – Guerri” di Città di Castello. È consigliere dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica per il triennio 2013-2016 e dal 2007 è direttore responsabile di «Pagine altotiberine», periodico quadrimestrale dell'Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere. Nel 2014 è stato eletto Socio Ordinario della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e nel 2016 Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Toscana.
Il libro Il volume analizza un’abbondante documentazione d’archivio dei secoli XIII-XV relativa alle scuole ecclesiastiche legate alla canonica della cattedrale di Città di Castello, al monastero camaldolese di Sansepolcro e agli Ordini mendicanti presenti nei due maggiori centri dell’Alta Valle del Tevere. Di particolare interesse si rivelano le costituzioni della scuola canonicale del 1288 (ma le prime informazioni sulla scuola risalgono agli anni ‘30 del XIII secolo). La seconda parte è dedicata alla presentazione di alcune biblioteche ecclesiastiche (monastero camaldolese di Anghiari 1140, vescovo di Città di Castello 1279, monastero camaldolese di Sansepolcro 1478/80) e familiari queste ultime nell’intento di capire quali testi di cultura religiosa fossero diffusi fra i laici. Un’appendice finale raccoglie schede bibliografico-documentarie su una quindicina di maestri (teologi e giuristi) di origine altotiberine e documentati tra la seconda metà del XIII secolo e gli inizi del XVI, tra cui l’agostiniano Dionigi da Sansepolcro (maestro spirituale di Francesco Petrarca), il camaldolese Giovanni Abbarbagliati, il minore conventuale Luca Pacioli (matematico), il Servo di Maria Stefano Becci da Sansepolcro (priore generale finora confuso con un quasi omonimo Stefano Mucciachelli), e il minore osservante Bartolomeo Cordoni da Città di Castello. La ricerca permette di aggiungere nuovi e importanti tasselli alla conoscenza della vita culturale altotiberina dei secoli finali del medioevo, periodo nel quale si crea un humus intellettuale dal quale poi sorgeranno le grandi figure di artisti e intellettuali del XV secolo, di cui Piero della Francesca e Luca Pacioli rappresentano i nomi più significativi.
lunedì 27 giugno 2016
La Via Romea Germanica, presentazione a Forlì
Tutto pronto per la presentazione in programma per mercoledì 29 giugno 2016,
alle ore 17.30, presso la Sala Avis, Palazzina AVIS, via Giacomo della
Torre 7, a Forlì, della Guida "La via Romea Germanica. Dal Brennero a Roma
sui passi degli antichi pellegrini" di Simone Frignani, Terre di mezzo
Editore 2016. Insieme all'autore interverranno: Davide Drei, sindaco di
Forlì, Gabriele Zelli, sindaco di Dovadola e Consigliere provinciale
delegato al turismo, Rodolfo Valentini, presidente dell'Associazione Via
Romea Germanica, Gianluca Bambi, Università di Firenze, Uwe Shott, ex
vicepresidente Romweg.
Si tratta di una pubblicazione per la promozione del Cammino e dei
territori, per favorire l'incontro delle culture, per valorizzare
l'ambiente, la salute, la spiritualità, il turismo lento e sostenibile e
per l'elevazione della persona umana. L'autore racconta del cammino da
fare a piedi o in bicicletta lungo il percorso che per secoli ha visto
passare re, viandanti e pellegrini, in viaggio verso Roma dal centro e
dal nord Europa. Un mese e mezzo su sterrati e stradine, immersi nei più
bei paesaggi della penisola: dalle Alpi al mar Adriatico, dai boschi
dell'Appennino romagnolo alle colline toscane e umbre, attraverso borghi
e città d'arte come Padova, Ravenna, Orvieto, Viterbo. Un itinerario da vivere tutto in una volta, o a tappe.
La Via Romea Germanica è anche un sito !
domenica 26 giugno 2016
Unicoop Firenze e il crowdfunding per restaurare la Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
A restaurare il Vecchio Duomo di Pisa adesso ci pensa il
supermercato. L’antica chiesa, che in realtà porta il nome di San Paolo a Ripa d’Arno ma che è più conosciuta come Duomo Vecchio, ha bisogno di
costosi interventi di recupero. Costruita intorno all’anno Mille e
simbolo del romanico pisano è chiusa da quattro anni ed è più volte
stata messa in sicurezza, a causa dei cedimenti della struttura.
Servono subito lavori adatti. I soldi però non arrivano. Così la Coop
del territorio, Unicoop Firenze, ha pensato di lanciare una raccolta
fondi (“Sostieni San Paolo”). Anche con il crowdfunding, la raccolta
fondi online. La risposta è stata immediata e in una settimana sono
arrivati già oltre 36mila euro.
Ma l’operazione si svolge anche alle casse dei supermercati, con le
donazioni di chi fa la spesa e persino con i punti regalati per il
Duomo. In tutto servono 200 mila euro, 100 mila li ha già versati
Unicoop Firenze mentre per la cifra rimanente è stata lanciata
l’operazione di crowdfunding reward based. Si tratta di una moderna
colletta online con in più l’incentivo extra di una ricompensa prevista
per chi partecipa all’iniziativa.
Per dare una mano al recupero del Duomo Vecchio di Pisa bastano
pochissimi euro. Lo speciale ringraziamento avverrà sotto forma di un
giro in battello sull’Arno (per due persone) oppure con un tour a
cavallo nel parco di San Rossore oppure con uno scatto fotografico
d’autore del monumento e altro ancora. I pisani hanno molto a cuore il
loro Duomo Vecchio che si trova sul lungarno e un tempo era tra i
simboli dell’immensa ricchezza della città marinara. Non mancheranno di
fare la loro parte.
Non è la prima iniziativa di questo tipo per il recupero del
patrimonio storico del nostro Paese. Già l’anno scorso la Coop locale
aveva contribuito alla rimessa in sesto del Battistero. All’iniziativa
di allora, “Abbraccia il Battistero di Firenze” avevano dato un
contributo oltre 15 mila persone che in tutto avevano donato 250mila
euro.
La raccolta fondi sul web avviene sulla piattaforma Eppela, prima in
Italia per il crowdfunding reward based. Per dare un contributo, anche
piccolo, basta andare all’indirizzo www.eppela.com/sostienisanpaolo. Chi vuole farsi avanti ha tempo fino al 30 ottobre.
Ubicazione:
Pisa PI, Italia
sabato 25 giugno 2016
venerdì 24 giugno 2016
Il complesso di San Pietro nelle strategie di formazione della città medievale
STORIE DI GUBBIO
incontri / confronti / approfondimenti sulla storia dei quartieri di Gubbio
primo appuntamento
QUARTIERE DI SAN PIETRO
sabato 25 giugno 2016, alle ore 18,00
Sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana
Il complesso di San Pietro nelle strategie di formazione della città medievale. Riflessioni a confronto con Donatella Scortecci (Università degli Studi di Perugia - Archeologia Medioevale).
L’antichissima chiesa di San Pietro non è soltanto uno dei principali monumenti della Città. Il sito prescelto per la sua erezione, infatti, coincideva con un’area ritenuta sacra almeno dalla città romana, come risulta dalle risultanze archeologiche e dai reperti funerari qui rinvenuti. Proprio la ricchezza e le caratteristiche dei materiali emersi testimonia allora della continuità con cui dall’antichità al Medioevo la zona sia stata utilizzata per scopi cultuali.
incontri / confronti / approfondimenti sulla storia dei quartieri di Gubbio
primo appuntamento
QUARTIERE DI SAN PIETRO
sabato 25 giugno 2016, alle ore 18,00
Sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana
Il complesso di San Pietro nelle strategie di formazione della città medievale. Riflessioni a confronto con Donatella Scortecci (Università degli Studi di Perugia - Archeologia Medioevale).
