martedì 31 dicembre 2019

Monete dei santi, monete dei vivi, monete dei morti

Il Centro Studi Storico Archeologici del Gargano e l’associazione culturale Paleotech organizzano per giovedì 2 gennaio 2020 la prima giornata di studi nel Museo Civico di Mattinata: “Monete dei santi, monete dei vivi, monete dei morti”.
La moneta ha avuto da sempre molteplici funzioni, è stata presente in ogni momento della vita (e anche del dopo-vita) degli uomini come strumento di scambio, mezzo privilegiato per la trasmissione di messaggi propagandistici, politico-religiosi, oggetto funzionale o simbolico da portare con sé nella sepoltura.
L'analisi di queste molteplici funzioni sarà effettuata mediante il contributo di studiosi di diverse Università italiane, che presenteranno diversi casi di studio, con un'attenzione particolare ad esempi propri dell'ambito garganico e sipontino in età medievale.
Inizierà i lavori Gianluca Mandatori della Sapienza Università di Roma, che si soffermerà sull’evoluzione della Vittoria alata, offrendo un excursus sul tipo monetale e cercando di definire quale fu il punto di passaggio in cui la Vittoria, ormai affiancata dai simboli cristiani, iniziò a essere identificata con un Angelo.
Domenico Luciano Moretti, del Centro Studi Storico Archeologici del Gargano, parlerà sulla circolazione monetaria in età medievale sul Gargano proprio grazie ai regesti dell’abbazia di San Leonardo in Lama Volara a Siponto, giunti sino a noi grazie all’edizione del 1913 del Camobreco.
Infine, Giuseppe Sarcinelli dell’Università del Salento, ci farà conoscere l’esito degli studi su alcune sepolture, di probabili pellegrini, ritrovate proprio a San Leonardo di Siponto.
La giornata verrà introdotta da Michele Coppolecchia, presidente dell’associazione culturale Paleotech, che attualmente ha la gestione del Museo Civico di Mattinata.
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lunedì 30 dicembre 2019

Capodanno Medievale al Bigallo (FI)

Goditi un suggestivo banchetto presso l’Antico Spedale del Bigallo, medievale e grandioso edificio lungo l’antico e ripido tratto della via Aretina, fondato nel 1214 alle porte dell’autentica Firenze medievale.
Immagina di essere in una corte fiorentina del XIV secolo e di sedere tra i commensali di una nobile famiglia che, con un lauto banchetto allietato dai giochi dei giullari e intramezzi musicali, saluta il nuovo anno augurando propizia fortuna.
Assapora antiche pietanze rigorosamente tratte da ricettari dell’eno-gastronomica medievale: cibi e vini speziati presentati nel rispetto delle usanze e della tradizione delizieranno il palato dei commensali.
Divertiti con un intrattenimento giullaresco professionale concepito per adulti e bambini, che unisce l’arte del cantastorie e del buffone a quella della giocoleria, per culminare nel brindisi di mezzanotte!
Lasciati trasportare da emozionanti sonorità sulle note di antichi strumenti danzando e ballando nel pieno rispetto della tradizione dei banchetti di corte del XIV secolo.
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lunedì 23 dicembre 2019

Presepe Vivente nel Borgo Antico di Zavattarello (PV)

Martedì 24 dicembre 2019 dalle 21.30 e giovedì 26 dalle 17 si terrà il Presepe vivente nel borgo antico di Zavattarello, in provincia di Pavia, arrivato alla 19° edizione.
Quest’anno il Presepe Vivente di Zavattarello festeggerà il Natale con la ricostruzione della vita della valle com'era un tempo all'interno delle case del Duecento, lungo le vie medievali, con gli attrezzi antichi ancora funzionanti del Museo Magazzino dei Ricordi, per rivivere il passato.
In un presepe vivente dove si può essere partecipi in prima persona, ogni scena allestita sarà un percorso di avvicinamento alla capanna, per una riproduzione della vita com’era un tempo, con le attività di ogni giorno.
Sarà un viaggio nel tempo, non da semplice spettatore, ma come parte integrante della quotidianità di un tempo non così lontano.
Qui i visitatori saranno parte di questo mondo antico così vicino, per mangiare il pane appena sfornato, bere il vino novello, toccare la lana filata e il mantello delle pecore custodite nei recinti.
Il borgo medievale, dominato dal Castello Dal Verme, è la sede più consona, tra le vie e nelle case di un borgo duecentesco che ha conservato ancora intatta la propria urbanistica, ricca di stradine tortuose, con case in pietra locale di origine medievale, che i proprietari aprono ai figuranti e ai visitatori, tra il panettiere che prepara focacce nell'antico forno del paese, un'osteria in una profumata cantina, il senatore romano con la sua famiglia dentro un palazzo nobiliare. 
Entrando in queste stanze e passeggiando per le vie, basta poco per capire di quanto non sia cambiato l'aspetto originario di questo luogo.
Inoltre il Museo Magazzino dei Ricordi di Bruni Virgilio da sempre mette a disposizione i suoi oggetti per l'allestimento delle scene, per rendere ancor più viva la rappresentazione. 
Così alcuni degli strumenti antichi tornano tra le mani di chi sa come usarli e li rimette in funzione e ogni mestiere ha i suoi attrezzi originali, ancora funzionanti, per un altro aspetto unico di questo Presepe Vivente, organizzato dall'Associazione Culturale Presepe e Passione.
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domenica 22 dicembre 2019

