Un confronto a più voci sul monachesimo,
uno dei fenomeni storico-culturali che hanno maggiormente caratterizzato
e influenzato la nostra regione. E’ questo il prossimo appuntamento con
il progetto “Transumanza. Medioevo e ruralità”, promosso dall’Associazione Eos
sud con il sostegno della Regione Calabria, che nel suo itinerario
dalla Sila allo Ionio, tornerà martedì 20 luglio 2021 a Catanzaro –
alle ore 17.30 presso il Complesso San Giovanni – per proporre un
dibattito sul tema “Monachesimo in Calabria. Da solitudine rocciosa a
vita dei feudatari”.
“La nostra regione
era la “prediletta” ad accogliere monaci provenienti dall’Oriente – si
legge nella nota stampa -, poiché si parlava già il greco ed era un’area
montuosa e, quindi, ricca di luoghi in cui edificare monasteri. Questo
fenomeno sarà analizzato tenendo conto della diverse epoche e modalità
di sviluppo, partendo dalle prime esperienze eremitiche, con un focus
del prof. Francesco A. Cuteri dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro
sui monasteri della Calabria mediobizantina”.
“Ai monaci è anche legata una intensa attività artistica e letteraria –
conclude la nota – che ha lasciato capolavori disseminati nelle
chiesette dei nostri piccoli borghi e nei musei, tra cui spicca un’opera
letteraria unica al mondo: il Codex Purpureus Rossanensis. Su
questo punto interverrà Cecilia Perri, vicedirettrice del Museo
Diocesano e del Codex di Rossano. Sottolineando il ruolo determinante
che i monaci ebbero nello sviluppo della civiltà occidentale e l’enorme
influenza che avrebbero esercitato sul mondo esterno, Sarah Procopio –
dottoranda in storia medievale presso l’Università di Paris 8
Vincennes-Saint Denis – si soffermerà sull’evoluzione del monastero come
vero e proprio centro propulsore delle attività economiche”.
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