Saltimbanchi, giullari, attori e musici. E poi i giochi con esplosioni di luci, musica e colori, le mirabolanti animazioni teatrali e lo sfavillio di eleganti costumi e sontuosi manufatti. Il tutto sullo sfondo degli antichi monumenti architettonici monzesi.
Sono questi gli ingredienti che domenica 25 giugno 2023 caratterizzeranno la 42esima edizione della celebre Rievocazione Storica Monzese, l’appuntamento più atteso della Sagra di San Giovanni e voluto dall’ideatrice Ghi Meregalli per promuovere e valorizzare la straordinarietà e la ricchezza del patrimonio culturale del territorio.
“Modoetia, Anno Domini 1293 - Storie e voci dall’antico palazzo comunale” il titolo scelto per la manifestazione che, quest’anno, riporterà indietro le lancette del tempo al XIII secolo, quando sotto il regime del nobile e potente podestà del borgo Pietro Visconti è stata terminata la costruzione dell’Arengario, l’allora palazzo del Comune e fulcro della vita civica dei borghigiani. Così come ancora oggi attesta l’epigrafe posta sopra la sua porta d’ingresso.
"La rievocazione storica torna anche quest'anno all'interno delle giornate di festa per il patrono San Giovanni. Un appuntamento tra i più significativi per la città, non solo di rievocazione, ma in quanto momento vivo e presente, che tocca da vicino l'identità, la storia, gli usi antichi monzesi e li riporta nel presente. Notevole quest'anno è il tema scelto - l'edificazione dell'Arengario - che ci restituisce un Medioevo vivace e tutt'altro che oscuro, in cui la politica si faceva attraverso le assemblee e forme di governo raffinate. È il Medioevo dei comuni, che tanto ci ha reso grandi e particolari nel panorama europeo e mondiale", ha detto l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin.Da sempre Ghi Meregalli è al timone della ricorrenza che dirige con piglio irreprensibile.
Già nel pomeriggio, dalle 16.30, piazza dell’Arengario si trasformerà in un mercato animato di ispirazione medievale ove sarà possibile scoprire gli antichi mestieri, come quello della lavorazione del pizzo e della lana, ammirare le prove di volo dei talentuosi falconieri e anche degustare gli antichi confetti già presenti nel banchetto di nozze di Teodolinda.
Un vero e proprio tuffo nel passato nelle antiche contrade del borgo di Modoetia con i protagonisti dell’epoca e che vedrà anche il coinvolgimento del pubblico. In parallelo, lungo le vie del centro storico, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori ad annunciare l’importante evento.
La serata, dalle 21, sarà invece segnata dal ritorno del famoso corteo con le centinaia di figuranti in costume d’epoca. Il corteo, accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà le strade dalla torre viscontea di largo Mazzini fino in piazza Duomo, presentando al pubblico i borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni, i contadini e gli artigiani con i loro strumenti da lavoro.
Sotto le guglie del Duomo, ai momenti di intrattenimento ispirati ai divertissement medievali con i danzatori e i cantori del territorio, seguiranno l’esibizione della soprano Elena D’Angelo e il magico spettacolo della Compagnia dei Folli.
Con gli straordinari giochi di luce e i fuochi accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale, e dall’imperdibile volo della colomba teodolindea sul pallone aerostato.
Che coronerà una serata difficile da dimenticare.
Un vero e proprio scrigno di emozionanti suggestioni, dunque, che si aprirà sotto il cielo stellato regalando a tutti i monzesi sorprese inattese, stupore e meraviglia.
Sono questi gli ingredienti che domenica 25 giugno 2023 caratterizzeranno la 42esima edizione della celebre Rievocazione Storica Monzese, l’appuntamento più atteso della Sagra di San Giovanni e voluto dall’ideatrice Ghi Meregalli per promuovere e valorizzare la straordinarietà e la ricchezza del patrimonio culturale del territorio.
“Modoetia, Anno Domini 1293 - Storie e voci dall’antico palazzo comunale” il titolo scelto per la manifestazione che, quest’anno, riporterà indietro le lancette del tempo al XIII secolo, quando sotto il regime del nobile e potente podestà del borgo Pietro Visconti è stata terminata la costruzione dell’Arengario, l’allora palazzo del Comune e fulcro della vita civica dei borghigiani. Così come ancora oggi attesta l’epigrafe posta sopra la sua porta d’ingresso.
"La rievocazione storica torna anche quest'anno all'interno delle giornate di festa per il patrono San Giovanni. Un appuntamento tra i più significativi per la città, non solo di rievocazione, ma in quanto momento vivo e presente, che tocca da vicino l'identità, la storia, gli usi antichi monzesi e li riporta nel presente. Notevole quest'anno è il tema scelto - l'edificazione dell'Arengario - che ci restituisce un Medioevo vivace e tutt'altro che oscuro, in cui la politica si faceva attraverso le assemblee e forme di governo raffinate. È il Medioevo dei comuni, che tanto ci ha reso grandi e particolari nel panorama europeo e mondiale", ha detto l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin.Da sempre Ghi Meregalli è al timone della ricorrenza che dirige con piglio irreprensibile.
Già nel pomeriggio, dalle 16.30, piazza dell’Arengario si trasformerà in un mercato animato di ispirazione medievale ove sarà possibile scoprire gli antichi mestieri, come quello della lavorazione del pizzo e della lana, ammirare le prove di volo dei talentuosi falconieri e anche degustare gli antichi confetti già presenti nel banchetto di nozze di Teodolinda.
Un vero e proprio tuffo nel passato nelle antiche contrade del borgo di Modoetia con i protagonisti dell’epoca e che vedrà anche il coinvolgimento del pubblico. In parallelo, lungo le vie del centro storico, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori ad annunciare l’importante evento.
La serata, dalle 21, sarà invece segnata dal ritorno del famoso corteo con le centinaia di figuranti in costume d’epoca. Il corteo, accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà le strade dalla torre viscontea di largo Mazzini fino in piazza Duomo, presentando al pubblico i borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni, i contadini e gli artigiani con i loro strumenti da lavoro.
Sotto le guglie del Duomo, ai momenti di intrattenimento ispirati ai divertissement medievali con i danzatori e i cantori del territorio, seguiranno l’esibizione della soprano Elena D’Angelo e il magico spettacolo della Compagnia dei Folli.
Con gli straordinari giochi di luce e i fuochi accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale, e dall’imperdibile volo della colomba teodolindea sul pallone aerostato.
Che coronerà una serata difficile da dimenticare.
Un vero e proprio scrigno di emozionanti suggestioni, dunque, che si aprirà sotto il cielo stellato regalando a tutti i monzesi sorprese inattese, stupore e meraviglia.
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