Discesa al Vano Ipogeo e Visita alla Mostra Oltre il Duomo a Grosseto

Domenica 22 dicembre 2019 il Museo archeologico e d’arte della Maremma parteciperà ai festeggiamenti per l'inaugurazione del museo Collezione Gianfranco Luzzetti, con una apertura straordinaria e gratuita dalle ore 10,00 alle 20,00. Tanti gli eventi in programma.
Alle ore 16,00 è prevista la discesa al Vano ipogeo sotto la cattedrale di San Lorenzo accompagnati dagli speleologi della Società naturalistica speleologica maremmana, per scoprire la magia di questi ambienti medievali per secoli caduti nell'oblio e, oggi, di nuovo ritornati in vita. Ritrovo alla Cattedrale di S.Lorenzo.
A seguire, alle ore 17.15, al museo sarà possibile effettuare una visita guidata alla mostra evento “Oltre il Duomo” per conoscere la vita quotidiana della Grosseto medievale attraverso i reperti che il Vano Ipogeo e il Pozzo di Butto hanno restituito. L'evento è gratuito
Per finire, alle ore 18,00 si terrà la conferenza “Recenti scavi nella Basilica della natività di Betlemme. Dal progetto di restauro al turismo consapevole” a cura dell'archeologo Alessandro Fichera.
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venerdì 20 dicembre 2019

Passeggiata medievale da Vinacciano a Casalguidi

L’assessorato al turismo del comune di Serravalle Pistoiese (PT) organizza per domenica 22 dicembre 2019 la “Passeggiata medievale da Vinacciano a Casalguidi”. Una passeggiata che vede il suo anno zero, ma che è nell’intenzione dell’amministrazione comunale di farla diventare un appuntamento fisso da ripetersi ogni mesi per promuovere il turismo medievale che sta prendendo sempre più campo. Lungo il percorso ci saranno delle tappe dove, attraverso rappresentazioni storiche con figuranti in costume medievale e raffigurazioni dell’epoca che spiegheranno l’antico statuto del paese di Vinacciano, sarà possibile rivivere l’atmosfera del tempo. Il programma prevede alle ore 14,00 il ritrovo al parcheggio del cimitero di Vinacciano e visita del borgo medievale; alle ore 14,30 la partenza della passeggiata con la rievocazione degli antichi mestieri medievali documentati nel territorio; alle ore16,00 circa arrivo al villaggio di Babbo Natale a Casalguidi. La partecipazione è gratuita e sarà disponibile il servizio navetta con due corse alle ore 17.15 e 18.15 con partenza dalla palestra di Casalguidi per il ritorno a Vinacciano. Il servizio è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0573 917308 Cell. 338 6685749. Mail: turismo@comune.serravalle-pistoiese.pt.it.

giovedì 19 dicembre 2019

Cerimonia del “Confuoco” a Varazze (SV)

Sabato 21 dicembre 2019 alle ore 10:30 in piazza beato Jacopo da Varagine a Varazze si terrà la tradizionale cerimonia del “Confuoco” (“Confeugo”), organizzata dall’Associazione Culturale ‘U Campanin Russu in collaborazione con la Confraternita Nostra Signora Assunta, l’Associazione Sacre Rappresentazioni “Santa Caterina da Siena” e con l’intervento dell’associazione sportiva dilettantistica Danzastudio Varazze e il patrocinio del Comune.
Il corteo negli storici costumi del ‘300 partirà alle 10:45 dall’Oratorio Nostra Signora Assunta percorrendo via Lanzarotto Malocello e piazza beato Jacopo da Varagine, per confluire in piazza sant’Ambrogio, dove avverrà lo scambio dei doni, degli auguri natalizi e per il nuovo anno fra l’Abate del Popolo e il Sindaco. Quindi si procederà all’accensione del ceppo di alloro, dalle cui volute del fumo si trarranno gli auspici per il nuovo anno, mentre allieve e docenti di Danzastudio Varazze, coordinate dalla direttrice e coreografa Giovanna Badano, eseguiranno danze riecheggianti il Medioevo.
Riesumato da antichi documenti scoperti dallo storico Tino Benedetto Delfino il “Confuoco” è motivo ogni ann, di un simpatico incontro della cittadinanza con i reggenti della cosa pubblica con suggerimenti, qualche critica e l’augurio di un lavoro sempre più proficuo al sevizio della città. La partecipazione sempre numerosa, anche da parte degli ospiti che tradizionalmente festeggiano il Natale e il Nuovo Anno, è segno di plauso e conforto per gli organizzatori dell’attesa cerimonia.
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mercoledì 18 dicembre 2019

