In
occasione di Ballarò Espò, domenica 10 dicembre 2017 dalle ore 16,00 si tiene un laboratorio per i più piccoli: la torre
medievale spiegata ai bambini. Una narrazione interattiva che
coinvolgerà i bambini nella scoperta della medievale Torre di San
Nicolò.
A
seguire: laboratorio ludico-pratico di manipolazione creativa che
coinvolgerà tutti i piccoli partecipanti nella realizzazione di
manufatti artistici che riprodurranno il monumento. I bambini
apprenderanno l’importanza dei materiali di risulta e di come è
possibile dar loro una seconda vita in maniera semplice e divertente.
Leitmotiv
del progetto proposto è realizzare un laboratorio per la fascia d’età 6
– 12 che permetta ai piccoli partecipanti di apprendere concetti e
nozioni importanti con divertimento e spensieratezza.
La
tematica in oggetto verrà infatti affrontata attraverso una narrazione
teatralizzata – un format originale e divertente per il mondo
dell’infanzia utile per introdurre i bambini all’interno dell’argomento
trattato e i cui testi e interpretazione saranno a cura di OmniaCultura –
alla quale seguirà un laboratorio di manipolazione artistica durante il
quale i bambini si potranno cimentare nella nobile arte della scultura
creando un manufatto da riportare con sé come cadeaux della giornata.
Laboratorio condotto da OmniaCultura, in collaborazione con Terradamare.
Attaccata alla chiesa sorge una slanciata costruzione quadrangolare con conci ben squadrati, si tratta della trecentesca torre civica facente parte del sistema difensivo della città. Fatta edificare dalla universitas palermitana per difendere le mura del “Cassaro”, non faceva parte delle strutture della chiesa ma risultava svincolata ed isolata. “Torre d’eccellenza”, forse la più alta di Palermo, perduto il significato di difesa, se ne volle ingentilire e perdere il suo austero aspetto, applicandole al secondo livello delle bifore arricchite da una cornice d’intarsi. La torre, articolata in quattro livelli, è stata edificata con pietrame a grossi conci, utilizzando massi tufacei squadrati, che le conferiscono una linea rigorosa ed severa.
Laboratorio condotto da OmniaCultura, in collaborazione con Terradamare.
Attaccata alla chiesa sorge una slanciata costruzione quadrangolare con conci ben squadrati, si tratta della trecentesca torre civica facente parte del sistema difensivo della città. Fatta edificare dalla universitas palermitana per difendere le mura del “Cassaro”, non faceva parte delle strutture della chiesa ma risultava svincolata ed isolata. “Torre d’eccellenza”, forse la più alta di Palermo, perduto il significato di difesa, se ne volle ingentilire e perdere il suo austero aspetto, applicandole al secondo livello delle bifore arricchite da una cornice d’intarsi. La torre, articolata in quattro livelli, è stata edificata con pietrame a grossi conci, utilizzando massi tufacei squadrati, che le conferiscono una linea rigorosa ed severa.
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