A Banzi (PZ), un nuovo studio condotto dal
professor Marcello Mignozzi, docente all'Università degli Studi di Bari
“Aldo Moro”, riassunto nella pubblicazione “Sub tutela Virginis” che
riporta la sua firma, arricchisce di nuovi elementi e di importanti
scoperte la già affascinante e straordinaria storia del piccolo borgo
medievale dell'Alto Bradano.
L’abbazia benedettina di Santa Maria a Banzi è la più antica della Basilicata. Poco è sopravvissuto della sua facies medievale: la chiesa, difatti, venne completamente ricostruita nel XVIII secolo, ma in tale occasione si decise di porre in facciata un’icona marmorea trecentesca di soggetto mariano. L’opera, mai dettagliatamente analizzata dalla critica, è qui al centro di uno studio che ne scandaglia ogni aspetto. Particolare attenzione è dedicata all’iscrizione alla base del manufatto, in cui vengono riportati l’anno di esecuzione, il nome del committente, quello dell’artista e persino la sua provenienza. Un piccolo volume, quello di Mignozzi, dedicato alla figura di Petrus de Baro, scultore ignoto al panorama degli studi e finalmente restituito agli onori della Storia. La disamina del singolo manufatto diventa un pretesto per indagare le dinamiche di contaminazione artistica attive nel Regno di Napoli tra Duecento e Trecento, al tempo degli Angioini.
Sub tutela Virginis. L’icona marmorea dell’abbazia di Santa Maria a Banzi e alcune note sull’arte del Trecento tra Puglia e Basilicata, questo il titolo dell'opera edita da Edizioni Giannatelli, sarà presentato lunedì 17 agosto 2020, alle ore 19:00 in Largo Urbano II a Banzi (PZ).
L’abbazia benedettina di Santa Maria a Banzi è la più antica della Basilicata. Poco è sopravvissuto della sua facies medievale: la chiesa, difatti, venne completamente ricostruita nel XVIII secolo, ma in tale occasione si decise di porre in facciata un’icona marmorea trecentesca di soggetto mariano. L’opera, mai dettagliatamente analizzata dalla critica, è qui al centro di uno studio che ne scandaglia ogni aspetto. Particolare attenzione è dedicata all’iscrizione alla base del manufatto, in cui vengono riportati l’anno di esecuzione, il nome del committente, quello dell’artista e persino la sua provenienza. Un piccolo volume, quello di Mignozzi, dedicato alla figura di Petrus de Baro, scultore ignoto al panorama degli studi e finalmente restituito agli onori della Storia. La disamina del singolo manufatto diventa un pretesto per indagare le dinamiche di contaminazione artistica attive nel Regno di Napoli tra Duecento e Trecento, al tempo degli Angioini.
Sub tutela Virginis. L’icona marmorea dell’abbazia di Santa Maria a Banzi e alcune note sull’arte del Trecento tra Puglia e Basilicata, questo il titolo dell'opera edita da Edizioni Giannatelli, sarà presentato lunedì 17 agosto 2020, alle ore 19:00 in Largo Urbano II a Banzi (PZ).
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