lunedì 29 febbraio 2016

Il Giudice Albertano, atto terzo

Venerdì 4 marzo 2016, alle ore 20.30 a Gavardo (BS), presso l'Auditorium Cecilia Zane
IL GIUDICE ALBERTANO, ATTO TERZO
Presentazione de Il caso dei colori assassini, il nuovo romanzo della saga del detective medievale creata da Enrico Giustacchini
Introduce Daniele Comini, assessore alla cultura
Claudio Baroni, del Giornale di Brescia, conversa con l’autore
Letture di Andrea Giustacchini
Con la partecipazione straordinaria del Coro La Faita,  che eseguirà brani di musica provenzale

domenica 28 febbraio 2016

Attorno al Volto Santo di Bocca di Magra

In vista della settimana di Passione, il Centro per la cultura ed il dialogo dell’arcidiocesi di Lucca, diretto da Don Piero Ciardella, organizza per sabato 5 marzo 2016, alle ore 17.00, nella Sala dell’arcivescovato in piazzale Arrigoni a Lucca, una tavola rotonda dal titolo Attorno al Volto Santo di Bocca di Magra.
Il crocifisso, conservato in una cappella presso il monastero ligure di Santa Croce del Corvo, è legato alla più famosa immagine della cattedrale lucchese: da decenni gli esperti si interrogano sui rapporti tra le due statue lignee, anche se fino ad oggi non ci sono stati studi stilistici convincenti a stabilire di quale natura essi siano.
Su questo argomento intervengono Piero Donati, storico dell’arte esperto in scultura lignea, che per anni ha prestato servizio presso la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria, curando in particolare la provincia della Spezia, Fulvio Cervini, professore associato di storia dell'arte medievale e tutela dei beni culturali presso l'università di Firenze, ed Eliana M. Vecchi, direttore editoriale del Giornale Storico della Lunigiana e del territorio lucense. Introduce Sara Cagnacci.
L’appuntamento è, quindi, per tutti coloro che intendono ascoltare e confrontarsi con specialisti della materia e che vogliono approfondire i rapporti del Volto Santo di Lucca con un altro crocefisso, meno noto, ma altrettanto importante.

sabato 27 febbraio 2016

Visita guidata a Buonconvento (SI)

Come ogni fine settimana, ritorna “Alla scoperta di Siena”, la serie di visite guidate di approfondimento a cura del Centro Guide rivolte a cittadini e turisti. Domenica 28 febbraio 2016, alle ore 10:30, andremo a scoprire Buonconvento e le curiosità storico-artistiche di uno splendido paese inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”.
Nella nostra passeggiata seguiremo le tracce della “misteriosa” morte di Arrigo VII del Lussemburgo e di una sorprendente passione per lo Stile Liberty. L’escursione comprende anche la visita al Museo di Arte Sacra della Val d’ Arbia, che ospita notevoli opere di arte senese medievale e rinascimentale.
Appuntamento a Buonconvento, davanti alla Porta Senese. Costo: 5€ + biglietto del museo (intero €3, ridotto €2). È gradita la prenotazione, chiamando lo 057743273 o scrivendo a info@guidesiena.it

venerdì 26 febbraio 2016

Musica e Liturgia nella terra degli Angli al tempo della Magna Carta

Sabato 27 febbraio 2016, alle ore 17.30, all'Istituto Scalabrini di Bassano del Grappa (VI), si tiene la quinta conferenza del ciclo organizzato dal Centro Studi Medievali "Ponzio di Cluny:
Giovanni Conti, Musica e Liturgia nella terra degli Angli al tempo della Magna Carta.
Il Medioevo inglese ebbe inizio con la conquista normanna dell'Inghilterra e fu caratterizzato politicamente e culturalmente dal dominio di un'aristocrazia di lingua francese. Fu un periodo in cui i testi colti vennero composti in anglo-francese e solo lentamente il Middle English, risultato del compromesso fra la base anglosassone e l'idioma dei conquistatori, si avviò a diventare la lingua nazionale. Grazie all'apporto della cultura francese e di quella italiana (soprattutto nell'Inghilterra meridionale) e alla coesistenza di stili regionali, la letteratura presenta gradualmente un'evoluzione e si arricchisce nel contempo di opere notevoli. Sopra a tutto questo solo l'esperienza musicale consentì di esprimersi attraverso il latino che, grazie anche all'utilizzo liturgico, costituì la base testuale per la creazione di veri e propri capolavori musicali

