Dalle 14,00 di domenica 21 gennaio 2018, presso l’Eremo di Sant’Alberto di Butrio, a Ponte Nizza, in provincia di Pavia, ci sarà una grande festa che, pochi giorni dopo la ricorrenza di Sant’Antonio, festeggia
il protettore degli animali domestici con la tipica zuppa di castagne e
latte di vacca varzese, accompagnata da un buon bicchiere di vin
brulé.
Infatti, secondo la leggenda, ogni anno
presso l’Eremo si festeggiava la festa di Sant’Antonio, in occasione
della quale veniva servita una zuppa a base di castagne e latte, latte
munto direttamente dalle mucche delle stalle di Varzi.
Non deve stupire che la castagna fosse
un ingrediente principale per la preparazione di una zuppa cosi
nutriente, infatti, fin dai tempi dei Longobardi sia il
latte delle mucche di Varzi che la castagna erano fondamentali per
l’alimentazione dei contadini che vivevano in quella zona situata tra le
colline dell’Oltrepò Pavese e i maestosi monti dell’Appennino tosco – emiliano, tanto che si narra, sia stata proprio la regina Teodolinda a portare in Italia i primi esemplari delle mucche di Varzi.
Sarà un pomeriggio all’insegna della tradizione, ma non solo, infatti, per la giornata nell’Eremo ci sarà anche la squadra dell’Auramala Project, il gruppo di ricerca che studia la vicenda di re Edoardo II d’Inghilterra
e cerca di scoprire se la tomba dell’eremo è stata davvero l’ultima
dimora del sovrano medievale inglese, che la storiografia ufficiale dice
essere morto e sepolto in Inghilterra.
Alle 14,00 e alle 15.30 ci sarà una spiegazione degli affreschi dell’eremo, a cura della profesoressa Elena Corbellini, mentre alle 15,00 e alle 16,00 si terrà un racconto della vicenda di re Edoardo II presso la sua tomba, a cura dell’Associazione Culturale Il Mondo di Tels.
Dalle 15,00 alle 16,00 Ivan Fowler,
dell’Associazione Culturale Il Mondo di Tels, sarà a disposizione dei
presenti che aspettano gli aggiornamenti sullo stato della ricerca
storica, genealogica e genetica The Auramala Project, poi alle 16,00 si terrà la benedizione degli animali.
Durante l’evento si potrà degustare la tradizionale zuppa di castagne e latte di vacca varzese cucinata dalla chef Piera Selvatico, accompagnata con il vin brulé preparato da Caterina e Giovanna Brazzola dell’Azienda Agricola Montelio, il tutto allietato da pifferi e fisarmonica.
Alle 16.30 ci sarà la conclusione con una messa solenne e benedizione, mentre i canti liturgici sono a cura del Coro Parrocchiale di Retorbido.
Per più info telefonare al numero 3451228130 oppure scrivere a ilmondoditels@gmail.com.
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