"L'età di Giustiniano" presentazione a Mestre

Per il ciclo di incontri culturali, la libreria La Bottega di Manuzio chiude il 2019 ospitando la presentazione di «L’età di Giustiniano» Carocci 2019, ultimo lavoro storico del professor Giorgio Ravegnani.
L’incontro – prima presentazione assoluta del libro – è in programma giovedì 19 dicembre 2019, alle ore 18.00, presso La bottega di Manuzio in via Gerlin 5 a Mestre. L’autore dialogherà con il bizantinista Nicola Bergamo. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Info: info@labottegadimanuzio.com.
Giustiniano (482-565) è il più noto imperatore di Bisanzio. Originario dell'Illirico, percorse una brillante carriera pubblica fino a salire al trono nel 527 assieme alla famosa consorte, Teodora. Il nuovo sovrano di Bisanzio si sentiva profondamente romano e si ripropose di attuare alcuni obiettivi che cambiarono profondamente l'assetto del suo impero, riformandolo dall'interno, raccogliendo in modo sistematico il diritto romano ed eliminando ogni forma di dissidenza religiosa. Riconquistò poi almeno in parte i territori già appartenuti a Roma e caduti nel V secolo sotto il dominio dei barbari. Il libro restituisce la complessità della sua figura e del suo potere al centro delle crisi militari, demografiche, politiche e teologiche che agitarono l'Impero romano d'Oriente in età tardoantica.
Giorgio Ravegnani, professore ordinario di Storia medievale, insegna Storia medievale, Storia dell’Italia bizantina e Storia militare del Medioevo all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra le sue numerose pubblicazioni: La corte di Bisanzio, Essegi, Ravenna 1984 (poi Jouvence, 1989); I bizantini e la guerra. L’età di Giustiniano, Jouvence, 2004; La storia di Bisanzio, Jouvence, 2004; I bizantini in Italia, Il Mulino, 2004; Bisanzio e Venezia, Il Mulino, 2006; Introduzione alla storia bizantina, Il Mulino, 2006 (nuova ed. 2008); Imperatori di Bisanzio, Il Mulino, 2008; Soldati e guerre a Bisanzio: il secolo di Giustiniano, Il Mulino, 2009; Bisanzio e le crociate, Il Mulino, 2011; Gli esarchi d’Italia, Aracne editrice, 2011; La caduta dell’impero romano, Il Mulino, 2012; Il doge di Venezia, Il Mulino, 2013; La vita quotidiana alla fine del mondo antico, Il Mulino, 2015; Andar per l’Italia bizantina, Il Mulino, 2016; Teodora. La cortigiana che regnò sul trono di Bisanzio, Salerno editrice, 2016 e Il traditore di Venezia. Vita di Marino Falier doge, Laterza, 2017; Galla Placidia, Il Mulino, 2017; Ezio, Salerno editrice, 2018.
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martedì 17 dicembre 2019

Condottieri di Romagna II a Faenza

Sabato 21 dicembre 2019, alle ore 17.30 alla Biblioteca Cassandra Pavoni del quartiere Centro sud di Faenza (via Canal Grande, 46), con la presentazione “Condottieri di Romagna, vol.II” di Sergio Spada. Introduce lo storico Matteo Banzola.
Il mondo della guerra descritto nel primo volume di Condottieri di Romagna non è lo stesso mondo che si apre nei primissimi decenni del Quattrocento e pare distante un millennio da quello che si configura nel Cinquecento.  Le grandi compagnie che avevano accentrato la maggior parte dell’attività militare nel Trecento lasciano il campo, nel secolo successivo, ad un nutrito numero di condottieri italiani, e in buona parte romagnoli, che si muovono in autonomia, senza la necessità di aggregarsi in grandi strutture associative, dando vita a contingenti che le potenze tendono a rendere permanenti, o quanto meno a legare a sé per lunghi periodi di tempo.  Hanno così modo di emergere personalità multiformi come gli Attendoli e poi gli Sforza, condottieri di grande spessore anche politico; come Carlo Malatesta, ossimoro vivente di condottiero-pacificatore; Malatesta Novello, condottiero umanista, e Sigismondo, combattente innamorato dell’arte; come Brunoro Zampeschi, guerriero poeta, o Dionigi e Vincenzo Naldi, leali comandanti di torme di briganti.
Personaggi sensibili ma sfuggenti come Astorgio Manfredi e Pino Ordelaffi, montanari raffinati come i Guidi, guerrieri irriducibili al soldo delle grandi potenze quanto immersi nelle faide del proprio microcosmo, come i Rasponi ravennati o i Sassatelli imolesi.  Emergono il prode Guidarello che muore per una camicia, Giovanni dalle Bande Nere affascinante mascalzone; poi i condottieri che affrontano l’impero ottomano in terre così lontane dal venire trascurati dalla storia d’Italia.  Ed emergono inaspettate figure femminili, come Margherita, Chiara, Diamante, Vannetta.  Due secoli che vedono rinascite e crolli, splendori e miserie, in attesa che l’Italia diventi il campo di battaglia di altri.

sabato 14 dicembre 2019

«I Da Camino. L’epopea della grande famiglia medievale» presentazione a Vittorio Veneto

Giuseppe Baccichetto, autore del volume «I Da Camino. L’epopea della grande famiglia medievale» (Dario De Bastiani Editore) sarà a Vittorio Veneto sabato 14 dicembre 2019, per presentare il suo libro dedicato alla storia della celebre casata nobiliare che fu tra le protagoniste nelle vicende della Marca Trevigiana a partire dal XII secolo.
La presentazione del volume si terrà nell’affascinate contesto della Chiesa di Santa Giustina, costruita nel 1227 per volontà di Gabriele Da Camino, nella quale si trova il sepolcro di Rizzardo VI da Camino, ultimo signore di Serravalle. La storia dei Da Camino interseca quella di pontefici e sovrani e, tra congiure e battaglie, lascia spazio anche alla liaison fra Verde della Scala e Rizzardo VI Da Camino.
L’incontro avrà inizio alle ore 20.30. Con Giuseppe Baccichetto dialogherà Dario Canzian, Professore di Storia Medioevale presso l’Università di Padova. Interverranno il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto e l’Assessore alla Cultura Antonella Uliana.