giovedì 25 febbraio 2016

"L'uomo che veniva da Messina" presentazione a Milano

Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (ingresso da Via Nirone, 7), l’Associazione Culturale Italia Medievale e Archeobooks sono lieti di invitarvi alla presentazione del romanzo di Silvana La SpinaL’uomo che veniva da Messina” (Giunti Editore, 2015). Interviene l’autrice. Ingresso libero.
Messina, 1479. Un uomo sta morendo nella sua casa, dopo aver vagato per mesi accompagnato da una bara con dentro una giovane donna. E’ Antonello da Messina, il grande pittore siciliano, appena tornato da una Venezia flagellata dalla peste.
Antonello è famosissimo ormai. Ma la Sicilia non ama i suoi figli più geniali e Antonello lo sa. Per questo adesso, nel delirio finale, invoca il vecchio maestro Colantonio.
Quel delirio gli farà rivivere l’infanzia pezzente e l’incontro con i misteriosi artisti del Trionfo della Morte; lo porterà da una Napoli dominata dai cortigiani, come il Panormita e la bella Lucrezia, alla Roma dei cardinali cialtroni e delle puttane; dalla Mantova del Mantegna, alla Arezzo di Piero della Francesca. Da Bruges, dove finalmente scoprirà l’amore e persino il segreto della pittura a olio, a una Venezia che gli darà fama e gloria e l’amicizia coi Bellini.
Il romanzo – scritto in una lingua ora lucida ora appassionata – è anche l’affresco dell’epoca, crudele, affamata di gloria, dove domina l’Angelo della Morte.
Tanti sono i comprimari di questa vicenda, dai familiari meschini e sanguisughe, alla nana Nannarella morta per amore nei vicoli di Napoli; dall’aristocratica Volatrice e forse erede al trono di Sicilia, al buffone Cicirello; dai viceré scaltri, ai fanatici frati Osservanti, che scatenano a Messina rivolte contro il malgoverno.
Ma in quei viaggi una sola luce per Antonello: Griet, la figlia bastarda di Van Eych. E una sola ossessione: la pittura a olio dei fiamminghi.
Un romanzo storico? Un romanzo picaresco e sulfureo? Un romanzo sull’arte o un romanzo sull’amore estremo?
Forse solo un romanzo su un uomo, Antonello, che fece della sua ambizione un’arma, della fame di carne e di femmine un’ossessione, della pittura uno strumento per durare in eterno.
Silvana La Spina è nata a Padova da madre veneta e padre siciliano. Ha pubblicato il volume di racconti Scirocco (La Tartaruga 1992, premio Chiara) e i romanzi: Morte a Palermo (La Tartaruga 1987, Baldini & Castoldi 1999; premio Mondello), L’ultimo treno da Catania (Bompiani 1992), Quando Marte è in Capricorno (Bompiani 1994), Un inganno dei sensi malizioso (Mondadori 1995), L’amante del paradiso (Mondadori 1997), Penelope (La Tartaruga 1998), La creata Antonia (Mondadori 2001), La continentale (Mondadori 2014). Sempre per Mondadori sono usciti i tre romanzi dedicati alle indagini del commissario Maria Laura Gangemi: Uno sbirro femmina (2007), La bambina pericolosa (2008) e Un cadavere eccellente (2011).

mercoledì 24 febbraio 2016

Spettacolare visita guidata alla Cattedrale di Genova

Avete mai pensato di poter visitare spazi ancora sconosciuti della Cattedrale, angoli nascosti ma straordinariamente affascinanti? Lo potrete scoprire con questo itinerario, un percorso discendente, suggestivo e ricco di storia, che dal Chiostro del Museo Diocesano vi condurrà sino alle torri della Cattedrale, permettendovi di scoprire e ammirare spazi solitamente inaccessibili del Duomo, cuore del centro storico genovese.
Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 15.00 si propone l’ultimo appuntamento della versione  invernale dell’apprezzassimo ciclo di visite guidate alla scoperta del complesso monumentale della Cattedrale di San Lorenzo, che coinvolgono la Tribuna del Doge, le Torri del Duomo e il suo medievale Chiostro dei Canonici.Il percorso approfondirà inizialmente le molte storie e curiosità incastonate nel paramento esterno del Duomo: la vicenda di San Lorenzo immortalata sul portale maggiore, la foresta di colonne tortili e colorate che ornano la facciata o la piccola effige del cagnolino dell’architetto medievale, solo per citarne alcuni.
L’itinerario proseguirà all’interno per offrire punti di vista davvero privilegiati, com’è quello che si gode dalla Tribuna del Doge, spazio sopraelevato sopra l’ingresso da cui si domina tutta la navata fino all’altare maggiore.
Salendo ancora, si arriverà fino alle torri della facciata, passando sul tetto per giungere alla loggia di sinistra, rimasta “mozza” per due secoli e poi conclusa da Giovanni da Gandria nel 1445, per ammirare il panorama – davvero mozzafiato – di una Genova a 50 metri d’ altezza, una visione inedita e fino a poco tempo fa inaccessibile.
Dopo aver spaziato con lo sguardo sui tetti circostanti, si tornerà a livello strada per raggiungere il medievale chiostro del Duomo, un tempo abitazione dei Canonici nei pressi della strategica Porta di Serravalle, antico accesso alla città. Qui si potranno vedere ancora il passaggio pensile che collegava il chiostro alla Cattedrale o gli affreschi che decorano il chiostro superiore con le storie e i possedimenti oltremare dei Canonici.
Partenza alle ore 15.00 dal Museo Diocesano, via Tommaso Reggio 20, Genova, apertura biglietteria ore 14.30. Su prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili al tel. 010.2475127 (dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19). Ingresso € 10, Ridotto Bambini 5-11 anni e Card Cittadino € 8.

