sabato 4 agosto 2012

XXIV Giostra dei Ventimiglia

Ritorna il medioevo a Geraci Siculo (PA) per la ventiquattresima giostra degli antichi cavalieri dei Ventimiglia. Un fine settimana unico, un tuffo tra i fasti di quella che fu la capitale della contea dei Ventimiglia, la nobile e potente famiglia d’ origine ligure che tra il XIII e il XVII secolo, imparentata con la casa reale di Federico II, fece di Geraci Siculo la capitale di un vasto stato. A far rivivere l’epopea medievale, di questo antico borgo, saranno una trentina di cavalieri, provenienti dalle comunità che facevano parte della contea dei VEntimiglia. Per due giorni, sabato 4 e domenica 5 agosto 2012, il centro madonita sarà animato da cortei in costumi d’epoca, musiche e rappresentazioni con figuranti, animazione medievale con giullari, sbandieratori, menestrelli, mangiafuochi. Sabato alle 16,30 per le vie del Borgo, banditura della Giostra e alle 17 in corso Vittorio Emanuele, il borgo in festa – La giostra dei Palafrenieri Giochi dell’antica tradizione popolare. In serata, alle 21,30, in Piazza del Popolo “U cuntu” di Salvo Piparo e Costanza Licata e con Rosemary Enea al pianoforte. Antiche storie, canti siciliani e dei Ventimiglia. A chiudere degustazione di cibi e pietanze della tradizione enogastronomica medievale.
Domenica mattina, alle 10, spettacolo di musici e sbandieratori per le vie cittadine e alle 12 in piazza del Popolo i partecipanti al torneo equestre, faranno il loro giuramento di fedeltà davanti alle autorità militari e civili. Sarà il sindaco Bartolo Vienna a dare il via ai giochi cavallereschi che prenderanno il via sin dal primo pomeriggio con, alle 15,30, la sfilata di dame e cavalieri in costumi d’epoca nel corteo storico di Francesco Ventimiglia e Costanza Chiaramonte. Alle 17 presso il campo della Santissima Trinità, i cavalieri si esibiranno nel carosello medievale per la conquista della coppa del Conte. Sono tre le prove di abilità e destrezza oggetto della gara: il gioco del saraceno, con l’abbattimento della sagoma del saraceno, quello degli anelli, tre di diametro decrescente che dovranno essere infilzati dal cavaliere in corsa con la sua lunga lancia. L’ultima e più difficile prova è quella della rosa dove bisognerà sfilare l’esile fiore da un manichino e portarlo in dono alla donna senza farlo cadere. Le prove di abilità si terranno sulla lunga pista di terra battuta. “A far rivivere l’epopea medievale, di questo antico borgo, è una delle manifestazione più importanti di Sicilia – ha detto il sindaco Bartolo Vienna – una kermesse che può dare quella spinta necessaria al turismo, per due giorni – conclude – sarà possibile assaporare il fascino del medioevo, con dame, cavalieri, giocolieri, balli e quant’altro di tipico possa rievocare questo periodo storico”.

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