Divulgazione, talento narrativo e la narrazione di curiosità e
particolari diversi dal solito sono gli ingredienti che hanno fatto di
Alessandro Barbero, professore torinese di storia medievale, una vera
star dei social. Barbero spiega, in relazione all'epoca sotto esame,
anche il ruolo delle donne, delle minoranze, dei sentimenti e del
sesso, particolari a volte tralasciati dai libri di storia.
Giovedì 27 maggio 2021 alle ore 18,30, Alessandro Barbero sarà a Palazzo Ducale (Sala del Maggior Consiglio) con la conferenza "La vita politica
di Dante nella reinvenzione della Commedia". Interventi musicali di
Ensemble 400 "Dante e la musica: dalla lirica trobadorica all'Ars Nova
Italiana". L'incontro fa parte del ciclo "Aspettando la Storia in Piazza
- Anticipazioni".
Nel libro "Dante", edito da Laterza nel 2020, Alessandro Barbero
ricostruisce la vita del poeta, creatore di un capolavoro immortale, ma
anche dell’uomo immerso nel suo tempo, il Medioevo, che il grande
storico racconta in pagine di vivida bellezza.
Dante è l’uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita,
sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell’epoca, e
che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava,
allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si
saliva a cavallo per andare in battaglia.
Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio di un
usuario che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati;
nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono
davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione
dilagante; nei vagabondaggi dell’esiliato che scopre l’incredibile
varietà dell’Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti
cavalleresche.
Il libro affronta anche le lacune e i silenzi che rendono incerta la
ricostruzione di interi periodi della vita di Dante, presentando gli
argomenti pro e contro le diverse ipotesi e permettendo a chi legge di
farsi una propria idea, come quando il lettore di un romanzo giallo è
invitato a gareggiare con il detective e ad arrivare per proprio conto a
una conclusione.
Un ritratto scritto da un grande storico, meticoloso nella ricerca e
nell’interpretazione delle fonti, attento a dare piena giustificazione
di ogni affermazione e di ogni ipotesi; ma anche un’opera di
straordinaria ricchezza stilistica, che si legge come un romanzo.
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