sabato 30 giugno 2012

Medioevo sul Lago d'Orta

Prende il via domenica 1 luglio per proseguire giovedì 5, venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 luglio 2012 la seconda edizione di Medioevo sul Lago d'orta. Dopo il grande successo della prima edizione, svoltasi a Pettenasco lo scorso anno, la manifestazione si sposta nella suggestiva cornice di Orta San Giulio (NO), in un’ ampia area verde con vista sul lago e sull’isola di San Giulio, dentro ai viottoli del caratteristico centro storico e consisterà nella ricostruzione di un accampamento medievale dove oltre 100 figuranti tra cavalieri, militi, dame e signori, artigiani, giullari e musici riproporranno scene e suoni e atmosfere dell’epoca con spettacoli, duelli e concerti.
Il visitatore avrà anche la possibilità di deliziare il palato con pietanze, bevande e menù tipici dell’ epoca.
Oltre alla finalità ricreativa fortemente improntata all’aspetto ludico e “cortese” con attività rivolte alle famiglie e con particolare attenzione ai più piccoli, la manifestazione avrà anche un importante componente storico-culturale con un prologo presso la torre di Buccione con visite guidate, un concerto di musica medievale di altissimo livello, oltre ad una conferenza in Piazza Motta e una caratteristica mostra all’interno del “Palazzotto” con l’esposizione di fedeli riproduzioni di “macchine da guerra” nel porticato sottostante.
Anche per quest'anno la direzione artistica è di Italia Medievale in collaborazione con La Duecentesca.
Con la partecipazione di:
Compagnia di Chiaravalle (Milano)
Compagnia d'Arme Unicorno d'Argento (Vignate - MI)
Falconeria Freddy (Predappio - FC)
Milites Cristi (Bergamo)
Gruppo Storico i Gatteschi (Genova)
Faber Teatro (Cremona)
Compagnia Albero Cavo (Bolzano N. – NO)
Ass. Cul. Iannà Tampè (Alessandria)
Gruppo tradizionale in Libertà (VCO)
Tamburi di Porta Traxia (Castellamonte – TO)
Orientis Partibus (Assisi – PG)
Il programma completo e tutte le informazioni sul sito dell'evento:

venerdì 29 giugno 2012

Festa Medievale di Strambinello

Due giornate a Strambinello (TO), venerdì 29 e sabato 30 giugno 2012, per la Festa medievale con partita a scacchi viventi. Organizza il gruppo storico Strafa Biviellum. Alle 19.30, in località Ponte Preti, apertura della taverna e, fino in tarda serata di sabato, sarà un susseguirsi di animazioni teatrali e musicali, combattimenti, giochi, spettacoli, concerti e giocolieri. Alle 21.30, rievocato, sul Ponte Preti, il combattimento delle due famiglie rivali per il diritto di riscossione dei dazi, risolto, il giorno successivo, giocando una partita a scacchi viventi. Alle 22.30, Il poeta contadino: la leggenda di un giovane del luogo rivivrà in un suggestivo spettacolo di attori e danzatori. Sabato, alle 16, torneo di giochi medievali. Alle 19, apertura taverna e, alle 21, spettacolo teatrale; alle 21.30, partita a scacchi viventi e, alle 22.30, concerto dei Detaran.