venerdì 13 dicembre 2019

Medioevo in Libreria 2019-2020, terza giornata

Sabato 14 dicembre 2019 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla terza giornata di Medioevo in LIbreria 2019-2020 organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli e con la sua sezione Lombardia che avrà il seguente programma:
Ore 10,00: Milano Medievale: Visita guidata alla Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Costo: 5 euro per i soci di Italia Medievale, 8 euro per i non associati. Ritrovo davanti all’ingresso in Via Torino, 17/19. A cura di Maurizio Calì.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso gratuito da Via Nirone, 7):

Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del video “La discesa dei Normanni in Sicilia nel 1060“ A cura di Italia Medievale.
Ore 16,00: Giuseppe Ligato, Society for the Study of the Crusades and the Latin East: “I castelli della Terra Santa”.
La Terra Santa porta ancora tracce indelebili delle crociate: chiese, palazzi ma soprattutto castelli e fortezze, segni di un passato quasi “mitico”. Storie di uomini si intrecciano a quelle di pietre, in un susseguirsi di gesta, battaglie, grandi imprese architettoniche e tanta umana quotidianità.
La Terra Santa e le crociate: non soltanto una controversa e spesso violenta pagina del nostro passato ma anche storie di uomini e delle loro imprese, in una fitta trama di fervore religioso, strategie militari e ingegno edilizio e architettonico.
Ancora oggi molti siti del Vicino Oriente mostrano al turista e al pellegrino il volto impresso loro dagli eserciti cristiani: imponenti fortezze come il Crac des Chevaliers in Siria o il castello di Belvoir in Galilea, ma anche basiliche ed edifici pubblici, non ultima la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Giuseppe Ligato (Milano 1959) si occupa di storia delle crociate e dei pellegrinaggi in Terra Santa; le sue ricerche toccano anche alcuni settori di ricerca contigui, come per esempio gli Ordini monastico-cavallereschi, le reliquie, la storia degli italiani in Terra Santa, la diplomazia del papato e delle varie monarchie, le tecniche di guerra, la presenza francescana sulle rive orientali del Mediterraneo e gli aspetti letterari di queste particolari relazioni con l’Oriente (poesia epica, predicazione e propaganda della crociata, controversie sulla legittimità e l’opportunità della medesima). Fa parte della Society for the Study of the Crusades and the Latin East, collabora con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e ha partecipato ad alcune delle missioni archeologiche dell’Università di Firenze per la tutela dei castelli crociati in Giordania. Tra le sue pubblicazioni più recenti, “Fortezze crociate. La storia avventurosa dei grandi costruttori medievali, dai Templari ai Cavalieri teutonici” (2016, edizioni Terra Santa) e, edito da CISAM, la raccolta di studi inediti “Oriens pugnat!. Aspetti del movimento crociato”.

mercoledì 11 dicembre 2019

"1268 La battaglia di Tagliacozzo" presentazione a Ascoli Piceno

Venerdì 13 dicembre 2019 alle ore 18.00 il Centro l’Impronta (piazza A. Bonfine) ad Ascoli Piceno, avrà luogo la presentazione del volume "1268. La battaglia di Tagliacozzo" di Federico Canaccini.
Questo appuntamento assume prioritario rilievo nell’ottica di intensificazione dell’apertura ad altre realtà culturali contigue che l’Istituto Superiore di Studi Medievali Cecco d'Ascoli intende aprire e consolidare al fine di attuare, in modo sempre più multidisciplinare, una significativa risposta alle esigenze di conoscenza da parte delle nuove generazioni, di riappropriazione di una determinante memoria storica con cui raffrontarsi per ricomporre la propria autentica identità culturale che consenta quel dialogo imprescindibile per l’attuazione di una cultura peculiare, eppure profondamente europea. In tale ambito, l’Istituto intende valorizzare ancor più rapporti con gli atenei, già esistenti (e avviandone di nuovi), come nello specifico mediante la convenzione con l’Università di Macerata, al fine di individuare assieme percorsi e linguaggi in grado di raggiungere innovative formulazioni metodologiche, presupposti necessari per una penetrazione più efficace delle proposte storiche e storiografiche.
La ricostruzione di un evento storico così epocale come la battaglia di Tagliacozzo, ha un chiaro nesso della città di Ascoli, dal momento che la sua fedeltà agli Svevi era costata un interdetto comminato da papa Urbano IV (1264). D'altronde, dopo Tagliacozzo, la città ebbe un ruolo di primo piano nella conquista di un presidio angioino di confine, la fortezza di Macchia oggi nota come Castel Manfrì (di Manfredi), nel 1272.
Lo scontro tra i soldati tedeschi ed i ghibellini italiani, raccolti attorno al duca di Svevia, il giovanissimo Corradino, legittimo pretendente del Regno di Sicilia, è destinato a segnare il futuro dell’Italia: da ora il Sacro Romano Impero perderà ogni ruolo nel nostro Paese e per lunghi secoli il papato si troverà a svolgere un ruolo egemonico; inoltre, il Sud si troverà ad avere nuovi sovrani stranieri, francesi o spagnoli, che ne separeranno, per lunghi secoli, gli interessi ed i destini, dal resto della Penisola.
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e collabora attualmente con l’Università Pontificia Salesiana. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di questioni quodlibetali inedite. Tra le sue pubblicazioni, Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Da anni è assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”.