L’antichissima chiesa di San Pietro non è soltanto uno dei principali monumenti della Città. Il sito prescelto per la sua erezione, infatti, coincideva con un’area ritenuta sacra almeno dalla città romana, come risulta dalle risultanze archeologiche e dai reperti funerari qui rinvenuti. Proprio la ricchezza e le caratteristiche dei materiali emersi testimonia allora della continuità con cui dall’antichità al Medioevo la zona sia stata utilizzata per scopi cultuali.
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Ubicazione:
Via Cairoli, 1, 06024 Gubbio PG, Italia
giovedì 23 giugno 2016
Alla scoperta della città sotterranea di Santa Maria a Monte (PI)
Una visita guidata nella città sotterranea e nei suoi cunicoli, per il terzo appuntamento de I Venerdì in Rocca, è in programma per venerdì 24 giugno 2016, alle ore 21.30.
Un’iniziativa che punta a valorizzare e a far conoscere il patrimonio
storico, artistico e culturale di Santa Maria a Monte (PI) e ha lo scopo di
portare alla luce le origini medievali del centro storico.
Il ritrovo è previsto davanti al Palazzo comunale,
da dove partirà la visita guidata gratuita attraverso i cunicoli che
caratterizzano il centro storico del paese, per riaprire “La città
sotterranea”. Il tour, durante il quale si andrà alla scoperta delle
cantine, delle cisterne per l’approvvigionamento dell’acqua e dei
sotterranei del centro (tra cui quelli di via Porta San Giovanni e il
cunicolo Pieroni), permetterà ai visitatori di conoscere i percorsi
nascosti che sono rimasti inalterati nonostante il trascorrere dei
secoli. Un tracciato in cui abbondano i pozzi e i cunicoli sotterranei,
tanto da formare una vera e propria “città nascosta” da riaprire per una
sera. L’ipotesi è che la rete idrica che si cela al di sotto della
superficie del borgo servisse agli abitanti del centro storico per
sopperire all’approvvigionamento di acqua sia in tempi di pace che nel
corso degli assedi. Si pensa, inoltre, che le gallerie venissero usate
per uno scopo più strettamente militare, in quello che era un vero e
proprio castello medievale. I sotterranei persero la loro funzione nel
Quattrocento, dopo la conquista fiorentina del 1327, quando Santa Maria a
Monte cessò di avere il ruolo strategico che aveva contraddistinto il
paese per lungo tempo. I sotterranei vennero così usati come cantine per
la conservazione dei vini e degli alimenti e, negli anni della Seconda
Guerra Mondiale, da rifugio anti-mina per gli abitanti.
mercoledì 22 giugno 2016
"La Storia della Querina" presentazione a Roma
Grande festa in libreria per la presentazione giovedì 23 giugno 2016 dalle ore 18,30,
dell'ultimo nato in casa 'Il Mare'. Un libro dedicato all'arte, perchè
quando l'arte incontra il mare... è magia!
La Storia della Querina nelle tavole del maestro Franco Fortunato
The History of the Querina in the paintings by master Franco Fortunato
di Marco Firrao
Traduzione inglese: Monica De Berardinis
Art director: Paolo Bernacca
a cura di Anna Lucia Nicosia
Editore Il Mare Libreria Internazionale
Il 25 Aprile del 1431 la nave Gemma Querina salpa da Creta diretta ad Anversa, nelle Fiandre. Trasporta botti di finissima Malvasia di Candia (Creta), anfore di olio, caratelli di uva passa, e altre merci preziose. A bordo c’è anche il suo armatore, il nobiluomo veneziano Pietro Querini, uomo sensibile e raffinato. Inizia un lunghissimo viaggio denso di imprevisti, avversità, sofferenze, speranze e scoperte così intense che chi tornerà non sarà più lo stesso, nel corpo e nell’anima.
Il diario di Pietro Querini affascina i lettori da più di cinquecento anni. Il cuore di questo nuovo libro dedicato al naufragio della Querina sono invece le immagini. Ripercorrere questa avventura attraverso le undici tavole del maestro Franco Fortunato ci allontana dai problemi di traduzione e interpretazione, dalle indagini sul percorso, le distanze, la coerenza di tempi e date e ci porta ad un altro livello di lettura. Più intima e universale.
La Storia della Querina nelle tavole del maestro Franco Fortunato
The History of the Querina in the paintings by master Franco Fortunato
di Marco Firrao
Traduzione inglese: Monica De Berardinis
Art director: Paolo Bernacca
a cura di Anna Lucia Nicosia
Editore Il Mare Libreria Internazionale
Il 25 Aprile del 1431 la nave Gemma Querina salpa da Creta diretta ad Anversa, nelle Fiandre. Trasporta botti di finissima Malvasia di Candia (Creta), anfore di olio, caratelli di uva passa, e altre merci preziose. A bordo c’è anche il suo armatore, il nobiluomo veneziano Pietro Querini, uomo sensibile e raffinato. Inizia un lunghissimo viaggio denso di imprevisti, avversità, sofferenze, speranze e scoperte così intense che chi tornerà non sarà più lo stesso, nel corpo e nell’anima.
Il diario di Pietro Querini affascina i lettori da più di cinquecento anni. Il cuore di questo nuovo libro dedicato al naufragio della Querina sono invece le immagini. Ripercorrere questa avventura attraverso le undici tavole del maestro Franco Fortunato ci allontana dai problemi di traduzione e interpretazione, dalle indagini sul percorso, le distanze, la coerenza di tempi e date e ci porta ad un altro livello di lettura. Più intima e universale.
Franco Fortunato
Dopo gli studi scientifici, si forma studiando la pittura
tre-quattrocentesca e del novecento. Il contestuale interesse per la
letteratura lo spinge a creare dipinti in cui raffigura vagabondi, città
turrite e altri soggetti della tradizione medievale sospesi nel vuoto e
in atmosfere surrealiste, in omaggio al Sassetta, Ambrogio Lorenzetti,
Piero della Francesca, ma anche De Chirico, Magritte e Calvino. Dal
terzo millennio si dedica a cicli pittorici ispirati a opere letterarie,
come Il piccolo principe e Moby Dick. Le sue opere sono state ospitate
nelle gallerie di tutto il mondo: in Italia, Svizzera, Francia, Belgio,
Spagna, Argentina, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Canada.
Marco Firrao, ‘patron’ della storica libreria Il Mare di Roma dove lavora dal 1977, è skipper e subacqueo esperto. Ha realizzato il più completo catalogo di libri di mare mai esistito ora disponibile e sempre aggiornato su ilmare.com. Organizza presentazioni di libri, convegni, dibattiti, corsi, eventi dedicati al mare ed ai suoi personaggi più importanti. Cura l’edizione di libri di mare e della rivista online maremagazine.
info
Il Mare Concept&Bookshop
Via del Vantaggio,19
00186 Roma
www.ilmare.com
annalucianicosia@ilmare.co m.
Marco Firrao, ‘patron’ della storica libreria Il Mare di Roma dove lavora dal 1977, è skipper e subacqueo esperto. Ha realizzato il più completo catalogo di libri di mare mai esistito ora disponibile e sempre aggiornato su ilmare.com. Organizza presentazioni di libri, convegni, dibattiti, corsi, eventi dedicati al mare ed ai suoi personaggi più importanti. Cura l’edizione di libri di mare e della rivista online maremagazine.