giovedì 28 giugno 2012

Annio da Viterbo e il decreto di Desiderio

Annio da Viterbo e il decreto di Desiderio: storie e miti del libero comune viterbese (Edizioni Sette Città), è un libro tratto da una tesi di laurea in Lingua  e letteratura latina medievale di un giovane studente viterbese, Jacopo Rubini, che sarà presentato venerdì 29 giugno 2012 a Viterbo alle 21 in piazza Cappella all’interno del cartellone degli eventi di Caffeina Cultura 2012.
Il testo ripercorre in chiave critica il decreto di Desiderio (re dei Longobardi), una mezza rota marmorea incisa nella quale è riportata la decisione di cingere con mura l’antica tetrapoli capitale dell’Etruria e di darle nome Viterbo. Rubini fa un’analisi testuale, storica e tematica del decreto un testo artificioso prodotto da Annio da Viterbo, il cui nome corretto è Giovanni Nanni nato nel ‘400, un frate conosciuto per i suoi falsi con i quali supportò diverse tesi sulla storia etrusca. Ed infatti anche il decreto è un falso: ma all’interno di esso si possono riscontrare una serie di simboli mistici viterbesi che hanno resistito al tempo fino al ‘900.
Eppure il testo ricopre una certa importanza, in quanto rappresentò uno dei documenti fondamentali dai quali presero avvio gran parte di quelle leggende e di quei miti ben presto entrati nell'immaginario popolare viterbese, contribuendo a formare l'identità della cittadina alto-laziale.
Lo stesso nome Faul (termine simbolico che non ha alcuna base storica) deriva da questo testo, oppure l’esistenza del tempio Fanum Voltumnae: si tratta di storie inventate proprio da Annio. L’intento del giovane scrittore è quello di dividere il vero dal falso provando a dare un senso alla mitologia tutta la mirabolante mitologia di storie e leggende viterbesi adombrate dalle “chiacchiere” e dalle “sgrammaticate” etimologie dell'eterodosso teologo. Parteciperà alla presentazione del testo anche il docente Massimo Giuseppe Bonelli.

mercoledì 27 giugno 2012

Laurentia Media Aetas

Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2012, nel centro storico di Lorenzana (Pisa) l'associazione Ars Laminae presenta, nell'ambito delle Veglie Francigene 2012, Laurentia Media Aetas.
Per il fine settimana, ogni vicolo dell'antico e suggestivo paese di Lorenzana sarà animato da accampamenti medievali, tornei di cavalieri, gare di arco storico, lezioni gratuite di spada medievale e arco antico, artisti di strada, giullari acrobati e saltimbanchi, spettacoli e animazioni col fuoco, giochi medievali, animazioni per bambini, falconieri con splendidi rapaci, mercato medievale delle arti e mestieri, taverne dagli antichi sapori e molto... molto altro.

martedì 26 giugno 2012

Medioevo in Piazza Borgo

Venerdì 29 giugno 2012, dalle ore 20,30 in poi, in Piazza del Borgo a Piacenza si rivivranno le suggestive atmosfere del Medioevo.
Il Comitato Botteghe del Borgo presenta la seconda edizione di Medioevo in Piazza Borgo, rievocazione storica, culturale e gastronomica a scopo benifico.
Spettocolo in piazza con cena servita ai tavoli (su prenotazione). Menù con gustose portate in tema medievale.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
E-mail: botteghedelborgo@hotmail.com.
Direzione artistica:
Associazione Cultutale Italia Medievale
Con l a partecipazione di:
- Iannà Tampè
- Faber Teatro (http://www.teatrodastrada.org/)
- Gruppo Storico Il Leone Rampante
Note storiche
Piazza del Borgo era il limite a ovest della vecchia città romana. Si formò quando nell'XI secolo con il fenomeno dell'inurbamento arrivarono delle masse contadine dalla campagna sperando di trovare fortuna. Non trovando posto in città, ancora delimitata dalle vecchie mura romane, costruirono le loro case al di fuori del territorio urbano, case che furono poi inglobate dal comune in seguito. Da questa piazza si diramano via del Castello, via Campagna e via Taverna, tre delle strade considerate storiche dai piacentini.
In Piazza del Borgo sorge la Chiesa di Santa Brigida d’Irlanda.
San Donato, fondò nel IX secolo per i pellegrini irlandesi la Chiesa di Santa Brigida di Piacenza con annesso ospedale e ospizio dei pellegrini, donandola ai monaci di regola irlandese dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio.
La prima fondazione della chiesa risale quindi, con tutta probabilità, alla metà del IX secolo. Nel 1140 l'intero borgo di Santa Brigida fu vittima di un violento incendio nel quale si suppone andasse distrutto anche il tempio che venne di conseguenza riedificato. Qui nel 1185 sarà ratificata da parte della Lega Lombarda, la Pace di Costanza, già preliminarmente discussa in S. Antonio.
L'attuale tempio venne ripristinato da Giannantonio Perrau (1899) che gli restituì gli originari caratteri romanici. La facciata, ricostruita integralmente dal Perrau, risulta rialzata rispetto alla precedente, ed è connotata da un portone centrale cuspidato, due monofore inferiori, un ampio rosone e tre torrette che svettano sul tetto a capanna. Il campanile, aperto da bifore, è stato completamente rifatto nel 1956.
L'interno, privo di transetto, è a tre navate, chiuse da absidi e divise da pilastri cruciformi che sorreggono volte a crociera.
Degna di menzione è la cappella del Crocefisso (navata destra), così denominata dal suggestivo Crocefisso ligneo (XIII secolo) che custodisce, ornata con affreschi di Roberto de Longe, pittore fiammingo di origine, ma in Piacenza dal 1685, che raffigura nella cupola l'Ascensione e nei pennacchi le Sibille. Alle pareti sono invece visibili un dipinto del piacentino Felice Boselli (1650-1732) rappresentante l'Ecce Homo e un S. Andrea condotto al martirio opera notevole di C. Gavasetti (1628).