martedì 10 dicembre 2019

Pozzuoli da Castrum a Civitas

Per tre giorni, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 dicembre 2019, il centro storico di Pozzuoli rivivrà un suggestivo periodo del suo passato medievale. Nobili cavalieri, dame e cortigiani, sbandieratori e giullari, unitamente a mercanti ed artigiani, faranno rivivere le arti, i mestieri e le atmosfere di un piccolo spaccato di vita medievale.
Un attrezzato campo d'arme, con macchine medievali, armigeri ed arcieri, farà rivivere le giornate militari del tempo e farà conoscere da vicino armi, armature e macchine da assalto medievali, come l'ariete grande su ruote e la macchina proteggi arcieri.
Postazioni dislocate lungo il percorso, permetteranno poi di gustare prodotti enogastronomici, apprezzare le creazioni di creativi del prodotto fatto a mano e i banchi artigianali dello scalpellino, del cestaio, dell'emanuense, dell'aromaterapia...
La manifestazione, che vuole essere un omaggio alla Città di Pozzuoli, nasce da un'idea dell''ass. Arti Mestieri Tradizioni Folclore, che la organizza con il patrocinio morale del Comune di Pozzuoli e la collaborazione dell'ass. Commercianti Centro Storico.
La manifestazione prende spunto dal real privilegio, concesso nel 1296 da Re Carlo II d'Angiò, che dichiarò Pozzuoli città demaniale, concedendole di abbandonare il titolo di “Castrum” (centro abitato sottoposto a dominio feudale) e assumere quello di “Civitas” (comunità dotata di autonomia amministrativa).
"Questa iniziativa gode del Patrocinio del Comune di Pozzuoli ed è contro il sistema della camorra"

lunedì 9 dicembre 2019

Progetto Dante a Reggio Calabria

Nella scorsa primavera il Corriere della Sera si è fatto promotore della proposta di dedicare a Dante Alighieri una giornata nazionale, il cosiddetto “Dantedì”. Tale iniziativa, in un breve volger di giorni, ha incontrato il favore, il sostegno e l’adesione di istituzioni culturali ed enti, nonché di studiosi e singole personalità anche in vista del prossimo (2021) VII centenario della morte del poeta. L’Associazione Culturale Anassilaos ha aderito a tale proposta ed ha ritenuto, in vista del 2021, di dedicare, dal prossimo mese di gennaio (2020), un incontro al mese, affidato a studiosi e amanti di Dante, che serva ad approfondire i dati biografici nonché l’opera del Fiorentino – non soltanto la Commedia – , di ricostruire il contesto storico in cui egli visse e operò, la trama sottile, in qualche caso poco conosciuta, delle sue relazioni culturali, dell’influenza che sul suo pensiero, e quindi sull’opera, ebbero autori e testi di quel Medioevo ancora da scoprire. Si tratta del “Progetto Dante”, che accompagnerà l’Anassilaos fino al 2021, con incontri, letture, mostre – una delle quali, realizzata dal Circolo Filatelico di Anassilaos, sarà dedicata ai valori bollati che nel mondo intero sono stati dedicati all’Alighieri – che sarà presentato martedì 10 dicembre 2019 alle ore 17,30 presso lo Spazio Open e che coinvolgerà, oltre ovviamente alla sezione poesia di cui è responsabile la Prof.ssa Pina De Felice tutte la articolazioni del sodalizio reggino. Incontro propedeutico all’ iniziativa sarà la conversazione che in questa circostanza la Prof.ssa Francesca Neri terrà sull’ attualità di Dante. Non avrebbe infatti alcun senso dedicare tanto spazio ad un poeta di sette secoli fa se egli non avesse ancora tante cose da dire alla nostra tormentata contemporaneità.
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giovedì 5 dicembre 2019

Ornamento e arredo liturgico nell’età di san Bernardo da Chiaravalle

Sarà dedicata a “Ornamento e arredo liturgico nell’età di san Bernardo da Chiaravalle” la conferenza in programma giovedì 5 dicembre 2019, presso il Museo diocesano di Reggio Emilia.
L’incontro, con inizio alle 17.30, si inserisce nell’ambito del percorso espositivo “What a wonderful world – La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura” ospitato a Palazzo Magnani e nei chiostri di San Pietro. La conferenza, con i curatori Claudio Franzoni e Pierluca Nardoni, sarà l’occasione per approfondire il tema dell’ornamento durante il Medioevo e, al contempo, per fare un focus sulle differenze tra la percezione nella contemporaneità e quella dell’uomo medioevale: “ornamento coincide davvero con lusso (come si è portati a credere)?”, è uno degli interrogativi al quale verrà data risposta. L’itinerario si soffermerà su alcune opere d’arte particolarmente significative, come i Vangeli di Lindisfarne, ma anche i mosaici pavimentali del duomo di Reggio Emilia e di altre chiese della città, e le celebri sculture del duomo modenese. Il mondo dell’ornamento verrà approfondito anche grazie alla lettura di alcuni scritti di san Bernardo di Chiaravalle e di Suger, abate di Saint-Denis.
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mercoledì 4 dicembre 2019