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Via del Vantaggio, 19, 00186 Roma, Italia
martedì 21 giugno 2016
Medioevo nel Borgo e Notte dei Falò a Piombino (LI)
Venerdì 23 e sabato 24 giugno 2016 a Piombino (LI) si terrà la manifestazione "Medioevo nel Borgo e Notte dei Falò".
Il vecchio Porto e le sue strade ritornano nel Medioevo: mercanti, popolani e artigiani vivono la vita di ogni giorno.
Dalle ore 18,00 artisti di strada ed un corteo che percorre la via allietano con musiche e danze la loro serata.
Nelle notti in cui il fuoco purificatore sconfigge il male,
giocolieri, tamburini, arcieri, artisti e musicanti allieteranno i
visitatori, trascinandoli, con giochi ed antichi sapori, fino al culmine delle due serate.
Una taverna sul porto sarà il ristoro per tutti i visitatori
23 giugno - ore 23.00
La notte è illuminata dai bagliori dei grandi falò
24 giugno - ore 23.00
Giochi di luce sul porto con le Aquile Notturne
Ubicazione:
Via Salivoli, 57025 Piombino LI, Italia
lunedì 20 giugno 2016
“Le eccellenze del complesso di San Francesco a Pisa: tra Medioevo e richiami alla classicità”
Italia Nostra sezione di Pisa in collaborazione con Italia
Nostra sezione di Cascina e con gli Amici dei Musei e dei Monumenti
Pisani, e con il Patrocinio del Comune i Pisa, sono lieti di invitare
alla conferenza “Le eccellenze del complesso di San
Francesco a Pisa: tra Medioevo e richiami alla classicità” tenuta dai
Professori dell’Università di Pisa Ewa Karwacka Codini e Marco
Collareta che si terrà martedì 21 giugno 2016 dalle ore 17,00 nella Sala del Capitolo del Convento di San Francesco a Pisa.
La chiesa ed il convento di San Francesco di Pisa, fondati
all’epoca della massima potenza della Repubblica marinara di Pisa, oggi
in condizioni di grave degrado e bisognosi di importanti urgenti
interventi, hanno una importanza storica, artistica, religiosa e
culturale che va ben oltre i confini locali. Memore di nomi prestigiosi
che hanno contribuito alla sua creazione e l’evoluzione nell’arco di
circa otto secoli, il complesso rappresenta un insieme di eccellenze
nell’ambito architettonico e pittorico.
La tradizione vuole che l’insediamento francescano a Pisa sia stato
creato da San Francesco medesimo nel 1211. Nel convento di San
Francesco di Pisa si tenne nel 1263 un Capitolo Generale dell’ordine,
durante il quale venne approvata la biografia di San Francesco d’Assisi (Legenda Maior)
scritta dal filosofo e Santo Fra’ Bonaventura da Bagnoregio che
presiedette il Capitolo stesso. In tale occasione fu recitata per la
prima volta la rievocazione evangelica dell’annuncio dell’angelo a
Maria, divenuta la preghiera mariana dell’”Angelus”.
La chiesa di San Francesco – che ha dato il nome a uno dei quattro
quartieri del centro storico – per dimensioni è la seconda chiesa della
città dopo la Cattedrale (80 metri di lunghezza). La sua elegante
facciata, tutta eseguita in candidi marmi bianchi di San Giuliano,
esplicita il dialogo straordinariamente armonioso tra il Medioevo e il
Rinascimento (la metà inferiore è del 1300, mentre la parte superiore è
del 1603) e costituisce uno dei primi esempi di facciata a tempio.
domenica 19 giugno 2016
Tra dame e cavalieri al Castello di Lagnasco
Nel cuore della cittadina di Lagnasco, comune del saluzzese a
vocazione prettamente agricola, sorge lo straordinario complesso
monumentale dei “Castelli dei Tapparelli d’Azeglio”.
L’edificio, che risale al 1100, conserva oggi un prezioso quanto
eccezionale apparato decorativo risalente al XVI sec., periodo in cui la
struttura di difesa venne trasformata in residenza, con la creazione di
un articolato complesso di tre edifici.
Domenica 19 giugno 2016, in occasione dell’evento estivo del FAI “Sere FAI
d’Estate”, i Castelli di Lagnasco saranno protagonisti di speciali
visite guidate.
Per l’occasione, guide turistiche professioniste accompagneranno i
visitatori alla scoperta delle preziose sale affrescate, dove il Gruppo Storico Del Saluzzese accoglierà gli ospiti con una corte di dame e
cavalieri in costume storico.
Il percorso di visita terminerà nello splendido “salone degli scudi”,
sulle cui pareti corre un fregio araldico composto da 167 scudi, che ad
oggi costituisce la più completa e importante raccolta di blasoni
antichi conservata in provincia di Cuneo.
Qui, ad attendere ciascun gruppo, vi sarà lo storico medievista
Filippo Ghisi, che vanta dieci anni di esperienza come Responsabile
Direttivo al Borgo Medievale di Torino e diverse pubblicazioni
all’attivo.
Il Dottor Ghisi offrirà a tutti i partecipanti l’opportunità di
assistere ad una breve lezione sull’araldica: in questa sede saranno
spiegate le basi e gli strumenti fondamentali per permettere di
“leggere” uno stemma, per poi analizzare l’origine storica di quelli più
antichi e approfondire quelli delle principali famiglie del territorio.
Le visite partiranno circa ogni 45 minuti dalle 10.30 alle 13 (ultima
partenza ore 12) e dalle 15,00 alle 19,00 (ultima partenza ore 18.00) e
avranno una durata di circa 90 minuti; non è necessaria la prenotazione.
Il ticket di ingresso intero costerà per l’occasione € 8.00, ridotto €
6.00 (6 -14 anni e chi esibirà il biglietto delle Sere Fai D’estate
della sera precedente), biglietto famiglia € 20 (2 adulti + 2 ragazzi),
gratuito (0-6 anni, disabili e un accompagnatore, residenti, insegnanti,
stampa).
Per tutte le informazioni, visitare il sito www.castellidilagnasco.it, scrivere a eventi@castellidilagnasco.it o chiamare il numero 0173.364030 o 342.6019355 (anche SMS).
Ubicazione:
Via Castelli, 4 12030 Lagnasco (CN)
sabato 18 giugno 2016
La via Francigena tra storia e valorizzazione
Nell'ambito delle manifestazione previste per "Fiori alle finestre e cene in cantina" organizzata dalla Pro Loco di Vetralla sabato 18 giugno 2016 alle ore 17,00 presso il Museo della Città e del Territorio in Via di Porta Marchetta 2, a Vetralla (VT) si terrà una conferenza-dibattito dal titolo: La via Francigena tra storia e valorizzazione.
Interverranno:
Elisabetta De Minicis, Università della Tuscia
Carlo Tedeschi, Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Alessandra Terrosi, deputata PD coordinatrice dell'Intergruppo Parlamentare Amici della via Francigena
Carlo Tedeschi, Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Alessandra Terrosi, deputata PD coordinatrice dell'Intergruppo Parlamentare Amici della via Francigena
La Via Francigena ha
rappresentato per molti secoli una delle vie di pellegrinaggio
maggiormente frequentata da importanti personaggi, semplici viaggiatori,
mercanti e uomini di chiesa provenienti da varie località del Nord
Europa. La storia di questa strada che ha come meta privilegiata il
sepolcro di Pietro nella Città Eterna ha condizionato per molto tempo
anche lo sviluppo e l'organizzazione della Tuscia; nel territorio di
Vetralla ci sono ancora importanti testimonianze che ci ricordano
l'importanza di questa "strada a lunga percorrenza". Le presenze
monumentali come ad esempio Santa Maria di Foro Cassio, luogo di sosta
di ospitalità e di devozione, riccamente decorata e di cui ci rimangono
importanti frammenti pittorici, possono rappresentare ancora oggi luoghi di aggregazione oltre che di devozione.
