martedì 4 febbraio 2020

"Ildebrandino dei conti Guidi, vescovo di Arezzo"

Ildebrandino dei conti Guidi
Secondo appuntamento del ciclo di conferenze “I Vescovi della Diocesi di Arezzo”, organizzato dalla Società storica in collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il patrocinio del Comune di Arezzo. Martedì 4 febbraio 2020, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, Gian Paolo Scharf parlerà di Ildebrandino dei conti Guidi, vescovo di Arezzo dal 1289 al 1312.
La figura di Ildebrandino è stata un po’ negletta dagli studi per via della contiguità con altri due episcopati molto celebri, quelli di Guglielmino Ubertini e di Guido Tarlati. Nella realtà fu un presule piuttosto importante e alla sua opera si devono alcuni eventi molto noti. Giunto all’episcopato dal ruolo di canonico della Cattedrale, dovette mettere ordine in una città provata dalla sconfitta di Campaldino e destreggiarsi nel caos politico che vide il confronto fra Uguccione della Faggiola ed i Tarlati. Doveva la sua elezione al papa, che dimostrò la sua fiducia nominandolo subito rettore della Romagna. Dopo l’incarico, tornò nella sua diocesi, cercando di mettere pace e di impedire l’instaurazione di una signoria personale di Uguccione. Il suo maggior successo gli venne alla fine del presulato, con la pace di Civitella del 1311, che poneva temporaneamente fine alle discordie cittadine. Ciò gli valse il conferimento della signoria della città, da parte del Comune riconoscente. Ma anche l’imperatore, con il quale aveva già avuto contatti, volle premiare la sua opera pacificatoria conferendogli il vicariato su Arezzo.
Nato a Bergamo nel 1968. Laureato in Storia medievale nel 1997 presso l’Università di Milano, Gian Paolo Scharf ha conseguito il dottorato in Storia nel 2002 presso l’Università di Perugia. Dal 1994 fa ricerca in Storia medievale, con particolare preferenza per la storia istituzionale basso medievale. Ha al suo attivo un centinaio pubblicazioni. Dal 2007 collabora stabilmente con il Centro sulle Storie Locali dell’Università dell’Insubria con la qualifica di tecnico scientifico.

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