"La Scola. Magia di un borgo medievale" presentazione a Bologna

Venerdì 6 dicembre 2019 alle ore 17,30 in Sala Borsa a Bologna sarà presentato il libro “La Scola. Magia di un borgo medievale” a cura di Renzo Zagnoni. Con lui interverranno i coautori Aldo Zechini D’Aulerio, Gian Paolo Roffi, Silvia Rossi.
Il libro, edito l’anno scorso, viene presentato a Bologna alla luce degli ottimi riscontri in termini di presenze turistiche che il borgo sta raccogliendo negli ultimi anni. Si tratta di un’opera completamente dedicata alla Scola, il piccolo borgo di Vimignano (Grizzana Morandi) eretto grazie alla maestria dei maestri comacini del XV secolo, nato come quartiere militare fortificato e oggi meta di numerosi visitatori.
Di questo borgo vengono raccontati diversi aspetti: oltre a quello storico a cura di Zagnoni, quello naturalistico, con il professo Zechini D’Aulerio che ne illustra la ricchezza botanica, con le numerose piante che sorgono in questa zona grazie ad un microclima favorevole, a partire dal cipresso monumentale; quello artistico e religioso, a cura di Roffi, con il racconto del restauro della pala d’altare dell’’Oratorio di San Pietro (1616) e l’allestimento di una nuova Via Crucis.
Infine Silvia Rossi, presidente dell’associazione “La Sculca” che si occupa della promozione di questo borgo, delinea un ritratto dei personaggi legati alla storia di questo luogo incantato, come lo storico Arturo Palmieri, nato qui nel 1874, il maestro Giuseppe Bugamelli, che visse a Scola tra il 1938 e il 1950, contribuì a tenere aperta una scuola pluriclasse e alle cui foto si deve molto della memoria visiva del borgo, Paola Pisi, sindaca di Grizzana Morandi che protesse queste case dall’edilizia aggressiva imponendo il vincolo urbanistico, che qualifica La Scola come centro storico e impedì, per esempio, la costruzione di nuovi edifici vicini a quelli presenti. L’opera ha poi un’ampia sezione fotografica grazie agli archivi fotografici di Fantini, Monti, Bugamelli.
Il libro è edito grazie alla collaborazione tra Assemblea Legisltativa dell’Emilia-Romagna, Associazione Sculca, Confcommercio, Gruppo Studi Nueter e Comune di Grizzana Morandi.

martedì 3 dicembre 2019

L’iconostasi della Chiesa di San Pietro ad Alba Fucens

Le colonnine tortili, oggetto di un furto, sono state ritrovate dal Nucleo Tutela dei Carabinieri di Bari nel 1999, in stato frammentario. Molte delle tessere in marmo e pasta vitrea risultavano staccate.
Lucia Arbace direttore del Polo Museale dell’Abruzzo e Antonio Mignemi titolare della ditta MIMARC s.r.l., presenteranno in conferenza stampa presso la Chiesa di San Pietro ad Alba Fucens mercoledì 4 dicembre 2019 alle ore 11:30, il restauro dei frammenti marmorei che costituiscono le colonne. I frammenti sono stati restaurati, consolidati e ricomposti con integrazione materica delle parti mancanti attraverso la progettatazione di “calchi digitali” e modellazione virtuale, evitando il contatto con i pezzi superstiti. La traduzione in materia è avvenuta mediante l’uso di macchine a stampa 3D. Il materiale dell’integrazione è compatibile con l’originale ed accordato cromaticamente ad esso. Le tessere di mosaico staccate, sono state consolidate e reintegrate con adattamenti cromatici o di lavorazione superficiale per garantire la distinguibilità dell’intervento e la leggibilità dell’insieme. L’iconostasi della Chiesa di San Pietro ad Alba Fucens, opera del maestro cosmatesco Andrea, risalente al Duecento, è costituita da due plutei ornati con specchiature in porfido rosso e verde ed intarsi a mosaico, su cui poggiavano quattro colonnine tortili di diverso diametro e due pilastri decorati, come l’architrave, con tessere formanti motivi geometrici. La Chiesa, risalente al VI sec. e ristrutturata nel corso del medioevo, fu edificata riutilizzando le strutture di un antico tempio dedicato ad Apollo e si trova all’interno del parco archeologico di Alba Fucens.

giovedì 28 novembre 2019

"L'imperatore nel suo labirinto" presentazione a Milano

Venerdì 29 novembre 2019 alle ore 19,00 al Tempo Ritrovato Libri in Corso Garibaldi, 17 a Milano Marco Brando presenta il suo libro "L’imperatore nel suo labirinto. Usi, abusi e riusi del mito di Federico II di Svevia" (Tessere, 2019). Interverrà: Gabriella Persiani (giornalista). Ingresso libero.
Con 800 anni sulle spalle l’imperatore Federico II di Svevia ancor oggi viene celebrato o calunniato. Rimosso il personaggio storico, se ne è fatto un mito da usare a piacimento, fino a stravolgere o negare la storia. Con le armi del cronista e una bella scrittura, Marco Brando, giornalista e scrittore, indaga il “leader” del Sacro romano impero e l’impiego ideologico della sua immagine. Soprattutto in Puglia, dove è assurto a idolo, trasformato in icona commerciale. Dal libro emergono le false raffigurazioni del Medioevo, impiegate per demonizzare il passato e rassicurarsi sul presente. Il puzzle svela usi e abusi dell’imperatore, gli antichi debiti e pregiudizi nei confronti della cultura islamica, la ferita che lacera in due l’Italia. Accompagnato dalla prefazione e dalla postfazione dei medievisti Giuseppe Sergi e Tommaso di Carpegna Falconieri, il libro amplia un volume ormai esaurito, con in appendice i testi di Raffaele Licinio e Franco Cardini di quell’edizione e una sezione iconografica. In controluce si legge, a prescindere dal personaggio indagato, l’uso dei miti, fornendo gli strumenti per coltivarli senza farsene fagocitare fino a perdere il lume della ragione.