Con questo dibattito si vuol mettere in evidenza questa specificità e
sollecitare l'interesse dei semplici cittadini e degli enti ad
intervenire per una importante valorizzazione di questo patrimonio
storico e culturale.
Come sempre la conoscenza e la fruizione dei beni culturali vanno di pari passo e soltanto una fattiva collaborazione tra gli enti preposti alla tutela e le istituzioni può portare ad una loro corretta gestione.
Come sempre la conoscenza e la fruizione dei beni culturali vanno di pari passo e soltanto una fattiva collaborazione tra gli enti preposti alla tutela e le istituzioni può portare ad una loro corretta gestione.
venerdì 17 giugno 2016
Da Bruno a Lanuino: l'esperienza monastica dell'eremo di S. Maria della Torre
Considerato l'alter ego di San Bruno e suo compagno in Calabria della prima ora, Lanuino è una figura di primissimo piano del monachesimo dell'Italia meridionale nel Medioevo. I legami in vita tra i due monaci dovettero essere così stretti che la maggior parte dei diplomi papali e degli atti pontifici indirizzati a Bruno ebbero come destinatario pure Lanuino, ”come se fossero entrambi, allo stesso titolo, i superiori della fondazione calabresea” (Laporte). Il suo ruolo e le sue capacità personali furono di tale rilievo da essere riconosciuti dal pontefice delli'epoca, come attesta la documentazione coeva che permette di intravedere chiaramente un saldo rapporto tra Lanuino e Pasquale II, il quale inviò al successore di San Bruno numerose lettere, affidandogli missioni e compiti di Visitatore Apostolico presso monasteri e vescovadi vicini.
In particolare, Lanuino venne inviato dal papa per ben tre volte presso l'abate di San Giuliano per richiamarlo ai propri doveri e anche per presiedere alla sua sostituzione con un nuovo abate. Analogamente, fu chiamato da Pasquale II a presiedere all'elezione del vescovo di Mileto e, successivamente, per riconciliarlo con i monaci di Sant'Angelo.
Al periodo del priorato di Lanuino risale pure la fondazione del monastero di Montauro, per quei religiosi che, inadatti alla vita eremitica condotta a Santa Maria della Torre (luogo dell'originaria fondazione brunoniana), avessero voluto seguire una regola di tipo cenobitico. Una circostanza, questa, oggetto di vivace discussione storiografica, se ne è scaturita una lettura delle vicende dell'insediamento calabrese secondo la quale, a partire da Lanuino, esso avrebbe intrapreso un orientamento "camaldolese".
Su queste e altre questioni intende riflettere il convegno "In morte quoque non sunt divisi". Da Bruno a Lanuino: l'esperienza monastica dell'eremo di S. Maria della Torre (Serra San Bruno, Museo della Certosa, venerdì 17 e sabato 18 giugno 2016), che, per la prima volta, propone una messa a punto interamente dedicata alla figura di Lanuino in occasione del IX centenario della sua morte (11 aprile 1116).
giovedì 16 giugno 2016
"Spiritualità medievale e medicina moderna" a Vercelli
Sabato 18 giugno 2016, alle ore 15.30, sarà proposta la
replica della visita "La cura del corpo. Spiritualità medievale e
medicina moderna", svoltasi lo scorso 23 aprile al Museo del Tesoro del Duomo e al Museo della Farmacia Picciòla di Vercelli. Considerato il
successo dell’iniziativa, le porte dei due musei si riapriranno alla
scoperta della concezione del corpo nel medioevo ed oltre. Posizioni
ecclesiastiche, reliquie, credenze popolari e tabù della medicina
medievale, saranno i protagonisti di questo curioso appuntamento,
durante il quale leggende e conoscenze si materializzeranno attraverso
le testimonianze conservate nei due musei.
La visita inizierà dal Museo del Tesoro del Duomo; il costo dell’evento è di € 5,00 intero, € 4,00
ridotto e gratuito per i titolari di Abbonamento Torino Musei.
Il Museo è anche su Facebook, clicca qui !
mercoledì 15 giugno 2016
Quegli “stramaledetti Latini" – La percezione dell’Occidente a Bisanzio all’epoca del Romanico
Mercoledì 15 giugno 2016 alle ore 21,00 all'Antenna Europea del Romanico si tiena la conferenza "Quegli “stramaledetti Latini" – La percezione dell’Occidente a Bisanzio all’epoca del Romanico”. Interviene Paolo Cesaretti (Università degli Studi di Bergamo).
La relazione è speculare a quella del giugno 2015 intitolata “In regia urbem Constantinopoli”, dedicata alla percezione del mondo bizantino nel X-XII secolo occidentale. Essa considera gli atteggiamenti espressi dal mondo bizantino nei confronti dell’Occidente cristiano medievale nel lungo periodo che va dall’apogeo della sovranità medievale bizantina
intorno all’anno Mille ai disastrosi esiti della IV Crociata che nel 1204 finì per rivolgersi verso i “confratelli cristiani” d’Oriente, marcando il decisivo indebolimento, per mano occidentale, di Bisanzio, ossia dell’erede diretta della tradizione romana e imperiale, oltreché la più autorevole e storicamente fondata presenza cristiana nel Mediterraneo orientale. Una svolta tragica della storia mediterranea i cui sviluppi ancora incidono sul nostro presente.
Tra gli studi dedicati dal relatore al tema: L’impero perduto (Mondadori 2006), libro più volte premiato e tradotto.
Ingresso libero.
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !
Ubicazione:
24030 Almenno San Bartolomeo BG, Italia
martedì 14 giugno 2016
Laumellum. La grande Festa Longobarda
Da venerdì 17 a domenica 19 giugno 2016 tornerà a Lomello (PV), Laumellum: la Grande Festa Longobarda per le Nozze di Teodolinda, un evento unico in Lombardia ideato dalla Pro Loco Lomello in stretta sinergia e con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Lomello.
Il programma della tre giorni longobarda ricorderà l’incontro e gli sponsali tra la regina Teodolinda e il suo secondo marito Agilulfo, duca di Torino, avvenuti, secondo la leggenda, nell’anno 590 d.C.
La manifestazione di quest'anno vedrà anche la rappresentazione dell'episodio della prigionia della regina Gundeberga nella torre della rocca di Lomello per ordine di re Arioaldo, fatto accaduto tra il 626 e il 628 d.C.
Saranno presenti molte attività artigiane in uso nel VII secolo d.C. rigorosamente ricostruite da esperti rievocatori, come ARC, Bandum Freae, Fara Laumellensis, Helvalgar, Matteo Ercole, Presenze Longobarde, Sagitta Historica, Teatro in Laumellum,
tra cui tintura, tessitura, fusione del bronzo, estrazione
dell'argento, arcieria, laboratori didattici di alimentazione, di
medicina e altri ancora.
Scopo dell'organizzazione è quello di
far immergere il turista nella vita di tutti i giorni dell’allora popolo
longobardo, rievocando eventi fondamentali nella storia.