venerdì 22 giugno 2012

Il Naso del Templare a Barletta

L'Associazione Culturale "liberincipit", Presidio del Libro di Barletta, presenta: "Il Naso del Templare" di Franco Cardini e Raffaele Licinio (ed. Caratteri Mobili, 2012) venerdì 22 giugno 2012 alle ore 19.30 presso la Casa liberincipit in via Samuelli 10 a Barletta.
A presentare il libro sarà Raffaele Licinio, Ordinario di Storia Medievale nell'Università di Bari e storico di fama internazionale. Dialogheranno con lui Victor Rivera Magos, medievista, e Carmen Palmiotta, giornalista.
Si crede che il passato sia sempre verificabile, comprensibile, e che possiamo conoscere la storia per come é avvenuta. Il Medioevo è divenuto un luogo di certezze, dove la cultura della comunicazione di massa e del turismo generalizzato ha convinto tutti di conoscere ogni piccolo particolare di un'epoca remota eppure, nell'immaginario collettivo, molto vicina. Che immagine abbiamo, oggi, del Medioevo e qual é il ruolo dello storico nella società contemporanea? Intellettuale, scienziato, artigiano della parola o semplice insegnante?
Il naso del templare. Sei saggi storici su templari, corsari, viaggiatori, mastri massari e monstra medievali (Caratterimobili 2012) è un dialogo serrato tra due amici, prima che tra due storici. Franco Cardini e Raffaele Licinio giocano con i paradossi e i luoghi comuni, con gli specchi falsati della contemporaneità, sempre partendo da una ricostruzione e interpretazione storica fedele ai dati documentari ma, quasi provocandosi l'un l'altro, rinfacciandosi i due approcci differenti e le rispettive idee politiche.
Ad esempio: come si viaggiava nel Medioevo e che vita facevano i mastri massari o i cavalieri templari? Agralisto da Bari si fa trovare in un assolato pomeriggio del Tavoliere; Ruggero di Flor, invece, lo devi inseguire tra la sua città natale, Brindisi, e le acque del Mediterraneo sino in Palestina. Il primo è un funzionario di Federico II e Carlo I d'Angiò, il secondo un templare che si fece corsaro. Il primo è un burocrate, il secondo è una sorta di imprenditore della guerra.
Questo libro odora del sudore di contadini e di viaggiatori, risuona delle parole dei massari e delle urla guerriere dei templari, profuma di rovine e macerie e delle fraintese parole che ne fanno i contemporanei, perché il Medioevo dura ancora oggi e evidentemente qualsiasi tipo di racconto-analisi venga scritto su quei mille anni di storia, alla fine è sempre uno specchio della nostra contemporaneità.