mercoledì 27 novembre 2019

Presentazione dell'edizione digitale degli Statuti quattrocentesci di Monterosso (SP)

Sabato 30 novembre 2019 imperdibile appuntamento con la storia. Alle ore 15 ,00 presso la sala consiliare del Comune di Monterosso al mare si terrà la presentazione dell’edizione digitale, completa di immagini, trascrizione e traduzione, dello Statuto di Monterosso al Mare di inizio Quattrocento. Un salto nel passato, un meraviglioso viaggio nella Monterosso medievale, grazie agli studi svolti dal Centro Interdipartimentale di Ricerca “Laboratorio di Cultura Digitale” dell’Università di Pisa con cui l’amministrazione comunale ha stretto un accordo di valorizzazione culturale finanziando una borsa di studio per tesi di laurea che mettessero in luce i beni documentali e storici del borgo. Il prossimo sabato quindi a fare gli onori di casa e ad introdurre il convegno sarà il sindaco Emanuele Moggia.
Nadia Kotorbi e Rosalbino David Cardamone sotto l’attenta direzione dei professori Enrica Salvatori e Angelo Mario Del Grosso presenteranno il lavoro di trascrizione, traduzione, codifica e pubblicazione digitale della copia più antica che si conosca dello Statuto di Monterosso al Mare. I testi tradotti consentono di riscoprire gli usi, le consuetudini, le norme che regolavano la vita dei monterossini del Quattrocento, capire i confini della comunità, il suo rapporto con la viticoltura e la pesca, il timore delle alluvioni e la diffidenza verso i “forestieri”. Una preziosa ricerca e una meticolosa ricostruzione dei dati che avrà anche bisogno dell’aiuto di tutta la popolazione per essere meglio compresa e condivisa, riscoprendo così riscoprire una parte importate della storia di Monterosso.

sabato 23 novembre 2019

"Il Giudicato di Gallura" presentazione a Olbia

Sabato 23 novembre 2019, alle 18,30 il Professor Corrado Zedda presenterà alla Libreria Ubik Olbia il suo ultimo libro edito da Arkadia Editore "Il Giudicato di Gallura - le vicende, la società, i personaggi di un regno mediterraneo".
Dialogheranno con l'autore Marcello Cabriolu e Durdica Bacciu di ArcheOlbia.
Corrado Zedda, Laurea e doppio dottorato di ricerca in storia Medioevale, diploma in archivistica e paleografia, ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Glottologia dell’Università di Cagliari e il Dipartimento di Studi Storici e Artistici dell’Università di Palermo. Ha effettuato inoltre ricerche in diversi archivi internazionali. È contrattista presso l’Università di Corte (Francia) in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari. È autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche e di monografie, tra cui ricordiamo: Cagliari. Un porto commerciale nel Mediterraneo del Quattrocento (Napoli, 2001); L’ultima illusione mediterranea. Il comune di Pisa, il regno di Gallura e la Sardegna nell’età di Dante (Cagliari, 2006); La Carta del giudice cagliaritano Orzocco Torchitorio, prova dell’attuazione del progetto gregoriano di riorganizzazione della giurisdizione ecclesiastica della Sardegna (Sassari, 2009), con R. Pinna; Lo spazio tirrenico e la Sede Apostolica nel Medioevo tra revisione storiografica e nuove prospettive di ricerca, in «Mélanges de l’Ecole Francaise de Rome», 127/1 (2015). È curatore del volume monografico: 1215-2015. Ottocento anni della fondazione del Castello di Castrodi Cagliari, «RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea», n. 15/2,dicembre 2015.
Si scrive spesso che il Giudicato di Gallura sia quello di cui meno si conoscono le vicende, penalizzato com'è dalla penuria di documentazione. Si dice anche che sia stato un giudicato poverissimo, per via dei terreni poco fertili e sassosi. Si dice, infine, che sia stato un giudicato marginale, schiacciato dalla storia più conosciuta e apparentemente più prestigiosa degli altri tre regni dell'Isola. Sono tutte affermazioni ingenerose e, in gran parte, esagerate; ma, purtroppo, questo insieme di luoghi comuni ha generalmente distratto gli studiosi dal proporre delle sintesi approfondite e meditate sulla storia del giudicato gallurese, che ne esaminassero complessivamente gli aspetti istituzionali, politici, ecclesiastici e socioculturali. Il saggio di Corrado Zedda illustra come il Giudicato di Gallura possedette una sua peculiare identità culturale e una storia assolutamente non marginale nel contesto del Medioevo euromediterraneo. Anche le figure dei giudici galluresi sono tratteggiate in modo da comprendere più profondamente la politica di questi personaggi, i quali seppero inserirsi pienamente in un contesto internazionale mutevole e complesso, che univa i destini della Sardegna giudicale con quelli della Sede Apostolica, del Sacro Romano Impero, delle repubbliche marinare e dei grandi monasteri de tempo.
L'evento è organizzato in collaborazione con ArcheOlbia e l'associazione Pulp.
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venerdì 22 novembre 2019

"Il giudice Albertano e il caso del numero perfetto" a Prevalle (BS)

