Anno 1301, l’edificio di San Giovanni fino ad allora presente in piazza Duomo viene demolito: comincia così la costruzione del nuovo battistero di San Giovanni in Corte. S’immagini la piazza affollata di edifici e case torre. S’immagini che nei sessantasei anni che furono necessari alla conclusione dell’opera accadde di tutto, fatti militari, crisi economiche, epidemie, ma quel che oggi è certamente interessante è anche solo limitarsi a leggere numeri e voci contenute nel libro di cantiere del 1316. Quel che ne risulta, come dimostra il saggio di Nicola Bottari Scarfantoni, è uno spaccato interessante e curioso sull’evoluzione dei salari dell’epoca, sulla tipologia delle maestranze impiegate, sugli strumenti utilizzati, sui materiali, i costi e le forme di finanziamento di un’opera così imponente. È solo uno dei tanti aspetti pistoiesi contenuti nell’ultimo Bullettino Storico Pistoiese 2022, produzione corale della Società pistoiese di storia patria che dal 1899 annualmente propone studi e approfondimenti sulla storia di Pistoia. Eccoci all’annata 124 con saggi interessanti a firma di Stefano Zamponi, Nicola Bottari Scarfantoni, Ester Tronconi, Costantino Ceccanti, Daniele Edigati, Claudio Rosati, Nicola Becagli, Alberto Coco, Mario Bruschi e Francesca Mari, che saranno illustrati al pubblico nella presentazione di giovedì 15 febbraio 2024, alle ore 17,00 alla Biblioteca Forteguerriana, presenti alcuni degli autori e il presidente della Società Luca Mannori. Dallo studio sulle trasformazioni morfologiche e iconografiche sulla tavola raffigurante la Madonna del Carmelo custodita nella chiesa carmelitana dedicata ai santi Jacopo e Filippo di Montecatini Alto alle imprese degli architetti Jacopo e Giovanni Lafri che lasciarono traccia in alcuni degli edifici religiosi della città, il primo in particolare, "ambasciatore del nuovo gusto architettonico fiorentino, nato con Giorgio Vasari e sviluppatosi nei decenni successivi" che consentì alla città di entrare definitivamente nel Granducato di Toscana anche da un punto di vista architettonico. È poi Zamponi a trattare di statuti pistoiesi del XII secolo da un punto di vista filologico, mentre Edigati restituisce una panoramica sull’insegnamento del diritto nel Settecento a Pistoia. I saggi di Rosati e Becagli sono dedicati alla chiesa di San Salvatore, oggi in uso alla Fondazione Pistoia Musei.
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