mercoledì 20 giugno 2012

Una chiesa medievale sulla Via Francigena

Sabato 30 giugno 2012, Massa di Faicchio (BN)
A breve distanza dal ponte romano detto di "Fabio Massimo", l'antica chiesa di S. Pietro di Massa si trova su uno dei tratti della via Francigena, tra Alife e Cerreto Sannita, non lontano dalla scomparsa Limata nei pressi di S. Maria della Strada, che veniva percorsa dai pellegrini diretti, attraverso Benevento, nelle Puglie, alla grotta di S. Michele del Gargano, o ai porti d'imbarco per la Terra Santa.
Alla visita guidata agli scavi archeologici, con camminata, attraverso il ponte romano, fino alla antica fonte di Fontanavecchia, seguirà una conferenza di approfondimento storico, archeologico ed artistico sul sito di S. Pietro, in rapporto alla via Francigena e al passaggio dei pellegrini.
programma:
ORE 15.00 - PASSEGGIATA STORICA E VISITA GUIDATA
ORE 18.00 - "ACCOGLIENZA DEL PELLEGRINO" CON PRODOTTI TIPICI E VINI LOCALI
ORE 18.30 - CONFERENZA
Saluti
Alessandro Colasanto Presidente Pro Loco “Massa di Faicchio”
Mario Borrelli Sindaco di Faicchio
Elio Mendillo Amministratore GAL Titerno
Federico Marazzi Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli
Interventi
Pacifico Cofrancesco, Massa, l'inizio di una storia.
Nicola Ciarleglio, La via Francigena del Sud nel Sannio beneventano.
Federico Marazzi, Daniele Ferraiuolo, Lo scavo della chiesa di S. Pietro di Massa.
Roberta Lavorgna, Il 'velum' dipinto della chiesa S. Pietro di Massa.
Luigi di Cosmo
, La ceramica dell'area di S. Pietro di Massa.
PER INFORMAZIONI
www.prolocomassa.it
info@prolocomassa.it

tel: 347.8468543

lunedì 18 giugno 2012

Ludika 1243 a Viterbo

Il quartiere San Pellegrino, il più antico della città di Viterbo, ospita da luned' 18 a domenica 24 giugno 2012 un appuntamento ormai fisso per l’estate della Tuscia, LUDIKA 1243, manifestazione che ha la sua peculiarità nella capacità di legare ad un’attenta ricostruzione storica, numerose attività culturali e ludicheche coinvolgono i visitatori rendendoli più che spettatori  veri protagonisti
Nobildonne e semplici dame, principi e mendicanti, uomini in arme ed inquisitori, “mastri” artigiani e saltimbanchi accoglieranno il pubblico coinvolgendolo nella suggestiva atmosfera del XIII secolocon giochi di piazza, spettacoli teatrali, schermaglie tra contendenti, sfilate ed altre attività che trasformeranno il quartiere San Pellegrino in uno splendido “archeoparco” medievale in cui ognuno potrà sperimentare il “proprio medioevo”.
Sarà possibile così partecipare ad un torneo di spada o cimentarsi nella disciplina del tiro con l’arco, assaporare gli antichi sapori nella locanda all’aperto che propone ricette tipiche del 1200, apprendere le arti del giullare e quelle di mestieri artigianali ormai persi nelle pagine dei libri di storia, ma soprattutto, si potrà partecipare in prima persona all’evento principale della manifestazione: la battaglia campale  tra l’esercito guelfo alla difesa della città e l’esercito ghibellino agli ordini di Federico II.
I partecipanti, siano essi appassionati o turisti, dovranno solo scegliere sotto quale bandiera schierarsi ed essere animati dal giusto spirito di goliardico antagonismo, visto che l’organizzazione provvederà a fornire loro abiti ed armi, chiaramente totalmente innocue in quanto realizzate in lattice e/o gommapiuma e darà la possibilità di partecipare a riunioni di addestramento nelle giornate precedenti.
Altro aspetto peculiare della manifestazione e dal quale trae il nome è l’importanza data alla valenza socio culturale del gioco; nel Medioevo la festa ed il “gioco di piazza” (sia esso stato un torneo, una semplice corsa dei sacchi o una partita a dadi) rappresentava per tutti i ceti sociali un momento di incontro e l’occasione più propizia per cementare conoscenze o amicizie. L’organizzazione mira a ricreare questa atmosfera attraverso la proposta di diversi giochi e sport medievali  con l’istituzione dei Ludi Federiciani, in cui vengono a scontrarsi quattro casate rappresentatative della Viterbo del 1200 (due guelfe e due ghibelline), in cui si spinge il pubblico di ogni età a far parte di una squadra o dell’altra per difendere e far acquistare più punti alla casata prescelta proponendo così il recupero della nostra cultura e della nostra storia anche attraverso una coinvolgente attività ludica.
Nello studio dei diversi aspetti del 1200 non poteva mancare una particolare attenzione al “teatro di strada” e di conseguenza alle molteplici maschere e figure della Commedia dell’Arte, dando vita così ad una appassionata ricerca che ha portato alla nascita di due laboratori teatrali in cui diversi giovani per un intero anno, sotto la sapiente guida del regista Vania Castelfranchi, lavorano alla creazione di personaggi e costumi, imparando e affinando le arti giullaresche per portare in piazza momenti di spettacolo peculiari e caratteristici del medioevo: così sono nate “La Compagnia di Ludika” ed i “Ludykantes” che sulla scia di Ludika continuano la loro opera portando il nome di Viterbo in giro per l’Italia.
Ludika 1243 per la sua capacità di valorizzare uno dei quartieri più suggestivi della città di Viterbo e in generale un’epoca poco conosciuta sotto l’aspetto rievocativo come quella del 1200 (vista la maggiore difficoltà a trovare fonti storiche) è divenuta un appuntamento annuale atteso dal pubblico di ogni età  proveniente da diverse parti d’Italia, per un flusso turistico sempre alla ricerca di nuovi stimoli culturali (nell’ultima edizione si sono raggiunte le 35.000 presenze)
La manifestazione è organizzata e coordinata dall’Associazione culturale “La Tana degli Orchi” in stretta collaborazione con la Roccaforte ed Elish, il Teatro di Ricerca Antropologica Yagramul, e con l’ausilio di diverse realtà associative di ricostruzione storica e le principali associazioni culturali ludiche giovanili di tutta la regione Lazio.

