Venerdì 30 gennaio 2015 alle ore 17,00 presso la sede dell'Associazione Amici di Pisa, in via Pietro Gori, 17 a Pisa (traversa di via S. Martino - Quartiere Kinzica) Sergio Costanzo presenterà: “L’impresa delle Baleari tra luce e ombre” in occasione del 900mo anniversario.
Le Baleari inaugurarono un’intensa stagione di espansione di
Pisa nell’area provenzale-catalana, che si stava trasformando proprio
all’inizio del XII secolo in uno snodo commerciale importantissimo tra
il Mediterraneo occidentale e il nord della Francia. Certamente la
scelta dell’obiettivo non fu casuale: arcipelago posto in posizione
strategica a metà strada tra la Spagna islamica e l’Europa cristiana, le
Baleari erano un luogo ben noto e ambito dai mercanti italiani,
provenzali e catalani. Infatti quella che Pisa guidò nel 1113 fu una
vera e propria coalizione internazionale, benedetta dal papa, che
compredeva flotte e armati del conte di Barcellona e di Provenza e di
numerose città del Midi: Arles, Montpellier, Saint-Gilles, Narbonne,
Arles, Béziers e Nîmes.
L’impresa fu lunga, dispendiosa e impegnativa, come ci raccontano ben due poemi latini dell’epoca, i Gesta Triumphalia e il Liber Maiorichinus.
Delle tante vicende, assalti e battaglie, esortazioni e preghiere,
accordi e tradimenti che si verificarono in oltre due anni, l’affresco nella ,Sala delle Baleari,
si limita tuttavia a narrare solo l’atto finale, in cui rendono omaggio
alla città di Pisa – raffigurata come una regina sul trono - due
eccezionali prede di guerra: a sinistra Abu Rabi, noto anche come re
Burrabe, «catturato e posto in catene e condotto a Pisa prigioniero per
la gloria dei Pisani» e poi liberato in occasione della Pasqua e, ai
piedi della città, una donna con accanto il figlio. È la nipote del re
al-Murtada, l’emiro dell’epigrafe araba di S. Sisto, e la moglie del re
in catene. Costei, «con un fratello e un figlioletto, venne
spontaneamente a Pisa con l’esercito pisano e ivi, rinunziando al
paganesimo, prese con il suo piccolo figlio un nome cristiano».
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