lunedì 22 febbraio 2016

"Napoli 134" presentazione a Andria (BT)

Giovedì 25 febbraio 2016 il comitato andriese della Società Dante Alighieri ospiterà Amedeo Feniello, che, introdotto da Giuseppe Losapio, presenterà il romanzo "Napoli 1343. Le origini medievali di un sistema criminale", edito da Mondadori.
Appuntamento alle ore 18,30 nella sala conferenze del Museo Diocesano, in via De Anellis, 46. 
Il libro narra di una società dominata da famiglie e uno Stato che deve continuamente intermediare con loro; speculazioni bancarie che portano ad una delle più cruente crisi economiche. I legami tra banche fiorentine e il regno, ormai preda ai giochi internazionali, il tutto racchiuso in fatto di sangue accaduto a Napoli nel novembre del 1343. La descrizione di un mondo così lontano, eppure così simile al nostro. Amedeo Feniello, storico napoletano, ci accompagna in un viaggio nella monarchia angioina del Regno di Sicilia prima e poi di Napoli, partendo dai bizantini passando per l'epopea normanna e l'esperienza sveva. L'autore partendo da due omicidi uno del 1343 e l'altro del 2005 ricerca, con metodo storico ed una scrittura avvincente, il filo che tiene i due fatti di sangue e le continuità tra due società unite da un sistema criminale.
Amedeo Feniello, storico del Medioevo, è stato Directeur d'études invité presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha insegnato Storia del Mediterraneo nel Medioevo presso la Northwestern University di Evanston, Chicago. È autore di numerosi saggi storici, tra cui Sotto il segno del leone. Storia dell'Italia musulmana (Laterza, 2011) e Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (Laterza, 2013). Collabora con La Lettura, l'inserto culturale del Corriere della Sera.

domenica 21 febbraio 2016

"Bologna nel Duecento: il secolo d’oro e il secolo breve"

Enzo tradotto in carcere. Codice Vat. Lat. Chig. L. VIII.296
(XIV secolo), Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana
La conferenza "Meno otto" dal titolo "Bologna nel Duecento: il secolo d’oro e il secolo breve" si svolgerà martedì 23 febbraio 2016, alle ore 17,00 nella sala dello "Stabat Mater" dell'Archiginnasio e sarà tenuta dalla professoressa Francesca Roverdi Monaco, docente di Storia Medievale dell'Università di Bologna.
Verterà sul Duecento che è stato definito il secolo d’oro del Comune di Bologna per lo straordinario dinamismo che caratterizzò la città in ogni ambito, da quello demografico a quello economico, politico e sociale; dai mutamenti istituzionali per l'accesso dei ceti emergenti negli organi comunali ai fasti della contesa con Federico II, della cattura di Re Enzo e della promulgazione del Liber Paradisus; fino ai pesanti sintomi di decadenza e di lacerazione interna tra fazioni e ceti sociali e alla sottomissione alla Chiesa.
L’affermarsi delle classi popolari a partire dal 1228, la vitalità dello Studium, il successo politico-militare ottenuto sull’autorità imperiale sono solo gli esempi più conosciuti di questa fase di progresso cittadino, destinata tuttavia a conoscere una battuta di arresto negli anni ‘70 del secolo, con le lotte tra le fazioni dei Lambertazzi e Geremei e la momentanea espulsione della parte perdente, quella dei Lambertazzi.
Il passaggio di Bologna al patrimonio della Chiesa di Roma, avvenuto nel 1278 con la cessione al papa dei diritti esarcali da parte di Rodolfo d’Asburgo, costituì uno spartiacque fondamentale, quasi la fine del secolo d’oro.
Proprio in questo senso di recente Roberto Greci ha definito il Duecento anche il secolo breve del Comune di Bologna, addirittura brevissimo se come estremi cronologici si prendono, appunto, il 1228 e il 1278.
Breve e d’oro, dunque, il Duecento: tuttavia, in questo caso la brevità non riduce in alcun modo la complessità di un periodo davvero ricchissimo di eventi e la cui fluidità istituzionale, politica, sociale, economica, culturale emerge impetuosa e mutevole a seconda dei punti di vista.
Prologo del Liber Paradisus (1257) © Archivio di Stato di Bologna
Bologna fu, davvero, nel Duecento un laboratorio di sperimentazione politica nel senso più ampio del termine e diede luogo all’elaborazione di una ideologia comunale fondata sulla partecipazione dei cittadini e articolata intorno a una normativa che, individuando e suddividendo funzioni e ruoli istituzionali, mirava a individuare e codificare la perfetta forma di governo. Risulta allora necessario provare a individuare gli esperimenti più importanti di quel laboratorio, secondo una visione che dalla rilettura del passato possa trarre motivo di riflessione utile ed efficace anche per l’attuale laboratorio politico cittadino.
Per maggiori dettagli: nonocentenario.comune.bologna.it.