sabato 16 giugno 2012

Storie di nobili e di cavalieri

Nel marzo del 1150 intorno alla chiesetta di San Nazaro si diede una grande festa con cena balli, e tanti divertimenti, per festeggiare Roderico, figlio minore di Landolfo, di ritorno dalla 2° crociata (1147-1149). Durante la cena Roderico fu investito cavaliere della benemerita corporazione di San Nazaro nota in tutto il territorio. E fu grande festa per tutto il borgo.
Proprio per commemorato tale avvenimento, ogni anno ad Abbiate Guazzone (VA), intorno alla stessa chiesetta, il Club 33 festeggia con una giornata medioevale. L’evento sarà rievocato sabato 16 giugno 2012 con una cena medioevale rigorosamente in costume e domenica 17 giugno quando il centro di Abbiate Guazzone a Tradate sarà trasformato in un accampamento medievale con tanto di mercato, sbandieratori e mangiafuoco.
L’accampamento sarà composto da tende esagonali, velario e fuochi per il cibo, armanenti da fanteria e armi da cavalieri, macchine da guerra: tipo onagro e trabucco a contrappeso fisso, giochi per bambini e un campo di tiro per arcieri.
La rielaborazione storica vede la partecipazione del Gruppo Rievocazioni Storiche Compagnia del Nibbio, dell'Associazione Sbandieratori e Musici Lariani, del gruppo Masnada Lariana e del gruppo Milites Cristi.
Per informazioni e prenotazioni cena telefonare al numero 328-7189922.