Venerdì 22 novembre 2019, alle ore 19,00, per il ciclo "Degustazione con l'autore" promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Prevalle (BS), Enrico Giustacchini, intervistato da Paolo Catterina, presenta "Il giudice Albertano e il caso del numero perfetto", il suo ultimo giallo ambientato nel Medioevo bresciano. Letture di Susanna Bonomini. A seguire, degustazione di vini e prodotti gastronomici locali. L'ingresso è libero.
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martedì 19 novembre 2019

Il lettore di Dante al Tempo Ritrovato Libri

Martedì 19 novembre 2019 alle ore 19,00 presso il Tempo Ritrovato Libri a Milano si tiene la Lettura integrale e commento della Divina Commedia a cura di Alberto Cristofori.
Canti: XXXI e XXXII
Argomento del Canto XXXI
Dante e Virgilio si avvicinano al pozzo che circonda il lago di Cocito (IX Cerchio). I giganti; incontro con Nembrod. Incontro con Fialte. Discorso di Virgilio ad Anteo, che depone i due poeti sul fondo del pozzo.
Argomento del Canto XXXII
Invocazione di Dante alle Muse perché lo aiutino a descrivere il IX Cerchio. Ingresso nella prima zona di Cocito, la Caina dove sono puniti i traditori dei parenti. Incontro coi conti di Mangona e Camicione de’ Pazzi. Ingresso nella seconda zona di Cocito, la Antenòra dove sono puniti i traditori della patria. Incontro con Bocca degli Abati e altri traditori. Incontro con il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggieri.
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Nascita e morte di un quartiere medievale


domenica 17 novembre 2019

La Via Francigena a Pavia. Visita Guidata gratuita in Città

Domenica 17 novembre 2019 alle ore 15.00 Visita guidata GRATUITA a cura di Oltre Confine Onlus, in collaborazione con il Comune di Pavia. Ritrovo: Ponte Coperto (lato città)
"La via Francigena a Pavia - dal Ponte Coperto a San Lazzaro, un tratto della Tappa 14".
Una camminata sul territorio della città di Pavia, per ricalcare uno dei possibili percorsi tracciati dai pellegrini che percorrevano la Via Francigena sul tratto Pavese.
Partiremo dal Ponte Coperto per imboccare il lato sinistro del lungo fiume, in direzione Idroscalo. Percorreremo il sentiero che costeggia il Ticino, raccontando del Fiume e della sua importanza, per sbucare alla confluenza del Naviglio nel fiume. Da qui raggiungeremo la Chiesa di San Pietro in Verzolo, una volta monastero di San Pietro apostolo, di fondazione benedettina, a cui si aggiunse un importante ospedale, intorno al 930 d.C. Visiteremo l’interno della chiesa ed il pregevole chiostro. In ultimo raggiungeremo la piccola chiesetta di San Lazzaro, fondata nel 1157, collegata ad un ospedale che fu per lungo tempo rifugio dei pellegrini ed è oggi uno dei più antichi lebbrosari d’Italia.
Durante la passeggiata la guida narrerà ai partecipanti la storia della Via Francigena, la sua nascita ed il suo sviluppo, soffermandosi anche ad osservare il territorio circostante
PER INFO: 0382 399790 / turismo@comune.pv.it.
NON è richiesta alcuna prenotazione !

venerdì 15 novembre 2019

Arezzo e Firenze nel Quattrocento: politica e cultura

Duplice appuntamento, venerdì 15 novembre 2019 all’Auditorium comunale Aldo Ducci di via Cesalpino a Arezzo. La Brigata degli amici dei monumenti, d’intesa con la Società storica aretina, assegna agli storici Robert Black e Jean Pierre Delumeau il Premio Mario Salmi, giunto alla terza edizione, come autori di studi e di pubblicazioni che hanno contribuito ad un profondo rinnovamento della storiografia aretina. La cerimonia di consegna del premio, per mano del presidente Claudio Santori, avverrà alle ore 16,00.
Un’ora dopo, alle ore 17,00 è in programma la presentazione del libro dello stesso Robert Black “Arezzo e Firenze nel Quattrocento: politica e cultura”, edito dalla Società storica nella collana “Studi di storia aretina”, per la traduzione di Giacomo Fani e la revisione generale di Silvia Tavanti, con la supervisione di Luca Berti. Ad illustrare il contenuto dell’opera sarà il professor Franco Franceschi, docente di Storia medievale presso l’Università di Siena.
Il libro raccoglie sei saggi pubblicati in lingua inglese fra il 1986 e il 2006, che hanno per argomento i rapporti politici e culturali tra Firenze e Arezzo, dalla fine del Trecento all’inizio del Cinquecento. Il primo saggio riguarda Benedetto Accolti (1415-1464), aretino di nascita, che fu primo cancelliere di Firenze negli ultimi sei anni della vita. Il secondo discute l’interpretazione fatta da Carlo Ginzburg del ciclo di affreschi raffigurante la leggenda della Vera Croce, capolavoro di Piero della Francesca nella chiesa di S. Francesco ad Arezzo. Gli altri quattro saggi hanno per argomento i complessi rapporti politici tra Arezzo, Firenze e la famiglia dei Medici nel Quattrocento.
Consegna del Premio Mario Salmi e presentazione del libro di Robert Black Eventi a Arezzo
Attraverso un uso attento ed originale della documentazione d’archivio, l’autore mette in evidenza il continuo evolversi dei rapporti fra città dominante e città soggetta, superando il vecchio schema storiografico di una uniforme e generalizzata decadenza di Arezzo dopo la sottomissione a Firenze del 1384.