L’edizione 2016 avrà anche la presenza
di un campo longobardo di notevole spessore filologico culturale, un
banchetto medievale con animazione nello stile dell’epoca, un mercato
medievale, notte bianca longobarda e varie conferenze storiche, come una
su "Le necropoli longobarde del Nord" Italia, tenuta da Serena Scansetti, che aprirà la manifestazione nella sera di venerdì 17 giugno alle 21,00.
Laumellum vedrà anche visite guidateal borgo antico di Lomello, infatti, sia sabato che domenica dalle ore 15,00 si potrà scoprire il complesso monumentale di Santa Maria Maggiore, che comprende il battistero longobardo di San Giovanni ad Fontes.
Fiore all’occhiello tra i momenti di rievocazione storica, sarà il grande banchetto della sera di sabato 18.
Il menù sarà ricco e vario, con Ante Coena (Antipasti) come Ovatus
cum cacio et uva (Barchetta con crema di formaggio e uva), Volutatio
cum mixtura ovorum, (Rotolo di frittata), Ofella Piscis (Polpettina di
pesce), Pruna circumvoluta lardo(Prugne con lardo), la Mensa Prima (Primo Piatto) con Sorbitio nuptiae (Zuppa nuziale), Pastae segmenta suco condita (Maltagliati alle castagne), la Mensa Secunda (Secondo Piatto) con Multa
et varia caro ferina furnacea (Pasticcio di selvaggina), Pulticula cum
caepa rubra et globi ciceris (Crema di cipolle rosse con polpette di
ceci)e il Dulcis in Fundo (Dolci) con Sorbitio mellita cum cinnamo (Mousse alla cannella), Sphaerulae Agi (Palle di Agilulfo) e Involti cum fructa sicca(Rotolino con frutta secca).
La partecipazione al banchetto costerà 33 euro, aperitivo, digestivo e bevande comprese, la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 346/0096073 oppure scrivendo a prolocolomello@yahoo.it.
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visite guidate
Ubicazione:
27034 Lomello PV, Italia
lunedì 13 giugno 2016
Pisa tra Santi, viaggiatori e mercanti
Giovedì 16 giugno 2016, in attesa della Luminara di San Ranieri, Natourarte Pisa propone
una visita guidata che si snoda dalla Cattedrale alla Cittadella,
attraversando alcuni luoghi legati alla vita di San Ranieri, patrono di
Pisa, e alla città medievale del XII secolo.
Dal
Duomo, dove riposano le spoglie mortali del santo pisano, ci
incammineremo verso i Lungarni, teatro di commerci e attività
cantieristiche all’epoca di Ranieri, anch’egli - prima della conversione -
mercante ed espressione del ceto imprenditoriale della città.
Fra
storia e leggenda, fra sentimento relig ioso e passioni terrene,
ripercorreremo il secolo d’oro della storia pisana, con riferimenti
all’evoluzione naturale del territorio e ai suoi riflessi
sull’architettura e la topografia urbana.
Prenotazione obbligatoria: 388 7551474 - 339 6836352
Costo: 12 euro, 8 euro ridotto per studenti fino a 25 anni
Ritrovo: h 16.30 presso la Fontana dei Putti in Piazza dei Miracoli.
Costo: 12 euro, 8 euro ridotto per studenti fino a 25 anni
Ritrovo: h 16.30 presso la Fontana dei Putti in Piazza dei Miracoli.
domenica 12 giugno 2016
Il "Cuntu del Castello di Calatubo"
Domenica 12 giugno 2016 alle ore 18.30, all'interno del Castello di Calatubo di Alcamo (TP), Sara Cappello racconterà' l'antico e degradato castello risalente al periodo
arabo-normanno. Ancora una volta, coinvolta in storie e monumenti
risalenti a questo straordinario periodo della nostra storia.
Il Castello di Calatubo, un’ antica fortezza trasformata
successivamente in castello e poi abbandonata, un luogo magico e
bellissimo ricco di straordinarie leggende e strana energia, sarà un
altro luogo storico che avrò il piacere di raccontare e teatralizzare,
su invito del presidente dell’associazione “Salviamo il Castello di
Calatubo”, Stefano Catalano e della vice presidente Maria Rimi, che con
i loro collaboratori sono impegnati su tanti fronti, instancabilmente per la rinascita ed il recupero di questo notevole ed antico sito.
Il castello, costruito intorno al 1150, è un’antica costruzione adagiata sulla cima di una rocca alta circa 150 mt. dall’aspetto degradato, che il geografo arabo Edrisi descrive come una fortezza molto solida e con un attivo villaggio tutto attorno, forse costruita per difendere il villaggio dagli attacchi dei nemici, ai tempi della dominazione araba. La sua presenza suggestiva ed inquietante puo’ essere da tutti notata percorrendo l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, tra immense distese e vallate coltivate a vigneti che si estendono fino al golfo di Castellammare, all’altezza di Alcamo.
Da tempo, senza sosta, i componenti dell’Associazione hanno allestito banchetti per la raccolta firme in centinaia di comuni, contattato scuole e università di tutta la Sicilia, da Trapani a Catania, coinvolto e sensibilizzato molti siciliani sparsi per l’Italia e anche quelli all’estero, con un sensibile lavoro che porta il magnifico Castello di Calatubo, abbandonato e dimenticato troppo a lungo, ad una visibilità nazionale che potrebbe avere un’importante ricaduta turistica in un territorio, quello di Alcamo, che soffre la mancata valorizzazione delle proprie attrattive.
Il castello, costruito intorno al 1150, è un’antica costruzione adagiata sulla cima di una rocca alta circa 150 mt. dall’aspetto degradato, che il geografo arabo Edrisi descrive come una fortezza molto solida e con un attivo villaggio tutto attorno, forse costruita per difendere il villaggio dagli attacchi dei nemici, ai tempi della dominazione araba. La sua presenza suggestiva ed inquietante puo’ essere da tutti notata percorrendo l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, tra immense distese e vallate coltivate a vigneti che si estendono fino al golfo di Castellammare, all’altezza di Alcamo.
Da tempo, senza sosta, i componenti dell’Associazione hanno allestito banchetti per la raccolta firme in centinaia di comuni, contattato scuole e università di tutta la Sicilia, da Trapani a Catania, coinvolto e sensibilizzato molti siciliani sparsi per l’Italia e anche quelli all’estero, con un sensibile lavoro che porta il magnifico Castello di Calatubo, abbandonato e dimenticato troppo a lungo, ad una visibilità nazionale che potrebbe avere un’importante ricaduta turistica in un territorio, quello di Alcamo, che soffre la mancata valorizzazione delle proprie attrattive.
Mi hanno invitata a raccontarlo, e saro’ felice di farlo. Vi aspetto per presentarvi questo interessantissimo luogo dell’anima.
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castello,
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medioevo,
spettacoli
Ubicazione:
91011 Alcamo TP, Italia
sabato 11 giugno 2016
Barberino Medievale VIII edizione
Musicisti,
sbandieratori, antichi giochi e mestieri con scene di vita quotidiana
faranno rivivere l'atmosfera medievale nell'antico borgo di Barberino
Val d'Elsa (FI).
Sabato 11 e domenica 12 giugno 2016 dalle 17,00 alle 24,00 torna Memoriae et Historiae di Semifonte,
un fine settimana di rievocazioni, sfilate, spettacoli teatrali,
mercatini ed artigiani, concerti e balletti, giochi e divertimento.