mercoledì 13 giugno 2012

Mercato delle Gaite 2012

Da giovedì 14 a domenica 24 giugno 2012 si apre a Bevagna (PG) l’edizione 2012 del Mercato delle Gaite, con un ricco programma di iniziative,  gare, spettacoli, degustazioni  a cui fanno da cornice le straordinarie «botteghe dei mestieri  medievali».
«Le Gaite – ha detto il presidente dell’Associazione Mercato delle Gaite Giovanni Picuti, presentando l’iniziativa insieme al sindaco di Bevagna, Analita Polticchia – non sono una mera rievocazione storica. Sono un modo di vivere e di sentire dell’intera comunità, che attinge dalla storia cittadina e si proietta verso il futuro in una ricostruzione certosina e filologica del medioevo. Una caratteristica che Bevagna ripropone con altri appuntamenti di qualità durante tutto il corso dell’anno e che ci è riconosciuta da studiosi a livello internazionale. Una formula vincente – ha aggiunto -, resa possibile grazie all’impegno della cittadinanza e che costituisce un fattore di promozione turistica e culturale per il territorio e per l’intera Umbria. Tra i nostri futuri obiettivi anche quello di attivare un circuito virtuoso che possa fare da volano per la ripresa dell’artigianato tra  i giovani e nel nostro comprensorio».
«Questa manifestazione costituisce un carattere identificativo, l’immagine stessa della città – ha detto Polticchia -. Il ‘brand’ di Bevagna sono le Gaite, in qualche modo la manifestazione è la stessa essenza della città. Per questo come amministrazione comunale siamo impegnati a sostenere l’Associazione, sia finanziariamente, sia rispetto alle attività che essa promuove, riconoscendone appieno l’altissimo valore, storico, culturale e sociale. Da qui anche il nostro impegno per vedere riconosciuto il Mercato delle Gaite come patrimonio dell’Unesco. La manifestazione  – ha concluso la sindaco – rappresenta inoltre un vero e proprio collante sociale. Quasi tutti i cinquemila abitanti di Bevagna sono coinvolti nella manifestazione, danno il loro contributo per la riuscita della manifestazione che, devo dire, nel corso degli anni è cresciuta qualitativamente e per la capacità di attrarre presenze e turisti e farsi conoscere nel mondo». Informazioni su manifestazioni e programma sono consultabili nel sito www.ilmercatodellegaite.it.

sabato 9 giugno 2012

Cronache carraresi a Padova

Tra le numerose iniziative del prossimo format "Estate Carrarese", vi è l'importante manifestazione storico-rievocativa sulla famiglia Da Carrara, Signori di Padova dal titolo "Cronache carraresi - Storie d'armi e di matrimoni", evento che trae spunto da un episodio del 1324, quando il Comune di Padova donò a Messer Nicolò da Carrara "un castellaro con torre de pria in villa de Cervarese" in virtù dei servigi militari resi da quest'ultimo alla città di Padova.
Nell'atto di donazione si legge che Nicolò da Carrara era "... obbligado pagar ogn'anno soldi cinque de grossi ai canevari del ditto comun de Pava, di quali denari se dovea comprar uno sparviero che dovea esser mettudo al corso del palio del comun de Pava...".
Da qui prende corpo dunque il titolo di questa manifestazione che animerà Padova sabato 9 e domenica 10 giugno 2012 con spettacoli, banchetti, cortei, rievocazioni storiche e visite guidate ai principali monumenti e musei della città.

venerdì 8 giugno 2012

Sant’Andrea a Piazza Armerina

Sabato 9 giugno 2012 è stato organizzato dal Comune e dalla Diocesi di Piazza Armerina (EN), insieme all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, un incontro culturale di alto interesse storico.
Presso la Chiesa di Sant’Andrea a partire dalle 16 il dott. Tancredi Bella ricercatore in Storia dell’Arte Medievale al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania presenterà la sua opera “Sant’Andrea a Piazza Armerina Priorato dell’ordine del Santo Sepolcro – Vicende costruttive, cicli pittorici e spazio liturgico”. Prevista la presenza del prefetto di Enna dott. Clara Minerva, del sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli, di mons. Michele Pennisi vescovo della diocesi di Piazza Armerina e priore della delegazione dell’Ordine del Santo Sepolcro, del prof. Giovanni Russo cavaliere di Gran Croce e luogotenente dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme per l’Italia – Sicilia.
Il pomeriggio culturale sarà introdotto da don Angelo Passaro docente della Facoltà di Teologia di Palermo.

