Sabato 22 maggio 2021, a Prata, Mario Sica e Piero Simonetti coordinano un'iniziativa inserita nel cartellone di eventi organizzato dal Comitato Celebrativo LaMaremma per Dante, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Nel corso del pomeriggio, dalle ore 15.30 a gruppi ridotti, con prenotazione obbligatoria (cell 3332256896) sono previste visite guidate alla Cisterna, aperta in occasione di questo evento. Alle ore 16:45 il pubblico parteciperà alla cerimonia di inaugurazione del Cartello dedicato a Pia, esposto nel Palazzo di Prata. Intervengono Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima, Renata Adriana Bruschi, Coordinatrice del Comitato “La Maremma per Dante” e Mario Sica, dell'Associazione “Per Prata, tra Passato e Futuro”.
A seguire, alle ore 17.00, nella Chiesa parrocchiale S. Maria Assunta di Prata, è in programma il dibattito “La Pia di Dante tra leggenda e storia”, organizzato dall'Ambasciatore Mario Sica. Diplomatico per 41 anni, ha avuto incarichi in Europa, Africa e Asia, oltre a vari altri presso l’Amministrazione centrale, specie nel campo dell’emigrazione. Rientrato in Italia, si stabilisce a Prata e partecipa attivamente nell'Associazione “Per Prata, tra Passato e Futuro” promuovendo iniziative di grande interesse. Per il dibattito previsto sabato a Prata, ha coinvolto Mario Ascheri, noto storico e docente di Storia del diritto medievale e moderno, dell'Università di Roma Tre, Sassari e Siena, fondatore della rivista Nova Itinera e Piero Simonetti, curatore della catalogazione del fondo pre-unitario di Gavorrano presso l'Archivio di Stato di Grosseto, autore apprezzato di testi dedicati alla storia locale, celebri per il rigore dell'indagine. A fine dibattito, la proiezione delle immagini dedicate a rievocare il personaggio dantesco consente di apprezzare la profonda suggestione esercitata dalle terzine su artisti di epoche diverse.
Per gli appassionati di storia medievale, la giornata a Prata permette di visionare testi recenti. In sala sono esposti i volumi di Mario Sica “Matrimonio di sangue”, romanzo, e alcuni studi critici con impostazione storica dello stesso autore.
Nelle terzine di Purgatorio, canto V Dante riporta poche notizie su Pia e nei secoli i commentatori hanno avanzato varie ipotesi sulla sua identità. Le parole di Dante tornano di grande attualità oggi, perché alludono alla piaga del femminicidio. La morte della Pia resta ammantata dal mistero: forse il delitto fu commesso per interessi materiali oppure per ragioni politiche, anche il movente passionale ha trovato sostenitori ma ad oggi la documentazione sul personaggio storico è tanto lacunosa da non consentire di giungere ad una risposta definitiva. Il primo ad avanzare l'identificazione del personaggio dantesco con Pia di Ranuccio Malavolti signora di Prata, fu uno storico maremmano, Decimo Mori, che sarà ricordato il 17 luglio, a Giuncarico, quando verrà posta una lapide per omaggiare lo studioso maremmano.
Per info: https://www.facebook.com/LaMaremmaperDante.
E-mail: lamaremmaperdante@gmail.com.
Nessun commento:
Posta un commento