Si tratta di un graditissimo ritorno quello di Silvia Francesca Battistello al bar-caffetteria Da Egy, in via Cascinette, 9 a Ivrea, mercoledì 11 ottobre 2923 alle ore 18, dove sarà ospite della rassegna “Aperò con l’autore”, per presentare il nuovo libro “Ivrea 1400 - Guida alla Città medievale per Viaggiatori del tempo”, pubblicato da Pedrini Edizioni, una ricerca accuratissima, proposta con un piacevole approccio al lettore, come si evince già dalla sua introduzione: «Che sia un deserto nel periodo estivo, che sia brulicante di umanità durante il Carnevale, la città si dona a chi la vive. Questo libro è stato pensato per tutti coloro che raggiungono Ivrea anche per una sola giornata di visita, come pure chi a Ivrea ci è nato e vuole riscoprirla».
Silvia Battistello è non solo una studiosa attenta e profonda, ma anche una divulgatrice che riesce ad appassionare e a coinvolgere tutti i lettori, di tutte le età e di ogni formazione culturale per il suo saper utilizzare un linguaggio rigoroso ma non ostico. E la sua nuova opera è davvero un prezioso compendio, «strutturato –spiega- come una guida di supporto all’orientamento non solo nello spazio, ma anche nel tempo, in cui trovare descritto tutto ciò che ci è giunto dall’autunno del medioevo eporediese, con particolare attenzione ai motivi per cui ogni dato elemento è stato costruito; parleranno l’architettura, gli scorci, gli angoli inattesi. Yporegia avrà, spero, ritrovato la sua voce».
Indicativo il commento di Carlo Tosco, professore ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Torino: «La pubblicazione di un volume dedicato alla visita delle architetture medievali di Ivrea è un utile contributo alla conoscenza di un patrimonio ancora poco noto». E auspica: «La mole del castello sabaudo, la cattedrale ricostruita dal vescovo Warmondo, i ritrovamenti archeologici di età romana, i resti delle colonne del chiostro, sono tutti elementi di grande interesse che andrebbero posti in connessione per realizzare uno spazio di visita di grande valore storico e monumentale, aperto a tutti i cittadini». Silvia Francesca Battistello si riassume così: «Nasco a Ivrea nello scorso millennio. Dopo gli studi classici e di economia, trascorro molti anni tra la Francia e Milano. Nel 2010 sono finalmente tornata a casa».
Silvia Battistello è non solo una studiosa attenta e profonda, ma anche una divulgatrice che riesce ad appassionare e a coinvolgere tutti i lettori, di tutte le età e di ogni formazione culturale per il suo saper utilizzare un linguaggio rigoroso ma non ostico. E la sua nuova opera è davvero un prezioso compendio, «strutturato –spiega- come una guida di supporto all’orientamento non solo nello spazio, ma anche nel tempo, in cui trovare descritto tutto ciò che ci è giunto dall’autunno del medioevo eporediese, con particolare attenzione ai motivi per cui ogni dato elemento è stato costruito; parleranno l’architettura, gli scorci, gli angoli inattesi. Yporegia avrà, spero, ritrovato la sua voce».
Indicativo il commento di Carlo Tosco, professore ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Torino: «La pubblicazione di un volume dedicato alla visita delle architetture medievali di Ivrea è un utile contributo alla conoscenza di un patrimonio ancora poco noto». E auspica: «La mole del castello sabaudo, la cattedrale ricostruita dal vescovo Warmondo, i ritrovamenti archeologici di età romana, i resti delle colonne del chiostro, sono tutti elementi di grande interesse che andrebbero posti in connessione per realizzare uno spazio di visita di grande valore storico e monumentale, aperto a tutti i cittadini». Silvia Francesca Battistello si riassume così: «Nasco a Ivrea nello scorso millennio. Dopo gli studi classici e di economia, trascorro molti anni tra la Francia e Milano. Nel 2010 sono finalmente tornata a casa».
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