Il dott. Michele Trigona, grande ufficiale delegato di Piazza Armerina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme spiega: “Attraverso un’inedita documentazione archivistica Tancredi Bella ricostruisce le alterne vicende del monumento e offre un valido contributo nel fare emergere l’importanza che la Chiesa di Sant’Andrea ha avuto nel corso dei secoli quale punto di incontro tra l’Occidente e la Terra Santa”.
Tancredi Bella, cultore di Storia dell’Arte Medievale ha studiato la chiesa di Sant’Andrea durante la stesura della sua tesi di laurea in Storia dell’Arte Medievale, con ulteriori approfondimenti in seno alle ricerche di post-dottorato condotte presso il Centre d’Études Supérieures de Civilisation Médiévale dell’Università di Poitiers.

mercoledì 6 giugno 2012

Libri e maestri tra Medioevo e Umanesimo

Giovedì 7 giugno 2012 alle ore 15.00 presso la Biblioteca Universitaria di Pavia - Salone Teresiano - Strada Nuova, 65, presentazione del volume "Libri e maestri tra Medioevo e Umanesimo" di Luciano Gargan.
Il volume ripropone una raccolta di ventitré saggi, pubblicati originariamente tra il 1965 e il 2001, dove nuove esplorazioni di archivio e di biblioteca  hanno consentito all’autore di ricostruire, tra l’altro, attraverso antichi documenti e codici superstiti, le vicende di importanti raccolte librarie italiane del tardo Medioevo e dei primi secoli dell’Umanesimo. Tra le altre quella, assai preziosa, del bibliofilo trevigiano Oliviero Forzetta, contemporaneo del Petrarca, che fu il primo a possedere anche una collezione di oggetti d’arte e antichità, o quella dell’umanista Giovanni Conversini, che ebbe la ventura di ereditare una parte della biblioteca del re di Napoli Roberto d’Angiò. Inoltre,  l’esame di svariati indizi presenti nei codici, dalle ordinarie note di possesso alle annotazioni di funzionari di dogana, ha permesso di individuare con certezza i numerosi libri di testo adoperati da studenti e maestri nelle scuole comunali o nelle università.
Saluti di Elisa Romano (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia), Silvana Borutti (Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici), Carla Riccardi (Responsabile della Sezione SLAMM – Dipartimento di Studi Umanistici). Intervengono: Vincenzo Fera (Università di Messina), Edoardo Fumagalli (Université de Fribourg (CH), Antonio Manfredi (Biblioteca Apostolica Vaticana), Simone Signaroli (Museo Camuno – Breno).

martedì 5 giugno 2012

I più antichi documenti di S. Maria La Fossa

Sarà presentato venerdì 8 giugno 2012 alle ore 18,30, nella splendida cornice del salone “Capecelatro” presso il seminario diocesano di Capua, il libro “I più antichi documenti di S. Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII – XVI sec.)” dello storico Giancarlo Bova.
“Attraverso lo studio degli atti giuridici è possibile vedere molto bene l’evoluzione del centro  medievale, denominato dapprima locus S. Marie que dicitur alla Fossa (1121), chiamato poi villa S. Marie ad Fossam pertinenciarum Capue (1492). Si tratta di un villaggio lungo il fiume Volturno, dove i mercanti provenienti da Castelvolturno si fermavano con le loro imbarcazioni nel porto Femirarum o Mulierum per vendere le loro merci, all’ombra della chiesa dedicata alla Vergine Assunta (X – XII sec.), che rappresentava un asilo di pace per quegli uomini affaticati e per tutti gli abitanti.”
E’ questo lo scopo che ha motivato Giancarlo Bova, storico di fama internazionale, nella stesura del libro “I più antichi documenti di S. Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII –XVI sec.)”: tracciare un profilo storico dell’antico borgo di S. Maria La Fossa, sia pure per relata, attraverso la lettura delle pergamene che danno atto delle vendite, concessioni in enfiteusi o in estaglio, conferme, cessioni, permute, donazioni, testamenti, contratti di divisione, etc. che avevano ad oggetto beni immobili che si trovavano ubicati presso l’antico borgo fossataro.
Un libro che vuole rappresentare il completamento in un certo senso del lavoro di analisi storica, già intrapreso con “La Chiesa di Maria SS. Assunta in cielo in S. Maria La Fossa”. In quest’ultimo libro il Bova, prima di iniziare l’analisi storica della bellissima chiesa che è dedicata all’Assunta (e che vale assolutamente la pena di visitare), si intrattiene ampiamente sulle origini del borgo fossataro.