L'iniziativa, a cura del Comitato Happy Days onlus, è realizzata con il
patrocinio e il contributo dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino.
Parteciperanno:
il contado di Pistoia, Il circolo Semifonte, Associazione Auser, Scuola
primaria di Barberino Val d'Elsa, Teatro di Marcialla, Gruppo storico
di Montemonaco.
Ingresso libero.
Per il programma completo clicca qui !
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mercato,
musici,
rievocazione,
sbandieratori
Ubicazione:
50021 Barberino Val D'elsa FI, Italia
Il mondo della Francigena: gli itinerari medievali della Versilia storica
Sabato
11 giugno 2016, nel Salone dell’Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino a
Pietrasanta (LU), si tiene la giornata di studi "Il mondo della Francigena:
gli itinerari medievali della Versilia storica", coordinata da Bianca
Maria Cecchini e Marco Lenci.
Per il programma completo in formato PFF clicca qui !
Info e Contatti:Laura Galoppini laura.galoppini@unipi.it.
venerdì 10 giugno 2016
"La Torre in Festa" XII edizione
Maggiana fa un tuffo nel Medioevo: torna “La torre in festa”.
Degustazioni, musica e danze, il tutto accompagnato da guerrieri in armatura, dame e giocolieri. Per gli amanti delle rievocazioni storiche in costume l’appuntamento è per sabato 11 e domenica 12 giugno 2016 in località Maggiana, a Mandello del Lario.
Simbolo della manifestazione la Torre medievale di Maggiana, testimonianza del XII secolo chiamata “del Barbarossa” perché proprio lì avrebbe soggiornato il Barbarossa nel 1158. In occasione della festa, la torre sarà aperta al pubblico.
Degustazioni, musica e danze, il tutto accompagnato da guerrieri in armatura, dame e giocolieri. Per gli amanti delle rievocazioni storiche in costume l’appuntamento è per sabato 11 e domenica 12 giugno 2016 in località Maggiana, a Mandello del Lario.
Simbolo della manifestazione la Torre medievale di Maggiana, testimonianza del XII secolo chiamata “del Barbarossa” perché proprio lì avrebbe soggiornato il Barbarossa nel 1158. In occasione della festa, la torre sarà aperta al pubblico.
Sabato 11 Giugno 2016
Dalle ore 14.30:
– Apertura al pubblico della Torre di Federico Barbarossa
– Esposizione, allestita nella Torre dall’A.R.S. di pannelli rappresentanti le diverse figure della società medievale
– Fiera degli antichi mestieri e delle arti per le vie del borgo (Associazione “La Duecentesca”)
– Esposizione presso la Chiesa di San Rocco di documentazione relativa alla Processione del Venerdì Santo, denominata “I Giudee” con manifesti, costumi e oggetti (Archivio Comunale memoria locale)
– Degustazione del dolce tipico e del Paradell nella Corte “Carbuntee”
– Giocoliere e Mangiafuoco per le vie del borgo
Dalle ore 14.30:
– Apertura al pubblico della Torre di Federico Barbarossa
– Esposizione, allestita nella Torre dall’A.R.S. di pannelli rappresentanti le diverse figure della società medievale
– Fiera degli antichi mestieri e delle arti per le vie del borgo (Associazione “La Duecentesca”)
– Esposizione presso la Chiesa di San Rocco di documentazione relativa alla Processione del Venerdì Santo, denominata “I Giudee” con manifesti, costumi e oggetti (Archivio Comunale memoria locale)
– Degustazione del dolce tipico e del Paradell nella Corte “Carbuntee”
– Giocoliere e Mangiafuoco per le vie del borgo
- Musici itineranti
Dalle ore 17.00: Torneo fra guerrieri appiedati in armatura con araldo, scudierie, Dame
Dalle ore 19.00: Cena con degustazione di piatti tipici
Dalle ore 20.00: Musica e danze popolari con il gruppo folk degli Spakkabrianza
Ore 21.30: Rievocazione storica della visita di Federico Barbarossa
Dalle ore 17.00: Torneo fra guerrieri appiedati in armatura con araldo, scudierie, Dame
Dalle ore 19.00: Cena con degustazione di piatti tipici
Dalle ore 20.00: Musica e danze popolari con il gruppo folk degli Spakkabrianza
Ore 21.30: Rievocazione storica della visita di Federico Barbarossa
Domenica 12 Giugno 2016
Dalle ore 10.00: Apertura al pubblico della Torre di Federico Barbarossa
Dalle ore 11.00: Torneo fra guerrieri appiedati in armatura con araldo, scudieri e Dame
Dalle ore 11.00 e tutto il pomeriggio:
– Fiera degli antichi mestieri e delle arti per le vie del borgo (Associazione “La Duecentesca”)
- Esposizione presso la Chiesa di San Rocco di documentazione relativa alla Processione del Venerdì Santo, denominata “I Giudee” con manifesti, costumi e oggetti(Archivio Comunale memoria locale)
- Giocoliere e Mangiafuoco per le vie del borgo
- Musici itineranti
Dalle ore 12.15: Pranzo con degustazione di piatti tipici, Degustazione del dolce tipico e del Paradell nella corte “Carbuntee”
Dalle ore 15.30 alle 17.30: Animazione per i bambini con la partecipazione dell’Albero Blu di Lecco
Dalle ore 18.00: Esibizione dei falconieri delle Orobie
Dalle ore 19.00: Cena con degustazione di piatti tipici
Dalle ore 20.00: Musica e danze popolari con il gruppo “Lo Stivale che Suona”
Dalle ore 10.00: Apertura al pubblico della Torre di Federico Barbarossa
Dalle ore 11.00: Torneo fra guerrieri appiedati in armatura con araldo, scudieri e Dame
Dalle ore 11.00 e tutto il pomeriggio:
– Fiera degli antichi mestieri e delle arti per le vie del borgo (Associazione “La Duecentesca”)
- Esposizione presso la Chiesa di San Rocco di documentazione relativa alla Processione del Venerdì Santo, denominata “I Giudee” con manifesti, costumi e oggetti(Archivio Comunale memoria locale)
- Giocoliere e Mangiafuoco per le vie del borgo
- Musici itineranti
Dalle ore 12.15: Pranzo con degustazione di piatti tipici, Degustazione del dolce tipico e del Paradell nella corte “Carbuntee”
Dalle ore 15.30 alle 17.30: Animazione per i bambini con la partecipazione dell’Albero Blu di Lecco
Dalle ore 18.00: Esibizione dei falconieri delle Orobie
Dalle ore 19.00: Cena con degustazione di piatti tipici
Dalle ore 20.00: Musica e danze popolari con il gruppo “Lo Stivale che Suona”
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Ubicazione:
23826 Maggiana LC, Italia
giovedì 9 giugno 2016
"Il Mistero della Tomba di Federico II" aperilibro medievale a Palermo
Chi è quella donna? Chi è Caterina Albini? E chi è quel cadavere inumato accanto a Federico II? L’appuntamento con l’imperatore Stupor Mundi e i suoi misteri è fissato per domenica 12 giugno 2016, alle ore 18.45 all’Orto Botanico di Palermo, presso la Sala Tepidarum.
Qui l’editore Bonfirraro, in collaborazione con l’associazione La Fianna di Palermo, darà vita a un’immersione culturale nella storia e nei fasti della Palermo medievale.