sabato 20 febbraio 2016

Presentazione dell'Archivio storico digitale del Monferrato

Sarà dedicato alla presentazione dell’Archivio digitalizzato per i documenti riguardanti la Storia del Marchesato di Monferrato, l’Incontro che si terrà presso la sala conferenze del Broletto di Palatium Vetus - sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Piazza della Libertà n. 28 Alessandria - lunedì 22 febbraio 2016 con inizio alle ore 16,30.
L’incontro dedicato all’Archivio storico digitale del Monferrato è organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”.
L’incontro sarà aperto dal saluto del Presidente della Fondazione Pier Angelo Taverna, seguiranno gli interventi di Roberto Maestri e Giorgio Annone.
L’individuazione di un luogo deputato alla conservazione di testi riguardanti la Storia del Marchesato, poi Ducato, di Monferrato – sottolinea Roberto Maestri – resta ancora ai nostri giorni un aspetto irrisolto. Chiunque oggi intenda avvicinarsi allo studio di questa materia è costretto ad affrontare un lungo percorso d’indagine tra molte biblioteche, situate non solo in territorio “monferrino”, ma soprattutto al di fuori dei suoi confini naturali, percorso che certo riserverà sorprese ma che lascerà, immancabilmente, la sensazione di un lavoro incompleto.
Ancora più complessa è la ricerca delle fonti, raccolte non solo presso gli Archivi di Stato di Alessandria, Mantova e Torino ma anche presso strutture al di fuori dei confini nazionali, a testimonianza della fitta rete di rapporti tessuti dai dinasti monferrini, con i vari potentati, nel corso degli oltre sette secoli di esistenza dello Stato di Monferrato.
L’Archivio storico digitale del Monferrato rappresenta quindi un progetto europeo destinato a coinvolgere partner operativi nei numerosi Stati con cui i Marchesi di Monferrato intrattennero rapporti diplomatici.
Grazie a questo Archivio – realizzato dalla Linelab di Alessandria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” renderà disponibile una considerevole quantità di materiali suddivisi in diverse categorie: schede biografiche dei principali personaggi – eventi – località – edifici fortificati e religiosi – opere d’arte – pubblicazioni – cartografia – numismatica.
Siamo molto interessati a questo progetto – sottolinea il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna – che rappresenta un importante passo avanti verso la conoscenza delle radici più profonde del nostro territorio, dal punto di vista storico, culturale, economico e sociale. Si tratta di un patrimonio di informazioni dal valore inestimabile che abbiamo il dovere di raccogliere con impegno e intelligenza, di conservare con grande cura e attenzione e di tramandare alle future generazioni utilizzando i più moderni mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione. L’importanza che la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria attribuisce alla ricerca storica e alla sua tutela è grandissima e lo abbiamo dimostrato più volte. In particolare, ci tengo a ricordare un’altra interessante iniziativa culturale della Fondazione in tal senso, ossia la pubblicazione dei quattro volumi strenna dedicati al Monferrato, che sono disponibili al pubblico e quindi consultabili da tutti sul sito www.fondazionecralessandria.it alla voce Biblioteca online.

venerdì 19 febbraio 2016

Quirino Principe legge e commenta il IX Canto dell'Inferno

Domenica 21 febbraio 2016 alle ore 11.00 Jaca Book in collaborazione con il Circolo Autori Lettori è lieta di invitarvi al nuovo appuntamento con il saggista, traduttore e musicologo Quirino Principe e la sua LECTURA DANTIS.
Prosegue la Lectura Dantis promossa in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri dal Circolo Autori Lettori, ideato da Jaca Book "Città Possibile". Quirino Principe legge e commenta il IX Canto dell'Inferno.
Libreria Jaca Book "Città possibile", Via Frua 11 (ingresso Via delle Stelline) a Milano. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Segue aperitivo.