Chiesa romanica dei SS. Cosma e Damiano |
La conservazione del patrimonio artistico come valore di civiltà in
questa fase di crisi economica può essere una risorsa. Senza la sua
valorizzazione si va però poco lontano e senza conoscenza non si dà
valorizzazione. In quest'ottica "Sant'Abbondio: la memoria recuperata"
s'intitola l'iniziativa della Fondazione Centro Studi "Nicolò Rusca"
aperta alla cittadinanza e che coinvolge l'Università degli Studi
dell'Insubria e la Società Archeologica Comense: il 5 maggio 2012, dalle ore
15 nella chiesa dei Ss. Cosma e Damiano che il Comune ha affidato in
comodato alla Società Archeologica si aprirà con una visita guidata
all'edificio che appartiene al compendio della basilica di S. Abbondio.
Saranno poi illustrate le iniziative editoriali sull'antico archivio del
monastero di Sant'Abbondio a cura di Elisabetta Canobbio dell'Archivio
Storico della Diocesi di Como. Seguiranno nel chiostro di Sant'Abbondio,
tre relazioni sulla basilica del patrono.
L'architetto Marco Leoni del Politecnico di Milano presenterà una novità di grande interesse: i taccuini di Fernard de Dartein, l'architetto autore di un fondamentale libro sull'architettura medievale, i cui rilievi determinarono le scelte di restauro di Sant'Abbondio. Dei beni artistici della basilica recentemente inventariati tratterà don Andrea Straffi, responsabile dell'ufficio diocesano di Arte Sacra. Infine Elena Isella riconsidererà le novità offerte dal recente volume "Pitture murali in Sant'Abbondio" curato da Carla Travi.
L'architetto Marco Leoni del Politecnico di Milano presenterà una novità di grande interesse: i taccuini di Fernard de Dartein, l'architetto autore di un fondamentale libro sull'architettura medievale, i cui rilievi determinarono le scelte di restauro di Sant'Abbondio. Dei beni artistici della basilica recentemente inventariati tratterà don Andrea Straffi, responsabile dell'ufficio diocesano di Arte Sacra. Infine Elena Isella riconsidererà le novità offerte dal recente volume "Pitture murali in Sant'Abbondio" curato da Carla Travi.
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