Si partirà, infatti, da alcune letture tratte dal libro “Il Mistero della tomba di Federico II” della scrittrice palermitana Daniela Scimeca, da cui si dipanerà un inedito percorso cultural – enogastronomico come in un autentico villaggio medievale, alla ricerca dell'identità della misteriosa donna sepolta accanto all’imperatore nipote del Barbarossa, nella splendida tomba di porfido rosso della Cattedrale.
Seguirà l’aperilibro medievale e tante sorprese.
Oltre all’autrice, prenderanno parte all’incontro l’editore Salvo Bonfirraro, Domenico Bottiglieri, presidente Associazione Cassaro Alto, e Andrea Vannelli, presidente dell’associazione La Fianna. Modererà la giornalista Rosa Maria Ciulla.
Quello della Scimeca - romanzo molto apprezzato nel panorama editoriale nazionale – classificatosi al terzo posto al concorso nazionale "La Giara" indetto da RaiEri - è un grande thriller storico che ritorna, dunque, nella sua Palermo per cercare di svelare un antico mistero: a infittire le atmosfere da noir una morte improvvisa, una ricerca da portare avanti tra testi antichi, notizie storiografiche, numeri indovinelli e anagrammi, tre protagonisti molto diversi tra loro, un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio che inizia da Palermo e finisce ad Alessandria d’Egitto: gli elementi di suspense ci sono tutti per far sì che il lettore abbandoni la realtà e si immerga direttamente nella storia. Un modo per conoscere meglio Federico II, uno dei più discussi e carismatici imperatori di tutti i tempi.
Ispirandosi al romanzo, l’orafo Domenico Bottiglieri ha ideato un prezioso gioiello, in cui dall’oro sono stati ricavati particolari incisioni con il castone di gemme rare e il pendente perlaceo, che verrà esposto per l’occasione e indossato dall’autrice durante la presentazione.
Daniela Scimeca nasce nel 1975 e vive a Palermo, si laurea in lettere e insegna al liceo. Nel 1996 vince il Primo Premio di Giornalismo giovanile “Dario Arrigo”, nel 1998 inizia a collaborare con l’Associazione “TeatroScuola” scrivendo recensioni di opere teatrali in scena al Teatro Biondo di Palermo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con la rivista satirica Apodittico
Dal 2011 collabora con le Associazioni culturali palermitane L&D e VOLO, scrive articoli e recensioni su kultural e vesprino (quotidiani on-line).
Il suo ultimo romanzo Il mistero della tomba di Federico II è stato finalista regionale al Premio RAI La Giara 2012 e ha ricevuto diversi apprezzamenti dalla giuria tecnica.
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Ubicazione:
Via Lincoln, 2, 90123 Palermo, Italia
mercoledì 8 giugno 2016
Il Romanico savonese
Quiliano, San Pietro di Carpignana |
Venerdì 10 giugno 2016, alle ore 17.00, nel salone della Società Savonese di Storia Patria in via Pia 14/4 a Savona nel corso di una approfondita conferenza-seminario,
Marco Ricchebono descriverà le vicende architettoniche di quanto rimane
delle principali cappelle romaniche dei dintorni di Savona: da
Santa’Anastasia e San Pietro e Paolo di Legino, a San Pietro di
Carpignana di Quiliano a Sant’Ermete di Vado Ligure, con rimandi ai
principali monumenti medievali liguri e piemontesi.
La lettura degli edifici romanici dell’area savonese deve, purtroppo,
necessariamente rivolgersi a frammenti murari sparsi sul territorio, e
per di più relativi a costruzioni modeste; organismi edilizi semplici ed
essenziali, perché le chiese urbane maggiori sono tutte da tempo, per
eventi vari e non sempre traumatici, irrimediabilmente scomparse.
È invece nel contado circostante la città murata che ancora rimangono le
tracce di quel passaggio storico, determinante per la civiltà europea,
che vide, parallelamente alla rinascita della vita urbana e dei
commerci, l’esplodere dell’attività edilizia ecclesiastica nelle forme
architettoniche del “protoromanico lombardo”.
Non è privo di significato il fatto che questi piccoli edifici,
testimonianza di una frequentazione e di un evidentemente intenso
utilizzo agricolo del suolo che oggi appare quasi inspiegabile, si
localizzano in quella ampia fascia di territorio posta, poco all’interno
della linea di costa, inframmezzata tra i due poli urbani di rilevanza
tra antichità e altomedioevo, costituiti a ponente dal municipium di Vada Sabatia e a levante da quella Savo/Saona
della quale le fonti (e, in questi ultimi decenni, le evidenze
archeologiche) richiamano la intermittente alternanza fino alla
definitiva prevalenza della seconda sulla prima.
Ubicazione:
Via Pia, 14, 17100 Savona SV, Italia
martedì 7 giugno 2016
"La follia del partire, la follia del restare" presentazione a Milano
Non c'entra nulla con il Medioevo, ma come facciamo a non promuovere la presentazione del saggio di Simone M. Varisco ideatore (webmaster) del nostro sito ?
Infatti giovedì 9 giugno 2016 alle ore 17.00 all'Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II 11/12 (di fronte a Piazza della Scala) siterrà la presentazione del libro di Simone M. Varisco "La follia del partire, la follia del restare. Il disagio mentale nell'emigrazione italiana in Australia alla fine dell'Ottocento", edito da Tau Editrice per la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana.
Infatti giovedì 9 giugno 2016 alle ore 17.00 all'Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II 11/12 (di fronte a Piazza della Scala) siterrà la presentazione del libro di Simone M. Varisco "La follia del partire, la follia del restare. Il disagio mentale nell'emigrazione italiana in Australia alla fine dell'Ottocento", edito da Tau Editrice per la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana.
Attraverso un approccio storico, il volume tratta il tema d'attualità della malattia mentale connessa al fenomeno migratorio. Un disagio che colpisce, ieri come oggi, tanto gli italiani che lasciano il nostro Paese quanto i migranti che giungono in Europa.
Oltre all'autore, storico e ricercatore indipendente, interverranno:
mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes.
Alberto Passerini, psichiatra, psicoterapeuta, presidente e fondatore della S.i.s.p.i. di Milano.
Cristina Pasqualini
, ricercatrice di Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano.
Modera l'incontro Paolo Bustaffa, coordinatore di Eurcom - Giornalisti per l'Europa.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili ! Vi aspettiamo !!
lunedì 6 giugno 2016
"Cathacium. La Città Fortezza. Un patrimonio storico-archeologico tutto da scoprire"
Mercoledì 8 giugno 2016 alle 18,30, presso la sede de #lacalabriacherema, in
via degli Angioini a Catanzaro Sala, Giovanni Matarese, Giuseppe Matarese e Walter Fratto
racconteranno di “Cathacium. La Città Fortezza. Un patrimonio
storico-archeologico tutto da scoprire”.
Continua, dunque, l’azione de
#lacalabriacherema volta a scovare luoghi dimenticati e riscoprire una
terra ricca di passato, dal patrimonio storico e archeologico
inestimabile.
Il Gruppo di Ricerche e Studi Storico-Archeologici di
Mirabilia renderà, così, pubblici alcuni importanti documenti inediti
sulla Catanzaro medievale, sulla struttura e genesi
della cinta fortificata di Catanzaro e i suoi componenti (mura, torri,
bastioni, sotterranei).
