Il tema della moda come bene culturale è al centro dell’edizione 2020
delle Conversazioni Dantesche, curate da Maria Giuseppina Muzzarelli del
dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, con sede a
Ravenna, nell’ambito di una convenzione con l’assessorato comunale alla
Cultura. Il ciclo di conferenze, “Sguardi sulla moda al tempo di Dante”,
è realizzato grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna.
L’iniziativa è confermata nonostante le più recenti normative anti Covid
non consentano conferenze e dibattiti alla presenza di pubblico. Tutti i
soggetti impegnati nella realizzazione degli eventi dedicati al settimo
centenario della morte di Dante, a partire dal Comune, stanno però
riorganizzando le iniziative sfruttando le nuove tecnologie. Ecco quindi
che gli appuntamenti, tutti i martedì alle 17.30 a partire da martedì 3
novembre 2020, si svolgeranno attraverso dirette streaming (su vivadante.it e
sulla pagina facebook Ravenna Cultura) precedute da brevi anteprime
video già disponibili in rete, sempre su vivadante.it e sul canale youtube del dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna.
L’idea è quella di compiere un percorso volto a raccontare per parole
e immagini e anche con qualche concreta ricostruzione come la moda si è
imposta nel periodo fra Due e Trecento e come gli uomini e le donne
hanno accolto e interpretato il fenomeno. Si cercherà di ricostruire
questo scenario, di capire cosa vedeva Dante aggirandosi per le vie
fiorentine, di cogliere il suo punto di vista e di altri uomini di quel
tempo, ma anche di ragionare su uno dei capi che caratterizza il nuovo
modo di abbigliarsi: il cappuccio.
Martedì 3 novembre 2020, primo appuntamento del ciclo, la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli terrà una conferenza su “La moda al tempo di Dante”; seguirà
il 10 novembre la conferenza del professor Alessandro Volpe che
approfondirà il tema dei copricapi utilizzando le testimonianze della
storia dell’arte; il 17 novembre il professor Franco Franceschi
dell’Università di Siena terrà una conferenza intitolata “Per fortuna
che c’è la moda: artigiani e mestieri dell’abbigliamento fra Due e
Trecento” e il 24 novembre Thessy Schoenholzer Nichols ed Elisa Tosi
Brandi decostruiranno e ricostruiranno i cappucci al centro del loro
intervento dal titolo “Gli oggetti della moda: il cappuccio a gote”. A
conclusione del ciclo delle conferenze martedì 1 dicembre si terrà una
giornata di studi dedicata a “La moda come bene culturale”.
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