L’evoluzione del dibattito aperto da
#lacalabriacherema può essere seguita anche sul sito internet: www.lacalabriacherema.it.
domenica 5 giugno 2016
Presentazione dei lavori di restauro della Cattedrale di Fidenza e delle visite guidate straordinarie ai ponteggi
La Diocesi di Fidenza, in occasione dell’Anno santo straordinario, il
«Giubileo della Misericordia» indetto da papa Francesco, ha promosso
lavori di restauro della sua Cattedrale, celebre soprattutto per le
sculture attribuite a Benedetto Antelami, edificata su una precedente
chiesa sorta nel luogo del martirio di San Donnino presso il torrente
Stirone. L’intervento sulla facciata e sulle torri laterali del
monumento romanico, di grandissima rilevanza storico-artistica, è
sostenuto per metà dalla Fondazione Cariparma e per metà dai fondi
derivanti dall’otto per mille alla Chiesa Cattolica Italiana.
Per presentare i lavori di restauro, avviati da qualche settimana, e il ciclo delle visite guidate straordinarie sui ponteggi, che avranno inizio il prossimo 18 giugno, è organizzato un incontro di presentazione rivolto alla città e a tutta la collettività per martedì 7 giugno 2016 alle 21.00, presso la stessa Cattedrale di Fidenza.
Il programma della serata, che avrà come conduttore l’arch. Manuel Ferrari dell’Ufficio Beni Culturali Diocesano, prevede il saluto e i ringraziamenti di S.E. il Vescovo, Carlo Mazza e, a seguire, gli interventi delle Autorità istituzionali (Sindaco di Fidenza dott. Andrea Massari, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza arch. Gian Carlo Borellini, Presidente della Fondazione Cariparma dott. Paolo Andrei), dei responsabili della Progettazione ed esecuzione lavori (architetti Barbara Zilocchi e Angelo Pattini; restauratori Beatrice Barbagallo, Alessandro Larghi, Nicoletta Carniel; geom. Giancarlo Zannato), per le visite guidate della Direttrice del Museo del Duomo dott.ssa Alessandra Mordacci e dell’arch. Marco Tombolato dell’Ufficio Tecnico Diocesano. Parleranno di altre iniziative di valorizzazione don Stefano Bianchi, parroco della Cattedrale e l’avv. Andrea Conforti per l’Amministrazione della Cattedrale.
Le conclusioni sono affidate a S.E. il Vescovo, Carlo Mazza.
Informazioni: Centralino Curia Fidenza 0524 512600
Per presentare i lavori di restauro, avviati da qualche settimana, e il ciclo delle visite guidate straordinarie sui ponteggi, che avranno inizio il prossimo 18 giugno, è organizzato un incontro di presentazione rivolto alla città e a tutta la collettività per martedì 7 giugno 2016 alle 21.00, presso la stessa Cattedrale di Fidenza.
Il programma della serata, che avrà come conduttore l’arch. Manuel Ferrari dell’Ufficio Beni Culturali Diocesano, prevede il saluto e i ringraziamenti di S.E. il Vescovo, Carlo Mazza e, a seguire, gli interventi delle Autorità istituzionali (Sindaco di Fidenza dott. Andrea Massari, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza arch. Gian Carlo Borellini, Presidente della Fondazione Cariparma dott. Paolo Andrei), dei responsabili della Progettazione ed esecuzione lavori (architetti Barbara Zilocchi e Angelo Pattini; restauratori Beatrice Barbagallo, Alessandro Larghi, Nicoletta Carniel; geom. Giancarlo Zannato), per le visite guidate della Direttrice del Museo del Duomo dott.ssa Alessandra Mordacci e dell’arch. Marco Tombolato dell’Ufficio Tecnico Diocesano. Parleranno di altre iniziative di valorizzazione don Stefano Bianchi, parroco della Cattedrale e l’avv. Andrea Conforti per l’Amministrazione della Cattedrale.
Le conclusioni sono affidate a S.E. il Vescovo, Carlo Mazza.
Informazioni: Centralino Curia Fidenza 0524 512600
sabato 4 giugno 2016
Giostra delle Contrade e Palio del Saracino di Tarquinia (VT)
Sabato 4 e domenica 5 giugno 2016 Rivive una tradizione storica di Tarquinia con la “Giostra delle
Contrade”, manifestazione che coinvolge anche quest’anno
l’intera città. Ricco il programma della rievocazione storica.
Sin dal primo pomeriggio di sabato, cittadini e turisti
potranno respirare le suggestive atmosfere medievali grazie al mercatino
in piazza Cavour e anche i più piccoli potranno per un giorno vestire i
panni di valorosi cavalieri grazie alla Giostra del Baby Saracino
pensata appositamente per loro.
La sera, invece. dalle 21.30 si svolgerà l’imponente corteo storico
in notturna che animerà le vie del centro storico con i cavalieri delle
dieci contrade accompagnati dalle dame, dagli sbandieratori e musici di
Soriano nel Cimino e da oltre 250 figuranti in costume d’epoca. Piazza
Cavour sarà il luogo principale degli spettacoli che animeranno la
serata.
Domenica é il grande giorno: sfilata dei partecipanti alla Giostra
delle Contrade con arrivo al campo gara di Campo Cialdi, dove le dieci
contrade ed i loro cavalieri sfideranno il temibile moro e gli anelli da
raccogliere sul tracciato per aggiudicarsi l’ambito Palio dedicato alla
Madonna di Valverde, patrona di Tarquinia.
Tarquinia è pronta a rivivere gli antichi fasti con una delle
manifestazioni più sentite da sempre tornata in grande stile dallo
scorso anno. Un evento che abbraccia l’intero territorio e che ha messo
insieme istituzioni, associazioni, comitati, quartieri, attività
commerciali e molto altro. Unione di idee, di sentimenti, di lavoro, di
tanta speranza e voglia di lasciare un segno importante per Tarquinia.
Un percorso lungo, fatto di dialoghi e confronti, raccogliendo consigli,
ascoltando aneddoti e con la consapevolezza di non disperdere quegli
esempi e quelle gesta di chi prima di noi ha fatto della Giostra delle
Contrade una manifestazione di eccellenza. Tutto pronto, quindi, per un
weekend che colorerà Tarquinia e valorizzerà tutte le sue bellezze.
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Ubicazione:
01016 Tarquinia VT, Italia
Lucca Medievale
Sabato 4 e domenica 5 giugno 2016 la città di Lucca aspetta i
visitatori per proporre loro la manifestazione Lucca Medievale in
Piazza San Francesco: due giorni di festa medievale con mercatino,
falconieri, spettacoli, musici ed il grande Torneo dei Balestrieri.
Il centro della festa è piazza San Francesco,
ma tutto il centro storico sarà coinvolto nella festa con una città
percorsa da corteggi storici di dame, uomini d’arme, tamburini e
sbandierator.
Domenica 5 ci sarà il Torneo dei Balestrieri dove le Contrade San Paolino e la Compagnia dei Balestrieri
si contenderanno l’ambito palio.
Nel pomeriggio di sabato e di domenica (dopo
il Torneo) si potrà giocare al Grande gioco dell’Oca e verso sera si
potrà cenare con piatti del medioevo ed assistere a tutti gli
spettacoli che avranno, ovviamente, un’atemosfera medievale: acrobati e
mangiatori di fuoco.
Immancabile anche un Mercatino medievale e la
presenza di artigiani in azione a mostrare gli antichi mestieri
(fabbro, cestaio…) e poi astrologhe e maghe bianche e tanti altri
personaggi medievali.
Tutti gli spettacoli sono gratuiti, non c’è nessun biglietto di ingresso.
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Ubicazione:
Piazza S.Francesco, 55100 Lucca LU, Italia
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